Cablaggio

am78_ud":3s5kpofl ha detto:
pazzesco... che te ne fai...
io con un banale 900rms x 4 (4 sub da 500 su 2 ampli da 900 e 4 fullrange da 500 su 2 ampli da 900) della crest audio, amplificavo tranquillamente una piazza.
e si sentiva bene anche nei dintorni

La passione è passione, per oltre un decennio ho desiderato una cosa del genere :asd)
Comunque il genere che ascolto io, ha dei bassi che si sentono molto di più a distanza... basta che ascolti 30,40 hertz e più ti avvicini al subwoofer e meno li senti... invece per il reparto medio alto ti do piena ragione... a casa ho un amplificatore classe AB di 50x2 RMS di 20 anni fa della Sanyo che amplifica due casse con woofer da 20 cm, mid e tweeter e fa fin troppo bordello in camera... :asd)
 
non parlavo dell'awg come unità di misura del cavo, ma come tipo di cavi che vengono prodotti per quel mercato.

La maggior parte dei cavi che ho visto io, anzi tutti, erano intrecciati in maniera particolare all'interno dell'isolante, a differenza dei cavi normali.
Gli stessi cavi audio con guaina trasparente li ho sempre visti fatti in questo modo.

Poi non so se sia una cosa data da un fattore tecnico oppure solo normativo, ma i cavi che si usano in quelle zone a parità di "dimensioni reali" li fanno usare per correnti più alte.

Comunque in campo audio so poco niente, quindi mi sa che se sto zitto è meglio... :asd) :bonk)
 
