Bmw X6: l'evoluzione del "mostro".... asd
- Autore discussione Fonzie444
- Data d'inizio
M
MAD147
Guest
vexator
Nuovo Alfista
Cervantes":3ekvelig ha detto:
:quote) :quote) :quote) :quote) mi sono ribaltato dalla sedia quando ho letto il commento
Salone di Ginevra 2010: Bmw X6 Performance
Al prossimo salone di Ginevra, Bmw presenterà la X6 in allestimento sportivo Performance, summa di modifiche aerodinamiche (Aero kit) e meccaniche (Power kit) destinate anche alle X6 già uscite di fabbrica. Il Performance Pack sarà riconoscibile per le bandelle laterali in tinta con la carrozzeria, i paraurti ridisegnati per aumentarne - fra prese d’aria maggiorate e bombature varie - il gradiente sportivo e lo spoilerino posteriore a comporre un trittico con le “creste” ai lati del lunotto. Sarà inoltre disponibile un nuovo set di cerchi in lega leggera da 21 pollici con dodici razze ad Y, ciascuno più leggero di 1.5 chili nel confronto con i cerchi tradizionali della stessa misura.
Bmw è poi intervenuta per aumentare la cattiveria dei propulsori a benzina V6 e V8, entrambi sovralimentati. Il sei cilindri da tre litri della xDrive35i guadagna 20 cavalli (326 complessivi) e 50 Nm ci coppia (450Nm), per bruciare lo 0-100 km/h in 6.5 secondi e guadagnare 2 decimi nella ripresa 80-120 km/h rispetto alla versione d’origine. La xDrive50i, invece, sale a 450 cavalli (+43) e 650Nm di coppia (+50), mentre lo 0-100 km/h viene coperto in soli 5.2 secondi.
Il Performance Pack si compone, infine, di tessuti interni in Alcantara, pedali in alluminio e modanature interne con tinte esclusive.
Al prossimo salone di Ginevra, Bmw presenterà la X6 in allestimento sportivo Performance, summa di modifiche aerodinamiche (Aero kit) e meccaniche (Power kit) destinate anche alle X6 già uscite di fabbrica. Il Performance Pack sarà riconoscibile per le bandelle laterali in tinta con la carrozzeria, i paraurti ridisegnati per aumentarne - fra prese d’aria maggiorate e bombature varie - il gradiente sportivo e lo spoilerino posteriore a comporre un trittico con le “creste” ai lati del lunotto. Sarà inoltre disponibile un nuovo set di cerchi in lega leggera da 21 pollici con dodici razze ad Y, ciascuno più leggero di 1.5 chili nel confronto con i cerchi tradizionali della stessa misura.
Bmw è poi intervenuta per aumentare la cattiveria dei propulsori a benzina V6 e V8, entrambi sovralimentati. Il sei cilindri da tre litri della xDrive35i guadagna 20 cavalli (326 complessivi) e 50 Nm ci coppia (450Nm), per bruciare lo 0-100 km/h in 6.5 secondi e guadagnare 2 decimi nella ripresa 80-120 km/h rispetto alla versione d’origine. La xDrive50i, invece, sale a 450 cavalli (+43) e 650Nm di coppia (+50), mentre lo 0-100 km/h viene coperto in soli 5.2 secondi.
Il Performance Pack si compone, infine, di tessuti interni in Alcantara, pedali in alluminio e modanature interne con tinte esclusive.
Allegati
Cos'è quello schifo bluastro? Sembra una coupè da truzzo che ha sbagliato la dose degli anabolizzanti...fa petare...
Eccone un'altra :lol: :lol: :lol: :lol:
Però ragà che prestazioni.......... :jaw)
Salone di Ginevra: Hamann Tycoon Evo M su base Bmw X6M
Hamann presenterà al salone di Ginevra la Tycoon Evo M, elaborazione della Bmw X6M. La carrozzeria è stata allargata di 60 millimetri con codolini e minigonne che prendono spunto dal nuovo spoiler frontale, dove sono integrate anche le nuove luci diurne LED. Il cofano motore presenta un nuovo design ed inediti sfoghi d’aria, mentre al posteriore si notano i nuovi spoiler, posizionati sul tetto ed alla base del lunotto. L’estrattore aerodinamico inferiore lascia infine spazio centrale a due terminali di scarico maggiorati.
