Alfa Romeo: modelli e programmi futuri. discutiamone

permettimi ma c'è da considerare anche il fatto che la seat ha preso la precedente versione della A4

ovvio che, in quel segmento, il potenziale cliente si orienta su qualcosa di più fresco.. dato gli €€€€ in gioco..
 
falconero79":3hah9zbl ha detto:
permettimi ma c'è da considerare anche il fatto che la seat ha preso la precedente versione della A4

ovvio che, in quel segmento, il potenziale cliente si orienta su qualcosa di più fresco.. dato gli €€€€ in gioco..
Assolutamente d'accordo con te. :)

Il mio era solo un ragionamento per far capire che è importante come viene recepito il Marchio nel segmento (non era assolutamente un confronto tra Exeo e nuova Audi A4), proprio per un discorso di soldini in ballo da spendere nell'acquisto dell'auto. ;)
Seat a malapena viene recepito quasi dinamico (non sportivo), figuriamoci semipremium o giù di lì.

Se Alfa (facciamo un esempio ipotetico e assurdo) domani mattina facesse il monovolume migliore e più bello al mondo, non ne venderebbe mezzo o comunque ne venderebbe molto pochi, proprio per il fatto che in quel tipo di segmento il cliente non 'vede' Alfa; ovvio che questo era un esempio per spiegare meglio quello che intendo.
 
Stiamo parlando di fantamercato ovviamente, ma presumo che un discorso di acquisto di Alfa Romeo da parte di VAG lo si potrebbe vedere solo e unicamente nel caso in cui, alla fine, il Gruppo tedesco si veda costretto a liberarsi di Seat perchè non riesce a ottenere quell'immagine di marchio sportivo che vuole darle.
Nel caso in cui Seat non riuscisse a essere recepito come brand sportivo, a questo punto penso che VAG se ne libererebbe e potrebbe valutare un acquisto di Alfa; ma penso solo in questo caso.
Diciamo che è un ragionamento che mi sono fatto in testa dopo aver letto le prime righe di questo articolo di quattroruote.it ( http://www.quattroruote.it/news/articol ... ice=250652 ).

'"È l'ultima occasione di rilancio per Seat. Se oggi ci volessimo liberare del marchio bisognerebbe pagare qualcuno perché lo prenda". Parole durissime quelle pronunciate da James Muir, amministratore delegato della Casa spagnola di proprietà Volkswagen, chiamato a raddrizzare il timone in mezzo a un mare in tempesta. Già, perché la Seat naviga in acque agitate ormai da anni. Vediamo perché.
Poca "fiesta" e tanti problemi. Da quando Seat è entrata nell'orbita di Volkswagen (è del 1982 il primo accordo tra le due case, mentre negli anni Novanta venne perfezionata l'acquisizione da parte di Wolfsburg) la Seat ha raggiunto l'apice del successo nel 2000, ma in seguito le vendite sono calate fino alle 303.230 unità dell'anno scorso. Inoltre, la fabbrica iberica di Martorell sta lavorando al 60% delle sue capacità (301.287 unità prodotte nel 2009): per saturare gli impianti il gruppo Volkswagen ha deciso di assemblare qui la futura Audi Q3, una Suv compatta che dovrebbe far concorrenza alla BMW X1.
Obiettivo per il 2018: 800 mila vetture l'anno. È quanto prevedono gli ambiziosi piani di Volskwagen per Seat. In base a quest'ipotesi le vendite della Casa spagnola dovrebbero più che raddoppiare nel giro di pochi anni, un dato che la dice lunga su quanto siano delicate le prossime tappe, a cominciare dal lancio dei nuovi prodotti. Inoltre, le ottime performance di Skoda (684.226 unità vendute nel 2009) hanno messo ancor di più in risalto le difficoltà di Seat all'interno del gruppo Volkswagen. Così Muir sta pensando a un modo per ritrovare un'identità di marca, che oggi appare confusa, nonostante buone vetture, come la Ibiza, dall'estate disponibile anche in versione station wagon, o come la Exeo, l'ammiraglia derivata dalla vecchia Audi A4. Infine, in autunno sarà in vendita pure la rinnovata monovolume Alhambra.
"L'Alfa Romeo di Spagna". Ritrovare lo spirito latino del marchio e proporre vetture meno tradizionali e più emozionanti. È questa la ricetta, che riprende un precedente piano stilato dai tedeschi per fare della Seat "l'Alfa Romeo di Spagna", per i prossimi modelli: in rampa di lancio, nel 2011, c'è la nuova Leon, che sarà declinata in tre diverse varianti di carrozzeria, inclusa una familiare. Le sue soluzioni stilistiche dovrebbero ispirarsi al design del prototipo IBE mostrato a marzo al Salone di Ginevra. In futuro (non prima del 2012), la Seat avrà anche una citycar realizzata sulla base della Volskwagen Up!.
Parola agli analisti. Per Ian Fletcher di IHS Global Insight "la dipendenza di Seat dal mercato spagnolo e la mancanza di diffusione globale del marchio non aiutano, soprattutto alla luce della difficile congiuntura economica in Spagna. È naturale chiedersi se Seat ce la farà in così poco tempo: per raggiungere gli obiettivi, non potrà nemmeno ricorrere ai licenziamenti, perché James Muir è stato già costretto a fare marcia indietro su 300 esodi programmati. A questo punto, con il mercato dell'auto europeo in flessione, la Seat dovrà puntare sui paesi emergenti, come Brasile, Russia, India e Cina. Il guaio è che Volkswagen ha già una forte presenza in questi mercati insieme a Audi e Skoda. Per conquistare i clienti, quindi, dovrà tentare una strategia diversa, aggressiva e concreta"'.