Da mero appassionato (non esperto) espongo alcune considerazioni senza pretesa di giungere ad alcuna soluzione risolutiva.
La potenza r.m.s. in uscita da un amplificatore non corrisponde esattamente al suo assorbimento di corrente secondo la formula A=W/V perché c'è anche una certa perdita per dissipazione di calore e molto dipende dall'efficienza dell'amplificatore: così, ad esempio, quelli in classe A (che non mi pare si usino in auto) hanno assorbimenti enormi in rapporto alla potenza in uscita e scaldano come bistecchiere ma hanno una precisione favolosa riconducibile al fatto che amplificano l'intera onda. Quelli in classe A/B sono più efficienti ma un po' meno precisi e via a discendere fino a quelli in classe D utilizzati solo per i subwoofer che sono efficentissimi ma poco precisi, il che non rileva granché viste le frequenze sulle quali operano (scusate qualche improprietà terminologica, ma come dicevo non sono un esperto).
Anche a considerare un amplificatore mediamente efficiente, non è detto che se sforna 900 w r.m.s. poi essi vengano effettivamente utilizzati tutti. La regoletta di base è che con un amplificatore bello tosto riesco a ottenere notevoli pressioni sonore con livelli bassi di distorsione perché non lo sfrutto al limite. Con un paragone terra-terra, è come andare a 100 all'ora con un motore 3.000 c.c. invece che con un 1.000.
Poi, sulla questione dei cavi bisogna considerare che nel momento in cui - mettiamo - il woofer batte con un bel punch, l'amplificatore ha una richiesta di corrente istantanea dalla batteria molto consistente: già la batteria non è velocissima a rispondere alla richiesta (e per questo spesso si impiegano i condensatori), se poi ci metti che un cavo di ridotta sezione oppone più resistenza al passaggio della corrente (tanto maggiore quanto più lungo è il cavo) si capisce che nel momento critico l'amplificatore può patire un ammanco di alimentazione con conseguente scadimento delle sue prestazioni anche in termini di pulizia del suono. Inoltre, se il cavo si scalda, la sua resistenza aumenta (non chiedetemi per quale legge elettrica...forse quella di Joule) ma non è detto che arrivi a temperature pericolose. A titolo di esempio, ricordo che una volta, per proteggere i tweeter da sovrapilotaggi distruttivi, si metteva in serie una piccolissima lampadina: più aumentava la potenza inviata al tweeter e più il filamento si scaldava e, quando il filamento cominciava a diventare incandescente, ciò rappresentava una barriera al passaggio della corrente e quindi al sovrapilotaggio.
Per portare 75A in sicurezza possono senz'altro bastare 20 mmq. e addirittura 16 mmq. senza che si verifichino inconvenienti, ma probabilmente l'impianto non renderà al massimo proprio a causa del fatto che la corrente chiesta istantaneamente dall'amplificatore non gli verrà fornita immediatamente, donde la massima impiegata dagli esperti che è sempre meglio abbondare con la sezione dei cavi di alimentazione.
A parità di sezione nominale e di materiale, i cavi per impiego specifico hi-fi car portano più corrente di quelli per impieghi industriali o casalinghi perché la sezione reale è maggiore: nei primi la treccia è composta da un maggior numero di fili più sottiti con l'effetto di ridurre l'interstizio "arereo" nei punti di non contatto tra le circonferenze dei singoli fili: in altri termini, a parità di sezione interna della guaina, c'è più rame in una treccia di 1.000 fili microscopici che in una composta da 100 fili di sezione standard.
Per l'impiego in auto si usano subwoofer e amplificatori di potenza molto maggiore rispetto a quelli di impiego home o professionale (concerti discoteche etc.), essenzialmente perché in auto c'è un ambiente acustico molto sfavorevole: la "camera" di ascolto è molto compatta e di forma tutt'altro che ideale, ci sono un mucchio di riflessioni e rifrazioni sonore indesiderate, i rivestimenti assorbono le onde, il volume delle casse acustiche non è quasi mai quello ideale, la posizione degli altoparlanti è sempre sfasata rispetto al punto d'ascolto...se poi ci aggiungi l'interferenza dei rumori del veicolo alle frequenze più varie che in parte si oppongono, cancellandole, a quelle prodotte dall'impianto, si capisce perché, per superare tutte queste difficoltà, siano necessarie potenze di molto maggiori: non c'è molta differenza di pressione sonora tra il mio impianto in auto da complessivi 1.200 w e il mio vecchio stereo di casa dove due eccellenti JBL LX 55 (ah, quando la JBL era ancora la JBL!) sono pilotate da un modesto amplificatore integrato Onkio da 60+60 w r.m.s. Il rapporto di potenza è 10:1 ma la qualità del suono è senz'altro migliore con il secondo.
In auto molto si può fare con l'insonorizzazione: ho sentito impianti che suonano molto meglio del mio con 1/3 della potenza applicata, ma gli abitacoli e le portiere erano perfettamente (per quanto possibile) insonorizzati e i woofer in portiera erano stati montati in casse chiuse bass-refex appositamente costruite e con litraggio calcolato alla perfezione.
 
Ottima risposta :OK) ... mi permetto solo di fare una precisazione, la resistenza di un conduttore all'aumentare della temperatura diminuisce, e non aumenta.
L'esempio che hai fatto della lampadina funziona in altro modo, praticamente limiti la potenza assorbita perchè la lampadina oppone resistenza, facevo anche io la stessa cosa quando stavo facendo degli esperimenti con 220 e acqua, per limitare l'assorbimento mettevo in serie una stufetta da 2000 W :asd)
 