Il propulsore V8 biturbo della X6M (che in futuro troveremo anche sulla nuova Bmw M5…) è stato portato da 550 a 670 Cv grazie al nuovo impianto di scarico completo in acciaio con catalizzatori metallici ed una nuova mappatura della centralina elettronica. La coppia massima di 780 Nm è disponibile da 1500 a 5650 giri minuto, mentre la potenza massima viene espressa a 6000 giri: l’accelerazione della non leggerissima Tycoon Evo M diventa ancora più brillante, infatti i 100 km/h da fermo vengono raggiungi in 4,2 secondi e la velocità massima è di 300 km/h.
L’assetto è stato adeguato alle prestazioni con nuovi componenti che abbassano l’altezza di 40 mm, inoltre i cerchi ruota forgiati hanno misure 11×23″ anteriori e 12×23″ posteriori con pneumatici 315/25. Nuovi anche gli accessori in fibra di carbonio ed alluminio per gli interni, così come le infinite possibilità di personalizzazione dei rivestimenti in pelle.
Però ragà che prestazioni.......... :jaw)
Salone di Ginevra: Hamann Tycoon Evo M su base Bmw X6M
Hamann presenterà al salone di Ginevra la Tycoon Evo M, elaborazione della Bmw X6M. La carrozzeria è stata allargata di 60 millimetri con codolini e minigonne che prendono spunto dal nuovo spoiler frontale, dove sono integrate anche le nuove luci diurne LED. Il cofano motore presenta un nuovo design ed inediti sfoghi d’aria, mentre al posteriore si notano i nuovi spoiler, posizionati sul tetto ed alla base del lunotto. L’estrattore aerodinamico inferiore lascia infine spazio centrale a due terminali di scarico maggiorati.
Il propulsore V8 biturbo della X6M (che in futuro troveremo anche sulla nuova Bmw M5…) è stato portato da 550 a 670 Cv grazie al nuovo impianto di scarico completo in acciaio con catalizzatori metallici ed una nuova mappatura della centralina elettronica. La coppia massima di 780 Nm è disponibile da 1500 a 5650 giri minuto, mentre la potenza massima viene espressa a 6000 giri: l’accelerazione della non leggerissima Tycoon Evo M diventa ancora più brillante, infatti i 100 km/h da fermo vengono raggiungi in 4,2 secondi e la velocità massima è di 300 km/h.
L’assetto è stato adeguato alle prestazioni con nuovi componenti che abbassano l’altezza di 40 mm, inoltre i cerchi ruota forgiati hanno misure 11×23″ anteriori e 12×23″ posteriori con pneumatici 315/25. Nuovi anche gli accessori in fibra di carbonio ed alluminio per gli interni, così come le infinite possibilità di personalizzazione dei rivestimenti in pelle.
Allegati
Bmw: tutte le informazioni ufficiali dal Salone di Ginevra 2010
Novità 2010 anche per la X6, con le nuove motorizzazioni Euro 5 comuni alla X5: debutta quindi la X6 XDrive30d 245 Cv, la X6 Xdrive40d 306 Cv e la X6 Xdrive 35i 306 Cv. Le X6 my2010 sono dotate del nuovo cambio automatico 8 rapporti e del Servosterzo parametrico Servotronic, mentre viene reso disponibile come optional il pacchetto ConnectedDrive che comprende Cruise Control Ativo, Stop & go, Lane Departure Warning, Side View e Speed Limit Info. Per la X6 è stato lanciato anche il nuovo Pacchetto Performance con nuovo kit aerodinamico, assetto sportivo, cerchi da 21″, rivistimenti interni sportivi in alcantara e Power Kit per i propulsori benzina: il V8 della X6 50i passa da 407 a 448 Cv mentre il 6 cilindri della X6 35i passa da 306 a 326 Cv, mentre in futuri arriveranno anche impianti di scarico sportivi.
Novità 2010 anche per la X6, con le nuove motorizzazioni Euro 5 comuni alla X5: debutta quindi la X6 XDrive30d 245 Cv, la X6 Xdrive40d 306 Cv e la X6 Xdrive 35i 306 Cv. Le X6 my2010 sono dotate del nuovo cambio automatico 8 rapporti e del Servosterzo parametrico Servotronic, mentre viene reso disponibile come optional il pacchetto ConnectedDrive che comprende Cruise Control Ativo, Stop & go, Lane Departure Warning, Side View e Speed Limit Info. Per la X6 è stato lanciato anche il nuovo Pacchetto Performance con nuovo kit aerodinamico, assetto sportivo, cerchi da 21″, rivistimenti interni sportivi in alcantara e Power Kit per i propulsori benzina: il V8 della X6 50i passa da 407 a 448 Cv mentre il 6 cilindri della X6 35i passa da 306 a 326 Cv, mentre in futuri arriveranno anche impianti di scarico sportivi.
