Gruppo Fiat: accordo con Chrysler!!! (pag.7)

Fiat 500: Chrysler annuncia la produzione della versione elettrica

Chrysler ha annunciato oggi che presto avvierà la produzione della Fiat 500 EV, variante elettrica della piccola torinese, che sarà inizialmente destinata ai soli Stati Uniti. Il modello sarà tecnicamente molto simile alla concept car esposta nel mese di gennaio al Salone di Detroit e rappresenterà uno dei frutti più importanti del nuovo asse Fiat-Chrysler.
La 500 elettrica monterà un pacco batterie agli ioni di litio e sarà realizzata e commercializzata a partire dal 2012. Tutto il lavoro di ricerca, ingegnerizzazione e sviluppo propedeutico al debutto sarà curato dal quartier generale Chrysler di Auburn Hills. La consociata italo-americana non ha ovviamente ancora annunciato i prezzi, ma ha reso noto che “saranno competitivi rispetto alla concorrenza”.
Dopo la 500, Chrysler continuerà a curare il programma di avvicinamento all’auto elettrica sia per i marchi USA che per quelli italiani. Presto, fa sapere la casa, avremo notizia di importanti accordi di collaborazione per il lancio di una ramificata infrastruttura di ricarica, sempre in riferimento al mercato statunitense. Chrysler ha infine ribadito che il lancio della 500 “standard” negli USA avverrà nella seconda metà del 2010.
 
Chrysler: sopravvivenza a rischio senza un drastico cambio di rotta

Secondo un analista USA, a Chrysler potrebbe non bastare la “cura Fiat” per sopravvivere. Mentre una parte degli osservatori ha apprezzato i provvedimenti presi da Sergio Marchionne per tagliare i costi, e soprattutto il piano strategico quinquennale presentato nei mesi scorsi, non mancano le voci discordanti.
Una di esse è quella di Max Warburton, analista di Bernstein Research. Stando alle sue recentissime affermazioni, contenute in un report per gli azionisti Fiat e rilanciate da Automotive News, “si rimane scettici sulla sopravvivenza di Chrysler, nonostante tutti gli sforzi di Marchionne”.
Warburton e Bernstein Research rimangono dunque dubbiosi sul futuro di Auburn Hills, nonostante i profitti che -un po’ a sorpresa- la casa americana ha mancato per poco già nel primo trimestre 2010. Warburton stesso ha infatti anticipato che presto Marchionne dovrebbe annunciare l’inaspettato break-even per il mese di marzo, nonostante le vendite non esaltanti.
Insomma, queste piccole vittorie non sono indicative, secondo l’osservatore: Chrysler ha ancora una gamma troppo ridotta, le sinergie con Fiat non hanno tuttora raggiunto l’effettiva operatività e la casa americana deve accelerare lo sviluppo dei prossimi prodotti.
Warburton ha dunque espresso la sua sfiducia sulle previsioni commerciali di Marchionne: il numero uno di Torino vuole riportare Chrysler al 14% del mercato USA entro il 2014. La quota in questione non viene però raggiunta dal 2000: oggi la casa è sotto il 10%.
La voce di Bernstein Research ha infine abbozzato una sua proposta per garantire un futuro alla casa americana: “ridurre drasticamente il gruppo chiudendo Chrysler e Dodge e mantenendo solamente Jeep, Ram e le fabbriche USA, come testa di ponte produttiva per i modelli del Gruppo Fiat” che sbarcheranno oltreoceano.
 
Lancia-Chrysler: inizia la fusione delle reti di vendita in Europa

Fiat ha avviato ufficialmente il processo di fusione delle reti di vendita europee dei marchi Lancia e Chrysler. La notizia, ufficializzata ieri da Torino, porterà alla creazione di un network con circa 1100 punti vendita a livello continentale nel 2014.
Complessivamente, come affermato di recente da Sergio Marchionne, Fiat “aumenterà di oltre 1600 unità il numero di showroom in Europa entro il 2014″. Di questi, 950 arriveranno dall’inglobamento dei marchi Chrysler.
Ma come si spartiranno la torta europea Lancia e Chrysler? In tutti i Paesi del vecchio continente sarà presente Lancia, e l’unica eccezione sarà costituita da Gran Bretagna e Irlanda, dove Lancia non sarà presente e dove verrà pertanto commercializzato soltanto il marchio Chrysler.
La fusione della rete andrà di pari passo con l’unificazione delle due gamme di prodotto e dovrà essere completata entro il 30 giugno 2011, parallelamente al rinnovo dei modelli. Tra di essi, i primi americani ad adottare il marchio Lancia saranno la futura 300C ed il Grand Voyager. L’anno prossimo poi, sempre per quanto riguarda la casa italiana, va ricordato il debutto della nuova Ypsilon.
Sul brevissimo termine dunque, per qualche mese, Lancia e Chrysler vivranno un periodo di transizione e riassestamento. Discorso identico per Dodge, che abbandonerà l’Europa, lasciando in eredità il Journey a Fiat che lo venderà con il proprio marchio. Oggi Sergio Marchionne è a Detroit per presentare la nuova Jeep Grand Cherokee e la fabbrica in cui nascerà.
 
