foto 75 Turbo America _

cuoresportivo86":140qx65i ha detto:
vexator":140qx65i ha detto:
La BMW, ok ha la TP, però senza elettronica vale poco. imho.
Se l'Alfa Romeo avesse continuato conservando il proprio dna... non ci sarebbe stata storia per nessuno :nod)

Cioè? :sgrat) Se ho capito bene non stai parlando bene delle BMW e da te non me lo aspettavo :?: :?:

Il FUSI":140qx65i ha detto:
Bhè se la consideri nel senso che la Maserati, per far una macchina decente nel nuovo millennio, ha dovuto rifare l'Alfetta e che quindi quella roba è di "licenza alfa" possiamo dire che un'Alfa by Fiat c'è stata, sì, la 8c tiratura limitata da 400 milioni in lire.........

Ti potresti spiegare meglio? ;)
comunque mi piacerebbe provare la 75 con le attuali bmw,senza elettronica,e vedere a confronto un progetto alfa di oltre 35 anni e uno attuale bmw.
paragonava un'ALFA e una bmw non ha mica scoperto niente di nuovo,poi senza elettronica un diesel con elevata coppia e tp normale,non transaxle puo' portare a quelle conclusioni.

quello che dice il fusi e' la pura verita' prova a guardare lo schema del transaxle alfetta e' lo stesso di quello delle alfette campioni del mondo f1 degli anni 50',la 158 e la 159.

messe sulle alfa da qualche milione non valevano niente ora si e' scoperto il transaxle e per di piu' il merito e' di fiat e maserati. :OK)
 
75 turbo america":odzsb9dv ha detto:
cuoresportivo86":odzsb9dv ha detto:
vexator":odzsb9dv ha detto:
La BMW, ok ha la TP, però senza elettronica vale poco. imho.
Se l'Alfa Romeo avesse continuato conservando il proprio dna... non ci sarebbe stata storia per nessuno :nod)

Cioè? :sgrat) Se ho capito bene non stai parlando bene delle BMW e da te non me lo aspettavo :?: :?:

Il FUSI":odzsb9dv ha detto:
Bhè se la consideri nel senso che la Maserati, per far una macchina decente nel nuovo millennio, ha dovuto rifare l'Alfetta e che quindi quella roba è di "licenza alfa" possiamo dire che un'Alfa by Fiat c'è stata, sì, la 8c tiratura limitata da 400 milioni in lire.........

Ti potresti spiegare meglio? ;)
comunque mi piacerebbe provare la 75 con le attuali bmw,senza elettronica,e vedere a confronto un progetto alfa di oltre 35 anni e uno attuale bmw.
paragonava un'ALFA e una bmw non ha mica scoperto niente di nuovo,poi senza elettronica un diesel con elevata coppia e tp normale,non transaxle puo' portare a quelle conclusioni.

quello che dice il fusi e' la pura verita' prova a guardare lo schema del transaxle alfetta e' lo stesso di quello delle alfette campioni del mondo f1 degli anni 50',la 158 e la 159.

messe sulle alfa da qualche milione non valevano niente ora si e' scoperto il transaxle e per di piu' il merito e' di fiat e maserati. :OK)

Scusami l'ignoranza ma potresti spiegarmi bene il transaxle? :p
 
cuoresportivo86":2msgcjls ha detto:
Scusami l'ignoranza ma potresti spiegarmi bene il transaxle? :p

tu saresti un alfista :shrug03) ...uno d'acqua d'olce :sarcastic)
cmq il transaxle è uno schema costruttivo dove il motore è sull'asse anteriore, mentre il cambio e differenziale sull'asse posteriore. Serve essenzialmente a distribuire i pesi (maggior peso sul posteriore, maggiore aderenza).

tecnica%20alfetta.jpg
 
e' semplice,prima pero' devi dimenticare le attuali alfa.

una trazione posteriore si puo' fare sia con il cambio attaccato al motore,quindi tutto e'messo davanti in genere il cambio entra dentro l'abitacolo,i vantaggi sono minor costo semplicita' della meccanica.