Sono senza parole...potrebbe essere una bella auto se fosse in scala (cioè se non fosse uno Stupid Useless Vehicle)...ed invece gli piazzano pure le lucine da presepe, per il coatto puro e duro a morire...
BMW X6 ActiveHybrid: la nostra prova su strada
“Ecologica” è una parola grossa. BMW, infatti, evita di spenderla parlando della sua nuova X6 ActiveHybrid. Noi abbiamo potuto provarla fra Milano e Pavia in un lungo percorso stradale. Stiamo parlando di una vettura full hybrid, capace di viaggiare in solo elettrico per 2,6 chilometri. Ma stiamo anche parlando di un bestione da 2.525 kg (a secco, ovviamente).
Una combinazione particolare (fra questa mole enorme e la tecnologia verde) e ci chiediamo come mai BMW abbia pensato di applicare l’ibrido alla X6. I Suv sono generalmente considerati “brutti, sporchi e cattivi”, con in media un’efficienza molto bassa. Significa che abbinare la propulsione ibrida a questo modello potrà sì migliorarne i consumi e le emissioni in rapporto alle prestazioni ma non potrà fare miracoli. Vediamo perché.
Innanzitutto, cerchiamo di spiegare come funzioni il sistema ibrido adottato sulla X6. Va precisato che BMW non utilizza un unico sistema di propulsione ibrida per tutte le sue vetture: la Serie 7 ActiveHybrid ne ha un altro (peraltro non full ma mild hybrid), così come la 5 Concept. Sulla X6 sono stati accoppiati un motore V8 da 407 cv con tecnologia BMW TwinPower Turbo (lo stesso che equipaggia la X6 5.0i) e da due elettromotori che producono rispettivamente 91 cv e 86 cv. La potenza massima di sistema (che non è mai pari alla somma delle potenze in gioco) è di 485 CV mentre la coppia massima di 780 Newtonmetri; insieme rendono possibile raggiungere il fatidico 0-100 km/h in soli 5,6 secondi. Tradotto: la X6 è la vettura ibrida più potente al mondo. Ed ecco una prima ipotesi del perché sia stata concepita: BMW voleva un record?
Rispetto alla versione omologa ma priva di tecnologia ibrida (la X6 5.0i) consente di risparmiare il 20% del carburante (secondo quanto dichiara BMW) e, quindi, anche di emissioni di Co2. Quindi, terza ipotesi: si voleva fare un’auto ecologica? Il risparmio di carburante, però, va preso in considerazione insieme all’aumento di potenza che è davvero considerevole: l’asticella dei cavalli si ferma a 485 contro i 407 del solo motore V8. Altra ipotesi: si tratta di un test per capire come le tecnologie ibride possano migliorare l’efficienza complessiva senza rinunciare alle prestazioni?
La X6 non è certo una novità nel panorama automobilistico, perciò per il nostro test ci concentreremo sugli aspetti legati alla propulsione ibrida. Va detto che il sistema che è stato realizzato, sebbene lavori continuamente, non si fa minimamente avvertire. Se non fosse per la strumentazione che ci indica in ogni momento cosa stiano combinando il motore termico e i due propulsori elettrici, non si avrebbe l’impressione di essere a bordo di un’auto ibrida. Peraltro, il V8 da 4.4 è di per sé piuttosto silenzioso, complice anche l’insonorizzazione dell’abitacolo, quindi viaggiando a certi regimi se non si controllano le icone e lancette varie non si riesce a capire quale dei motori ci stia spingendo.
