rdieci":wrv514gq ha detto:
se fossero solo cifre gonfiate a tavolino in maniera sistematica, mi domanderei perchè queste cifre vengano gonfiate sempre e solo nelle ultime 72 ore invece di spalmare i rigonfiamenti in tutto l'arco del mese.
Perche' solo alla fine e' chiaro quanto si debbano esattamente gonfiare le vendite. Non avrebbe senso anticipare l'operazione se poi per una ragione o per l'altra le vendite prendessero una piega diversa, in positivo o peggio ancora in negativo. I numeri sono pilotati, non casuali. Non vi sfugga il fatto che il trend (la variazione mese su mese) conta tanto quanto il valore assoluto.
al limite puoi creare dei km zero a volontà, ma a che pro? mettere avanti dei capitali per sfornare ogni mese auto in eccesso da lasciare nei parcheggi?
Semplice: far vedere che "il marchio vende" (e magari "batte la temibile concorrenza tedesca", almeno in Italia) per tenere alto il valore delle azioni in borsa e la fiducia degli investitori, elementi su cui si basa la sopravvivenza dell'attuale piano aziendale.
Una azienda pesantemente indebitata (tutte lo sono, Fiat piu' di molte altre) che mostri vendite basse e' a rischio speculazione e inoltre si vede tagliare rating e margini di manovra in tanti altri ambiti, soprattutto quelli finanziari e creditizi.
Ricordate sempre che l'obiettivo di Marchionne e' massimizzare il valore dei marchi per far contenti gli azionisti (da cui dipende) e spuntare infine il massimo prezzo (quando Fiat sara' finalmente venduta e spezzettata).
perchè se sistematicamente viene fatto con quei numeri oggi dovremmo avere svariati milioni di auto nei parcheggi delle concessionarie.
...ed infatti e' quello che succede. Ci sono migliaia di auto invendute nei piazzali (non necessariamente delle concessionarie: ci sono tanti piazzali in Italia). Ma soprattutto e' in crescita esponenziale il numero di Km Zero, che fanno bene solo ai clienti (che risparmiano sul prezzo di acquisto) ma rovinano il mercato del "nuovo" e generano margini trascurabili.
Per quale motivo pensate che le linee di Fiat siano ferme e gli operai in cassa integrazione? Si chiama saturazione, signori. Il giochino ha un limite fisiologico.
e produrle è stata una spesa inutile
Non confondiamoci: non c'e' alcuna "spesa inutile di produzione", a fare le spese di questo giochino sono le concessionarie. Non Fiat.
Infatti sono le concessionarie che devono accollarsi l'acquisto degli stock "gonfiati" a fine mese; le stesse che poi hanno difficolta' il mese successivo a piazzare il nuovo perche' ci sono tante Km Zero disponibili a prezzi piu' bassi, ed ecco che il giochino si morde la coda e diventa un circolo vizioso.
Nel caso qualcuno non lo avesse ancora capito, il trucco e' che Fiat (e gli altri non sono da meno) COSTRINGE la rete vendita all'acquisto "last minute" per poter sbandierare numeri migliori e tappare il buco delle mancate vendite reali. La conseguenza per chi non raggiunge "il target di fine mese" e' una progressiva riduzione dei bonus e dei margini (gia' risicati) applicati dalla Casa alla concessionaria. Oppure pensavate davvero che le concessionarie comprassero solo le vetture gia' vendute ai clienti? Suvvia, non siate ingenui
si può dunque evincere che fiat nelle ultime 72 ore applica una maggiorazione degli sconti (rispetto al resto del mese) maggiore rispetto alle altre case
ma proprio no davvero :lol: :lol: niente di piu' lontano dalla realta'! Beata ingenuita'!!
Fiat non applica alcuno sconto extra, se ne guarda bene: impone invece alle concessionarie l'acquisto di uno stock supplementare, che poi resta sul groppone al punto vendita.
Ci sta che in queste condizioni ovviamente le concessionarie siano disposte a concedere ad eventuali clienti condizioni di acquisto piu' favorevoli a fine mese, ma solo perche' sanno gia' che si troveranno tra capo e collo il "pizzo delle 72 ore" e lo dovranno smaltire (e una macchina venduta a margine zero o quasi e' sempre meglio di una che fa muffa nella rimessa).
Logicamente questo significa che i numeri delle immatricolazioni sono farlocchi perche' gonfiati dalla Fiat pompando a forza verso la rete vendita, non perche' ci sia reale domanda da parte dei clienti che si traduce in "assorbimento buono" nel mercato. E' come una pustola che si gonfia a meta' percorso tra Casa e clienti, e sappiamo tutti cosa succede alle pustole...