Gruppo Fiat: accordo con Chrysler!!! (pag.7)

Rickyno":2vxcai9c ha detto:
ah beh se quella chrysler è il cambiamento O_O

a giudicare dal muso si discosta ben poco dalla vecchia... mah
Quella mi sa che è ancora la vecchia, anche perchè nel muso è identica in tutto e per tutto all'attuale. ;)

Dai che così vediamo la prima Lancia del dopo accordo Fiat-Chrysler. :asd) :asd)
 
denny1977":bsf4eqrc ha detto:
Rickyno":bsf4eqrc ha detto:
ah beh se quella chrysler è il cambiamento O_O

a giudicare dal muso si discosta ben poco dalla vecchia... mah
Quella mi sa che è ancora la vecchia, anche perchè nel muso è identica in tutto e per tutto all'attuale. ;)

Dai che così vediamo la prima Lancia del dopo accordo Fiat-Chrysler. :asd) :asd)

:asd) :asd) :asd) :asd)
 
Salone di Detroit: Chrysler presenterà il primo modello sviluppato con Lancia

Chrysler presenterà, durante il prossimo salone di Detroit, una vettura realizzata a quattro mani con i tecnici Lancia. Lo riferisce il canale televisivo Bloomberg, citando fonti interne al gruppo Fiat-Chrysler coinvolte nel processo di sviluppo.
Anche senza informazioni ufficiali in merito, non pare azzardato avanzare la candidatura della Delta nel subire il rimarchiamento. Tuttavia, il modello derivato sarà giocoforza un prototipo, visto che l’hatchback Lancia non è stata sviluppata per rispettare le leggi nord-americane necessarie per ottenere l’omologazione.

ilsole24ore


Chrysler: investimento da 179 milioni di Dollari per lo stabilimento di Dundee, dove verrà prodotto il 1.4 della Fiat 500


Chrysler investirà 179 milioni di Dollari per ammodernare lo stabilimento GEMA (Global Engine Manufacturing Alliance) di Dundee, in Michigan. Le linee produttive verranno quindi modificate per accogliere il 1.4 a benzina Multiair destinato ad equipaggiare la Fiat 500 a partire dall’ultimo trimestre 2010. Il “cinquino” – ricordiamo – verrà assemblato in Messico per essere poi commercializzato in nord-america nel 2011.
Lo ha annunciato da Auburn Hills Sergio Marchionne, amministratore delegato Fiat e Chrysler, impegnato a formalizzare l’accordo con il governatore del Michigan Jennifer Granholm, con il sindaco di Dundee Patrick Burtch ed il vice presidente del sindacato lavoratori General Holiefield. L’investimento permetterà inoltre di creare 573 nuovi posti di lavoro.
 

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Fiat-Chrysler
MULTIAIR PRODOTTO ANCHE NEGLI USA


La Fiat ha deciso di produrre in Nordamerica, nell'impianto motori di Dundee, nel Michigan, il 1.400 Multiair destinato a equipaggiare le 500 che saranno assemblate nello stabilimento messicano di Toluca in centomila unità l'anno e che finiranno per metà sui mercati di Stati Uniti, Canada e Messico e per metà su quelli del Sudamerica.
Ma il 1.400 Multiair - lo ha confermato Sergio Marchionne, numero uno di Chrysler e di Fiat, durante la conferenza stampa - avrà in seguito anche applicazioni su una vettura di segmento B del gruppo Chrysler.
Centosettantanove milioni di dollari è l'investimento che la Fiat sosterrà per organizzare le linee produttive dello stabilimento per la costruzione del Multiair. L'operazione porterà anche all'assunzione di 150 nuovi addetti. L'impianto di Dundee, sorto nel 2004, costruisce già propulsori, ma molto più grandi del 1.400 Fiat da 100 CV: si tratta dei 2.000 e 2.400 a benzina, chiamati "world engine", nati ai tempi di DaimlerChrysler nell'ambito di un accordo con Mitsubishi e Hyundai. Questa produzione andrà gradualmente in esaurimento dal prossimo anno al 2011.
"Quello dell'impianto di Dundee è il primo investimento della Fiat nel Michigan e noi siamo impegnati nel sostenere il successo di questa impresa", ha dichiarato la governatrice Jennifer Granholm. Sergio Marchionne, rispondendo alla domanda di una giornalista americana, ha detto: "Stiamo facendo tutti i passi necessari per ricostruire l'immagine e la profittabilità di Chrysler, ma sono consapevole che per fare questo ci vorranno non meno di 24 mesi".
 