La X6 non è certo una novità nel panorama automobilistico, perciò per il nostro test ci concentreremo sugli aspetti legati alla propulsione ibrida. Va detto che il sistema che è stato realizzato, sebbene lavori continuamente, non si fa minimamente avvertire. Se non fosse per la strumentazione che ci indica in ogni momento cosa stiano combinando il motore termico e i due propulsori elettrici, non si avrebbe l’impressione di essere a bordo di un’auto ibrida. Peraltro, il V8 da 4.4 è di per sé piuttosto silenzioso, complice anche l’insonorizzazione dell’abitacolo, quindi viaggiando a certi regimi se non si controllano le icone e lancette varie non si riesce a capire quale dei motori ci stia spingendo.
La X6 ActiveHybrid è capace di raggiungere i 65 km/h con la sola propulsione elettrica e mantenerli (senza altre dispersioni di energia in funzione, come il climatizzatore) per 2,6 chilometri. Niente di che, se fosse una vettura elettrica ma per un sistema ibrido, che continuamente recupera energia, è più che sufficiente per confrontarsi con le code e il traffico quotidiano delle nostre città. Però attenzione: il pedale del gas (o dei volt, ora mi sorge qualche dubbio) va davvero pelato. Fino ai 40 km/h va gestito di millimetro in millimetro, se vogliamo che resti spento il V8. Per arrivare, invece, a 60 (soglia limite per la propulsione elettrica) meglio attivare il cruise control e aumentare di una unità alla volta la velocità impostata: provato e riprovato ma è quasi impossibile arrivare a ai 60 senza far intervenire il motore termico.
Man mano che sale il tachimetro, infatti, viene usata una quantità sempre maggiore dell’energia stivata nelle batterie al nichel metal idrato, fino ad arrivare ad una soglia dove gestire fra elettrico e termico diventa questione di un soffio. Ovviamente, noi abbiamo appositamente testato questa situazione; nella guida di tutti i giorni, invece, diventa davvero difficile superare i 40 km/h con la propulsione elettrica. Non poteva mancare il sistema Start&Stop che spegne il V8 e viene poi riavviato dal più piccolo dei motori elettrici.
La modalità eBoost consente ai due elettromotori, alimentati dalla batteria ad alto voltaggio, di erogare una forza motrice supplementare. Grazie a questo effetto, la potenza totale della BMW ActiveHybrid X6 registra un forte aumento senza che ciò comporti un impatto negativo sul consumo di carburante. Inoltre, a guida costante ad alta velocità la coppia motrice supplementare, generata elettricamente, consente di ridurre la potenza del motore a combustione interna. Questo spostamento della richiesta di carico viene controllato in modo tale da favorire sempre un maggiore rendimento totale del sistema.
Durante le fasi di frenata e rilascio, invece, oltre al recupero di energia che viene stivata per un successivo utilizzo, gli elettromotori intervengono anche in sostituzione dell’impianto frenante: mettono a disposizione la parte principale dell’energia necessaria per decelerare la vettura. L’impianto frenante elettrico consente di realizzare attraverso il recupero dell’energia dei valori di decelerazione fino a 3 m/s2 o 0,3 g, così da rendere possibile un notevole calo del lavoro dell’impianto frenante meccanico. Questo sistema è utilizzabile senza un collegamento meccanico diretto tra il pedale del freno e il circuito idraulico. Dei sensori trasformano i movimenti del pedale e li trasmettono a una centralina che li ripartisce in potere frenante prodotto in modo rinnovabile e idraulico. Questa soluzione, denominata anche Brake-by- Wire, comprende anche un simulatore dello sforzo al pedale che riproduce la tipica impressione che prova il guidatore schiacciando il pedale del freno.
Così, durante la frenata, è avvertibile un cambio di comportamento, probabilmente nel momento in cui, oltre agli elettromotori, entra in funzione l’impianto meccanico. La sensazione è che subentri una forza frenante maggiore da un momento all’altro ma non mette in difficoltà o a disagio il guidatore, è quasi impercettibile, così come in generale tutti gli altri momenti di passaggio fra un sistema (quello elettrico) e l’altro (quello termico o meccanico) della vettura.
La batteria ad alto voltaggio della BMW ActiveHybrid X6 è stata realizzata nella tecnologia nichel-metallo idruro (NiMH) e offre una capacità di 2,4 chilowattore, di cui 1,4 kWh utilizzabili per l’esercizio della vettura. La potenza massima disponibile è di 57 kW per una durata massima di tre secondi. La centralina della batteria calcola permanentemente la potenza momentaneamente disponibile e lo stato di carica, indicato anche sul display di fronte al guidatore con uno strumento del tutto simile a quello della quantità di carburante presente nel serbatoio.