Lancia-Chrysler: nuovi dettagli sulla fusione

Emergono nuovi dettagli sull’operazione che porterà alla fusione commerciale dei marchi Lancia e Chrysler: la casa americana, che come sapete abbandonerà l’Europa Continentale rimanendo nelle sole Gran Bretagna e Irlanda, lascerà spazio all’espansione del marchio torinese nel vecchio continente.
L’accorpamento tra i due network di vendita però, porterà ad una riduzione del numero totale di showroom: la somma dei concessionari Lancia e Chrysler non sarà uguale all’attuale, ma scenderà di circa 350 unità, fino a quota 800.
Queste 800 concessionarie dovranno essere in grado, una volta completata la gamma Lancia con l’introduzione dei modelli americani, di vendere 300.000 auto l’anno nel continente.
L’impresa non sarà affatto facile: in primo luogo i volumi attuali sono circa un terzo di questa proiezione, ed in seconda battuta, va tenuto in considerazione il legame quasi esclusivo del marchio al mercato italiano: delle 121.000 Lancia vendute l’anno scorso, 102.000 sono state comprate in Italia…
C’è dell’altro: le concessionarie Chrysler che verranno assorbite dalla rete di vendita europea Lancia, continueranno a commercializzare alcuni prodotti americani. Si tratterà nello specifico di alcune proposte di nicchia marchiate Dodge: la Viper, la Challenger e probabilmente anche la nuova Charger che debutterà nel 2011 saranno così distribuite in Europa per il piccolo mercato degli appassionati del più genuino genere yankee.
 
cuoresportivo86":gm0scvkj ha detto:
Chrysler: sopravvivenza a rischio senza un drastico cambio di rotta

Secondo un analista USA, a Chrysler potrebbe non bastare la “cura Fiat” per sopravvivere. Mentre una parte degli osservatori ha apprezzato i provvedimenti presi da Sergio Marchionne per tagliare i costi, e soprattutto il piano strategico quinquennale presentato nei mesi scorsi, non mancano le voci discordanti.
Una di esse è quella di Max Warburton, analista di Bernstein Research. Stando alle sue recentissime affermazioni, contenute in un report per gli azionisti Fiat e rilanciate da Automotive News, “si rimane scettici sulla sopravvivenza di Chrysler, nonostante tutti gli sforzi di Marchionne”.
Warburton e Bernstein Research rimangono dunque dubbiosi sul futuro di Auburn Hills, nonostante i profitti che -un po’ a sorpresa- la casa americana ha mancato per poco già nel primo trimestre 2010. Warburton stesso ha infatti anticipato che presto Marchionne dovrebbe annunciare l’inaspettato break-even per il mese di marzo, nonostante le vendite non esaltanti.
Insomma, queste piccole vittorie non sono indicative, secondo l’osservatore: Chrysler ha ancora una gamma troppo ridotta, le sinergie con Fiat non hanno tuttora raggiunto l’effettiva operatività e la casa americana deve accelerare lo sviluppo dei prossimi prodotti.
Warburton ha dunque espresso la sua sfiducia sulle previsioni commerciali di Marchionne: il numero uno di Torino vuole riportare Chrysler al 14% del mercato USA entro il 2014. La quota in questione non viene però raggiunta dal 2000: oggi la casa è sotto il 10%.
La voce di Bernstein Research ha infine abbozzato una sua proposta per garantire un futuro alla casa americana: “ridurre drasticamente il gruppo chiudendo Chrysler e Dodge e mantenendo solamente Jeep, Ram e le fabbriche USA, come testa di ponte produttiva per i modelli del Gruppo Fiat” che sbarcheranno oltreoceano.
Considerato che tutto l'articolo sa di sinistro per l'intero Gruppo, cosa vuol dire chiudere Chrysler e Dodge, non utilizzare più quei Marchi e utilizzare solo gli Americani Jeep e Ram?
La cosa mi pare preoccupante soprattutto per Lancia e Alfa, non vorrei che fossero candidate a sparire anche loro e quindi rimanessero in un futuro poi unicamente Fiat, Jeep e Ram... :scratch) :scratch) :scratch)
 
io non credo chiudano Alfa
da quel che vedo e per come si stan mettendo le cose usano le Alfa per riempire e quindi saturare il più possibile le linee di produzione dei rispettivi modelli fiat...