nel TRANSAXLE solo il motore e' dentro il cofano,la frizione e il cambio sono messi nella parte posteriore,nelle alfa anche i dischi dei freni erano montati sul cambio per ridurre le masse non sospese.
i vantaggi di questo sistema e' una distribuzione dei pesi perfetta su quelle alfa era precisamente 50% anteriore e 50% posteriore,inoltre portando il peso del cambio dietro le ruote motrici avevano maggior presa,in quegli anni non esisteva vdc asr abs e tutte quelle cose che ci sono oggi,ci voleva esperienza prudenza e velocita' nel correggere l'auto e naturalmente con il "culo "si sentiva il retotreno che sovrasterzava.
gli svantaggi sono il costo,la complessita' della meccanica la lunghezza dei leveraggi,oggi risolti con l'elettronica.
questo e' senza scendere troppo in particolari. :)
 
se mi permetti vexator , vorrei aggiungere che lo schema transaxle delle alfette e derivate , benificiava inoltre del ponte DeDion

facilmente identificabile , sono quelle barre verdi nella figura , collocate come a formare un triangolo

aggiungo anche , che il DeDion aveva anche due barre ( che in figura si vedono male ) proprio dietro al differenziale se si guardava dal posteriore dell auto , esse servivano a limitare il rollio della vettura , e si chiamano Parallelogramma di Watt :OK)

sono andato a memoria , spero di non aver commesso errori
 
vexator":2p92409x ha detto:
cuoresportivo86":2p92409x ha detto:
Scusami l'ignoranza ma potresti spiegarmi bene il transaxle? :p

tu saresti un alfista :shrug03) ...uno d'acqua d'olce :sarcastic)
cmq il transaxle è uno schema costruttivo dove il motore è sull'asse anteriore, mentre il cambio e differenziale sull'asse posteriore. Serve essenzialmente a distribuire i pesi (maggior peso sul posteriore, maggiore aderenza).

tecnica%20alfetta.jpg
riesci a mettere una foto con tp tradizionale?
 
smgfan01":rhtusqvr ha detto:
se mi permetti vexator , vorrei aggiungere che lo schema transaxle delle alfette e derivate , benificiava inoltre del ponte DeDion

facilmente identificabile , sono quelle barre verdi nella figura , collocate come a formare un triangolo

aggiungo anche , che il DeDion aveva anche due barre ( che in figura si vedono male ) proprio dietro al differenziale se si guardava dal posteriore dell auto , esse servivano a limitare il rollio della vettura , e si chiamano Parallelogramma di Watt :OK)

sono andato a memoria , spero di non aver commesso errori
non hai sbagliato niente.
 
75 turbo america":2zivb3s7 ha detto:
smgfan01":2zivb3s7 ha detto:
se mi permetti vexator , vorrei aggiungere che lo schema transaxle delle alfette e derivate , benificiava inoltre del ponte DeDion

facilmente identificabile , sono quelle barre verdi nella figura , collocate come a formare un triangolo

aggiungo anche , che il DeDion aveva anche due barre ( che in figura si vedono male ) proprio dietro al differenziale se si guardava dal posteriore dell auto , esse servivano a limitare il rollio della vettura , e si chiamano Parallelogramma di Watt :OK)

sono andato a memoria , spero di non aver commesso errori
non hai sbagliato niente.

perfetto :p

io a scuola studiavo le Alfa Romeo , non le altre materie , a qualcosa è servito allora :jolly) :rotolo)

tanto ci siamo , vorrei puntualizzare che anche all avantreno , lo schema delle sospensioni era sopraffino ... come potete ben vedere è a quadrilateri , quelli veri , non quelli alti che abbiamo su noi 147issti , 156isti e GTisti ecc ecc :OK)

Un capolavoro della tecnica insomma imho :hail)
 
smgfan01":ygml9kyq ha detto:
75 turbo america":ygml9kyq ha detto:
smgfan01":ygml9kyq ha detto:
se mi permetti vexator , vorrei aggiungere che lo schema transaxle delle alfette e derivate , benificiava inoltre del ponte DeDion

facilmente identificabile , sono quelle barre verdi nella figura , collocate come a formare un triangolo

aggiungo anche , che il DeDion aveva anche due barre ( che in figura si vedono male ) proprio dietro al differenziale se si guardava dal posteriore dell auto , esse servivano a limitare il rollio della vettura , e si chiamano Parallelogramma di Watt :OK)

sono andato a memoria , spero di non aver commesso errori
non hai sbagliato niente.

perfetto :p

io a scuola studiavo le Alfa Romeo , non le altre materie , a qualcosa è servito allora :jolly) :rotolo)

tanto ci siamo , vorrei puntualizzare che anche all avantreno , lo schema delle sospensioni era sopraffino ... come potete ben vedere è a quadrilateri , quelli veri , non quelli alti che abbiamo su noi 147issti , 156isti e GTisti ecc ecc :OK)

Un capolavoro della tecnica insomma imho :hail)
esatto,pero' non essere modesto di quadrilateri con un'alfa ci uscivano due gt e ci avanzavano molti pezzi del doppio q. alfa.
 
vexator":ar1kji6h ha detto:
75 turbo america":ar1kji6h ha detto:
nelle alfa anche i dischi dei freni erano montati sul cambio per ridurre le masse non sospese.