La batteria ad alto voltaggio della BMW ActiveHybrid X6 è stata realizzata nella tecnologia nichel-metallo idruro (NiMH) e offre una capacità di 2,4 chilowattore, di cui 1,4 kWh utilizzabili per l’esercizio della vettura. La potenza massima disponibile è di 57 kW per una durata massima di tre secondi. La centralina della batteria calcola permanentemente la potenza momentaneamente disponibile e lo stato di carica, indicato anche sul display di fronte al guidatore con uno strumento del tutto simile a quello della quantità di carburante presente nel serbatoio.
Esteticamente, la versione ibrida della X6 si riconosce per pochi elementi. La principale differenza estetica della carrozzeria è costituita dal marcato cofano motore bombato. Inoltre, la scritta “ActiveHybrid” sul listello del cofano del bagagliaio e nelle porte anteriori, così come la verniciatura nella tonalità Bluewater metallic, esclusiva per le versioni ibride di BMW.
Esteticamente, la versione ibrida della X6 si riconosce per pochi elementi. La principale differenza estetica della carrozzeria è costituita dal marcato cofano motore bombato. Inoltre, la scritta “ActiveHybrid” sul listello del cofano del bagagliaio e nelle porte anteriori, così come la verniciatura nella tonalità Bluewater metallic, esclusiva per le versioni ibride di BMW.
Gallery: http://www.autoblog.it/galleria/bmw-x6- ... su-strada/
[youtube]<object width="640" height="385"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/PHgLHbqOa6o&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&hl=it_IT&feature=player_embedded&fs=1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowScriptAccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/PHgLHbqOa6o&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&hl=it_IT&feature=player_embedded&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true" allowScriptAccess="always" width="640" height="385"></embed></object>[/youtube]
“Ecologica” è una parola grossa. BMW, infatti, evita di spenderla parlando della sua nuova X6 ActiveHybrid. Noi abbiamo potuto provarla fra Milano e Pavia in un lungo percorso stradale. Stiamo parlando di una vettura full hybrid, capace di viaggiare in solo elettrico per 2,6 chilometri. Ma stiamo anche parlando di un bestione da 2.525 kg (a secco, ovviamente).
Una combinazione particolare (fra questa mole enorme e la tecnologia verde) e ci chiediamo come mai BMW abbia pensato di applicare l’ibrido alla X6. I Suv sono generalmente considerati “brutti, sporchi e cattivi”, con in media un’efficienza molto bassa. Significa che abbinare la propulsione ibrida a questo modello potrà sì migliorarne i consumi e le emissioni in rapporto alle prestazioni ma non potrà fare miracoli. Vediamo perché.
Innanzitutto, cerchiamo di spiegare come funzioni il sistema ibrido adottato sulla X6. Va precisato che BMW non utilizza un unico sistema di propulsione ibrida per tutte le sue vetture: la Serie 7 ActiveHybrid ne ha un altro (peraltro non full ma mild hybrid), così come la 5 Concept. Sulla X6 sono stati accoppiati un motore V8 da 407 cv con tecnologia BMW TwinPower Turbo (lo stesso che equipaggia la X6 5.0i) e da due elettromotori che producono rispettivamente 91 cv e 86 cv. La potenza massima di sistema (che non è mai pari alla somma delle potenze in gioco) è di 485 CV mentre la coppia massima di 780 Newtonmetri; insieme rendono possibile raggiungere il fatidico 0-100 km/h in soli 5,6 secondi. Tradotto: la X6 è la vettura ibrida più potente al mondo. Ed ecco una prima ipotesi del perché sia stata concepita: BMW voleva un record?
Rispetto alla versione omologa ma priva di tecnologia ibrida (la X6 5.0i) consente di risparmiare il 20% del carburante (secondo quanto dichiara BMW) e, quindi, anche di emissioni di Co2. Quindi, terza ipotesi: si voleva fare un’auto ecologica? Il risparmio di carburante, però, va preso in considerazione insieme all’aumento di potenza che è davvero considerevole: l’asticella dei cavalli si ferma a 485 contro i 407 del solo motore V8. Altra ipotesi: si tratta di un test per capire come le tecnologie ibride possano migliorare l’efficienza complessiva senza rinunciare alle prestazioni?