vedi Mito su linea Gpunto
vedi Giulietta su linea Bravo/Delta...e in futuro è facile che si aggiungano dei suv e anche l'erede della 159 derivando da Giulietta...
e prossimamente la pandalfa su linea panda/500/ypsilon
 
Intanto da un articolo di worldcarfans.com c'è la conferma che in Europa le Chrysler saranno tutte rimarchiate Lancia: quindi Lancia 'lavorerà' su tutta l'Europa e non solamente su alcuni mercati ( http://www.worldcarfans.com/11006072667 ... -in-europe ).

'The alliance between Fiat and Chrysler will be working both ways. Chrysler models will also be shared with Fiat's Lancia brand and be sold under that badge in Europe.
The new platform-sharing project is part of a plan by Fiat to consolidate and shrink its Lancia and Chrysler dealer network in Europe by over 300 dealers from the current 1,200. As part of the alliance deal, Fiat owns the distribution rights for the Chrysler brand in Europe.
"Our plan is to have in place by May 2011 a Lancia/Chrysler integrated network comprising about 800 dealers and over 1,000 dealerships," said Olivier Francois, CEO for Chrysler and Lancia, in an e-mail interview with Automotive News Europe.
Chrysler models that will be sold in Europe under the Lancia marque include a new compact sedan, a mid-sized sedan which will be replacing the PT Cruiser and Sebring models, the 300C full-sized sedan and a new Voyager minivan.
The decision is part of Fiat's plan for a resurgent Lancia brand in Europe. Fiat has devised a strategic, five-year plan to sell 300,000 Lancia-Chrysler models per year in Europe by 2014. Last year, Fiat sold 132,500 Lancia's in Europe, the vast majority in the Italian market'.
 
I modelli Jeep dovrebbero avere motori a benzina Chrysler e motori a gasolio Fiat (o per meglio dire, trasportando la tecnologia Multijet anche sulle grosse cilindrate); discorso ovviamente a parte per la versione Jeep di Panda, che ovviamente avrà meccanica e motori Fiat come adesso.

A proposito di versione Jeep della Panda, non è che magari rispolvereranno l'estetica Panda Cross e la porteranno al di là dell'Oceano?
In fondo esteticamente si avvicinava molto a Jeep...
pandasuv.jpg
 
Mah... invece secondo me la Panda Cross, a parte i brutti fari circolari posteriori, esteticamente non era male. :)
Secondo me la riproporranno in USA in salsa Jeep.
 
Su motorionline.com spuntano i bozzetti della 200C.

Ecco l'articolo
http://www.motorionline.com/2010/08/03/ ... -bozzetti/

Chrysler 200C, berlina di lunghezza oltre i 480 centimetri, venne presentata al Salone di Detroit dello scorso anno, nel 2009. Poi più nulla: le voci di un suo debutto erano state zittite dalla recessione mondiale, che ha imperversato al di là e al di qua dell’oceano, e dal riassetto di Chrysler, che aveva ceduto alle avances del Gruppo Fiat, con cui poi ha costruito una liaison oltre-continentale.
Invero, oggidì siamo in grado di riportare a galla la questione, dopo oltre un anno dalla presentazione in forma di concept car: la nuova Chrysler 200C arriverà all’interno della gamma americana, ma diventerà anche una buona base anche per una tre volumi Lancia (nuova Lybra? Nuova Dedra? Nuova K?) da rimarchiare.
Alcuni bozzetti industriali, infatti, confermano l’interesse dello sposalizio Chrysler-Fiat per questa berlina, che potrebbe avere, come detto, importanza trasversale in Europa tanto quanto negli Stati Uniti. La linea della nuova Chrysler 200C rimarrà sensibilmente simile a quanto mostrato alla kermesse americana, in occasione della presentazione: linee morbide, dolci, forme sinuose e quel vezzo da coupé del montante posteriore, che scende fino quasi a cancellare ogni traccia del portellone.
La tre volumi che il Salone di Detroit mostrò al mondo riprende una denominazione resa concreta dalla più grande 300C, declinandola in una cifra più leggera: Chrysler 200C diventerà la nuova generazione di Sebring (in listino dal 2007), una berlina che, oggi, può competere con vetture di due segmenti: con la stessa lunghezza, in cifre, di Ford Mondeo (485 centimetri la prima, 484 la seconda), ha la possibilità di risultare fastidiosa per il segmento D, ma anche per il settore E (è lunga due centimetri in meno di una Mercedes Classe E e la sorella 300C supera i 5 metri di lunghezza, come una BMW Serie 7 o una Mercedes Classe S).
All’interno del programma del costruttore americano, si legge la decisione di configurare la nuova Chrysler 200C in versione elettrica: un buon proposito anche per il partner torinese.