bel casino cambiare i dischi...
piu'che i dischi,quelli posteriori non credo li abbia mai cambiati nessuno sul gtv sono ancora i suoi,era la regolazine del meccanismo automatico di recupero della distanza tra pistoncini e pasticche,in molte sula 75 no sul gtv a volte sulla giulietta molto spesso,non si e' mai capito il motivo ma la leva del freno a mano andava quasi in posizione verticale e l'unico modo era andare sotto le pinze che si trovano nella parte alta,era necessario il ponte.
 
tempo fa si era preparata una faq con vari schemi di sospensioni.
Non sarbbe male raccogliere in modo ordinato qualche schema e un po' di testo per documentare transaxle e dedion (non ricordo se il dedion era trattato nella faq di cui parlo..)
 
75 turbo america":2xhi77pt ha detto:
smgfan01":2xhi77pt ha detto:
se mi permetti vexator , vorrei aggiungere che lo schema transaxle delle alfette e derivate , benificiava inoltre del ponte DeDion

facilmente identificabile , sono quelle barre verdi nella figura , collocate come a formare un triangolo

aggiungo anche , che il DeDion aveva anche due barre ( che in figura si vedono male ) proprio dietro al differenziale se si guardava dal posteriore dell auto , esse servivano a limitare il rollio della vettura , e si chiamano Parallelogramma di Watt :OK)

sono andato a memoria , spero di non aver commesso errori
non hai sbagliato niente.

Qualcosa invece ha sbagliato. Il De Dion non è composto da "barre" ma è un sol pezzo costituito di tre ferrotubi di dimensione variabile saldati a formare un triangolo. Su Alfetta il vertice del triangolo è posto verso l'anteriore vettura, ma esistono fior di applicazioni del De Dion anche con il vertice rivolto verso il posteriore vettura.
Il parallelogramma di watt è costituito da due barre collegate fra loro a mezzo di un bilanciere romboidale (a grandi linee è lo stemma della Renault). Le barre alle estermità erano collegate alla scocca a mezzo di boccole con silentblock e perno passante e controdado mentre fra loro erano appunto collegate al centro tramite il suddetto bilanciere. Una si attaccava alla parte superiore del bilanciere sempre a mezzo silentblock e perni passanti + controdado, l'altra inferiormente allo stesso modo. Il bilanciere era poi posto su un perno realizzato di fusione del De Dion a mezzo boccola con silentblock e dado autobloccante con rondella.
 
75 turbo america":1ujw4fox ha detto:
vexator":1ujw4fox ha detto:
75 turbo america":1ujw4fox ha detto:
nelle alfa anche i dischi dei freni erano montati sul cambio per ridurre le masse non sospese.

bel casino cambiare i dischi...
piu'che i dischi,quelli posteriori non credo li abbia mai cambiati nessuno sul gtv sono ancora i suoi,era la regolazine del meccanismo automatico di recupero della distanza tra pistoncini e pasticche,in molte sula 75 no sul gtv a volte sulla giulietta molto spesso,non si e' mai capito il motivo ma la leva del freno a mano andava quasi in posizione verticale e l'unico modo era andare sotto le pinze che si trovano nella parte alta,era necessario il ponte.

Le brugole da mollare per cambiare i dischi son comunque abbastanza rognose se devi intervenire su auto che non han visto la rimozione degli stessi per lungo tempo.
E' anche vero che date:

1. la morbidezza delle pastiglie
2. la qualità del disco
3. il fatto che sovente dietro queste auto, se non seguite e manutenzionate in modo sufficiente, non frenassero

i dischi dietro praticamente non li cambiavi mai se non quando arrivavi con la pastiglia a ferro e li rigavi.
Ad ogni modo intervenire lì è una delle cose più rognose di quel tipo di auto, se non hai un ponte poi c'è da piangere.
Per quanto riguarda i problemi relativi alla corsa lunga del freno a mano (ed alla mancanza di efficacia dell'impianto frenante al posteriore) devo dire che sulla 75 di cui in foto non ne ho mai sofferto, ne ho sofferto a volte su altre transaxle Alfa che non venivano manutenzionate come avrebbero dovuto. Per mantenere sulla mia Alfetta (ero intervenuto sulle pinze personalmente) e sulla 75 turbo l'efficacia mi bastava cambiare l'olio dei freni ogni anno, come buona norma prescrive, onde non avere sudiciume nelle pinze.
Certo che se la gente pensa di andar avanti dieci anni con lo stesso olio e la stessa rumenta nelle pinze, e i pistoncini che lavorano molto fuori per via dell'usura di disco e pastiglie, poi non deve mugugnare se ha dei problemi.