La X6 non è certo una novità nel panorama automobilistico, perciò per il nostro test ci concentreremo sugli aspetti legati alla propulsione ibrida. Va detto che il sistema che è stato realizzato, sebbene lavori continuamente, non si fa minimamente avvertire. Se non fosse per la strumentazione che ci indica in ogni momento cosa stiano combinando il motore termico e i due propulsori elettrici, non si avrebbe l’impressione di essere a bordo di un’auto ibrida. Peraltro, il V8 da 4.4 è di per sé piuttosto silenzioso, complice anche l’insonorizzazione dell’abitacolo, quindi viaggiando a certi regimi se non si controllano le icone e lancette varie non si riesce a capire quale dei motori ci stia spingendo.
La X6 non è certo una novità nel panorama automobilistico, perciò per il nostro test ci concentreremo sugli aspetti legati alla propulsione ibrida. Va detto che il sistema che è stato realizzato, sebbene lavori continuamente, non si fa minimamente avvertire. Se non fosse per la strumentazione che ci indica in ogni momento cosa stiano combinando il motore termico e i due propulsori elettrici, non si avrebbe l’impressione di essere a bordo di un’auto ibrida. Peraltro, il V8 da 4.4 è di per sé piuttosto silenzioso, complice anche l’insonorizzazione dell’abitacolo, quindi viaggiando a certi regimi se non si controllano le icone e lancette varie non si riesce a capire quale dei motori ci stia spingendo.
La X6 ActiveHybrid è capace di raggiungere i 65 km/h con la sola propulsione elettrica e mantenerli (senza altre dispersioni di energia in funzione, come il climatizzatore) per 2,6 chilometri. Niente di che, se fosse una vettura elettrica ma per un sistema ibrido, che continuamente recupera energia, è più che sufficiente per confrontarsi con le code e il traffico quotidiano delle nostre città. Però attenzione: il pedale del gas (o dei volt, ora mi sorge qualche dubbio) va davvero pelato. Fino ai 40 km/h va gestito di millimetro in millimetro, se vogliamo che resti spento il V8. Per arrivare, invece, a 60 (soglia limite per la propulsione elettrica) meglio attivare il cruise control e aumentare di una unità alla volta la velocità impostata: provato e riprovato ma è quasi impossibile arrivare a ai 60 senza far intervenire il motore termico.
Man mano che sale il tachimetro, infatti, viene usata una quantità sempre maggiore dell’energia stivata nelle batterie al nichel metal idrato, fino ad arrivare ad una soglia dove gestire fra elettrico e termico diventa questione di un soffio. Ovviamente, noi abbiamo appositamente testato questa situazione; nella guida di tutti i giorni, invece, diventa davvero difficile superare i 40 km/h con la propulsione elettrica. Non poteva mancare il sistema Start&Stop che spegne il V8 e viene poi riavviato dal più piccolo dei motori elettrici.
La modalità eBoost consente ai due elettromotori, alimentati dalla batteria ad alto voltaggio, di erogare una forza motrice supplementare. Grazie a questo effetto, la potenza totale della BMW ActiveHybrid X6 registra un forte aumento senza che ciò comporti un impatto negativo sul consumo di carburante. Inoltre, a guida costante ad alta velocità la coppia motrice supplementare, generata elettricamente, consente di ridurre la potenza del motore a combustione interna. Questo spostamento della richiesta di carico viene controllato in modo tale da favorire sempre un maggiore rendimento totale del sistema.
Durante le fasi di frenata e rilascio, invece, oltre al recupero di energia che viene stivata per un successivo utilizzo, gli elettromotori intervengono anche in sostituzione dell’impianto frenante: mettono a disposizione la parte principale dell’energia necessaria per decelerare la vettura. L’impianto frenante elettrico consente di realizzare attraverso il recupero dell’energia dei valori di decelerazione fino a 3 m/s2 o 0,3 g, così da rendere possibile un notevole calo del lavoro dell’impianto frenante meccanico. Questo sistema è utilizzabile senza un collegamento meccanico diretto tra il pedale del freno e il circuito idraulico. Dei sensori trasformano i movimenti del pedale e li trasmettono a una centralina che li ripartisce in potere frenante prodotto in modo rinnovabile e idraulico. Questa soluzione, denominata anche Brake-by- Wire, comprende anche un simulatore dello sforzo al pedale che riproduce la tipica impressione che prova il guidatore schiacciando il pedale del freno.