Chrysler: le caratteristiche dei primi motori MultiAir

Il MultiAir sbarca a Detroit, accolto con tutti i convenevoli in casa Chrysler. A pochi giorni dal NAIAS, il costruttore di Auburn Hills ha infatti presentato il piano di sviluppo per il breve-medio periodo relativo alla gamma motori. Con una premessa: entro il 2014, l’80 delle Chrysler, Dodge e Jeep prodotte dovrà ridurre i consumi del 25% rispetto ai valori odierni.
Per rispettare questa previsione – vincolante nei patti d’acquisto –, le vetture d’oltreoceano più compatte utilizzeranno la tecnologia MultiAir applicata al 1.4 FIRE, declinato in due versioni: l’aspirata eroga 100 cavalli e 130Nm di coppia, mentre la variante turbo fornisce 170 cavalli e 231Nm di coppia. Questo per il basso di gamma.
Salendo con le cubature, Chrysler Powertrain ha adattato il 2.4 WGE (World Gas Engine) per supportare il MultiAir, dando origine ad un propulsore da 190 cavalli e 237 Nm di coppia, di tutt’altro spessore rispetto alla più modesta unità di partenza. E’ inoltre allo studio il WGE sovralimentato, ma è prematuro ipotizzare un suo debutto sul mercato.
Il costruttore del Pentagono ha infine presentato il nuovo V6 3.6, appartenente alla famiglia Pentastar, la cui scheda tecnica prevede un 280 alla voce “cavalli” per 353 Nm di coppia. Quest’unità può quasi essere definita come una versione “beta”, un livello zero, perché in futuro verrà affinato con MultiAir, iniezione diretta e sovralimentazione.
A partire dal 2010, inoltre, Chrysler introdurrà gradualmente – partendo dalle vetture appartenenti al segmento D – il cambio a doppia frizione DDCT (Dual Dry Clutch Transmission), sviluppato per reggere fino a 350 Nm di coppia migliorando i consumi del 10% rispetto ad una trasmissione a frizione singola.


2 cose:

- il v6 diesel da 280cv ha 353Nm, sbaglio o sono pochini? Calcolando poi che potrebbe arrivare sulle nostre Alfa questo diesel.....

- il DDCT supporta fino a 350Nm quindi e non 320Nm come si diceva; per 10Nm non puo essere montato sul 2.0 JTDM? :wall) :wall)
 
"....Il costruttore del Pentagono ha infine presentato il nuovo V6 3.6, appartenente alla famiglia Pentastar, la cui scheda tecnica prevede un 280 alla voce “cavalli” per 353 Nm di coppia. Quest’unità può quasi essere definita come una versione “beta”, un livello zero, perché in futuro verrà affinato con MultiAir, iniezione diretta e sovralimentazione....."




scusa ma dove hai letto che il V6 è diesel ? li dice che quell'unità verrà poi sovralimentata e verrà dotata di multiair.....quindi si presume sia un benzina aspirato adesso....
 
overboost20v":8d74wjk8 ha detto:
"....Il costruttore del Pentagono ha infine presentato il nuovo V6 3.6, appartenente alla famiglia Pentastar, la cui scheda tecnica prevede un 280 alla voce “cavalli” per 353 Nm di coppia. Quest’unità può quasi essere definita come una versione “beta”, un livello zero, perché in futuro verrà affinato con MultiAir, iniezione diretta e sovralimentazione....."




scusa ma dove hai letto che il V6 è diesel ? li dice che quell'unità verrà poi sovralimentata e verrà dotata di multiair.....quindi si presume sia un benzina aspirato adesso....


