Ieri sera ho fatto un interventuccio niente male....
Alle 22.50 la Centrale Operativa ci chiama (telefonicamente) per darci un intervento..."portatevi al Pronto Soccorso dell'Ospedale, lì il personale medico ha segnalato la presenza di un individuo che imbraccia un fucile, apparentemente un giocattolo, in stato di alterazione psicofisica, andate a vedere..."
Siccome la precauzione non è mai troppa (...anche perchè finchè non vedo che è un giocattolo non ripongo totale fiducia su quello che possono aver visto o percepito gli altri...), con il collega lasciamo l'auto fuori dal P.S., imbracciamo le nostre mitragliette Beretta PMB 12 S e da una porta di servizio entriamo all'interno.
Nella saletta di aspetto, seduto, con un fucile giocattolo) con scritte S.W.A.T.... :asd) ) c'è un uomo, visibilmente in stato di alterazione psicofisica, malato, che vedendo noi si alza in piedi e si mette sugli attenti... "meno male" pensiamo con il collega...sulla giacca ha appuntato una placchetta in plastica da sceriffo e due stellette...
Si avvicina una donna, la madre, che ci spiega che dal mattino il figlio crede di essere un Tenente e, dopo le ultime crisi, ha dovuto portarlo al P.S. per un trattamento sanitario presso il reparto di psichiatria (ndr è tossicodipendente, pluripregiudicato,con l'AIDS, milza e fegato spappolati...).
Dopo non poche fatiche, cercando di conquistare la sua fiducia (...il fatto che fosse "un Tenente" (mi ha aiutato nelle trattative) siamo riusciti a convincerlo ad entrare nella saletta visite dove è stato visitato...
...il problema era farlo separare dallo S.W.A.T!!!
..idea!..."signor Tenente, dia a me il fucile, lo custodisco io nel frattempo che la visitano!" ...detto fatto! Mi porge sto fucile facendo annuendo con il capo.
...il soggetto a fatica si faceva visitare dal medico, distraendolo riusciamo a fargli fare una puntura di calmante intramuscolo...nessun effetto, è un uomo troppo grande per far effetto una simile dose...nel frattempo viene contattato lo psicologo che, giunto sul posto, decideva di ricoverare il paziente nel reparto psichiatrico...ma c'è un problema...va portato a 20 km di distanza poichè in sede non ci sono posti liberi...
Durante le fasi organizzative del servizio, giunge al Pronto Soccorso un altro individuo, già noto, anche lui in evidente stato di alterazione psicofisica, che bestemmiando e gridando pretende di essere visitato percè ha dolore ad una gamba...si tratta di un senza tetto, tossicodipendente, con una gamba malconcia da infezioni.
Il mio collega, su richiesta dei medici, esce a calmarlo, questo di tutta risposta si alza di scatto e gridandogli in faccia comincia ad insultarlo e ad istigarlo a colpirlo...vista la situazione esco anch'io e, con le buone maniere, lo facciamo sedere facendolo calmare, anche perchè nel frattempo gli altri utenti del Pronto Soccorso cominciano a scappare.
Come se non bastasse, si alza dalla barella su cui era disteso il soggetto con il fucile ed uscendo in sala di attesa, in preda ad ana crisi di nervi, si avvicina a noi e al senzatetto e puntandogli il fucile cerca, a suo modo, di difenderci. Il senzatetto, stranamente, si impaurisce davvero e si siede non spiccicando una parola per tutto il resto della serata...sicuramente lo conosceva.
Fatto calmare di nuovo "il Tenente" con l'aiuto di un infermiere dotato di non comuni doti comunicative, lo convincevamo a farsi fare una dose di tranquillante endovena, anche in previsione del trasferimento a cui doveva essere sottoposto. Avuto di nuovo in consegna il fucile, pronti ad intervenire qualora avesse avuto scatti di ira, veniva sottoposto a punturina calmante...30 secondi e ha fatto effetto.
... si sono fatte le 00.40, è ora di partire per il trasferimento di Ospedale...che per fortuna è andato liscio... :clap)