Così, durante la frenata, è avvertibile un cambio di comportamento, probabilmente nel momento in cui, oltre agli elettromotori, entra in funzione l’impianto meccanico. La sensazione è che subentri una forza frenante maggiore da un momento all’altro ma non mette in difficoltà o a disagio il guidatore, è quasi impercettibile, così come in generale tutti gli altri momenti di passaggio fra un sistema (quello elettrico) e l’altro (quello termico o meccanico) della vettura.
La batteria ad alto voltaggio della BMW ActiveHybrid X6 è stata realizzata nella tecnologia nichel-metallo idruro (NiMH) e offre una capacità di 2,4 chilowattore, di cui 1,4 kWh utilizzabili per l’esercizio della vettura. La potenza massima disponibile è di 57 kW per una durata massima di tre secondi. La centralina della batteria calcola permanentemente la potenza momentaneamente disponibile e lo stato di carica, indicato anche sul display di fronte al guidatore con uno strumento del tutto simile a quello della quantità di carburante presente nel serbatoio.
La batteria ad alto voltaggio della BMW ActiveHybrid X6 è stata realizzata nella tecnologia nichel-metallo idruro (NiMH) e offre una capacità di 2,4 chilowattore, di cui 1,4 kWh utilizzabili per l’esercizio della vettura. La potenza massima disponibile è di 57 kW per una durata massima di tre secondi. La centralina della batteria calcola permanentemente la potenza momentaneamente disponibile e lo stato di carica, indicato anche sul display di fronte al guidatore con uno strumento del tutto simile a quello della quantità di carburante presente nel serbatoio.
Esteticamente, la versione ibrida della X6 si riconosce per pochi elementi. La principale differenza estetica della carrozzeria è costituita dal marcato cofano motore bombato. Inoltre, la scritta “ActiveHybrid” sul listello del cofano del bagagliaio e nelle porte anteriori, così come la verniciatura nella tonalità Bluewater metallic, esclusiva per le versioni ibride di BMW.
Esteticamente, la versione ibrida della X6 si riconosce per pochi elementi. La principale differenza estetica della carrozzeria è costituita dal marcato cofano motore bombato. Inoltre, la scritta “ActiveHybrid” sul listello del cofano del bagagliaio e nelle porte anteriori, così come la verniciatura nella tonalità Bluewater metallic, esclusiva per le versioni ibride di BMW.
Gallery: http://www.autoblog.it/galleria/bmw-x6- ... su-strada/
[youtube]<object width="640" height="385"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/PHgLHbqOa6o&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&hl=it_IT&feature=player_embedded&fs=1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowScriptAccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/PHgLHbqOa6o&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&hl=it_IT&feature=player_embedded&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true" allowScriptAccess="always" width="640" height="385"></embed></object>[/youtube]
ragazzi a proposito di x6...l'ho vista in argento e fa veramente vomitare....il top rimane il nero con sotto gomme laaaaaaaaaaaaarghissime esce)
esce)BMW X6 Performance Unlimited
BMW introduce per il mercato giapponese la X6 in allestimento Performance Unlimited, proposto in serie limitata (20 esemplari) con motore sei cilindri 3.0 litri turbo da 306 cavalli. Questo allestimento si caratterizza per i cerchi in lega con disegno specifico e diametro over-size (21 pollici), colorazione perlata disponibile nel catalogo Individual, paraurti anteriore con prese d’aria maggiorate, bandelle sottoporta più profilate ed il nuovo estrattore posteriore. Nell’abitacolo sono invece presenti rivestimenti in alcantara ed inserti in alluminio spazzolato, compresa la placchetta con indicato il numero dell’esemplare. La BMW X6 Performance Unlimited è proposta all’equivalente di 86.300 euro.
Mocca..........e quanto costa il cambio gomme? :asd) :asd)
BMW introduce per il mercato giapponese la X6 in allestimento Performance Unlimited, proposto in serie limitata (20 esemplari) con motore sei cilindri 3.0 litri turbo da 306 cavalli. Questo allestimento si caratterizza per i cerchi in lega con disegno specifico e diametro over-size (21 pollici), colorazione perlata disponibile nel catalogo Individual, paraurti anteriore con prese d’aria maggiorate, bandelle sottoporta più profilate ed il nuovo estrattore posteriore. Nell’abitacolo sono invece presenti rivestimenti in alcantara ed inserti in alluminio spazzolato, compresa la placchetta con indicato il numero dell’esemplare. La BMW X6 Performance Unlimited è proposta all’equivalente di 86.300 euro.
