Eccomi reduce dal Motor Show. Che dire, un vero spettacolo. Appena entrato nel padiglione mi sono ritrovato già gli stand di Lamborghini, Porsche, Bugatti e Koeesinger (poste una davanti all’altro) e poi Bertone, Pininfarina, Giugiaro, Gumpert con la sua minacciosa Apollo, per non parlare del delizioso stand Lotus. Impossibile restare impassibili davanti alla veduta dall’alto del secondo padiglione dal quale si accede dal primo tramite delle scale. Semplicemente impressionante, un pullulare di persone, luci e suoni, sembrava di scendere in un girone infernale.
E a dare questa sensazione non era solo la folla (per muoversi tra gli stand di Lamborghini e Bugatti bisognava fare realmente a spallate tipo mischia di rugby) ma anche dalla temperatura da clima desertico ed una percentuale di CO2 nell’aria da far impallidire qualsiasi sostenitore del protocollo di Kyoto !
Venendo al dunque mi ha letteralmente impressionato il gruppo VW. Un conto è pensare a quello che sono in grado di produrre, un altro è vederlo spiegato dal vivo. Dalla Veyron Vitesse alla balistica Aventador J, rilassandosi con qualche Bentley, sognare qualche strada costiera a bordo della nuova Boxster (colore champagne veramente spettacolare) ha fatto addirittura passare in secondo piano bolidi come la R8 GT e TTRS Plus che si confondevano in un tripudio di Up, Golf, Seat etc…
Ma il sorriso più sincero me lo ha strappato lo stand Bertone. E’ stato proprio il primo in cui mi sono imbattuto, conteneva un avveniristico prototipo ed una deliziosa variante della Giulietta del ’58 spider semplicemente incantevole che è riuscita a catalizzare l’attenzione di tutti. Arrivare a Ginevra a bordo di un’Alfa che porta la sua firma sulla carrozzeria e cominciare la visita proprio con un’altra Alfa con la stessa “B” stilizzata sui fianchetti è stato un qualcosa che mi ha veramente inorgoglito.
Lo stand Ferrari naturalmente è stato uno di quelli più affollati, esponeva la nuova Berlinetta (bellissima la versione grigia) e come sottofondo sonoro troneggiava il rombo del v8. Quello attiguo della Maserati attirava l’attenzione solo grazie alla magnifica linea della GT presentata in nuove colorazioni veramente vivaci in grado di coniugarsi con la sua linea unica. Ma comunque forse è arrivato il momento di rinnovare almeno la Quattroporte che appariva veramente “spenta”.
Altre chicche sono state la Artega GT sublime nella semplicità della sua linea e nelle sue proporzioni, le Fischer splendide veramente le Morgan senza tempo (come la 3 Wheels) ma anche in versione elettrica. C’erano poi un sacco di elaboratori come Ruf, Brabus, Gemballa etc… con creazioni che molto spesso rasentavano, secondo il mio personalissimo ed opinabile parere, un livello di esagerazione più in linea con il festival del tuning che con un salone dell’auto, ma visto il contesto geografico è più che comprensibile.
La colonna sonora più azzeccata (volendo escludere il V8 ferrari) è stata quella dello stand BMW, una musica fatta di bassi e suoni elettronici in grado di darti un senso di incombenza come la linea a siluro della nuova M6. Che dire la mistura di musica e scheda dati è stata in grado di fare una lieve breccia nel mio cuore più delle sue linee forse un po’ troppo “lisce”. Passarci davanti sembrava quasi pericoloso era come se quella mandria di più di 500 cv potesse mettersi in movimento all’improvviso anche a motore spento !
Il mio tour grazie a quella visione da dolce vita della Giulietta di Bertone è stato tutto improntato sul “godersi la guida”, quindi mi sono soffermato soprattutto sulle auto in grado di rendermi felice alla guida, però complici i miei compagni di viaggio ho dato pure un occhio alle auto per i comuni mortali. Toyota - Lexus e Renault – Nissan fanno proprio sul serio con la tecnologia elettrica. I prototipi Renault a 2 posti in linea sono sicuramente state le vetture preferite dei bambini che per via della loro linea simpatica e degli sportelli a ghigliottina devono averle scambiate per vetture giostra. Però gli interni hanno resistito alle loro scarpette !
Tra le city car, quella che ha riscosso maggiore successo tra le ragazze della compagnia è stata la 208 esposta in tutta la gamma di colori ha fatto impazzire le donne nella tonalità viola con degli interni veramente belli (a giudicare dallo scorcio dei seggiolini che si intravedeva). Ammiratissima nonostante non sia più una novità la RCZ.
Mercedes faceva bella mostra delle nuove SL (mastodontica) ed SLS spider. La nuova classe A devo ammettere che dal vivo non è niente male, bassa e larga è proprio una due volumi carina. Termino con le sportive gemelle di Toyota e Subaru, secondo me sono auto da comprare solo per la guida, come linea dal vivo non acquistano niente rispetto alle immagini che già girano e a me sembrano un po’ poco personali nella zona del muso ma quello che si cela sotto la carrozzeria è tutto un altro discorso.
Un particolari menzione per lo stand della Kia, le linee delle sue vetture sono molto a passo con la concorrenza, ma il pezzo forte è stata l’offerta di bottigliette di Schweppes in vari gusti che a quella temperatura torrida sembrava più la distribuzione dell’acqua per i profughi di una traversata desertica.
Il nostro giro termina con lo scioglimento di un mio eterno dilemma su quali siano le linee più belle tra Jaguar XK e Aston Martin. Io e mia moglie ci abbiamo ragionato ed alla fine sapete chi è la vincitrice ? Il classico terzo litigante, la Maserati GT, una soluzione “pareto efficiente” per la nostra coppia ma non per il nostro portafoglio.
Usciamo con il sorriso sulle labbra dopo aver visitato lo stand Tata ed aver letto il nome di una berlina 3 volumi 4 porte, la Tata “Manza”, un nome azzeccatissimo con le prestazioni che promette la vettura. Ah quasi dimenticavo c’era una Jaguar SW posta in alto nello stand in posizione tipo tiro al bersaglio, peccato che non vendessero frutta e verdura nel settore bar e ristorazione della fiera (tra parentesi si mangia discretamente nel ristorantino interno e abbiamo beccato una cameriera veramente felice di lavorare con clienti italiani) !
Volete veramente sapere dello stand Alfa ? Giulietta e Mito. I disperati che alzavano gli occhi al cielo potevano però incrociare in un monitor alcune immagini della 4C.
Usciamo innamorati della Boxster e della Giulietta di Bertone, risaliamo sulla nostra GT e mentre ripercorro la strada verso casa non posso fare a meno di pensare quanto le distanze si siano accorciate con la Gattona, basta avere del tempo libero, una meta e partire. Quello che si incontra poi per strada è solo piacere. Abbiamo visto tante auto, abbiamo fantasticato, criticato ed apprezzato ma il necessario lo abbiamo già, racchiuso in una linea che non tramonta mai e in due lettere GT.
P.S. le foto devo ancora scaricarle ma credo che ne posterò qualcuna, ieri sera sono arrivato a casa alle 23.30 e sta mattina la sveglia è suonata alle 6, non ho avuto il tempo materiale. :matto)