VAG ha migliorato enormemente il Marchio spagnolo, ma l'errore in questo caso è l'aver tentato di emulare Alfa con un brand che non ha in alcun modo alcuna caratteristica tradizionale che si avvicini a quella di Alfa.

Vag venderà Seat? E, in quel caso, tratterà l'acquisto di Alfa Romeo?
 
l'Alfa Romeo di Spagna? e' raccapricciante questa affermazione...come detto in post precedenti paragonare Seat ad Alfa Romeo non sta' ne in cielo ne in terra, noi abbiamo una storia che dura da 100 anni a livello sportivo, ovunque Alfa Romeo ha corso ha vinto, anche in casa dei tedeschi, fatto salvo una breve parentesi negli anni 70 in formula 1 dove pero' fu sbagliato andarci senza prima un progetto serio, poi ha vinto ovunque...non credo si possa dire la stessa cosa di Seat...Spero che 4r l'abbia detto in maniera "scherzosa"...per quanto riguarda il discorso dei marchi premium c'e' da dire che molta gente guarda solo il marchio a livello commerciale, io credo senza nulla togliere perche' e' un ottima macchina, ma 26000 € per un A3 base non credo li valga...eppure la vendono....secondo me il discorso dell'immagine vuol dire molto....io ho sentito parlare delle persone (che di motori ovviamente non capiscono un caxxo) che dicevano di preferire un R8 ad una 458 italia o una 599 gto e davano come motivazioni il fatto che audi fosse un marchio di prestigio tedesco e quindi affidabile, mentre ferrari e' comunque un marchio italiano...a piu' di una persona ho sentito fare dei ragionamenti del genere....e' chiaro che queste persone non sanno nemmeno che differenza c'e' tra il volante e l'acceleratore, pero' guardate che la storia (non dell'automobile ma in generale) e' piena di soggetti che hanno cercato di muovere le masse facendo leva sul ignoranza di quest'ultimi...ripeto, non fraintendetemi, non ho detto che audi e' un auto da ignoranti, sto ' solo dicendo che l'immagine del marchio vuol dire davvero tanto e questa cosa la sfuttano al massimo come e' giusto che sia...in fiat potrebbero fare altrettanto e sfruttare il nostro marchio a livello sportivo ma non hanno ancora capito come si fa' evidentemente....
 
denny1977":2bc1vhcd ha detto:
No, non è proprio così; il mio ragionamento è differente perchè non penso nessuno sia masochista da volersi acquistare l'auto peggiore al mondo solo perchè ha un Marchio piuttosto che un altro. :)

.................................................Più difficile è invece 'convincere' il consumatore che stai proponendo un prodotto molto valido se in un segmento/settore vai a scontrarti con dei Marchi forti e con tradizione in esso utilizzando un Marchio 'new entry' nel segmento.