tutto il tuo discorso è condivisibilissimo.
tranne questo però...
cat147":1zt8xtll ha detto:
Per l'impiego in auto si usano subwoofer e amplificatori di potenza molto maggiore rispetto a quelli di impiego home o professionale (concerti discoteche etc.), essenzialmente perché in auto c'è un ambiente acustico molto sfavorevole: la "camera" di ascolto è molto compatta e di forma tutt'altro che ideale
col cavolo, tutti dicono il contrario. che l'auto è un ambiente MOLTO favorevole.
riesci a raggiungere spl elevatissime senza tanta potenza (per via dei piccoli volumi) al contrario proprio per i piccoli volumi non hai i disturbi (riflessioni/riverberi etc) delle grandi sale o dei luoghi aperti.
questo almeno finché sei fermo. chiaro che in autostrada a 130 hai tanti disturbi e ti serve tanta potenza. ma questo è un caso estremo.
al contrario l'auto è un ambiente molto facile tanto che puoi avere ottime rese anche con le radio commerciali (da neanche 10W rms) senza ricorrere a pontenze spropositate.
si ricorre a potenze spropositate solo perché fa figo e soprattutto perché c'è tutto un mercato enorme dietro e, ahime, un sacco di polli disposti a farsi spennare...
quello che conta, tralasciando la fedeltà, è il raggiungimento di un certo livello di SPL in dB (ricordo che la soglia del dolore, ad es, è sui 150dB).
dato che questa potenza è espressa in SPL (Sound Pressure Level) questa è la pressione che riesci a generare nell'aria (l'onda di pressione).
e dipende certo dalla potenza dell'ampli e dell'altoparlante, ma anche e soprattutto DAL VOLUME (CUBATURA).
Nel piccolo volume di un auto per raggiungere, che so, 80dB di SPL ti bastano MOLTI ma MOLTI MENO WATT Che non all'aperto.
 
I mediobassi montati in porta per garantire una discesa decente senza un volume di carico appropriato per forza di cose hanno sensibilità bassa, lo stesso i sub, che devono fare pressione con piccoli volumi di carico e piccoli diametri, quindi escursioni importanti. Nel pro come nell'home è diverso, hai a disposizione spazio, quindi puoi caricare in maniera ottimale gli speakers e riesci ad avere dei sistemi cassa-speaker molto più sensibili (nel pro di solito i sub sono caricati a tromba). Poi bisogna superare un rumore di fondo che è almeno una decina di db superiore all'ambiente domestico, per questo le potenze necessarie sono di solito superiori all'home.
Poi ci sarebbe da discutere e sorridere sulle potenze dichiarate ed effettivamente erogate (almeno con tassi di distorsione accettabili) da certi apparecchi.
Il discorso cavi, io sono per lo stare tranquillo, a reggere regge qualsiasi cavo, però un cavo ben dimensionato rispetto ad uno giustogiusto rende udibilmente meglio se il tutto è ben ottimizzato, in moto poi bisogna considerare la tensione dell'alternatore, che di solito è di 14,4V, non 12V.
Per me a parità di spesa è meglio un cavo economico ma di buon diametro che uno di marchio figo e costosissimo di diametro inferiore, scegliendo un cavo in rame ed escludendo le schifezze in alluminio, meglio un buon cavo per pinza/massa di saldatrice, economico, flessibile e sopratutto efficace.
 
ste79":2g1dic8g ha detto:
I mediobassi montati in porta per garantire una discesa decente senza un volume di carico appropriato per forza di cose hanno sensibilità bassa, lo stesso i sub, che devono fare pressione con piccoli volumi di carico e piccoli diametri, quindi escursioni importanti. Nel pro come nell'home è diverso, hai a disposizione spazio, quindi puoi caricare in maniera ottimale gli speakers e riesci ad avere dei sistemi cassa-speaker molto più sensibili (nel pro di solito i sub sono caricati a tromba). Poi bisogna superare un rumore di fondo che è almeno una decina di db superiore all'ambiente domestico, per questo le potenze necessarie sono di solito superiori all'home.
Poi ci sarebbe da discutere e sorridere sulle potenze dichiarate ed effettivamente erogate (almeno con tassi di distorsione accettabili) da certi apparecchi.
Il discorso cavi, io sono per lo stare tranquillo, a reggere regge qualsiasi cavo, però un cavo ben dimensionato rispetto ad uno giustogiusto rende udibilmente meglio se il tutto è ben ottimizzato, in moto poi bisogna considerare la tensione dell'alternatore, che di solito è di 14,4V, non 12V.
Per me a parità di spesa è meglio un cavo economico ma di buon diametro che uno di marchio figo e costosissimo di diametro inferiore, scegliendo un cavo in rame ed escludendo le schifezze in alluminio, meglio un buon cavo per pinza/massa di saldatrice, economico, flessibile e sopratutto efficace.

