Secci se mi dici cosa non hai capito facciamo prima, te lo spiego volentieri.
Per il resto mi pare che ci stiamo un po' incartando........
Su un argomento che mi vede abbastanza ferrato, e che ho sempre trattato (mi si conceda di riconoscermelo) con aspetto non partigiano, ovvero l'Alfa che fu, l'avanguardia c'era.
Eccome.
Ora, vi è da dire senza che nessuno si offenda, ma va detto, che appare chiaro di come coloro i quali non han vissuto, direttamente o indirettamente, quell'aria, quel tempo, quella filosofia, quelle auto probabilmente capiscono poco di quanto si è espresso sempre da parte degli Alfisti di lunga data. Intendendo per lunga data non tanto "da quanti anni usi Alfa" bensì quanta vita di Alfa hai avuto modo di percepire guidando sia i veicoli di varie epoche, sia le concorrenti del periodo.
Fra guidare una 128 ed un'Alfasud vi era molta differenza, fra un'Alfetta ed altre vetture coeve (come poteva essere una 132, oppure una Opel) c'era la differenza che possiamo sintetizzare come "superiorità globale".
L'Alfa che si è fatta conoscere e si è fatta il nome, quella grande, è quella dell'innovazione della quinta marcia sul 90% della gamma già a metà degli anni '60. Venne fortemente criticata l'assenza su una economica Alfasud, quando la concorrenza non aveva sicuramente le altre doti dell'Alfasud su un segmento che era entry level.
L'innovazione Alfa non era solamente quella prestazionale, era anche dal punto di vista della sicurezza. Quattro freni a disco su una macchina media come la Giulia c'erano dal 1964, via via implementati. La concorrenza italiana ed estera aveva ancora i freni a tamburo, e la decantata Golf prima serie sfoggiava quattro sontuosi freni a tamburo mentre Alfasud viaggiava su quattro dischi.
La meccanica Alfa era anche sicurezza, l'abitacolo ad assorbimento d'urto l'ha portato l'Alfa con la Giulia negli anni '60. L'aerodinamica pure, a partire da Giulietta SZ coda tronca, e poi applicando la teoria della coda di Kamm anche sulla Giulia berlina fin dal '62.
Questa era l'Alfa Romeo.
Oggi vedo che una cosa come l'efficient dynamics lo porta la BMW, non la Fiat. Bisogna imparare, con conoscenza, maturando e riflettendo con assoluta onestà intellettuale e senza partigianeria, che sì come Alfa negli anni 60 e 70, e per buona parte degli '80, era la scelta obbligata dell'intenditore di automobili o di chi voleva un prestigio riconosciutogli perchè comprava un prodotto definito valido da chi se ne intendeva, oggi questo primato alberga altrove. E sempre su fondati motivi.
Alfa Romeo si è quindi fatta conoscere perchè la superiorità c'era. E l'innovazione, anche, pure nelle scelte stilistiche proprie o di altri ed approvate.
Gli esempi? L'Alfasud era di Giugiaro, ed è una vettura la cui coda è stata riproposta in tante salse pantografando l'originale anche in tempi recenti.
La Giulia fece scalpore dato che era una cosa "stratosfericamente moderna". La coda alta e tronca, con andamento a cuneo, l'ha portata l'Alfetta, la BMW avrebbe portato una roba come la serie 5 prima serie, col culo a discesa come erano le vetture nel decennio precedente. La stessa Fiat modificò il gomito e la porta posteriore della 132, nata diversa, come era l'Alfetta, tre anni dopo essere uscita (m.y. '74). La Giulietta di fine anni '70 era una cosa di rottura, la linea a due volumi è mezzo è stata ripresa, tanto per fare un nome di successo, dalla Ford per la sua Escort finalmente moderna e a trazione anteriore.
Questa era l'innovazione.
Oggi l'Alfa queste innovazioni non solo non le porta, ma rincorre con pochi mezzi e poco credo la concorrenza di basso livello, fra sospensioni sedicenti modificate e retrotreni + o meno condivisi con furgoni. Quando non proprio identici ad utilitarie. Ci siamo dovuti accontentare di un avantreno finto quadrilatero e di un ponte edito trent'anni prima, andandolo quasi col senno di poi a pontificare, stante che certe cose evidentemente son state superate (al ribasso) da robe successive.
