Alfa Romeo: modelli e programmi futuri. discutiamone

perché la Bravo non vende o non ha venduto nonostante sia una bella macchina ? Perché oramai anche all`estero ritengono che l`italia é un paese fallito e tutto quello che é italiano idem
 
alfettomane":3fiwv1ta ha detto:
Perché oramai anche all`estero ritengono che l`italia é un paese fallito e tutto quello che é italiano idem
Spiacente ma l'Italia (con la maiuscola) è tutt'altro che un paese fallito.
Questa opinione che riporti è davvero molto distante dalla realtà.
All'estero ci ammirano ed invidiano per il nostro cibo, clima, cultura, storia, territorio... in una parola per lo stile di vita italiano.
Tuttora abbiamo una fortissima immagine per tutto quanto è bello, anzi eccellente, prodotto con qualità, vedi settore moda, automotive di nicchia, nautica... in una parola per il lusso.
I nostri amici europei, a partire da Francesi e Tedeschi, hanno profondo rispetto misto a timore per come sappiamo lavorare, quando ci mettiamo a testa bassa e con un pizzico di creatività, che da loro scarseggia.
E' una questione di autostima, bisogna crederci e non piangersi addosso.
I mercati internazionali già ci stanno credendo (vedi spread sceso a 230) e non speculano più contro l'Italia.
 
alfettomane":3g4j68pi ha detto:
perché la Bravo non vende o non ha venduto nonostante sia una bella macchina ? Perché oramai anche all`estero ritengono che l`italia é un paese fallito e tutto quello che é italiano idem

Ma ti pare normale che in un mercato maturo come quello dell'auto, in cui peraltro c'è chi può permettersi di campare un po' di rendita e chi no (Fiat no), una macchina venga fatta e "mollata lì" nell'arco di due, tre, quattro, cinque o sei anni?
Da che la Bravo è uscita non è cambiata di una virgola... non siamo a 40 anni fa che un modello campava 10 anni con modifiche minime (che poi anche lì non era chissà quanto vero). Via via razionalizzano i prodotti, levano invece di aumentare, lasciano "che sia".....
Passato l'effetto novità certi prodotti si fermano. Mi pare normale. Esiste poi un momento in cui devi cambiarli o aggiornarli. Fondamentalmente sono 8 anni che sulla categoria "forte" di Fiat c'è la grandePunto. Anni fa quando sia la Fiat come marchio sia il mercato potevano permettersi tempi lunghi una macchina come la Uno venne ristilizzata dopo 6 anni (e non lasciando gli stessi fari e gli identici lamierati) e dopo 10 era fuori produzione. La Punto fece più o meno la stessa sorte, con il modello 188 che manco pareva parente della prima Punto. La Ritmo a 8 anni, e un restyling, era in affanno non a caso fecero la Tipo.
Ma oggi una Bravo chi se la compera? Forse giusto per i noleggi va bene, stante che i prodotti non aggiornati e seguiti cadono in una svalutazione galoppante e non credo che oggi la gente possa anche solo pensare di comperare un prodotto che dopo un anno e mezzo vale la metà.....
All'estero poi, oltre ad avere magari prodotti nazionali validi, va valutata la rete di vendita. In Italia, cioè in casa e dove c'era "il grosso", la rete Fiat si assottiglia sempre più. Non credo che all'estero la cosa sia diversa, con l'aggravante che numericamente gli enti di vendita erano pure meno. Se levi una concessionaria qua magari in 30 km ne trovo un altra, all'estero potrebbero essere anche oltre 100. E uno si fa 100 km per comprarsi una Bravo?
 
L'audi a1 è uscita 3 anni fa e l'anno prox subirà un restyling , la mito è uscita nel 2008 e ORA è uscito il restyling ...non parliamo di delta , croma , ecc. tutte uscite e velocemente abbandonate
 
Il FUSI":2lj90efn ha detto:
All'estero poi, oltre ad avere magari prodotti nazionali validi, va valutata la rete di vendita. In Italia, cioè in casa e dove c'era "il grosso", la rete Fiat si assottiglia sempre più. Non credo che all'estero la cosa sia diversa, con l'aggravante che numericamente gli enti di vendita erano pure meno. Se levi una concessionaria qua magari in 30 km ne trovo un altra, all'estero potrebbero essere anche oltre 100. E uno si fa 100 km per comprarsi una Bravo?
In Italia è in corso da qualche anno una campagna "scientifica" di ristrutturazione della rete di vendita delle autovetture.
Per le concessionarie monomarca sta avvenendo in modo molto più rapido e radicale quello che a tendere succederà per i distributori di benzina.
Seguendo il paradosso numerico dei 30 o dei 100 km, la risposta è: assolutamente si.
Per tutti i marchi, potranno sopravvivere solo le concessionarie che raggiungono i volumi di vendita, forse solo le più grandi.
Quindi chi abita dove FIAT (oppure VW) vendono meno, dovrà fare più strada per provare/ comprare Bravo (o Golf).
E' anche probabile che in futuro il canale di pre-vendita (o vendita) on-line avrà un'importanza molto maggiore dell'attuale, per cui avere il concessionario "sotto casa" potrebbe diventare sempre meno importante.
D'altronde con l'autovettura-elettrodomestico, sottoscrivo questa strategia di ridimensionare la rete di vendita.
 
ma ci siete stati mai in Inghilterra ?? io ODIO pesantemente quel paese perchè la gente fa le cose senza senso ma perlomeno le concessionarie auto sono poche, sono piccole e le auto si vendono dal distributore, altro che mega-iper concessionarie di lusso o cattedrali nel deserto ... prendetevi lo street view a casaccio e vedrete quanto ci mettete a trovare un'auto italiana in quel paese...
 
lscotti":2tkmui5l ha detto:
In Italia è in corso da qualche anno una campagna "scientifica" di ristrutturazione della rete di vendita delle autovetture.
Per le concessionarie monomarca sta avvenendo in modo molto più rapido e radicale quello che a tendere succederà per i distributori di benzina.