Quello che io sostengo... quindi un prodotto valido ma con un Marchio che non ha la giusta considerazione è difficile da proporre alla 'psicologia' del cliente; tutto qui.

Di contro, un prodotto non all'altezza, ma con il marchio giusto sul cofano, è facilissimo da proporre alla psicologia del cliente, insomma, quello che riesce col marchio Audi riesce in parte col marchio VW ma diventa assolutamente improponibile col marchio Seat. Eppure, meccanica, telai ed accessori sono IDENTICI.

I modelli Alfa Romeo partono svantagiati per il discorso percettivo, per la psicologia stratificata nelle teste dei clienti, di contro, anche producendo una berlina mediocre, se si parte col vantaggio psicologico-percetivo, il successo sarà assicurato.

Il belo è che col giusto marchio e la giusta percezione la clientela si convince pure di avere un 'auto dai contenuti elevati.


Ciao.
 
falconero79":1cqxz7kh ha detto:
permettimi ma c'è da considerare anche il fatto che la seat ha preso la precedente versione della A4

ovvio che, in quel segmento, il potenziale cliente si orienta su qualcosa di più fresco.. dato gli €€€€ in gioco..


Giusto, ma stanno presentando la vecchia A4 con un marchio diverso e ad un prezzo di oltre il 33% inferiore. Nemmeno chi vuole una buona macchina ma ad un prezzo onesto prende in considerazione una A4 col marchio Seat.
Da qui si evince che una macchina la si vende a prescindere dai reali contenuti, ma esclusivamente da come viene percepita.
Da qui il vantaggio di Mercedes, Bmw e VW col marchio Audi i quali fanno modelli che vengono considerati meglio di quello che in fondo realmente valgono, mentre per gli altri marchi i modelli vengono percepite meno bene di quello che valgono.
Puoi effettivamente fare la migliore berlina al mondo, ma se non viene percepita positivamente non la vendi, di contro, puoi fare anche una berlina mediocre, molto mediocre, ma se viene percepita bene dalla clientela venderà benissimo, anche a prezzi esorbitanti, permettendo appunto margini di guadagno altissimi. Si sa, il margin di guadagno è dato dalla differenza tra il costo reale del prodotto ed il prezzo a cui riesci a venderlo.


Ciao.
 
emiliano81":3h43ikoa ha detto:
l'Alfa Romeo di Spagna? e' raccapricciante questa affermazione...come detto in post precedenti paragonare Seat ad Alfa Romeo non sta' ne in cielo ne in terra, noi abbiamo una storia che dura da 100 anni a livello sportivo, ovunque Alfa Romeo ha corso ha vinto, anche in casa dei tedeschi, fatto salvo una breve parentesi negli anni 70 in formula 1 dove pero' fu sbagliato andarci senza prima un progetto serio, poi ha vinto ovunque...non credo si possa dire la stessa cosa di Seat...Spero che 4r l'abbia detto in maniera "scherzosa"...per quanto riguarda il discorso dei marchi premium c'e' da dire che molta gente guarda solo il marchio a livello commerciale, io credo senza nulla togliere perche' e' un ottima macchina, ma 26000 € per un A3 base non credo li valga...eppure la vendono....secondo me il discorso dell'immagine vuol dire molto....io ho sentito parlare delle persone (che di motori ovviamente non capiscono un caxxo) che dicevano di preferire un R8 ad una 458 italia o una 599 gto e davano come motivazioni il fatto che audi fosse un marchio di prestigio tedesco e quindi affidabile, mentre ferrari e' comunque un marchio italiano...a piu' di una persona ho sentito fare dei ragionamenti del genere....e' chiaro che queste persone non sanno nemmeno che differenza c'e' tra il volante e l'acceleratore, pero' guardate che la storia (non dell'automobile ma in generale) e' piena di soggetti che hanno cercato di muovere le masse facendo leva sul ignoranza di quest'ultimi...ripeto, non fraintendetemi, non ho detto che audi e' un auto da ignoranti, sto ' solo dicendo che l'immagine del marchio vuol dire davvero tanto e questa cosa la sfuttano al massimo come e' giusto che sia...in fiat potrebbero fare altrettanto e sfruttare il nostro marchio a livello sportivo ma non hanno ancora capito come si fa' evidentemente....
Infatti, potrebbbero, e dovrebbero, far pesare la superiorità tecnologica che hanno facendo vedere che sono capaci di fare con un marchio come Ferrari ed invece sembra che Ferrari sia un marchio avulso da gruppo Fiat quando invece è tutt'uno. Stranezze della vita, ma a volte sembra che facciano di tutto per sminuire la tecnologia italiana
 
