La Compagnia dei Patchouli !! - Vol. 19

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bigno72":13wd3sjj ha detto:
Ciao Olik!
Tutto ok? COme va con le ristrutturazioni?
Per ora tutto fermo, si farà in estate salvo imprevisti e/o complicazioni (siamo sempre in Italia), ora come ora il meteo non dava le garanzie minime per cominciare il lavoro, infatti ha piovuto e nevicato ancora
 
Simone Panassi":1wnnvbmf ha detto:
Più piccola più ripresa [emoji12] così impennò il ferraccio
l’unico modo di impennarlo e appenderlo dalla forcella [emoji1787][emoji1787]
Ps: pronto per un altro verbale da “sgasatina”?
 
boxer17":3srdnte7 ha detto:
Niente boero..
Vabbeh... si trattava de "Il mio nome e' Remo Williams". FILMONE!!! :asd)
ma intanto ordino un triac :asd)

Il 555 il suo lo fa...
:OK) Mi sarei stupito del contrario.

A proposito. Usare un 555 per far lampeggiare una lampadina non e' proprio come sparare a una mosca con un cannone ma... diciamo con una 44 Magnum!
Certo ormai un 555 non costa un cavolo, ma due transistor costano meno.
Perche' si usa il 555? Per lo stesso motivo per cui ormai chi fa circuitini hobbistici (ma anche professionali su piccola scala!!) un po' piu' complicati usa Arduino e chi programma usa Java: cervello in naftalina e soluzioni preconfezionate che si trovano su Intgernet. :wall)

Ormai sui forum di elettronica (che in teoria dovrebbero ospitare appassionati di elettronica, e invece...) alla domanda: "Devo far accendere una lampadina ogni volta che apro la porta ed e' buio", la risposta e' sempre: "Usa Arduino!"
:swear) :swear)
Se gli fai notare che ci sono soluzioni piu' economiche/intelligenti/istruttive/costruttive ti danno del vecchio rompicoglioni che non sta al passo coi tempi.
 
Il film non l'ho proprio mai visto.

Però quello che dice è vero :asd)

La scheda del lampeggiante è del '98. E' l'unico numero, scritto a penna tra l'altro, che c'è sulla scheda.
Fa parte del lampeggiante, è dentro la base.

Lo stare al passo coi tempi dovrebbe anche farti risparmiare...

Invece si vuole stare al passo solo per seguire le mode a volte... mentalità moderna... bah.
Poi devi cambiare smartphone ogni due anni perché l'app per telefonare diventa "pesante"...

Di arduino ho letto spesso anche su qualche forum e rivista di modellismo (treni). Un po' di elettronica ci gira da tempo in quel campo, per come lo scrivono, con quel sistema sembra più facile fare certe cose. Ma bisognerebbe conoscere l'altra "parte" per giudicare.
E senza dubbio qualcuno piuttosto che fare tre circuiti da integrare fra loro, magari preferisce trovare qualcosa di già fatto.
E usa un Cajenne per andare a bere un caffè. (Parafrasando).
 
olikver":2yjcjdiq ha detto:
Simone Panassi":2yjcjdiq ha detto:
Più piccola più ripresa [emoji12] così impennò il ferraccio
l’unico modo di impennarlo e appenderlo dalla forcella [emoji1787][emoji1787]
Ps: pronto per un altro verbale da “sgasatina”?
Stavolta la fotocellula non mi rileva .... Troppo veloce [emoji41]
P.s l'ho già impennata ... Se non va in burnout si impenna [emoji869]
 
Ovviamente se sei un professionista anche il tempo ha un suo costo, e se non hai troppa esperienza ci metti meno ad usare un 555.
Certo poi dipende anche dai volumi: se sono elevati allora conviene spendere un po' di tempo iniziale per riapsrmiare un Euro sul costo di una scheda.

Arduino invece e' proprio una moda. Chi lo difende lo fa con argomentazioni che non reggono. La piu' diffusa e': velocizza il lavoro di prototipazione prima di andare in produzione. E fidati che lo dice gente che non ha la piu' pallida idea di cosa sia e a cosa serva la prototipazione (non puoi certo fare un prototipo usando arduino per poi produrre una scheda che non lo usa), e comunnque gente che per produzione intende fare un paio di schede per gli amici. :asd)

Conosco diverse persone che hanno comprato Arduino, magari con una manciata delle millemila schedine di interfaccia esistenti, perche' "costa poco e ci fai qualsiasi cosa"... e poi lo hanno lasciato per anni in un cassetto perche' non avevano nulla da farci.
Sono le stesse che vedendo il mio contamarce (per esempio) vogliono aiuto per farselo anche loro, solo perche' a scuola hanno saldato qualche resistenza.
Ovviamente io non nego mai il mio aiuto, 'tanto si fermano alla seconda risposta. :asd)
 
bigno72":26qpnyv2 ha detto:
Ovviamente se sei un professionista anche il tempo ha un suo costo, e se non hai troppa esperienza ci metti meno ad usare un 555.
Certo poi dipende anche dai volumi: se sono elevati allora conviene spendere un po' di tempo iniziale per riapsrmiare un Euro sul costo di una scheda.

Ma grossomodo, per fare l'intermittenza, vengono calibrate resistenze e condensatori per comandare il "555" che fa aprire il triac a tempo. Il triac in pratica fa da rele', solo che è più piccolo e non ha parti in movimento. Chiaro che può andare bene per una lampadina.

Considerato che il "555" è a sua volta un microcircuito... beh si, di sicuro ci sarà un'alternativa.

Arduino invece e' proprio una moda. Chi lo difende lo fa con argomentazioni che non reggono. La piu' diffusa e': velocizza il lavoro di prototipazione prima di andare in produzione. E fidati che lo dice gente che non ha la piu' pallida idea di cosa sia e a cosa serva la prototipazione (non puoi certo fare un prototipo usando arduino per poi produrre una scheda che non lo usa), e comunnque gente che per produzione intende fare un paio di schede per gli amici. :asd)

non puoi certo fare un prototipo usando arduino per poi produrre una scheda che non lo usa

:ka) è come fare un prototipo con un motore ad olio o poi montarne uno elettrico...il motore gira sempre dalla stessa parte ma...
Pero' se succede vuol dire che non è così ovvio :asd)

Conosco diverse persone che hanno comprato Arduino, magari con una manciata delle millemila schedine di interfaccia esistenti, perche' "costa poco e ci fai qualsiasi cosa"... e poi lo hanno lasciato per anni in un cassetto perche' non avevano nulla da farci.

Su qualche rivista lo presentano come un insieme di componenti da collegare. Magari per certe cose è così.
"Da fuori" fa sembrare certe cose più semplici da fare. Poi ovvio che da dentro...si sapevano fare già da prima anche senza. Si lavora tanto anche sul marketing a volte, più che sul prodotto stesso...

Sono le stesse che vedendo il mio contamarce (per esempio) vogliono aiuto per farselo anche loro, solo perche' a scuola hanno saldato qualche resistenza.
Ovviamente io non nego mai il mio aiuto, 'tanto si fermano alla seconda risposta. :asd)

Alcune cose sembrano facili e lo sono.
Altre magari no :asd)

Con l'elenco dei pezzi e lo schema magari te la combino anche. (Avevi usato una epron se non sbaglio. Mai vista una :asd) )
A parte le battute, però un conto è assemblare, un conto è "fare" un qualcosa che funziona.

Se vedo un transistor che non va col codice sono tre saldature da fare.
Se c'è una resistenza bruciata e non vedo il valore..già ci vuole un livello superiore...
 
Ma comprare lampeggiante nuovo costa,?

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