Hai ragione, mi sono fatto ingannare dal "pentastar" visto che fin'ora questo nome è stato associato al V6 diesel che probabilmente arriverà.......quello è a benzina infatti :OK) Be 280cv, aggiungiamoci il multiair e sicuramente arriverà come minimo a 290/295cv, ottime potenze per fare concorrenza, peccato solo non sia roba totalmente nostra...... :sadomaso)
 
A me pare che Pentastar sia sempre stato associato a motori a benzina... ;)

Anche perchè in Chrysler i motori a gasolio vengono chiamati CRD. ;)
 
:specchio) :specchio) :specchio) :specchio) :specchio)
:asd) :asd) :asd) :asd) :asd) :asd) :asd)



rimane il fatto che dopo i V6 GM ci ripapperemo ancora qualcosa di ammerregano e quindi non adatto al mercato europeo...sbagliare è umano, perseverare è diabolico :KO) :KO) :KO)
 
Jeep: allo studio una SUV su base Alfa Romeo Giulietta

La piattaforma C-Evo della Alfa Romeo Giulietta verrà utilizzata da Jeep per lo sviluppo di una nuova SUV di dimensioni compatte. La vettura andrà a sostituire le poco fortunate Patriot e Compass, ponendosi in concorrenza con la Skoda Yeti. E’ stata scelta la piattaforma della nuova compatta del Biscione perché caratterizzata da una importante flessibilità progettuale, sia in lunghezza e sia nella possibilità di integrare la trazione a quattro ruote motrici.
Con questa nuova SUV, Jeep è intenzionata a coprire le fasce basse del mercato, offrendo una vettura efficiente dal punto di vista dei consumi e delle emissioni, anche perché la piattaforma C-Evo permette di contenere al massimo l’incremento della massa. Intanto, Fiat sta progettando di costruire una linea di produzione per la suddetta piattaforma in un impianto Chrysler degli Stati Uniti.


Quindi il C-Evo puo adottare la trazione integrale? E dove sono le versione 4x4 della Giulietta? :mad2) :mad2) :mad2) :mad2) :mad2)

Almeno sulle versioni piu sportive, 200cv, 230cv possono pure metterla....... :swear) :swear) :swear) :swear)
 
Ma perchè ti arrabbi ancora tanto? Quanto ti ci vuole per entrare nella mentalità fiat? :asd)
 
Chrysler riacquisisce la fabbrica di Sterling Heights. Nascerà lì la media in collaborazione con Fiat?

La fabbrica Chrysler di Sterling Heights, Michigan, rimarrà aperta fino al 2012. L’impianto, che dopo la bancarotta del costruttore sembrava dovesse chiudere, è tornato nelle mani della New Chrysler.
Dal momento della bancarotta, Sterling Heights è stata nelle mani di Old Carco LLC, vale a dire la vecchia Chrysler, la bad company nata dalla scissione degli assets passati nelle mani di Fiat e rimasta in possesso di quelli in un primo momento indesiderati.
Tra di essi figuravano anche otto stabilimenti, uno dei quali, appunto è proprio l’impianto di assemblaggio di Sterling Heights, tornato sotto il controllo della nuova Chrysler con l’approvazione di una corte fallimentare del Michigan e dietro un pagamento di 20 milioni di dollari. Grazie a questa acquisizione, le attuali Chrysler Sebring e Dodge Avenger continueranno ad essere prodotte lì fino al 2012. E in futuro?
I due modelli verranno aggiornati entro la fine dell’anno (e forse già in quest’occasione il nome Sebring, come annunciato da Sergio Marchionne, sarà abbandonato), ma la loro sostituzione con modelli del tutto inediti avverrà solo nel 2013.
A quel punto, le nuove medie Chrysler e Dodge, che saranno tecnicamente imparentate con i corrispettivi modelli Alfa Romeo e Lancia, potranno prendere due strade: continuare ad essere prodotte nella medesima sede, o cambiare casa. Niente è stato ancora deciso al riguardo, ma nel frattempo, i 1200 dipendenti dello stabilimento non perderanno il posto di lavoro.
La nuova Chrysler ha inoltre ceduto alla Old Carco i diritti di produzione dei vecchi V6 di casa, un 2.7 ed un 3.5, che saranno rimpiazzati dal nuovo 3.6 Pentastar. Secondo le indiscrezioni, questi diritti saranno ceduti a loro volta a qualche compagnia russa o cinese per un reimpiego sui mercati in via di sviluppo.
 