questo pero' secondo me e' un discorso che esula dal mondo automobilistico, gli italiani sono molto bravi a criticare le cose buone italiane che abbiamo ed altrettanto bravi ad elogiare le cose straniere anche se magari sono mediocri....siamo un popolo molto esterofilo dal mio punto di vista....
 
palple":fcsi4r0y ha detto:
Intanto pare che VAG abbia acquistato l'Italdesign di Giugiaro, un vero peccato, stiamo vendendo tutti i gioielli italici.

http://www.repubblica.it/motori/attuali ... n-4187123/
La cosa mi meraviglia assai poco. E' storica infatti la collaborazione da parte di VW con Giugiaro, dalla Golf, alla prototipi Nazca su meccanica Audi, alla coupè e alla roadster con il W12 della fine degli anni '90, alla realizzazione estetica di diverse serie di Ibiza e così via; penso che VW sia stato il Gruppo al mondo con cui abbia avuto più rapporti di partnership nella realizzazione di vetture di serie e di prototipi, almeno negli ultimi 30 anni.
Quindi che VW sia entrata in Giugiaro con una quota di maggioranza mi stupisce assai poco.

DevilBoss86":fcsi4r0y ha detto:
palple":fcsi4r0y ha detto:
Intanto pare che VAG abbia acquistato l'Italdesign di Giugiaro, un vero peccato, stiamo vendendo tutti i gioielli italici.
http://www.repubblica.it/motori/attuali ... n-4187123/
La prossima sarà Alfa :nod)
Non penso proprio, l'Italdesign non ha alcuna tradizione da azienda costruttrice e nel campo automobilistico e in altri settori; il lavoro di design che in questi anni si è rivelato vincente e VW vuole un centro di design esterno da affiancare ai Centri Stile del Gruppo; e lo ha trovato in Italdesign con cui collabora dalla fine degli anni '70.

Gioshua81":fcsi4r0y ha detto:
denny1977":fcsi4r0y ha detto:
No, non è proprio così; il mio ragionamento è differente perchè non penso nessuno sia masochista da volersi acquistare l'auto peggiore al mondo solo perchè ha un Marchio piuttosto che un altro. :)

Il mio discorso è un altro.
E' un discorso di Marchio identificato in un determinato segmento; se un Marchio non viene identificato in un determinato segmento, viene considerato meno rispetto ad altri, anche a parità qualitativa di prodotto. Che è diverso dal dire che se un prodotto è inferiore alla concorrenza ma ha un Marchio forte viene venduto lo stesso (la storia dell'auto è piena infatti di vetture che anche con un Marchio molto forte non sono state lo stesso un successo perchè inferiori alla concorrenza).
Se una macchina vende è perchè qulitativamente è buona, poche storie :) non conosco casi di vetture che hanno stravenduto e sono state un successo ed erano palesemente inferiori alla concorrenza, almeno non nei segmenti medio alti. Quindi siccome nessuno compera alla cieca, dovesse spendere 1.000 euro o 100.000 euro, pondera la qualità del prodotto. Che poi sia più o meno ferrato sulle tutte le caratteristiche dello stesso è un altro discorso.
Più difficile è invece 'convincere' il consumatore che stai proponendo un prodotto molto valido se in un segmento/settore vai a scontrarti con dei Marchi forti e con tradizione in esso utilizzando un Marchio 'new entry' nel segmento.

