La trsaformazione di un motore aspirato in sovralimentato è sempre cosa complicata, ma certamente è più semplice con un compressore ad azionamento meccanico che con un turbocompressore.
Ritengo che la strada migliore sia quella del compressore volumetrico, anche perchè questo, a differenza del compressore centrifugo, garantisce l'incremento della pressione di sovralimentazione in maniera pressoché lineare fin da regimi appena superiori al minimo, quindi guidare un'auto con compressore volumetrico è molto simile a guidare un'auto dotata di motore di maggior cilindrata.
Il tipo più utilizzato e il Roots a tre lobi che ha anche il vantaggio di essere abbastanza compatto e ragionevolmente affidabile (purché non lo si faccia girare a più di 6.500-7.000 giri).
Il moto si preleva dalla cinghia servizi, se possibile montando una puleggia a doppia gola all'albero motore e quindi usando una cinghia dedicata, altrimento montando una puleggia a doppia gola su un'altro componenete (di solito l'alternatore) o, più raramente, usando una cinghia più lunga e facendo un'ulteriore rinvio. E' preferibile usare una cinghia poli-v e non una chinghia dentata per evitare sdentature o peggio rotture meccaniche in caso di blocco del compressore (è raro, ma si possono teoricamente verificare ritorni di fiamma nel collettore che ritornando al compressore cercano ci farlo girare al contrario...).
All'ingresso del compressore va montato un filtro aria adeguato e a metà tra filtro e compressore va montato il misuratore di massa aria.
All'uscita l'aria compressa deve essere fatta passare per un intercooler perchè a parità di compressione i volumetrici scaldano l'aria molto più di una turbocompressore: non è necessario solo se si rimane a valori di pressione molto bassi, ma comunque è bene provvedere al raffreddamento dell'aria perchè ciò riduce il rischio di detonazione, specialmente se non si riduce il rapporto di compressione.
A monte della valvola a farfalla va messa una pop-off a sfiato libero o a ricircolo per evitare che il rilascio si abbiano picchi di pressione (visto che il compressore continua a girare, almenoché non venga disinserito da una frizione magnetica applicata alla puleggia, con le relative complicazioni a livello di controllo del suo intervento). Sul collettore di aspirazione va messa una valvola di sfiato tarata sul picco massimo di pressione. Si può anche costruire con un piattello appositamente sagomato, un perno filettato, una molla e una vite di registrazione. E' infatti indispensabile che la pressione di sovralimentazione non superi mai il valore impostato. Il componente è inoltre utile a evitare gli effetti dannosi di eventuali onde di pressione di ritorno.
Poi ovviamente bisogna adeguare la mappatura di accensione e iniezione: la curva di anticipo segue di norma l'andamento di quella usata per l'aspirato ma va leggermente alzata (senza esagerazioni onde limitare il pericolo di detonazione) mentre per la seconda bisogna aumentare i tempi di iniezione per mantenere il giusto rapporto stechiometrico a fronte del maggiore apporto di aria. Sarebbe in tesi opportuno aumentare la pressione di iniezione usando un apposito regolatore e la mappa va attentamente rivista per evitare irregolarità di alimentazione, specialmente al minimo.
Rimanendo sotto i 0,4 bar di sovrapressione massima non dovrebbe essere indispensabile effettuare lavori a livello di motore ma è ovvio che il margine di affidabilità ne risulta ridotto. Consigliabile il miglioramento del raffreddamento del motore, a partire dall'installazione del radiatore olio.