gabry3x":1347n5ks ha detto:vexator":1347n5ks ha detto:fra un assetto "provato" con un solo giro in pista da una rivista e un assetto studiato con tante ore su pista... io preferisco il secondo.
Comunque, se mi forniscono dati seri io sono il primo a cambiare.
ma vedi...qui si ritorna al discorso dei compromessi...l'assetto di serie sarà buono perche forse è quello che riesce a tenere una macchina in tutte le condizioni.. ma ci sarà sempre un percorso prevalente della macchina. se io la utilizzo per lo piu su asfalto e mai su neve e fango...che cosa me ne faccio della tenuta su fango? nulla. pero nel settaggio dell'assetto c'e anche la tenuta su fango che implica un comportamento su asfalto non al top.
bartolets":1347n5ks ha detto:Il discorso è semplice: come fai a dire che effettivamente l'assetto custom è migliore al netto di sensazioni?
Insomma, se non si stabilisce un sistema di riferimento come si fa a giudicare?
ognuno (anche tra i piloti) ha un proprio stile di guida.. e questo l'ho gia detto prima, quindi un assetto che va bene per chi guida molto AVANTI non va bene per chi chiude molto col DIETRO. questo negli assetti stock come sui custom.
quindi le sensazioni fanno parte del sistema riferimento QUANDO si cerca di adattarlo al proprio gusto.
discorso ben diverso quando si fanno i collaudi perche anche se non piace un certo comportamento,non lo si puo modificare perche altrimenti non si potrebbe arginare ad esempio la tendenza ad uscire dalle curve in determinate situazioni. il collaudatore ha il compito di essere imparziale,e trovare il compromesso in tutte le situazioni,e non è facile.
la customizzazione è l'opposto..adeguo al mio stile di guida il mio assetto. ragionando senza paraocchi...dico: l'assetto custom è efficace per le esigenze di UN singolo pilota,e non è detto che lo sia per me.
l'assetto stock DEVE andare bene per tutti anche se non va bene per molti.
Questo discorso potrebbe essere condivisibile, se gli assetti aftermarket venissero sempre sviluppati da persone con competenze approfondite riguardo l'auto che devono modificare (il che significa anche avere accesso ad alcuni dati progettuali che possiedono solo le case), nonché sulla dinamica del veicolo: naturalmente occorre anche avere chi sviluppi le componenti (magari da realizzare ad hoc) che si ritiene necessario cambiare sull'auto. In sostanza, si dovrebbe avere un team di progettisti (e almeno un meccanico): questo è quanto accade, ad esempio, in formula uno.
Vi è però una differenza sostanziale circa le persone che vanno ad utilizzare l'auto, tra un pilota e il "guidatore che ragiona senza paraocchi" che citavi sopra: il primo, infatti, ha una notevole sensibilità e quindi riesce a sfruttare l'auto al limite (e anche oltre), riuscendone a comprendere i pregi e le limitazioni. Dato che, però, la sua priorità è quella di realizzare tempi sul circuito migliori degli altri, allora discuterà con ingegneri e meccanici i punti che a suo avviso vanno modificatu sull'auto, per consentirgli le migliori performance su quel circuito. Il pilota, però, è anche in grado di discriminare i propri errori di guida da problemi propri dell'auto.
Diverso è il caso del "guidatore che ragiona senza paraocchi", ovvero, per quanto scrivevi sopra, un conducente normale (non pilota professionista) che non si trova a suo agio con propria la vettura e non si fida a mantenere un'andatura sostenuta: la sua soluzione è di modificare le sospensioni in modo che si senta maggiormente a proprio agio e possa così trovare il "feeling con il mezzo" per "spingersi oltre". Questo non significa che la citata persona sia in grado di raggiungere i limiti dell'auto, nè a discriminare errori di guida da problemi della vettura (che però è anche comprensibile, dato che non è un esperto collaudatore o pilota).
I problemi nascono quando questi guidatori vogliono attuare le modifiche: infatti, a differenza del pilota, non hanno a disposizione un team di progettisti e meccanici. Si rivolgono quindi a persone che ritengono esperte, definiti preparatori: questi esperti, però, difficilmente possono avere conoscenze anche solo simili ai tecnici della casa automobilistica (che hanno messo a punto l'auto che intendono modificare) e, a meno che abbiano lavorato per essa, difficilmente avranno accesso ai dati inerenti la progettazione delle sospensioni. Talvolta (non dico sempre), oltre a tutto, sembra che questi esperti ignorino anche le nozioni più elementari di dinamica del veicolo, che qualsiasi esperto di quell'area dovrebbe avere.
Quando accade, in genere, è che modificano un numero limitato di componenti delle sospensioni (le più quotate sono molle e ammortizzatori, a quanto leggo, ma alcuni si spingono anche oltre e intervengono anche sulle barre antirollio e larghezza delle carreggiate), non si sa bene in base a quale criterio: dopo alcune prove su strada, sentenziano che l'assetto è "ottimale" per le richieste del cliente.
Quest'ultimo, magari è anche soddisfatto, tuttavia rimane il "buio totale" circa il comportamento che l'auto avrà in alcune condizioni di utilizzo, dopo le modifiche.
Tanto per fare un esempio, la modifica di molle e ammortizzatori varia il comportamento dell'auto anche in fase di frenata: gli spazi di frenata potrebbero allungarsi, ad esempio su fondi sconnessi (situazione che su strada non è infrequente), se le ruote faticano a mantenere contatto con il terreno a causa di un errato accoppiamento tra molle e ammortizzatori.
Per non parlare poi di tutti i potenziali problemi di reazioni sullo sterzo in fase di accelerazione o frenata, se è variata l'entità dei bracci a terra trasversali, dopo le modifiche.
Peggio ancora, il veicolo potrebbe diventare sovrasterzante (come si era detto nella discussione sulle sospensioni tutti i veicoli sono sottosterzanti), in alcune condizioni di utilizzo, con il rischio di diventare instabile.
Quindi, a mio avviso, il punto non è tanto il fatto che non si trovi soddisfacente il comportamento dell'auto, quanto chi realizza certe modifiche e come: per fare un buon lavoro si dovrebbero mobilitare diverse persone esperte e avere una pista a disposizione per i collaudi (e magari diversi treni di gomme). Per non parlare poi delle componenti (probabilmente ad hoc) da realizzare: i produttori di molle, ammortizzatori ecc. magari non hanno problemi a fornire un numero limitato di componenti, realizzati su specifica, ad un costruttore di auto, dato che sanno che terminata la messa a punto dell'auto riceveranno un ordine di migliaia di pezzi. Per un utente privato dubito che siano così magnanimi...
Dato che avere tutto questo non è possibile, il consiglio di tenere l'assetto di serie (o di cambiare auto, se quella che si possiede non soddisfa le proprie aspettative), mi trova d'accordo.