Ed ecco le immagini correlate all'articolo stesso.
chrysler-200c-bozzetti-1.jpg

chrysler-200c-bozzetti-3.jpg

chrysler-200c-bozzetti-2.jpg
 
cuoresportivo86":121p494e ha detto:
A me pare una Insignia.........poi ste misure che infastidiscono piu segmento per me non è cosa buona.......


Vero, però ha delle proporzioni e delle linee belle, non quell'obrorbio di MiTo o Giulietta che sono inguardabili.
 
Quegli ideogrammi dovrebbero essere solo il nome del sito scritto in cinese. :)

Il bozzetto credo sia abbastanza attendibile in quanto il prototipo della 200c presentato a inizio 2009 era questo qui sotto, e il bozzetto non se ne discosta di molto.
Chrysler_200C_1280_496b26f606e3c.jpg
 
A quanto sembra la prossima Chrysler Sebring, e quindi anche la sua corrispettiva versione Lancia, potrebbero essere prodotte non in Italia, ma a Auburn Hills ( http://www.quattroruote.it/news/articol ... ice=264367 ).
Ecco l'articolo di quattroruote.it di cui ho messo anche il link qui sopra.

'Secondo "Il Corriere della Sera", la prossima generazione della Chrysler Sebring non nascerà in Italia, come annunciato ad aprile, ma negli Stati Uniti. Il quotidiano sostiene che la scelta di Sergio Marchionne di spostare la produzione della nuova berlina fuori dal nostro Paese sarebbe "la conseguenza dei ritardi e delle indecisioni nel definire una linea di relazioni industriali che ponga al centro la produttività e la competitività".
Fuga di modelli. Dopo la decisione di produrre in Serbia l'erede della Multipla (una monovolume che finora abbiamo chiamato 500ona), arriva dunque un'altra doccia fredda per gli operai italiani. L'erede della Sebring dovrebbe arrivare nel 2013 ed essere venduta sul nostro con marchio Lancia. La base meccanica dovrebbe essere il pianale compact wide, lo stesso della futura Alfa Romeo Giulia. Se ne saprà di più lunedì 9 agosto, quando ad Auburn Hills si terrà il consiglio di amministrazione della Chrysler'.
 
denny1977":13jafcpg ha detto:
Quegli ideogrammi dovrebbero essere solo il nome del sito scritto in cinese. :)

Il bozzetto credo sia abbastanza attendibile in quanto il prototipo della 200c presentato a inizio 2009 era questo qui sotto, e il bozzetto non se ne discosta di molto.
Chrysler_200C_1280_496b26f606e3c.jpg



questa qui mi piace davvero molto...che bella :OK) :OK) :OK)
 
Chrysler Sebring: la produzione resta in America

Secondo una anticipazione del Corriere della Sera, la produzione della nuova Chrysler Sebring resterà negli Stati Uniti. L’annuncio dato nel mese di Aprile da Sergio Marchionne dava per certo lo spostamento delle linee di produzione in Italia, ma le recenti polemiche con i sindacati potrebbero aver fatto cambiare idea all’Amministratore Delegato, che dopo aver confermato la nuova Panda a Pomigliano ha già “dirottato” la nuova monovolume Fiat negli Stabilimenti Serbi. La nuova Sebring, basata sullo stesso pianale della prossima Alfa Romeo Giulia ed attesa nel 2013, sarà proposta in Europa con il marchio Lancia. Secondo le più recenti anticipazioni sarà denominata, almeno in USA, 200C e sarà proposta anche in versione ibrida EREV.
 

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non è brutta...un pò particolare...ma vedremo cosa tireranno fuori!!
per noi sarà la lancia!!!

ps: ho notato con dispiacere che hanno chiuso 2 topic... :cry:
 
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