Infatti io voglio prendere proprio quello per saldatrice... ma non so come farlo arrivare ai pedali dal vano motore... :(
 
Togli il carter tergicristalli lato guidatore, c'è un gommino grosso quanto un melone che sbuca dietro il cruscotto... ;)
 
Caste91":33yk3n72 ha detto:
Ottima risposta :OK) ... mi permetto solo di fare una precisazione, la resistenza di un conduttore all'aumentare della temperatura diminuisce, e non aumenta.
L'esempio che hai fatto della lampadina funziona in altro modo, praticamente limiti la potenza assorbita perchè la lampadina oppone resistenza, facevo anche io la stessa cosa quando stavo facendo degli esperimenti con 220 e acqua, per limitare l'assorbimento mettevo in serie una stufetta da 2000 W :asd)

Dato atto che ho toppato (del resto l'ho detto che non sono un esperto, e le mie reminescenze di fisica risalgono agli studi liceali...quindi a vent'anni fà), c'è ancora una cosa che non mi torna :scratch)
Molto tempo fa un installatore (poi vai a capire se era esperto o meno...) mi raccontava che non è la stessa cosa mettere in serie al tweeter una resistenza o una lampadina: la prima oppone sempre la stessa resistenza al passaggio della corrente e quindi "ti abbassa il volume" sempre; la seconda ha una resistenza che aumenta con l'aumentare della corrente applicata: pressoché nulla a bassa potenza e massima quando il filamento si accende. Ciò però mi pare l'esatto contrario della legge secondo cui all'aumento della temperatura aumenta la conducibilità.
Se qualcuno mi spiegasse il fenomeno eviterei di passare (inutilmente) la notte a pensarci sù.
 
am78_ud":3rclfhcy ha detto:
tutto il tuo discorso è condivisibilissimo.
tranne questo però...
cat147":3rclfhcy ha detto:
Per l'impiego in auto si usano subwoofer e amplificatori di potenza molto maggiore rispetto a quelli di impiego home o professionale (concerti discoteche etc.), essenzialmente perché in auto c'è un ambiente acustico molto sfavorevole: la "camera" di ascolto è molto compatta e di forma tutt'altro che ideale
col cavolo, tutti dicono il contrario. che l'auto è un ambiente MOLTO favorevole.
riesci a raggiungere spl elevatissime senza tanta potenza (per via dei piccoli volumi) al contrario proprio per i piccoli volumi non hai i disturbi (riflessioni/riverberi etc) delle grandi sale o dei luoghi aperti.
questo almeno finché sei fermo. chiaro che in autostrada a 130 hai tanti disturbi e ti serve tanta potenza. ma questo è un caso estremo.
al contrario l'auto è un ambiente molto facile tanto che puoi avere ottime rese anche con le radio commerciali (da neanche 10W rms) senza ricorrere a pontenze spropositate.
si ricorre a potenze spropositate solo perché fa figo e soprattutto perché c'è tutto un mercato enorme dietro e, ahime, un sacco di polli disposti a farsi spennare...
quello che conta, tralasciando la fedeltà, è il raggiungimento di un certo livello di SPL in dB (ricordo che la soglia del dolore, ad es, è sui 150dB).
dato che questa potenza è espressa in SPL (Sound Pressure Level) questa è la pressione che riesci a generare nell'aria (l'onda di pressione).
e dipende certo dalla potenza dell'ampli e dell'altoparlante, ma anche e soprattutto DAL VOLUME (CUBATURA).
Nel piccolo volume di un auto per raggiungere, che so, 80dB di SPL ti bastano MOLTI ma MOLTI MENO WATT Che non all'aperto.