In merito al discorso del quadrilatero "vero", il quadrilatero vero su Alfa oggi vi è solo su 159, che riporta una specie di copia conforme di quello di Alfetta.
Così come ce l'ha la 8c. Per chi voleva capire il perchè delle mie definizioni su 8c tirando in ballo Maserati etc, è stato già detto che alla fine la Fiat per fare delle vetture "supercar" ha ripreso lo schema Alfetta. Lo stesso schema che a suo tempo, quando venne buttata nel cesso la 75 per fare quell'aborto di 155, venne definito "inutilmente costoso e superato".
Perintanto all'epoca Alfa Romeo forniva quel tipo di schema che, ripeto, Fiat usa su vetture SUPERCAR, a partire da 1357cc. arrivando a tre litri. Al prezzo di una berlina di classe superiore.
La grande "innovazione" Fiat invece ha permesso di NON VEDERE + della meccanica (tranne surrogati o palliativi sempre applicati a schemi meccanici inaugurati con la Fiat 128) su Alfa e di dover vedere la meccanica delle Alfa di oramai 35 anni fa in cima a delle Maserati.
 
Ecco una immagine più "ravvicinata" del De Dion. In questo caso è l'ultima evoluzione, essendo della SZ..... la differenza sta nel fatto che SZ ha le molle coassiali con gli ammortizzatori (fra l'altro ad altezza regolabile elettroidraulicamente) mentre su Alfetta e derivate "normali" la molla è separata dall'ammo e posta su un piattello solidale al De Dion nella zona retrostante l'attacco inferiore dell'ammo:

De_Dion_Alfa_SZ.jpg


Nella foto sotto possiamo vedere i rialzi, costituenti i piattelli su cui inferiormente poggiano le molle, su un ponte Alfa 6. Alfa 6 non ha il cambio posteriore (notiamo solo il differenziale) bensì solidale al motore, è quindi una TP tradizionale ma con applicazione del ponte De Dion al retrotreno:

Ponte_De_Dion_afa6_001.jpg


Di identico ad Alfetta (quantomeno come struttura a grandi linee) vediamo l'applicazione dei dischi all'uscita del differenziale (stessa soluzione avevamo su Alfasud all'anteriore), i semiassi (notare che su questa vettura, dotata di cinque perni di fissaggio ruota come tutte le Alfa con gli autoventilanti, è presente uno spessore fra il giunto e la flangia di attacco all'uscita del differenziale, che troveremo anche sulle Alfetta GTV6 e 75/90 più potenti, sì da avere un semiasse + corto e più robusto). Notiamo quà quanto ho detto in merito al bilanciere del parallelogramma di watt mentre nortiamo che il differenziale è fissato alla scocca a grandi linee come su Giulia (il supporto che in foto sembra una traversa con due silenblock alle estremità ma che in realtà è una T) mentre su Alfetta il gruppo cambio/differenziale al suo estremo posteriore superiore aveva un grande occhiello, con boccola a silentblock chiusa a pressa dentro, che andava dentro una staffa asolata saldata sulla scocca.
 
dai non aveva sbagliato sono sempre pezzi saldati :) ottimo questo schema,per chi non lo sapesse proprio a fianco del disco sopra il semiasse passava il tubo di scarico e da un lato doveva passare anche vicino al sebatoio della benzina, penso che evitare alla marmitta di toccare da qualche parte e' la cosa che piu' mi ha preso tempo e mi innervosiva,se non taccava da fermo lo faceva qundo camminavi oppure quando frenavi o se andavi in quattro o quando partivi magari qualche giunto elastico piu' mollo la faceva sbattere sull'albero di trasmissione li sotto era completamente pieno,escluso le americhe che il serbatoio della benzina lo avevano dietro lo schienale.
infatti cambiare le molle sulle alfa era semplicissimo.
sulle sz c'era una pompa idraulica che si attivava all'apertura dello sportello e che attivava quattro martinetti idraulici che la alzavano di 3 cm.davanti e' bassissima durante un raduno l'ho vista toccare varie volte.
 
L'altezza della SZ è comandabile a mezzo di appositi pulsanti sul tunnel centrale, non vi è nulla di "automatico".
Per quanto riguarda il tubo di scarico è vero, sovente a seconda di come venivano montati (e della qualità del tubo stesso, di come venivano saldate le staffe al tubo, da come erano conci gli anelli di sostegno etc.) poteva toccare sul serbatoio o il vano ruota di scorta (su Alfetta, Alfetta GT, Alfa 90 e 75 non America - Giulietta aveva tubo diverso e serbatoio dentro).
Purtuttavia il modo per metterli a modo c'era, dai......
 
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