Gli orfani di Android e la frammentazione, un anno dopo
Scriveva Zazzu il 29/12/2010:
Zazzu":2b7irzcd ha detto:
il problema della frammentazione è un "problema-non problema" xkè se uno prende un device da 600€ è sicuro (o quasi) che per un paio di anni avrà gli aggiornamenti...
viewtopic.php?f=43&t=115900&p=2668358&hilit=frammentazione#p2668358
A parte che non sta scritto da nessuna parte che se uno prende un telefono da 100€ deve implicitamente rinunciare ad avere caratteristiche di buon livello e aggiornamenti...
(ad esempio ho in giro per casa un Nokia Expressmusic 5800 pagato 200€ un anno dopo il lancio che, a distanza di quasi quattro anni dalla messa in commercio, ha ricevuto una mezza dozzina abbondante di aggiornamenti tra sistema e sicurezza rilasciati con regolarità, l'ultimo per la cronaca in data 20 ottobre 2011. E di certo non gli mancano le caratteristiche.)
...a distanza di meno di un anno questo schema dimostra non solo che la frammentazione è un problema molto serio (ma guarda! quando lo dissi io...) ma anche che il discorso sugli aggiornamenti era puro ottimismo. Anzi, effettivamente era solo
speranza e fantasia.
Perché lo sostengo? Vediamo qualche dettaglio. Ricordate che arancione significa "rimasto indietro indietro di due versioni" e rosso "rimasto indietro di tre versioni".
Innanzitutto lo schema di cui sopra confronta iPhone con
tutti i telefoni Android venduti negli USA sino alla metà del 2010: tenete sempre presente che si tratta di apparecchi venduti a prezzo agevolato in quanto vincolati da contratto biennale (standard negli USA) quindi a prezzo pieno e in Europa sono/erano tutti dispositivi di fascia alta (tra 400€ e 600€).
La prima cosa che salta all'occhio è che eccetto il primigenio G1 e l'HTC MyTouch, praticamente tutti i MILIONI di telefoni rappresentati in questo grafico sono ancora oggi sotto contratto. Si pensava che avere un apparecchio costoso e sotto contratto desse diritto a un qualche tipo di supporto per gli aggiornamenti, giusto?
- 7 di questi 18 non hanno MAI avuto una versione di Android "corrente" (aggiornata alla data in esame al momento della loro vendita).
- 12 su 18 hanno avuto una versione "corrente"
per alcune settimane, talvolta meno.
- 10 su 18 sono rimasti indietro di
almeno due major release durante i loro due anni di contratto.
- 11 su 18 hanno cessato di ricevere
qualsiasi aggiornamento, inclusi quelli di sicurezza, meno di un anno dopo il lancio.
- 13 su 18 hanno cessato di ricevere
qualsiasi aggiornamento, inclusi quelli di sicurezza, ancora prima del termine della commercializzazione o poco dopo.
-
15 su 18 non hanno mai supportato Gingerbread (Android 2.3), che è stato rilasciato a
Dicembre 2010. (!!!)
Entro poche settimane - non appena Android 4 sarà disponibile - tutti questi telefoni saranno indietro di un'altra major release: e alla faccia di chi pensava agli aggiornamenti, è praticamente certo che
almeno 16 su 18 non supporteranno mai ufficialmente Android 4.
Non ancora convinti? Confrontiamo affermazione ottimistica e un paio di casi reali:
Zazzu":2b7irzcd ha detto:
se uno prende un device da 600€ è sicuro (o quasi) che per un paio di anni avrà gli aggiornamenti...
- Samsung Behold 2 con contratto T-Mobile (si parla sempre di mercato USA): il più costoso dispositivo Android di sempre nella categoria degli apparecchi a prezzo sovvenzionato, 230$ su contratto di due anni (se vi sembra poco ricordate che oggi l'iPhone 4S a pari contratto costa 199$.)
Lanciato con grande fanfara il 18 novembre 2009 con a bordo Android 1.6 e la promessa di "almeno un aggiornamento a Android Eclair" (2.0, bontà loro, disponibile dal 26 ottobre 2009). Sei mesi dopo Samsung rilascia un comunicato stampa in cui dichiara che
non ci saranno aggiornamenti.
- Motorola Devour con contratto Verizon, lanciato con un mega-spot durante il Superbowl 2010, equipaggiato da Android 1.6 e come tale
obsoleto già da nuovo: al successivo Superbowl 2011 risultava rimasto indietro di TRE MAJOR RELEASE di Android (!) eppure tutti gli esemplari venduti saranno sotto contratto sino al 2012. Pensavate che avere un contratto significasse essere supportati dalla casa produttrice e ricvere aggiornamenti, vero? Ripensateci.
E se credete che in Europa le cose siano andate meglio, sappiate che il Nexus One venne messo in vendita 5 mesi dopo gli USA, l'aggiornamento Froyo per il Droid/Milestone arrivò in Europa ben 7 mesi dopo il rilascio USA, e il Motorola Cliq (Dext in Europa) non è MAI stato aggiornato per operatori al di fuori degli Stati Uniti.
Ci sarebbe ancora molto da dire, ma ormai è dimostrato dai fatti che comprare Android significa una elevata probabilità di trovarsi in mano un sistema superato e la quasi certezza di NON ricevere aggiornamenti in futuro - a prescindere dal prezzo del dispositivo.