Quindi un prodotto valido ma con un Marchio che non ha il giusto posizionamento è difficile da proporre alla 'psicologia' del cliente; tutto qui.
Di contro, un prodotto non all'altezza, ma con il marchio giusto sul cofano, è facilissimo da proporre alla psicologia del cliente, insomma, quello che riesce col marchio Audi riesce in parte col marchio VW ma diventa assolutamente improponibile col marchio Seat. Eppure, meccanica, telai ed accessori sono IDENTICI.
I modelli Alfa Romeo partono svantagiati per il discorso percettivo, per la psicologia stratificata nelle teste dei clienti, di contro, anche producendo una berlina mediocre, se si parte col vantaggio psicologico-percetivo, il successo sarà assicurato.
Il belo è che col giusto marchio e la giusta percezione la clientela si convince pure di avere un 'auto dai contenuti elevati.
Ciao.
Permettimi, ma non sono d'accordo perchè tu parti dal concetto (magari sbaglio, ma mi pare di aver capito così :) ) che la Exeo non vende in quanto è la vecchia A4, che con il Marchio Audi vendeva ma con Seat non fa numeri: quindi è una vettura mediocre e lo si scopre adesso perchè non ha il Marchio Audi sul cofano. Il motivo per cui non vende Exeo di fatto è ben altro, ed è un discorso di vision di posizionamento del Marchio da parte del cliente, come ho scritto appunto nel mio post cha hai quotato (per comodità di chi legge però l'ho copiato e incollato nella sua interezza così da non dover saltare da una pagina all'altra per leggerlo tutto o in parte :) ).
Se bastasse un Marchio sul cofano per vendere una macchina, come tu dici, allora ci sarebbero esempi eclatanti di vetture che avrebbero dovuto aver successo ma che di fatto non lo hanno avuto per nulla.
La A2 non ha avuto successo perchè non rientrava nelle aspettative del cliente per ciò che riguardava evidentemente il Marchio, il segmento, il prezzo, ecc. Eppure era un'Audi.
La C Sportcoupè non ha avuto successo; eppure era una Mercedes.
La Serie 3 Compact non ha avuto successo; eppure era una BMW.
L'Alfa 90 non ha avuto successo, eppure era un'Alfa addirittura nei tempi d'oro dell'Alfa (parlando di immagine di Alfa).

E potrei andare avanti con gli esempi. Come mai non hanno venduto? Eppure avevano marchi premium sul cofano, come mai non c'era la gente a far la fila per far gli ordini? Semplicemente perchè per alcune caratteristiche non rispecchiavano ciò che si aspettava il cliente di quel segmento rispetto a ciò che può essere l'immagine del Marchio. Questo non ne fa vetture mediocri, ne fa auto che non hanno fatto numeri, è diverso. Qualunque possa essere il motivo.
La Exeo rientra in questa categoria: vettura che può essere interessante e valida (e da quello che leggo dalla stampa specializzata lo è), ma con un Marchio che in quel segmento non ha alcuna tradizione e immagine per il cliente, quindi il cliente si orienta su altro, magari nello stesso Gruppo, magari spendendo anche di più.

Ripeto, la storia automobilistica è piena di vetture valide che per un motivo o per un altro non hanno avuto successo; ma di vetture 'scarse' che siano riuscite a sfondare non ce n'è nemmeno l'ombra in oltre 100 anni di storia.

Che poi sul mercato si siano presentate nella storia dell'auto anche vetture scarse sono d'accordo con te, ma mai il mercato le ha accettate con una ola, qualunque fosse il Marchio sul cofano.
 
Stiamo parlando di ipotesi e fantamercato, io la vedo in questo modo (magari è totalmente sbagliato il mio ragionamento ma la penso così ;) ).

VW è realmente interessata ad Alfa per quello che è, un Marchio sportivo.
Se inizialmente VW aveva pensato di 'crearsi' l'Alfa Romeo (e non è stato mai celato il fatto che si prendesse ad esempio l'impronta Alfa Romeo per creare la 'nuova' Seat) in casa avendo riposto in Seat l'obiettivo di brand sportivo, ha notato che non c'è verso di trasformare in un modo l'immagine di un Marchio che di fatto ne ha un'altra (a mio modo di vedere Seat e Skoda sono Marchi generalisti sullo stesso livello e percepiti dal consumatore in questo modo, guardacaso infatti nel Gruppo una stravende e l'altra no, e sono in pratica presenti negli stessi segmenti...), il progetto di fare di Seat l'Alfa Romeo di VAG sta naufragando tanto che le parole di Muir sanno molto di ultimatum: o la va o la spacca una volta per tutte (e infatti tanto del futuro di Seat è riposto nei modelli che usciranno a breve).

