stupro di capodanno.... 2 anni e 8 mesi...
ccadde la notte di San Silvestro durante la festa organizzata alla Fiera
Arrestato, scarcerato, rinchiuso a Regina Coeli per il decreto antistupri, è tornato libero
Roma, condanna per lo stupro di Capodanno
Due anni e otto mesi al violentatore
Roma, condanna per lo stupro di Capodanno Due anni e otto mesi al violentatore
ROMA - Condannato per violenza sessuale il giovane che abusò di una ragazza durante la festa di Capodanno alla Fiera di Roma. Due anni e otto mesi di reclusione inflitti a Davide Franceschini, 22 anni di Fiumicino, che confessò di essere il responsabile dello stupro: "Ma ero sotto l'effetto degli stupefacenti".
Al termine del rito abbreviato, il giudice ha fissato in 10 mila euro la provvisionale da versare alla ragazza e in 3 mila al comune di Roma costituito parte civile nel procedimento. "E' una sentenza equilibrata", ha ammesso l'avvocato dell'imputato. Il pm Vincenzo Barba aveva chiesto una pena più severa: 4 anni.
Quella sera, alla Fiera di Roma, Davide fu intervistato da una troupe televisiva di Studio Aperto. Gli domandarono se voleva lanciare un messaggio ai giovani: "Sì che lo voglio fare", rispose. "Nel 2009 c'è da divertirsi, ma ragazzi, date retta a me: non bevete e non fate cose strane". Qualche ora dopo, in un angolo isolato della Fiera, aggredì la ragazza, "ma avevo bevuto", tentò di giustificarsi con il giudice.
Franceschini era stato messo agli arresti domiciliari pochi giorni dopo la violenza, riportato in cella per il cosiddetto Decreto antistupri che prevede la carcerazione preventiva per questo tipo di reati, e rimesso infine in libertà dopo quattro giorni. Stamane il ragazzo era in aula. Al suo fianco, come sempre, la madre convinta, anche dopo la condanna, che suo "figlio è innocente".
"Me lo avevano detto che le difese degli stupratori dicono sempre che le donne erano consenzienti o che sono delle provocatrici. Io non ci credevo, non volevo crederci. Pensavo che non esistessero persone così cattive, invece è successo anche a me". Lo scriveva la ragazza stuprata tre mesi dopo la violenza, in una lettera aperta a Repubblica. "Oggi ho paura di tutto. Ho paura di camminare da sola. Ho paura del buio, ho paura del mio futuro. Lo so che non mi debbo vergognare, ma non è facile. Potrò dimenticare? Potrò ritornare a fare una vita normale?"
(15 giugno 2009)
nemmeno un giorno di galera....
ccadde la notte di San Silvestro durante la festa organizzata alla Fiera
Arrestato, scarcerato, rinchiuso a Regina Coeli per il decreto antistupri, è tornato libero
Roma, condanna per lo stupro di Capodanno
Due anni e otto mesi al violentatore
Roma, condanna per lo stupro di Capodanno Due anni e otto mesi al violentatore
ROMA - Condannato per violenza sessuale il giovane che abusò di una ragazza durante la festa di Capodanno alla Fiera di Roma. Due anni e otto mesi di reclusione inflitti a Davide Franceschini, 22 anni di Fiumicino, che confessò di essere il responsabile dello stupro: "Ma ero sotto l'effetto degli stupefacenti".
Al termine del rito abbreviato, il giudice ha fissato in 10 mila euro la provvisionale da versare alla ragazza e in 3 mila al comune di Roma costituito parte civile nel procedimento. "E' una sentenza equilibrata", ha ammesso l'avvocato dell'imputato. Il pm Vincenzo Barba aveva chiesto una pena più severa: 4 anni.
Quella sera, alla Fiera di Roma, Davide fu intervistato da una troupe televisiva di Studio Aperto. Gli domandarono se voleva lanciare un messaggio ai giovani: "Sì che lo voglio fare", rispose. "Nel 2009 c'è da divertirsi, ma ragazzi, date retta a me: non bevete e non fate cose strane". Qualche ora dopo, in un angolo isolato della Fiera, aggredì la ragazza, "ma avevo bevuto", tentò di giustificarsi con il giudice.
Franceschini era stato messo agli arresti domiciliari pochi giorni dopo la violenza, riportato in cella per il cosiddetto Decreto antistupri che prevede la carcerazione preventiva per questo tipo di reati, e rimesso infine in libertà dopo quattro giorni. Stamane il ragazzo era in aula. Al suo fianco, come sempre, la madre convinta, anche dopo la condanna, che suo "figlio è innocente".
"Me lo avevano detto che le difese degli stupratori dicono sempre che le donne erano consenzienti o che sono delle provocatrici. Io non ci credevo, non volevo crederci. Pensavo che non esistessero persone così cattive, invece è successo anche a me". Lo scriveva la ragazza stuprata tre mesi dopo la violenza, in una lettera aperta a Repubblica. "Oggi ho paura di tutto. Ho paura di camminare da sola. Ho paura del buio, ho paura del mio futuro. Lo so che non mi debbo vergognare, ma non è facile. Potrò dimenticare? Potrò ritornare a fare una vita normale?"
(15 giugno 2009)
nemmeno un giorno di galera....