Alfa Romeo: modelli e programmi futuri. discutiamone

166V6TBGPL":38u05l4k ha detto:
per ragioni di razionalizzazione costi la Fiat decise di fermare la lunga storia Lancia nei motori boxer

A onor del vero c'è anche da ricordare che il boxer Lancia montato sulla Gamma era afflitto, specialmente nella prima serie, da una inquietante abbondanza di problemi; tra i più ricorrenti era soggetto a surriscaldamento, perdite d'olio e rapido deterioramento delle camme della distribuzione (!). Inoltre, siccome la pompa del servosterzo idraulico era azionata dalla cinghia di distribuzione (idea lungimirante :asd) ) era noto che tenere lo sterzo troppo a lungo a fondo corsa poteva causare il cedimento della cinghia distribuzione (!!!) con le prevedibili conseguenze.

Non me la sento di biasimare del tutto Fiat per aver interrotto la produzione di questa unità...
 
Back to the Future.......

Arese, Italia. :)
La storia ha inizio il 25 ottobre 2050. Fusi è un pensionato settantasettenne :eek:ld) , che è solito frequentare un amico scienziato di nome "Doc" Emmett Brown :drive). E’ stato un ragazzo poco disciplinato nella sua vita :swear), possessore di varie Alfa Romeo (vero “Alfista d.o.c”) resta talmente deluso dalla “politica” FIAT di abbandonare ad un fallimento non fallimento con assorbimento in Dodge nel 2020 (come ha fatto anche con la Autobianchi con Lancia) che decide di non parlare più con nessuno al mondo che non sia il suo amico fidato “DOC”.
In famiglia, suo figlio è continuamente succube del suo capoufficio di nome Sergio Marpionne, e Fusi non si dà pace della piatta esistenza di suo figlio.
Fusi raggiunge Doc ad un appuntamento: dovrà riprendere un esperimento dello scienziato, che consiste nell'inviare nel passato il suo cane Einstein grazie ad un'auto Alfasud trasformata in macchina del tempo. L'esperimento riesce, ma subito dopo i due vengono raggiunti da un gruppo di terroristi torinesi ai quali Doc aveva rubato del plutonio, componente necessario per raggiungere 1.21 gigawatt di potenza che, unito alla velocità dell'auto di 160 Km/h , permette il viaggio nel tempo.
I criminali fiattari uccidono Doc :dead), e Fusi fugge in auto, ma toccando i dispositivi sul cruscotto attiva per errore il "flusso canalizzatore" della macchina, e si ritrova catapultato indietro nel tempo, il 5 novembre 1985. Fusi così “visita” Arese di 65 anni prima ad un anno esatto dalla vendita dell’Alfa Romeo alla Fiat dal parte dell’IRI.
Fusi così cerca ad Arese e nella lontana Ceparana il giovane Doc e se stesso per farsi aiutare a modificare il nefasto evento e tornare indietro nella sua epoca per godersi nuovamente la “sua Alfa Romeo”.
Prima però cercherà di convincere Doc a farlo "fermare" nel 2010 per incontrare la versione giovane di suo figlio, per metterlo in guardia dal suo capoufficio …………………….
To be continued…………………………….
 
Back to the Future.......