A mio parere (opinione del non esperto e quindi vale quel che vale...) l'ambiente non è poi così favorevole: l'unica cosa buona parrebbe essere che è piccolo ma di certo l'estrema variabilità delle superfici per forma e consistenza non aiuta la propagazione lineare delle onde sonore. Riflessioni e rifrazioni pressoché incontrollate ce ne sono quante se ne vogliono (basti pensare alle superfici dei vetri) così come importanti assorbimenti delle onde (specialmente delle basse frequenze) si hanno a livello di selleria e rivestimenti. Cosicché tra suoni diretti, suoni riflessi e suoni attutiti per assorbimento mi pare che sia un bel casino dare un minimo di corerenza al tutto. Non a caso (credo) le camere anecoiche allestite per l'ascolto hi-end e le sale di registrazione sono tappezzate di materiale fonoassorbente per evitare che le onde dirette siano sporcate da quelle riflesse...poi può darsi che stia dicendo un'altra cavolata.
 
)
cat147":1ob1ck8c ha detto:
Ciò però mi pare l'esatto contrario della legge secondo cui all'aumento della temperatura aumenta la conducibilità.
Se qualcuno mi spiegasse il fenomeno eviterei di passare (inutilmente) la notte a pensarci sù.
con la temperatura aumenta la RESISTENZA che è l'INVERSO della CONDUTTANZA.
quindi il discorso lampadina è giusto.
maggior corrente, maggior temperatura del filamento, maggior resistenza.
ovviamente questo vale per il rame e la maggior parte dei conduttori.
il coefficente di resistività è positivo.
(R = R0 (1 + alpha0 T) con R0 resistenza a 0 K e alpha0 coefficiente di temperatura.
spesso tali dispositivi si chiamano PTC (positive temperature coefficient) resistors.
esistono anche gli NTC (a coefficiente negativo) in cui la resistenza diminuisce con la temperatura.
ma succede solo con alcuni semiconduttori. e vengono sfruttati per fare sensori di temperatura a NTC (ad es credo quello delle nostre :inocchio) )
 
cat147":3pnyayud ha detto:
am78_ud":3pnyayud ha detto:
tutto il tuo discorso è condivisibilissimo.
tranne questo però...
cat147":3pnyayud ha detto:
Per l'impiego in auto si usano subwoofer e amplificatori di potenza molto maggiore rispetto a quelli di impiego home o professionale (concerti discoteche etc.), essenzialmente perché in auto c'è un ambiente acustico molto sfavorevole: la "camera" di ascolto è molto compatta e di forma tutt'altro che ideale
col cavolo, tutti dicono il contrario. che l'auto è un ambiente MOLTO favorevole.
riesci a raggiungere spl elevatissime senza tanta potenza (per via dei piccoli volumi) al contrario proprio per i piccoli volumi non hai i disturbi (riflessioni/riverberi etc) delle grandi sale o dei luoghi aperti.
questo almeno finché sei fermo. chiaro che in autostrada a 130 hai tanti disturbi e ti serve tanta potenza. ma questo è un caso estremo.
al contrario l'auto è un ambiente molto facile tanto che puoi avere ottime rese anche con le radio commerciali (da neanche 10W rms) senza ricorrere a pontenze spropositate.
si ricorre a potenze spropositate solo perché fa figo e soprattutto perché c'è tutto un mercato enorme dietro e, ahime, un sacco di polli disposti a farsi spennare...
quello che conta, tralasciando la fedeltà, è il raggiungimento di un certo livello di SPL in dB (ricordo che la soglia del dolore, ad es, è sui 150dB).
dato che questa potenza è espressa in SPL (Sound Pressure Level) questa è la pressione che riesci a generare nell'aria (l'onda di pressione).
e dipende certo dalla potenza dell'ampli e dell'altoparlante, ma anche e soprattutto DAL VOLUME (CUBATURA).
Nel piccolo volume di un auto per raggiungere, che so, 80dB di SPL ti bastano MOLTI ma MOLTI MENO WATT Che non all'aperto.

