Diabolik":zx8se0cd ha detto:
alfettomane":zx8se0cd ha detto:
Tuttavia essendo meccanicamente parlando una Thema, non è 'un qualcosa in più' che Alfa Romeo ha portato in dote come tecnologia in Fiat...
mi permetto di dissentire: c'era una base comune, ma alfa si è sbattuta non poco per rendere la 164 una alfa romeo, e lo era veramente; d'altro canto la progettazione alfa aveva già in testa di passare alla t.a. prima della vendita a fiat
Concordo anche io: pur adottando schemi di sospensioni simili, le auto non erano certamente identiche, dal punto di vista meccanico. Peraltro, molti dei problemi della 164 citati in precedenza, come il torque steer in accelerazione della 3.0 V6 e il problema del fatto che lo sterzo tendesse ad "non ritornare", nei tornanti affrontati in piena accelerazione, erano proprio dovuti alla differente geometria delle sospensioni, rispetto alla thema. Come scrive Chirico in un suo libro, provarono ad installare il 3.0 V6 su una thema e notarono che il torque steer si manifestava in modo molto ridotto, essenzialmente (se nno ricordo male) per la differente inclinazione dell'asse di sterzo (d'altro canto la 164 aveva una linea del cofano molto più bassa e le sospensioni erano state modificate di conseguenza...così come i collettori di aspirazione del 3.0 V6, per ridurne gli ingombri verticali: scelta che, come affermava Chirico, aveva fatto perdere potenza ad alto numero di giri). Tali problemi vennero poi risolti attorno al 1990, intervenento in diversi modi: per la cronaca, i citati difetti erano presenti anche sull'alfasud, pur se in misura minore (date le minori potenze e coppie in gioco).
Altri dettagli sullo sviluppo della 164 si trovano in questa interessante intervista fatta a Chirico:
http://www.alfaromeo75.it/la%20nascita% ... %20164.pdf
Quanto al discorso dell'abbandono della trazione posteriore, in effetti Surace in un'intervista parlava di piani in tal senso, che avrebbero portato alla creazione di veicoli a trazione anteriore e integrale. E' anche vero che nel 1981, però, era in fase di sviluppo una vettura del segmento E a trazione posteriore, denominata 156: i progetti vennero bloccati, ma se vi fossero stati i fondi necessari è verosimile che avrebbero portato avanti quella, in luogo della 164.
Tra l'altro, e qui torno al discorso sulla "dote Alfa" lasciata a Fiat (citato in messaggi precedenti), Surace dice esplicitamente che il ponte de Dion stava divenendo oramai poco competitivo (in quanto non garantiva sufficienti gradi di libertà alle ruote posteriori, e ciò limitava le possibilità di messa a punto), e sviluppi futuri prevedevano il suo abbandono, in favore di un più versatile multilink: insomma, detto in termini più espliciti, la citata "dote Alfa" era anche composta da tecnologie e soluzioni tecniche che avrebbero richiesto una rivisitazione più o meno ampia (se non un abbandono definitivo, come il caso citato), per garantire il raggiungimento di certi obiettivi di prestazioni...D'altro canto l'azienda era in difficoltà economiche, negli ultimi anni, e ciò aveva limitato lo sviluppo dei progetti portati avanti (vedasi il motore twin spark a tre valvole per cilindro, ad esempio).
Comunque, ecco il link dell'intervista a Surace che citavo
http://www.alfaromeo75.it/file/video/Fi ... rvista.pdf