:D Eravamo arrivati a Fusi nel 1985, lo stesso si aggira per l’Italia settentrionale alla ricerca del suo amico DOC. Successivamente Fusi trova Doc, il quale, superata ogni incredulità, tenta di aiutarlo :clap) .
Il Doc di sessantacinque anni prima aveva appena trovato l'ispirazione che lo avrebbe poi condotto alla sua invenzione di tanti anni dopo: la macchina del tempo. Ma veniamo al presente …..uhm…al passato….Fusi e Doc si mettono al lavoro e con le “vecchie”/giovani conoscenze del Fusi si intrufolano negli uffici dei pezzi grossi dell’Alfa Romeo, riescono a carpire notizie e segreti della trattativa e decidono insieme che l’unica alternativa veramente valida per salvare l’Alfa Romeo e l’Italia del 2000 è ..... :scratch) eliminare il dottoregregiogranfigldeput PRODE :bravo) :bravo) :bravo) ……così come aveva anche profetizzato Nostradamus.
I due nostri eroi riescono durante un corteo sciopereccio ad aizzare la folla contro i padroni dell’IRI :bonk) :bonk) :splat) e nella confusione riescono nel loro intento……..Ormai "la vendita dell’Alfa alla Fiat è un’ipotesi lontana"…..questo è il Titolo a caratteri cubitali del sole24ore…..del 30 ottobre 1986…….I nostri eroi ci sono riusciti ……per un miracolo quell’anno la Osella F1 motorizzata Alfa Romeo vince il campionato costruttori…Ormai gli eventi sono modificati, l’alfa grazie anche a quest’evento riesce a superare l’empasse economico e con nuovi e rivoluzionari modelli esce dalla crisi finanziaria e continua la propria avventura… :inocchio) .L'unica speranza per Fusi di tornare a casa lo costringe ad attendere ancora una settimana, :appa) in quanto con Doc sono a conoscenza che un fulmine colpirà l'orologio del museo di Arese nella sera di sabato (orologio divenuto poi monumento locale) e produrrà la scarica elettrica di 1.21 gigawatt, necessaria per attivare il viaggio nel tempo
Nel frattempo Doc sconsiglia Fusi ad avere altri ulteriori contatti in questo passato con altre persone e soprattutto con suo figlio nel 2010 per non rischiare di alterare il futuro: ma è già tardi.
To be continued…………………………….
 
Back to the Future.......

Facendo pressione a persone che altri non erano che gli amici del passato/presente di se stesso Fusi crea uno sconvolgimento spaziotemporale che altera la visione del mondo esistente :matto) ……….siamo nel 2010 quasi 2011…….e l’Alfa Romeo, che nel frattempo ha acquisito la Toyota e la Honda :muaha) :muaha) :muaha) :muaha) :muaha) è la più grande casa automobilistica la mondo, il figlio del fusi è il capoufficio del sig. Sergio Marpionne e lo comanda a bacchetta fustigandolo in pubblica piazza per le porcheria commesse e dette in altra vita :sadomaso) :sadomaso) :grazie) :boxe) :boxe) ………….Fusi ha inaugurato il suo 300 concessionario di Alfa Romeo :spin) , tutti i suoi amici guidano un’alfa :nod) :OK) ……….le Alfa Romeo sono le migliori machine del mondo :OK) :nod) :nod) :nod) :clap), hanno tutto ………..La storia si interrompe con l'arrivo di Doc con la Brera “macchina del tempo” che esorta Fusi a fare con urgenza un nuovo viaggio con lui sulla macchina del tempo, stavolta però verso il 2110.

scusate lo spam :spam) ma con una marca che ha a listino tre macchine .....di cui due ricarrozzamenti di m....e una moribonda con un futuro incerto ed un presente peggiore del futuro...(almeno fino a che novità eclatante non ci colga)....non saprei di cosa parlare!........

