isauricus":2r5g2h1b ha detto:squalettoge":2r5g2h1b ha detto:marchionne avrebbe dovuto investire quando vi erano le vacche grasseCervantes":2r5g2h1b ha detto:mi potete riassumere il vostro pensiero su cosa dovrebbe fare Marchionne e la Fiat?
Va bene tutto, ma questa...
Ricordo che Marchionne è arrivato in Fiat nel 2003 quando Fiat era praticamente già fallita.
Le vacche grasse Marchionne non le ha mai viste.
Diciamo che Marchionne ha dovuto fronteggiare una situazione di "fallimento" (oggi lo si ammette..... anni fa si veniva linciati quando si diceva che la Fiat era in difficoltà, dopo un anno certuni la volevano già risanata e veleggiante serena esente da procelle) in cui il vero problema era la NON VOGLIA di scucire danaro da parte degli azionisti.
E' anche vero che dopo una certa data il problema denaro non è stato così "pressante". In azienda si è avuto chiaramente il sentore di un cambio di rotta e strategia, NON per causa di forza maggiore ma per scelta. Cioè le macchine non si son accantonate perchè "non avevo una lira", ma perchè non le si voleva proprio fare cimentandosi in altri voli pindarici. Bisognava dare dividendi, bisognava impegnarsi nel cardenzone Chrysler. Anche da questi schermi abbiamo detto che la Chrysler, da molti (a vanvera) definita una opportunità era semplicemente che un gran problema e forse avrebbe significato la fine della Fiat. Oggi viene considerato pacifico che Chrysler abbia necessitato attenzione e la necessiti, che il baricentro (è così da subito dopo l'accordo) è sbilanciato in USA e che di fatto Chrysler si è puppata Fiat. Ovviamente non lo si poteva dire, perchè altrimenti la patata sarebbe stata troppo fumante per non poter essere "attenzionata" dalla politica e dall'opinione pubblica italiana, di questa italia tanto "amata" dagli Elkann ed affini.
Le vacche grasse quindi certo, non le ha mai viste, ma anche la buonanima di mia nonna sarebbe stata capace di campare e realizzare qualcosa in periodi di vacche grasse. Chi è capace lo vedi quando le vacche non sono grasse, altrimenti son buoni tutti (oddio in Fiat, mmmm, insomma....).
Ma è anche vero che Fiat ha una liquidità non trascurabile, da anni. La R&D non si è fermata perchè è finita la palanca, ma per una scelta strategica voluta cercare di tirare a campare impegnato in ben altri progetti che di "concreto e automobilistico" non hanno niente.
Così facendo il cambio epocale di passo, anche questo già annunciato da certuni fin dal 2006, periodo in cui era possibile e necessario pararsi il culo e fare una strategia sulla lunga distanza, ha trovato la fiat completamente impreparata in maniera tale che han saltato a pie pari una generazione di modelli e si avviano a bucare pure la seconda. Senza peraltro essere in grado di lavorare già alla terza in termini di evoluzione di prodotti o soluzioni innovative tali da poter emergere.
Un amico che lavora in Fiat, a un livello non proprio da usciere, all'indomani dell'affaire Chrysler disse chiaramente che non avendo comperato tecnologia e non avendone più la strada era segnata. Ed oggi vediamo nè + nè - questo.
Se poi dovesse essere fondato un ragionamento che mi frulla in testa per un qualcosa che ho letto, per delle preoccupazioni messe nero su bianco, beh, credo che anche il piano di prodotti che si vedrà a breve per Alfa non porterà assolutamente nulla. La cosa non deve sorprendere, se è vero come è vero che in Italia non si sta lavorando a niente, che tutto è stato cancellato o congelato, nè mi pare che in USA (dove oramai progettano, sviluppano e testano, alla faccia dell'italianità, di fabbrica italia e delle balle cui credono i gongoloni) si stia sviluppando alcunchè "in arrivo" per questo marchio.
Potrò sbagliarmi, ma se la preoccupazione emersa dal documento di cui sopra è fondata su quanto dico io, non si vedranno neppure aggiornamenti o restyling per almeno alcuni anni. Chi è oramai sugli "anta" si ricorderà di marchi come la Talbot o la Austin degli anni '80, che fondamentalmente non portavano niente di nuovo e vendevano quantità che manco i brand di altro lignaggio.... pur con dei prodotti vecchi, non aggiornati, sintomo di una strategia aziendale debole, confusa e che li ha portati poi alla chiusura. Qua non siamo tanto distanti con questi due modelli che dovranno andare ancora per anni....