Prima Giulietta del Virtual arrivata

Come suggeritomi da "Tone" e come richiesto da molti apro questo nuovo Topic in cui vi racconterò nei prossimi giorni come va la mia Giulietta.

Intanto il preambolo di come è successo che l'ho comprata.

Era il mese di febbraio e l'AlfaRomeo telefonava agli iscritti del Club Alfisti per invitarli a vedere la Giulietta da vari concessionari che aderivano all'iniziativa.
Mi prenoto presso L'AutoGi di Montelupo Fiorentino per fine marzo poi "Orioneit" mi comunica in privato che la concessionaria Tamburini di Arezzo ce l'ha il 4 marzo. Telefono alla concessionaria Tamburini, che ringrazio ancora ancora per la gentilezza e l'accoglienza ricevuta, e mi invitano per il 4 marzo.
E' stato amore a prima vista, poi sabato 6 marzo vado ad Orvieto (dove sono nato nel lontano 1966) perchè devo accompagnare mio cugino a Roma.
Al ritorno da Roma ci fermiamo alla concessionaria AlfaRomeo COAR di Orvieto dove mio cugino ha un rapporto di amicizia con i proprietari e ridendo e scherzando tirano fuori i listini freschi freschi di stampa. Io gli dico che probabilmente mi fermerò ad Arezzo (all'epoca non era ancora aperto il MotorVillage di Firenze) per farmi fare un preventivo e per farla breve dopo un po' di trattativa mi fanno un'ottima offerta che non posso rifutare e firmo.
Non contento di averla vista vado a rivederla al porte chiuse di Montelupo Fiorentino dove c'è un responsabile Alfa Romeo, di cui non posso dire il nome, che dice ad un possibile cliente: "Pensi che c'è chi l'ha già ordinata, uno di Firenze è andato ad Orvieto ad ordinarla".
Alzo il ditino e gli dico : "Eccolo, sono Io". Risata generale e ha fatto lo sbaglio di darmi il suo biglietto da visita. L'ho stressato fino a pochi giorni fa per sapere quando arrivava sta benedetta (spero) macchina.
E ieri ho lasciato la mia fedele 147 105 CV TS Distinctive con 60500 Km (ho schivato il tagliando a pelo) e ho preso Lei.

Giulietta 1.6 Mjt2 Distinctive Bianco ghiaccio, Premium Pack, Pelle nera a Cannelloni.

Non ho ancora fatto le foto, ma vi posso raccontare cosa ho fatto ieri.
Ieri pomeriggio l'ho coccolata un po'.
Intanto ho pulito i vetri interni e esterni con il quasar, perchè non sopporto guidare con i vetri opachi.
Poi ho messo la vasca in gomma nel bagagliaio, ma ci sguazza e dovrò comprare la misura sopra (era quella della 147) dopodiche ho fatto il pieno al lavavetri.
Poi ho fatto un check agli interni per vedere se c'era qualche magagna come lo sportello fuori squadra che mi hanno risistemato ieri mattina (ora sono perfetti), ma fortunatamente all'interno sembra tutto assemblato bene.
Certo che gli spazi per appoggiare le cose sono minimali, perchè le tasche degli sportelli sono la metà della 147, il bracciolo idem, la buca sotto al climatizzatore non c'è più, quella accanto al DNA è giusto per gli spiccioli. Meno male che non ho il Navigatore, almeno c'è la buca con lo sportellino sul cruscotto (Ma li ho in mente di fare un lavoretto per il TomTom).
Passiamo al dopo cena.
Mi chiama un mio amico architetto che è curioso di vederla, (Abita ad una ventina di Km da Firenze verso il chianti) e detto fatto parto.
Confesso che non avevo molta voglia di fare test drive, ma ad un certo punto mi trovo due macchine davanti a me che mi levavano il piacere della girata in relax.
Mi dico fra me e me: "Proviamo a mettere in D così me li levo di torno meglio appena la strada me lo consente".
Non l'avevo ancora provato, ma vi giuro che il 1.6, che già mi piaceva per come andava, si trasforma brutalmente al punto da pensare di essere entrati nell'iperspazio come l'Enterprise del comandante Kirk. Praticamente non l'ho più levato fino a quando sono arrivato sulla strada sterrata dove abita il mio amico.
Devo dire che mi ha dato molta soddisfazione sentire il commento di chi ha l'occhio allenato al design e alle forme.
Mi ha subito fatto notare come l'angolo posteriore sopra il faro. l'inclinazione del lunotto e lo spoiler posteriore riprende in maniera marcata le forme della Brera. Poi i fari anteriori, secondo lui, sono un capolavoro come forma e proporzioni, (concorda cone me che assomigliano un po' alla 599) e danno una connotazione molto personale all'anteriore. Poi ha cominciato (certo che gli architetti sono particolari) a girare intorno alla macchina facendomi notare tutte le linee di raccordo fra anteriore, fiancata, taglio dei vetri laterali e lunotto posteriore. Per farla breve, sempre secondo lui. è il frutto di una grande ricerca di design che però può essere capita da pochi.
E' stata bella la definizione che mi ha dato alla fine:
è come quando una bella ragazza vorrebbe mettersi un abito da sera non troppo classico, ma non si sente in grado di portarlo e allora esce con la camicetta e i jeans per paura di non essere apprezzata. La Giulietta, secondo lui, è l'abito da sera ricercato e poco scontato e le altre (Le tedesche per capirsi) sono jeans e camicetta, niente di che come design, ma nessuno può criticarti.
Fra una chiacchiera e l'altra abbiamo fatto tardi, così ho fatto ritorno verso Firenze in relax (DNA in N), ma mentre passavo davanti all'autolavaggio con le idropulitrici vedo una postazione vuota e non ho resistito dal dargli una bella lavata (c'era ancora il tappeto di moscerini raccattati in autostrada e in più la polvere della strada sterrata). Meravigliosa Bianca (tra l'altro l'amico carroziere sostiene che c'è anche uno strato di trasparente).
Per concludere direi che è stata una serata gratificante e ho saggiato il DNA, ma occhio in D, perchè ho avuto la riprova che occorre usare lo sterzo con cautela altrimenti ci si ritrova con le ruote interne sul ciglio erboso, comunque in un tratto di curve in salita in sequenza mi sono divertito tanto tanto con il Q2 che lavorava.