A questo punto possono succedere due scenari.
- Seat offre prodotti veramente da auto emotion, diventa a tutti gli effetti un brand sportivo (e non dinamico e basta come adesso) e in VAG vissero tutti felici e contenti;
- Seat fallisce il colpo, e a questo punto VAG torna a fare la corte al brand Alfa, che comunque è già correttamente posizionato e ha un'immagine forte e storica del Marchio (di Seat che ne faranno? Secondo me la cederanno).

Secondo me VW è interessata e molto ad Alfa Romeo, e le voci sperticate di inizio anno secondo me non erano solo voci di corridoio ma qualcosa di probabile; il fatto è che prima di muoversi e rischaire un sovraffollamento di Marchi e un accavallamento di gamme che porterebbero solo a danneggiarsi tra loro, aspettano di capire come e cosa accadrà con Seat.
 
VW che acquista il marchio Alfa Romeo non ce la vedo proprio. E pr fare cosa? Delle VW rimarchiate prodotte un po' in Cecoslovacchia ed un po' in Spagna. E per avere quali vantaggi?
A) Rimarrbbe la trazione anteriore,
B) ci sarebbe un netto decadimento delle doti dinamiche,
C)i motori siamo più o meno la, solo che adesso in FPT hanno il sistema Multi air cosa che per almeno dieci anni il grupo VW non potrà permettersi di proporre visti i brevetti da parte di Fiat, e quindi, proprio ora che riacquista un vantaggio tecnologico di enorme importanza dobiamo tornare indietro e continuare sempre con i motori convenzionali? Gia molti hanno dato prendndo per oltre dieci anni il TDI a inietore pompa salvo scoprire alla fine che non era a livello del common rail, adesso riportamo l'Alfa Indietro negandole il multi air? NO ASSOLUTAMENTE NO.
D)e soprattutto vedere lievitare i prezzi in maniera esponenziale solo perchè molti sprovveduti penseranno che visto che adsso l'Alfa Romeo è in mani krukke allora va comprata a prescindere.

N, il passaggio dell'Alfa ai krukki non avverrà mai, abbiamo solo da perderci.

Meglio le Fiat rimarchiate, ma con il multi air che delle VW rimarchiate con niente sopra.
 
denny1977":2y3xp9wn ha detto:
Non penso proprio, l'Italdesign non ha alcuna tradizione da azienda costruttrice e nel campo automobilistico e in altri settori; il lavoro di design che in questi anni si è rivelato vincente e VW vuole un centro di design esterno da affiancare ai Centri Stile del Gruppo; e lo ha trovato in Italdesign con cui collabora dalla fine degli anni '70.
Ciò che interessa in maniera particolare a VAG è la parte di engineering di Italdesign... che già lavora moltissimo per loro.
 
di auto mobiliscarse che hanno sfondato non ce ne e' nemmeno una , ma di auto che non valgono assolutamente il prezzo di listino ma che eppure vendono tanto ce ne sono eccome....il fatto che si paghi il marchio (talvolta profumatamente) e' un dato di fatto, ma e' anche giusto che sia cosi', uno si fa "il nome" durante la sua storia e poi lo mantiene facendosi ovviamente pagare....questo non significa che se butta sul mercato un auto senza ne capo ne coda (ad esempio A2) debba venderla comunque, ma facendo delle macchine di pari livello o comunque non cosi' superiori da giustificare un enormita' di differenza di prezzi, quello si...torno a rifare un esempio, un A3 base, modello di ingresso al mercato costa 26000€...vale veramente cosi' tanto?eppure ne vendono un botto...questa e' la dimostrazione che il marchio a livello commerciale fa', eccome se fa!...i crucchi sono molto bravi dal punto di vista commerciale. avanti anni luce rispetto a noi...un altra dimostrazione sta' nel fatto che chi parla di vw la prima cosa che collega e' : auto tedesca = non esistera' piu' il meccanico...siamo davvero convinti che sia cosi'?...purtroppo guardate che nel mondo di gente che crede a queste cose ce ne e' davvero tanta....
 
Top