Chrysler: un documento anticipa tutti i nuovi modelli attesi entro il 2011

Entro il termine dell’anno corrente, Chrysler presenterà sei modelli interessati dal cosiddetto “redesign” (Model Year o aggiornamento estetico che dir si voglia) più ulteriori sette vetture oggetto di un restyling più profondo ed incisivo. L’indiscrezione, in realtà, non rivela nulla che già non si sapesse, ma ha il merito di trasmettere un ordine ben preciso nel processo di rinnovamento del marchio americano al primo vero chech-point dopo l’accordo firmato con il gruppo Fiat.
Nel primo trimestre del 2010, Chrysler vivrà una situazione di quiete prima delle tempesta introducendo le sole Grand Cherokee e Cherokee. Anche i sei mesi centrali saranno avari di sorprese, ad eccezione delle rinnovate Patriot e Wrangler, con tutte le novità concentrate nel periodo fra ottobre e dicembre quando debutteranno ben 9 prodotti. Ce ne sarà per tutti i segmenti: dalle SUV (Dodge Durango, Jeep Compass), alle monovolume (Dodge Grand Caravan e Journey) più una nutrita pattuglia di berline.
Oltre alle Charger ed Avenger ristilizzate, desteranno maggiore curiosità le Chrysler 300C e Sebring che verranno declinate anche con logo Lancia in vista della futura commercializzazione europea. Infine, entro il termine del 2010 la Fiat 500 verrà lanciata in nord America attraverso una omologa sotto l’egida Chrysler.

Modelli sottoposti a redesign o facelift:

Jeep Liberty/Cherokee (primo trimestre 2010);
Jeep Wrangler con sistema Start&Stop anche per le motorizzazioni diesel (terzo trimestre 2010). Nuovo motore V6 Pentastar nel 2011;
Jeep Patriot (terzo trimestre 2010);
Jeep Compass (quarto trimestre 2010);
Dodge Avenger con nuovo motore Pentastar V6 Pentastat e modifiche ad interni e suspension (quarto trimestre 2010);
Dodge Grand Caravan con nuovo motore V6 Pentastar e modifiche ad interni (quarto trimestre 2010);
Dodge Journey con nuovo motore V6 Pentastar e modifiche ad interni (quarto trimestre 2010).

Modelli sottoposti a restyling completo:

Jeep Grand Cherokee (primo trimestre 2010);
Chrysler Town & Country/Voyager (quarto trimestre 2010);
Chrysler 300C (quarto trimestre 2010);
Chrysler Sebring (quarto trimestre 2010);
Dodge Durango con sette posti e piattaforma condivisa con il Chrysler Grand Cherokee (quarto trimestre 2010);
Dodge Charger con modifiche ad interni e sospensioni (quarto trimestre 2010).
 

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Ma che bella gamma Lancia/Chrysler... :scratch) :scratch) :scratch) :scratch)

MI auguro veramente che la Sebring la restylizzino e anche di brutto, perchè ne ha veramente veramente bisogno decondo me.
 
ma le 3 sopra sono troppo diverse dalle americane...che schifo di coppia-incolla....nemmeno i cinesi fanno porcate così ridicole.... :cesso)
 