......sto zitto ho capito
 
Nell'anno nefasto, foriero di rimarchiamenti tassinaristici, sorci commercialmente fermi e balene oramai arenate, si intravvide una luce. Una luce proveniente da lontano, che non avrebbe potuto riportare il sole caldo e forte degli anni passati, ma che avrebbe consentito di continuare la vita del pianete Alfa, perpetuando la fotosintesi dell'arbusto "alfoso" foriero di frutti "alfistici".
Non molti furono coloro i quali intravvidero la rovina che si appropinquava sotto la forma del maligno, dai capelli unti e dalle vesti stropicciate, tuonante proclami, anatemi, di radere al suolo tempi e mercanteggiare reliquie la cui ignoranza non gli consentiva di apprezzare nè trarne crescita, beneficio, giovamento, ispirazione.
Via via che il tempo passava, e i proclami aumentavano, anche coloro i quali all'inizio credettere, dovettero fare i conti con la logica e il cervello: tante promesse, ma pochi fatti, forse la loro fiducia era malriposta e vi era troppo fumo ma poco arrosto. Forse si voleva guadagnare una immagine positiva, dovendola urlare perchè non reale.
Mentre gli invorniti si accalcavano a studiare a memoria, ripetere, cercando di credere e far credere, i parti della fantasia di coloro che scrivevano le cartelle stampa, il maligno brancolava nel buio alla ricerca spasmodica di quanto veramente conta nel mondo, e del quale purtroppo non era nè il suo operato lo ha dotato: il DENARO.
Egli, uscendo allo scoperto ed utilizzando tutto il suo carisma terra terra ma non la onestà che gli viene da tanti riconosciuta nè dicendo il vero, continuava a tentare di quadrare il cerchio, certo che solo lui, primo al mondo, sarebbe riuscito dove altri prima di lui avrebbero fallito.
Uno spettro lo agitava le notti, aumentandogli il desiderio delle mefistofeliche Marlboro che consumava come aria fra un aereo e l'altro: l'Alfa Romeo, questo marchio che ancora valeva qualcosa, ma che richiedeva forti investimenti, che richiedevano denaro inusitato e mancante nelle sue casse. E nonostante il digiuno di vendite di Alfa, nonchè l'inadeguatezza merceologica si facesse sentire e cambiasse molte delle opinioni degli uomini del tempo, troppo forte era l'orgoglio e la tracotanza, troppo radicate erano le opinioni di dover ridurre a zero e far tacere gli echi dissonanti che giungevano dalla cominità degli Alfisti nelle caverne segrete, negli antri scuri, all'ombra delle Alpi nella costellazione di Mirafiori. Invero laddove le stelle andavano a brillare sempre meno, e il lucido artificiosamente spalmato con dispendio di energia e capitali, passasse per la tenuta azionaria o per le roboanti dichiarazioni da far scrivere sulla pubblica stampa, si stesse consumando e dimostrasse la sua scarsa entità.
E sicchè più che la necessità fece l'orgoglio, già messo a dura prova dal crucco che brinda ad acqua minerale e non fa tesoro di congiungersi con varie donne e concubine, dilettandosi al suo contrario di fare automobili. Quale grande onta, quale offesa, sentirsi dire che lui, nonostante il suo appeal stropicciato da "tenente Colombo del business", non aveva capacità di stare nel business delle automobili dell'Olimpo, quelle che raggiungono sfere inusitate?
E venne quindi il tempo del parto intellettuale: piuttosto sparire, che non vendere. Egli, accecato dall'invidia e dalla tracotanza, accelerò la sua opera di banalizzazione e di "alfa come contorno". Daltronde altro non poteva originargli la sua mente orientata ed esperta in certi campi ma digiuna di altri. Come altro avrebbe potuto pensare? L'orgoglio e la boria gli impedivano di manifestare la sua inadeguatezza e gli impedivano anche di considerare che la cessione al godereccio teutonico di cotanto marchio potessero dargli un po' di respiro utile ai suoi propositi di eroe dei due mondi, tutto orientato alla fusione ideologica di Italia ed America.
A tanto arrivò chi si ergeva a censore e giudice, seminando strali ed epiteti, riservando osceni commenti non solo a categorie ma a popolazione tutta, pur di non perdere la vera cosa che gli interessava: la sua faccia. Di imprenditore senza liquidi. Di grande manager senza percezione reale di tutto il suo business.
E quindi, volando basso sugli argomenti come la sua indole gli imponeva, iniziò a raccattare tutto il possibile per non farsi porre dal destino la scelta capitale e finale: dover cedere, e quindi rimetterci la faccia.
Scelse invece di mantenere la faccia, cercando di vendere qualcosa di più industriale, e di più aderente alla sua idea di mezzo semovente. E poco importava se la fabbrica di camion fosse in utile. Se raccattare le briciole imponendo ulteriori riduzioni di budget, dopo aver bloccato lo sviluppo ed aver destinato minuzie a vecchie e nuove proposte che fungessero da specchi per le allodole sempre meno numerose ma pur sempre supinamente presenti, non fosse bastata, ogni altra cosa era comunque necessaria per mantenere la sua credibilità invero claudicante anche laddove i soldi ci son per davvero. E così fu la scelta.
La galassia di Areselemme, con o senza reliquie, sarebbe dovuta piuttosto andare al macero, ma in mano sua, che non al successo in mano d'altri trovandosi lui in mano dei liquidi che gli servivano come l'aria.