A mio parere (opinione del non esperto e quindi vale quel che vale...) l'ambiente non è poi così favorevole: l'unica cosa buona parrebbe essere che è piccolo ma di certo l'estrema variabilità delle superfici per forma e consistenza non aiuta la propagazione lineare delle onde sonore. Riflessioni e rifrazioni pressoché incontrollate ce ne sono quante se ne vogliono (basti pensare alle superfici dei vetri) così come importanti assorbimenti delle onde (specialmente delle basse frequenze) si hanno a livello di selleria e rivestimenti. Cosicché tra suoni diretti, suoni riflessi e suoni attutiti per assorbimento mi pare che sia un bel casino dare un minimo di corerenza al tutto. Non a caso (credo) le camere anecoiche allestite per l'ascolto hi-end e le sale di registrazione sono tappezzate di materiale fonoassorbente per evitare che le onde dirette siano sporcate da quelle riflesse...poi può darsi che stia dicendo un'altra cavolata.
infatti, senza offenderti, stai dicendo una cavolata.
le riflessioni ci sono, ma dato che gli spazi sono piccoli, generano sfasamenti piccolissimi e quindi impercettibili.
mentre negli spazi aperti "live" le riflessioni generano sfasamenti notevoli (dato lo spazio da percorrere da parte nell'onda, e la velocità del suono è sempre quella, circa 300m/s)
quindi gli effetti sono molto peggiori con riflessioni "lunghe" diciamo.
tranquillo che l'ambiente dell'auto in sé (a motore spento ovviamente) è uno dei migliori.
 
gli studi di registrazione sono isolati è vero ma le motivazioni sono diverse e non mi va di stare a scrivere.
e cmq pensa alla cubatura di una sala incisioni e a quella di un'auto.
poi chiaro non ti sto dicendo di incidere cd in auto :D
 
cat147":2gpw3v93 ha detto:
Non a caso (credo) le camere anecoiche allestite per l'ascolto hi-end e le sale di registrazione sono tappezzate di materiale fonoassorbente per evitare che le onde dirette siano sporcate da quelle riflesse...poi può darsi che stia dicendo un'altra cavolata.
Le camere anecoiche (che sono quelle rivestite dai coni lunghi un metro o giù di lì) non sono un buon ambiente per ascoltare, servono semplicemente a valutare una sorgente sonora con influenza minima da parte dell'ambiente. Le riflessioni non sono necessariamente negative, una certa quantità è importante per ricreare il senso di spazialità e dare "vitalità" al suono, devono semplicemente essere non eccessive e controllate, di solito si inseriscono gli assorbitori (o diffusori a seconda dei casi) almeno nei punti di prima riflessione, ossia quelli nei quali il suono riflesso darebbe un contributo troppo rilevante.
 
Ok: dimostrato che l'abitacolo è un buon ambiente di ascolto.
Rimane il problema che, salvo ci si sieda al centro del divano posteriore e con la testa tra i poggiatesta anteriori, ti ritrovi sempre in una posizione non centrata rispetto ai punti di emissione. Faccio un esempio: nel fine settimana ho dedicato un po' di tempo a tentare una taratura di massima del Bit-one e ho provato due configurazioni di ritardi: una dedicata per l'ascolto del solo conducente, l'altra per conducente e passeggero. Nel primo caso il programma imposta ritardi di qualche millisecondo sul canale anteriore sinistro e differenziati per ciascuno degli altoparlanti (avendo un sistema multiamplificato), e qualche ritardo ancora inferiore per il canale desto per fasarlo sul sub che è l'altoparlante più lontano. Nel secondo caso i ritardi sono uguali su destro e sinistro e calcolati soltanto per la fasatura con il sub. Per assicurare l'omogeneità di paragone, tagli e pendenze di crossover ed equalizzazioni sono identici su entrambe le configurazioni: posso assicurare che la differenza è tutt'altro che impercettibile.
 
In un negozio di impianti mi hanno chiesto 90 € per passare i cavi dalla batteria fino al cofano (mi hanno detto che una volta passati nell'abitacolo, tanto vale farglieli passare fino al cofano :KO) )

Se li possono scordare 90 € quindi volevo chiedervi nuovamente se c'è un modo per arrivare dalla batteria ai pedali in modo semplice..
 
Mi ripeto...
Togli il carter tergicristalli lato guidatore, c'è un gommino grosso quanto un melone che sbuca dietro il cruscotto...
 
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