Fiat-Chrysler: il punto sulle novità dei prossimi due anni

Il processo di integrazione tra Fiat e Chrysler, tra le tante indiscrezioni e le poche certezze, va avanti. La sinergia tra le due case darà i suoi primi frutti entro la fine dell’anno, ma è nel biennio 2011-2012 che vedremo gli sviluppi più interessanti. Eccoli riassunti qui di seguito.
Partiamo da quelli che sembrano essere i punti fermi, in primo luogo il destino di Dodge: il marchio pare definitivamente condannato ad abbandonare i mercati europei. Questa mossa sarà accompagnata da una serie trasfusioni in favore della gamma Fiat, ed il primo modello che rinascerà sotto il marchio torinese sembra -come anticipato più di un mese fa- proprio la Nitro.
Il grosso sport utility a stelle e strisce potrebbe arrivare sui nostri mercati già nel giro di sei mesi e con ogni probabilità (visti anche i tempi strettissimi) sarà frutto di una semplice operazione di badge-engineering. Seconda tappa sarà l’arrivo della nuova Fiat Ulysse, attesa per la primavera del 2011. Il modello sarà sì basato sulla Dodge Journey, ma se ne distinguerà per il design e monterà motori italiani.
Veniamo alle nozze tra Lancia e Chrysler. La prossima generazione della Sebring, che cambierà nome e che potrebbe essere presentata già durante il 2011, sarà la primogenita di questo matrimonio transoceanico e si fregerà del logo Lancia o Chrysler a seconda dei mercati di destinazione: il primo verrà adottato in Italia e poche altre nazioni europee; fuori si userà l’altro. In un secondo momento, arriverà l’erede della Phedra, che verrà realizzata sulla base del Chrysler Grand Voyager.
Terzo capitolo, Alfa Romeo. Il suo ritorno negli USA è stato al centro di un dietrofront nel mese di febbraio, ma le decisioni sembrano ancora lontane dall’essere definitive: a metà dello scorso mese Marchionne aveva parlato del 2012, smentendo la cancellazione dei piani.
Le indiscrezioni più recenti però, parlano di un programma legato indissolubilmente alla realizzazione della grande berlina su base Chrysler 300 C: senza quel modello, e soprattutto senza la possibilità di fabbricarlo proprio in America, non si andrà da nessuna parte.
Non mancano poi le voci sulle piccole del gruppo: la prossima Lancia Ypsilon, come anticipavamo tempo fa, sarà più grande e passerà alla carrozzeria cinque porte per andare a coprire il “buco” che nascerà dall’uscita di scena della Musa. Il modello, che verrà rimarchiato Chrysler su molti mercati internazionali, potrebbe assumere (la novità è proprio questa) la fisionomia di un piccolo crossover.
Al di là del debutto della nuova Panda, previsto per il 2012, ci sarà infine quello di un inedito monovolume compatto Fiat, già in fase di sviluppo. Il suo ruolo sarà quello di sostituire contemporaneamente Idea e Multipla. Tante novità in cantiere, insomma. Senza contare che anche a livello di rete di vendita i concessionari europei dei marchi Chrysler dovranno essere integrati e metabolizzati dal network Fiat. Carne al fuoco non ne manca…
 
Chrysler: vendite e post-vendita in Europa presto sotto controllo Fiat

Fiat si sta apprestando a prendere il controllo delle attività di vendita e del settore post-vendita e assistenza dei marchi Chrysler, Dodge e Jeep in 11 paesi europei. Il processo durerà due anni e inizierà proprio dall’Italia già dal prossimo mese di aprile.
L’avvicendamento al controllo dei suddetti settori interesserà 400 dipendenti ex-Chrysler, che a quanto pare passeranno alle dipendenze di Fiat. Dopo l’Italia, questa mossa strategica interesserà anche Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Svizzera, Austria, Belgio Olanda, Polonia e Svezia, secondo l’anticipazione lanciata da Automotive News.
La medesima fonte afferma che Fiat è in procinto di assumere il controllo di altri settori di precedente competenza di Daimler AG, il vecchio partner tedesco della casa americana. Tra questi, le attività finanziarie e la logistica di componenti e ricambi.
Fiat e Chrysler si sono trincerate dietro al “no comment” di rito, ma gli uomini di Auburn Hills hanno aggiunto che non faranno annunci ufficiali fino al 21 aprile prossimo, quando la casa torinese presenterà il suo business plan per gli anni venturi, svelando tutto quello che c’è da sapere sull’avvenire del matrimonio transoceanico.
 
Chrysler: 5 miliardi di liquidità e break even già nel 2010

“Ho assunto un impegno affinché Chrysler raggiunga il punto di break even già nel 2010”. Sergio Marchionne, amministratore delegato del marchio americano, dimostra di aver stabilito l’obbiettivo societario da soddisfare entro il termine dell’anno corrente. Anche senza il ricorso ad incentivi - definiti “inopportuni e malsani” -, prendendo così le distanze rispetto alla politica di agevolazioni sostenuta da Toyota in favore degli automobilisti statunitensi.
Il manager precisa poi che il marchio Chrysler venderà in Nord America oltre 1.1 milioni di vetture nel corso del 2010, confermando il trend positivo del mercato: le immatricolazioni complessive sfonderanno quota 11 milioni. Marchionne ha poi quantificato in 5 5 miliardi di dollari la liquidità a disposizione
 
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