E' verita.
 
quasi quasi la uso come intrpduzione per Il Signore dei Cialtroni - la Compagnia del Portello.

:scratch) :asd)
 
sì, l'assurdo sarebbe che vendessero una cosa che fa utili (fiat industrial) anzichè una che perde da 10 anni più (alfa) solo per orgoglio.
Queste scelte comunque si pagano...la storia insegna
 
Dipende a chi si vuol credere: se al maglioncino che ripete "tutto va bene, rilanciamo tutti i marchi, Giulietta è un successo, trecentomila Alfa vendute, investiamo nel grande progetto italia" oppure...

(hint: se un'auto è ben fatta, vende. Se vende, porta soldi. Se porta soldi, non serve cedere pezzi del gruppo per fare cassa. E siccome i pezzi a quanto pare vengono venduti, il campo si restringe...)
 
DriftSK":9bb73k12 ha detto:
Dipende a chi si vuol credere: se al maglioncino che ripete "tutto va bene, rilanciamo tutti i marchi, Giulietta è un successo, trecentomila Alfa vendute, investiamo nel grande progetto italia" oppure...

(hint: se un'auto è ben fatta, vende. Se vende, porta soldi. Se porta soldi, non serve cedere pezzi del gruppo per fare cassa. E siccome i pezzi a quanto pare vengono venduti, il campo si restringe...)

Lo vogliamo dare per assodato o no che Fiat non ha una lira? Ecco. Perché nessuno mi pare abbia compreso certi dietrofront. La fusione con chrysler ora non è più "obbligatoria". E certo perché gli americani i soldi li han cacciati e li cacciano ma vogliono anche soldi dagli italiani. Che fra insuccessi uno dietro l'altro non ne hanno e poi mettiamoci anche la stranezza di borse in debacle con titolo Fiat che non soffre. Si vede che lo sostieni per aver immagine di solidità. Ma sto sostegno costa si come costava all'epoca il non far svalutar la lira.
Poi: 500 attualmente portata in usa ma col model Year 2012. Della serie: ce l'ho e te la faccio vedere così vedi che qualcosa ho e faccio. La stessa cosa fu per 159 portata a Ginevra quando al mondo ve ne erano 7 esemplari. Ma c'era da far veder che qualcosa avevi. Poi vabbe l'han mandata nei saloni si come erano le preserie....
Ricerca spasmodica di risparmi ma oh mica 'in prospettiva" del 2011: risparmi da effettuare a dicembre prima della fin dell'anno.
Se questo è agire in azienda sana evidentemente sbaglio tutto io nella mia logica perché così io lo farei se fossi col culo per terra.
Ora si è venduto Marelli. Poi piuttosto di Alfa ai tedeschi che ti farebbero passare per il cialtrone che sei ti vai magari a privare di iveco. Già che ci siamo domani vendiamo anche tutta o parte di abarth che produce ricavi interessanti giusto per non perdere pezzi di una credibilità che francamente si sta sgretolando.
Mi ricorda qualcun altro che pure lui si credeva Napoleone ma che sta perdendo i pezzi dopo anni che si diceva "occhio, occhio, occhio". Si vede che certi alti scranni italiani han portato un virus endemico.
Si potrà privare di quello che vuole ma ancora una volta come dico da anni è poco intelligente: perché questo marchio alfa oramai non sta valendo più un ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso!. E non parlo di valore di vendita parlo di valore usabile da lui per vendere vetture.
Con il suo puntarsi s terrà un marchio spendibile e monetizzabile che ridurrà a muffa.
 
VEDRAI che alla fine svendera' x 4 soldi pur di salvarsi il deretano.... :backb)
alfa con fiat non fara' mai utili qualcuno ancora non l' ha capito :bonk)
 
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