Mocca..........e quanto costa il cambio gomme? :asd) :asd)
Allegati
G-Power BMW X6 Typhoon RS: con 900 CV è il SUV più potente e veloce di sempre
Questa è la G-Power BMW X6 Typhoon RS, la SUV più veloce, potente ed esageratamente pompata di sempre: vi basti sapere che monta una versione con due compressori volumetrici del glorioso V10 Motorsport (il propulsore della vecchia M5; G-power era intervenuto anche su quest’ultima), con cilindrata portata dai 5.0 ai 5.5 litri, capace di erogare 900 CV a 8000 giri al minuto e la bellezza di 870 Nm di coppia massima ai 6800 giri/minuto. Con tali numeri la vettura schizza da 0 a 100 km/h in 4.2 secondi; e ce ne vogliono meno di 13 per toccare i 200, mentre la corsa non si arresta se non oltre i 330 km/h.
Sull’estetica c’è poco da dire: deve piacere il genere per apprezzare le enormi prese d’aria (potrebbero inghiottire un bambino) sotto i gruppi ottici anteriori. Così come “ci vuole stomaco” per digerire le innumerevoli prese e sfoghi d’aria sparsi qua e là o le superfici aerodinamiche all’apice del lunotto e sul baule posteriore. Ovviamente anche i cerchi sono dell’altro mondo: sono da 23′ gommati con pneumatici Michelin da 315/25, appositamente progettati.
A rallentare questo bisonte che vuole fare il ghepardo ci pensa l’impianto frenante con dischi carboceramici da 410 mm accoppiati a pinze a 6 pompanti. Inoltre la vettura è stata alleggerita di circa 150 kg grazie alle cure dimagranti riservate agli interni, ai sedili, all’impianto di scarico (ora in titanio). Ah, quasi dimenticavamo, hanno eliminato il sistema di trazione integrale xDrive. Ne verranno costruite 5 ad un prezzo di, respiro profondo, 675.000 euro…tasse escluse ovviamente!
675mila €? :eek13) :eek13) :eek13) :eek13) Cioè ma io mi chiedo, ma certe azienda campano? Cioè le vendono certe cagate poi? :sgrat)
Questa è la G-Power BMW X6 Typhoon RS, la SUV più veloce, potente ed esageratamente pompata di sempre: vi basti sapere che monta una versione con due compressori volumetrici del glorioso V10 Motorsport (il propulsore della vecchia M5; G-power era intervenuto anche su quest’ultima), con cilindrata portata dai 5.0 ai 5.5 litri, capace di erogare 900 CV a 8000 giri al minuto e la bellezza di 870 Nm di coppia massima ai 6800 giri/minuto. Con tali numeri la vettura schizza da 0 a 100 km/h in 4.2 secondi; e ce ne vogliono meno di 13 per toccare i 200, mentre la corsa non si arresta se non oltre i 330 km/h.
Sull’estetica c’è poco da dire: deve piacere il genere per apprezzare le enormi prese d’aria (potrebbero inghiottire un bambino) sotto i gruppi ottici anteriori. Così come “ci vuole stomaco” per digerire le innumerevoli prese e sfoghi d’aria sparsi qua e là o le superfici aerodinamiche all’apice del lunotto e sul baule posteriore. Ovviamente anche i cerchi sono dell’altro mondo: sono da 23′ gommati con pneumatici Michelin da 315/25, appositamente progettati.
A rallentare questo bisonte che vuole fare il ghepardo ci pensa l’impianto frenante con dischi carboceramici da 410 mm accoppiati a pinze a 6 pompanti. Inoltre la vettura è stata alleggerita di circa 150 kg grazie alle cure dimagranti riservate agli interni, ai sedili, all’impianto di scarico (ora in titanio). Ah, quasi dimenticavamo, hanno eliminato il sistema di trazione integrale xDrive. Ne verranno costruite 5 ad un prezzo di, respiro profondo, 675.000 euro…tasse escluse ovviamente!
675mila €? :eek13) :eek13) :eek13) :eek13) Cioè ma io mi chiedo, ma certe azienda campano? Cioè le vendono certe cagate poi? :sgrat)
