Da motonline.com
L'alfiere della Ducati agguanta la Superpole dopo una brutta caduta nel secondo turno di qualifiche. Dietro di lui Corser e Fabrizio. Biaggi, appiedato da un problema alla sua 1098, partirà in sedicesima posizione.
PHILLIP ISLAND (Australia) - Che giornata! Troy Bayliss cade in qualifica, si rialza con un profondo taglio al gomito sinistro (sette punti di sutura) e tre ore dopo conquista la Superpole realizzando il primato assoluto SBK a Phillip Island in 1'31"493. Max Biaggi, di nuovo superveloce nella simulazione sulla distanza, nel giro di lancio è fermato dalla rottura della leva del <b>cambio, si infila mestamente nel box e precipita in quarta fila.
Ma non è tutto: Michel Fabrizio mette piede per la prima volta da ducatista nella fila d'eccellenza. E attenti alla Honda: la CBR-RR ha (quasi) finito il rodaggio e Carlos Checa fa capolino nei quartieri alti conquistando un promettente quarto posto.
Bayliss ha compiuto un'altra delle sue imprese leggendarie. La scorsa primavera voleva farsi amputare il mignolo per correre la seconda manche di Donington; i medici lo presero per pazzo e lo mandarono in ospedale ma due settimane dopo Troy fece la pole a Valencia salendo sul podio (terzo) il giorno dopo. Dopo avergli suturato la ferita i medici sono stati perentori: "Guiderà al 60% perché la ferita è brutta". Bayliss, 39 anni fra tre settimane, però li ha smentiti compiendo il giro tutto-o-niente quanto più forte non poteva. Dolore? Macchè, gas aperto e via.
In conferenza stampa, pur con il volto un po' segnato dalla sofferenza, Bayliss ha pure avuto lo spirito di fare un paio di battute. I tre figli, che erano in prima fila, alla fine lo hanno salutato con un urlo incredibile. "Sei grande papà!"
Nello stesso momento Max Biaggi era nel suo stanzino a sbollire la rabbia. Quello che gli è capitato è davvero incredibile: si è rotto il supporto in carbonio della pedana del cambio.
Al danno si è aggiunta la beffa: per il particolare (e un po' stupido…) regolamento della Superpole se ti capita un problema meccanico finisci in fondo alla lista (16° posto, quarta fila). Se invece, metti caso, Biaggi fosse caduto avrebbe perso solo una fila: aveva fatto l'ottavo tempo in qualifica e adesso sarebbe in terza. Cioè: la regola perdona l'errore e ti condanna per sfiga. Secondo voi è giusto?
Comunque partire così indietro non è una condanna perché Biaggi sul passo è il più forte. E siccome tutti hanno una gran paura di arrostire le gomme, i primi giri non saranno velocissimi. Quindi Biaggi ha tutto il tempo per riagganciarsi al treno giusto. Serve però un inizio stile Vallelunga: ricordate il sorpasso triplice alla Soratte ai danni di Toseland, Haga e Corser? Ecco, Max deve ripetere qualcosa del genere.
Corser questa volta ha mancato l'appuntamento con la Superpole "perché ho sfruttato tutto il tempo nelle libere per provare assetti che ci permettano di gestire meglio la gomma e non avevo fatto neanche un giro con la supersoffice.
Michel Fabrizio sorride dalla gioia. "Qui i due nonni Troy sono imbattibili, sul terzo posto in gara metterei la firma". Bayliss gli ha risposto subito. "Nonno? Non sono così vecchio. Semmai sono suo padre: oggi si è scordato perfino i calzini e gli ho prestato i miei. Ma se domani lo vedo andare troppo forte glieli riprendo…"
Checa si gode i progressi Honda "una moto che sta cominciando ad andare forte. Io volevo fare la Superpole con la gomma da gara ma Ten Kate mi ha esortato a prendere la soffice ed ha avuto ragione lui."
Fonsi Nieto, in ombra per tutta la giornata, si è ritrovato in quinta posizione grazie ad un sensazionale ultimo tratto di pista che gli ha permesso di recuperare i quattro decimi incassati all'inizio. Nella simulazione però la Suzuki non è andata forte: Nieto ha nel polso il passo di 1'33"5, un secondo peggio di Biaggi.
Sarà una giornata dura per Noriyuki Haga, settimo e con il polso destro dolorante. Roberto Rolfo, 13°, per adesso si gode la soddisfazione di essere entrato nei magnifici sedici.
Stanotte vietato dormire: lo show Superbike vi regalerà una strepitosa notte bianca.