Il discorso è vero, ma è bifronte.
Non è solo la Casa che "ristruttura", ma è anche il dealer che non intende sottoscrivere tutte le menate che la Casa gli impone. A fronte di volumi oramai irraggiungibili vengono richiesti, da tanti, investimenti nell'ordine di decine di migliaia di euro garantendo peraltro mandati temporalmente sempre più corti.
Le auto daltronde si vendono anche dagli autosaloni che ti propongono di tutto, mentre il canale online non penso avrà chissà che sviluppo nel breve e medio termine: l'auto è un bene costoso, e il bene costoso lo si vuole toccare e vedere.
Il canale assistenza ridimensionato è però una sorta di "tagliarsi le palle per far dispetto alla moglie traditrice". Con la crisi che è stabile, e che tanto crisi non è ma è un livellamento al basso dello standard, si ricomincerà ad aver necessità di assistenza. Cioè dove prima demolivi, ora riprendi a riparare. Le case per vendere il nuovo potranno anche far finta di nulla e non consentire l'accesso a ricambi datati (e i marchi italiani in questo sono maestri al negativo) o assicurare un'assistenza capillare, ma temo che gli si ritorcerà contro.
Il Regno Unito ha una cultura diversa dalla nostra, così come possiamo vedere da tanti aspetti legati anche all'automotive.
 
Il FUSI":2g4dftt1 ha detto:
...
Il Regno Unito ha una cultura diversa dalla nostra, così come possiamo vedere da tanti aspetti legati anche all'automotive.

:nod) vedendo il programma "affari a 4ruote" si impara parecchio del loro modo d'imtendere l'auto ( ho rivalutato la famosa ruggine dell' alfa , a tutte le macchine viene la ruggine ! a una tvr degli anni '90 han cambiato il telaio tutto marcio :asd) ) e anche dei loro strani gusti :sic)
 
in inghilterra non trovi di certo gente in giacca e cravatta a vendere auto... Li` le auto si vendono come da noi si vende un pacco di pasta...
 
Scusa ma che ragionamento è quello della giacca e della cravatta? Preferisci il servizio o l'immagine? Io la prima.
Preferisco comperare la macchina da uno che si presenta in jeans e mi dà un ottimo servizio, piuttosto che da uno che si presenta in completo ma mi rifila un bidone.

Tra l'altro tra vendere un pacco di pasta e un auto, a livello commerciale, non vedo nessunissima differenza: entrambi devo essere venduti nel massimo della correttezza e della professionalità oltre al massimo rispetto per il cliente.

Se ci fermiamo all'immagine per deliberare se una persona è efficace ed efficiente nel proprio lavoro, perdonami ma non si va molto lontani.

Anche Marchionne va in giro con il maglione, quindi per questo non dovrebbe essere amministratore delegato? Direi che i parametri di valutazione del suo lavoro e del suo operare debbano essere ben altri.

Comunque direi che siamo abbondantemente OT: l'Inghilterra e il loro modo di vivere e di concepire le cose (ben nota è la differenza tra il pensiero UK e quello continentale) non c'entrano nulla con il 3d. Chiedo perciò cortesemente di ritornare IT. Grazie.
 
Intervista a Luca De Meo

http://www.ilgiornale.it/news/economia/ ... 44818.html

Interessante intervista a Luca De Meo, ex top manager FIAT, oggi direttore vendite AUDI.
E' andato in Germania (non da solo, purtroppo) nel 2009, è stato il padrino di Grande Punto, 500 e, mi pare, anche di MiTo.
Mi sembra una persona molto equilibrata, anche quando parla di Alfa Romeo e di Sergio Marchionne.
Peccato averlo perso, chissà dove sarebbe oggi FIAT se fosse rimasto...
 
Dall'intervista:
«Il sistema Audi è molto concentrato sul prodotto, sul lungo termine, sullo sviluppo delle competenze e del capitale umano».

Proprio uguale a fiat! :asd) :asd) :asd)
 
lscotti":1zkf7stv ha detto:
http://www.ilgiornale.it/news/economia/audi-tedesca-dove-si-parla-italiano-siamo-noi-lanti-fiat-944818.html

Interessante intervista a Luca De Meo, ex top manager FIAT, oggi direttore vendite AUDI.
E' andato in Germania (non da solo, purtroppo) nel 2009, è stato il padrino di Grande Punto, 500 e, mi pare, anche di MiTo.
Mi sembra una persona molto equilibrata, anche quando parla di Alfa Romeo e di Sergio Marchionne.
Peccato averlo perso, chissà dove sarebbe oggi FIAT se fosse rimasto...
Con marpionne tra le palle fiat sarebbe stata esattamente quella che è ora...
 
immaginatevi di avere Marchionne che legge questo forum sotto falso nome:

Io gli vorrei dire solo una cosa: che a discutere con lui sarebbe solo una gran perdita di tempo. :grazie)
 
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