Queste cose vanno dette e spiacente, per chi non le ha vissute in questo modo, vanno prese come assioma. E non si venga poi con stucchevoli discorsi di ruggine (che marcivano tutti, e se non tutti, tanti, italiani e francesi per primi) o di "perdita di un milione a macchina" manco che altri costruttori (Fiat in primis) non facessero altrettanto anche in tempi recentissimi (ed anche adesso non è che vada meglio almeno su Alfa).
Io di "innovazioni" portate su Alfa ho visto il sistema common rail, peraltro se vogliamo andare per il sottile fatto da Bosch ancorchè il brevetto fosse CRF, e il multiair.
Mi sono perso qualcosa? Quando hanno azzeccato una meccanica dedicata come 159, tanto han fatto che son riusciti a fare una macchina di scarso appeal e successo a causa di un peso elevato, consumi quindi non proprio "economici", e via discorrendo.
Se poi ci si vuol raccontare che la gente compera altrove perchè è ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso!, beh, basti ricordare che i tanti deficienti (che ci sono) e che comperano altrove c'erano anche in Alfa e compravano Alfa pur non facendo oltre i 120 orari su auto da 200 e al vertice per prestazione.
E perchè lo facevano? Perchè ne avevano ben motivo. Perchè l'amico che se ne intendeva consigliava Alfa. Oggi consiglia Audi, consiglia BMW, sul basso consiglia VW o Toyota. Ma mica perchè si è diventati tutti esterofili o deficienti, semplicemente perchè senza paraocchi, e considerando il value for money di prodotto, servizio, tenuta usato le vetture della concorrenza sono complessivamente migliori.
Si può cercare ogni scusante per confutare questo assioma, ma saranno tutte coperte troppo corte, che se coprono di quà, scoprono di là.
Per anni all'Alfa Romeo se la son raccontata che chi comprava Audi lo faceva per il nome, senza sapere (perchè non erano figli dell'Alfa che fu, e quindi erano e rimangono ignoranti, fermo restando che prendono a calci quelli che lo sanno) che quella stessa condizione, con sempre fondamento, era propria anche di Alfa Romeo.
Allora forse è meglio affrancarsi, a prescindere da quello che uno guida o gli piace, facendo un discorso un po' "vero" e senza partigianeria, dall'idea che si è avuta di Alfa grazie ad Alfiat, dove già un motore con 10cv d+ deve sembrare "quello che val la pena di pontificare". Ma pontificare che cosa? Non credo di essere ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso!, ma forse solo un cliente maturo che sa di Alfa qualcosina, se dico che io ste macchine (3 in 5 anni) me le sono comperate considerando le mie esigenze non da top driver ma da utente un po' sportiveggiante (di sicuro meno che in passato) e soprattutto le cifre che le ho pagate.
Avessi voluto avere delle macchine "come erano (di percezione) le Alfa di una volta", ma una macchina Alfiat non la potevo sicuramente comperare! Così come chi ha delle esigenze, su vetture moderne, un po' elevate e ha (beato lui) da spendere, compra dell'altro e Alfa chiaramente manco la calcola.
Allo stesso modo di come trent'anni fa non calcolava minimamente una 131 rispetto a una Giulietta! E purtroppo a suffragio di questa tesi ci sono tonnellate di persone ex Alfiste, che dopo essersi rotte le balle di dover avere prodotti e servizi di una certa levatura, han preso auto della concorrenza e ne sono entusiasti.
Ora, Marchionne dice che non è all'altezza, bene, è vero, forse non siamo + però manco all'altezza dei generalisti se andiamo avanti di sto passo con una gamma da "marca in saldo per fine attività" e non lo siamo anche grazie a lui.
E a tanti altri, da 24 anni a sta parte. Ma dove si crede di andare? A far concorrenza alle categorie non premium con dei prezzi da Golf? Mah, contento lui, contenti tutti. Di per me mi sa che stiamo arrivando alla resa dei conti finale, laddove si capirà prendendo le facciate contro i muri che la politica fiat su Alfa è stata nel complesso sbagliata, e che negli ultimi anni si è data una accelerazione capitale in una direzione che era da cambiare già lustri fa.