Ragazzi scusate, ma quale nazionalità del prodotto?cuoresportivo86":7aashymx ha detto:bt":7aashymx ha detto:Costruire delle auto (e delle Alfa) in America non è troppo costoso, anzi. E' talmente più economico che conviene moltissimo anche se poi sono da trasposrtare qui.
Perchè la vita in America costa più o meno come da noi ma in dollari, non in euro. E con l'euro a 1,40-1,50 sul dollaro il gioco è fatto. Peraltro il piano prevede la produzione 'finchè sarà conveniente', quindi tenendo d'occhio il dollaro. Ma è chiaro che a molti analisti la situazione euro-dollaro pare ormai sostanzialmente stabilizzata.
Però più che questo a me colpisce il fatto che le alfa dalla 159 in su verrano anche 'progettate' negli USA, e anche senza voler giudicare prematuramente la cosa si tratta di una grossa rivoluzione, si tratta di una scelta che potrebbe cambiare profondamente il futuro del marchio.
Nel bene o nel male?
Ba che sia nel bene o nel male non lo so........però mi da fastidio che venga progettato li il tutto, perchè si perderebbe la nazionalità del prodotto; fin quando è solo l'assemblaggio, ci puo pure stare perchè poco importa, l'importante è che viene fatta bene, ma il progetto è tutto.
Fiat produce in Italia, Polonia, Brasile, Turchia, Ex Jugoslavia, forse se non vado errato anche in Marocco, a breve anche negli USA... Ovviamente non è solo lei, lo fanno tutti i Gruppi automobilistici; e stiamo a credere ancora alla nazionalità del prodotto?
Permettimi, ma anche il discorso della progettazione a mio parere lascia il tempo che trova, perchè a questo punto non bisognerebbe allora più ingaggiare designer e/o progettisti che non siano altro che italiani: a questo punto saremmo certi che viene tutto realizzato partendo da un'idea italiana.
Questo non sarebbe possibile e perchè la società non è come quella degli anni '60, ma si è molto evoluta, e con lei si sono evolute le esigenze, le richieste, le idee e la mentalità, ecc., oltre al fatto di tagliarsi la possibilità di avere più idee da confrontarsi.
Io non voglio che un progetto sia totalmente italiano (attenzione: non sto parlando di un discorso produzione ma solo di progetto e design, perchè è molto delicato toccare il tasto dei lavoratori e degli operai e non si può discuterne in pochissime righe, ci vorrebbero paginate di forum e forse, purtroppo non si riuscirebbe a trovare una reale soluzione nello spostamento della produzione da una parte ad un'altra di una determinata zona geografica; non mi permetto di toccare e banalizzare questo argomento) per la progettazione di un'auto, io desidero che venga scelto il miglior progetto tra quelli possibili da prendere in esame. E se un progettista di Hong Kong, piuttosto che di Detroit, o di Tokio o Sidney (ho sparato città a caso, si capisce ), realizza un'idea che può risultare migliore sotto tanti punti di vista del progettista di Torino, non vedo perchè non dovrei prenderla in esame o dovrebbe darmi fastidio? Per l'Italianità del brand? Ma l'obiettivo è vendere unicamente in Italia o anche in Europa e eventualmente nel resto del mondo?
Il mercato oramai è globale, non esiste il mercato italiano, quello francese, quello americano, ecc.: è globale.
Che poi tra le idee da prendere in esame e considerazione la migliore possa essere anche quella italiana ben venga, ottimo; ma non deve diventare una condizione sine qua non.
L'importante è però, anche in questo caso che sia la migliore tra le migliori, non la prima che passa il convento solo perchè costa meno e basta.
Se continuiamo a ricercare l'italianità in queste cose, invece che cercarle magari nell'impronta lavorativa, o in altri aspetti, secondo me si rischia di non andare avanti. Gli altri (vedi i tedeschi, che verranno sempre casualmente presi loro ad esempio, ma sono quelli a cui puntare di fatto e da prendere come pietra di paragone) se ne sbattono che un idea abbia la nazionalità di provenienza della Casa: valutano che sia la migliore possibile tra quelle da poter prendere in esame; ed ecco appunto, per esempio, De Silva e De Meo (italiani) in VW (tedesca), Bangle (americano) in BMW (tedesca),... ma sono solo esempi; esempi però di aziende che secondo me hanno abbandonato da tempo il fatto di puntare ad una possibilità di 'nazionalizzare' l'idea, il progetto o la gestione di esso, e vanno avanti.
Magari il mio pensiero fa acqua da tutte le parti ed è totalmente sbagliato, correggetemi ovviamente se sbaglio.