Mi permetto di rispondere in quanto Consigliere del Comitato Amici del Museo nonchè amico del Presidente dell'Alfa Club Milano, associazione che ha ritirato la sua adesione al Comitato poche settimane fa.
Il discorso è presto detto, ed è la medesima cosa che dissi personalmente al Presidente di Alfa Club Milano settimane fa quando questo suo evento era in embrione: non lo ritengo utile, e men che meno credo vi sia da ringraziare un Comune che c'entra come i cavoli a merenda (Milano, scelto credo per avere più visibilità mediatica) e che semmai avrebbe dovuto agire ai tempi della "portineria del Portello". La direzione regionale invece non credo debba essere necessariamente ringraziata in modo così oceanico.
Appare chiaro che mentre il Comitato agisce senza reclame e valutando molto bene gli impatti (pro e contro) che ogni azione collegata al discorso Museo ha, da altre parti si ritiene più "foriero di cose buone" l'essere sempre sui media, siano essi televisivi o della carta stampata, "facendo vedere che ci siamo" (da quel che ho capito il discorso è questo quà).
La mia personale riflessione, che non inficia in alcun modo il rispetto per chi ritiene di organizzare eventi di tal genere e per chi vi partecipa - parecchi amici e conoscenti, e fan bene se se la sentono -, è che semmai il can-can possa essere addirittura controproducente. Non mi risulta che gli appassionati che stan dietro a questo impegno mediatico siano andati, pure chi ne aveva titolo e dovere, a "cantarle direttamente alla Fiat", preferendo attendere un non si sa che risultato utilizzando canali che sicuramente l'azienda poco sopporta, azienda che non è ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! e conosce benissimo l'esistenza di un "gruppo di appassionati". La differenza che non si vuol evidentemente capire fra un PRIMA e l'ADESSO è che quella categoria prima considerata - anche se non tantissimo - viene da mesi (come si capì, e come dissi chiaro) ignorata o tenuta in scarsissimo (per non dire nullo) conto.
Checchè ognuno speri, e ferma restando la stima o non stima che ognuno ha per un'azienda che si distingue per certi comportamenti, la Fiat è ancora proprietaria del marchio e del Museo. Per cui in casa d'altri è chiaro che..... gli altri impongono quello che gli pare; credo inoltre che per ottenere qualcosa da qualcuno si debbano usare consone metodologie e mettersi in mente target raggiungibili, lavorando ad ampio spettro per ottenerli. Se, quindi, per esempio, si va predicando che si pretende "le scuse di Marchionne a tutti gli appassionati", beh, mi sa che non si ha un target raggiungibile. Qualsiasi metodologia posta a servizio di quel target sarà quindi inutile. Il Comitato agisce in modo diverso, mantenendo contatti ad ampio spettro, ufficiali, ponendo domande chiare a chi è preposto, cercando riscontri per avere una vision reale e non "da pettegolezzo", senza abbassare la guardia. Pronto, in qualsiasi momento e qualora ce ne fosse la necessità, ad agire in ogni sede (bonariamente o giudiziaria) per il rispetto del vincolo. E lavorando sempre, certosinamente, per far comprendere a un'azienda che non brilla per attenzione a certe cose e certo mondo, che è utile per tanti (anche per loro) cambiare punto di vista sull'argomento museo, dato che vi è pure un vincolo da rispettare. Dal momento che gli appassionati, sicuramente basando questo sul pregresso, hanno visto la chiusura come una "ripicca" definendo quindi Fiat capace di ripicche, avrebbero ben potuto pensare che:
1. esistono tre "gradi" di ricorso, passando per il TAR e arrivando alla Presidenza della Repubblica, con scadenze diverse e diluite nel tempo.
2. la prima scadenza è passata, e nessun ricorso è stato presentato.
3. nei primi giorni di aprile scade il termine per il ricorso al TAR, alla data del 22 scorso NON presentato (nonostante ci sia stato chi ha detto "è stato già presentato" settimane fa e chi "lo stanno preparando, sicuramente"). Non solo, sembra che neppure abbiano voglia di presentarlo.
Dato il discorso ripicca di cui sopra, si capirà che non è così barbino pensare che questo tipo di iniziativa può suscitare certi "pruriti", già suscitati (fortunatamente senza che sia cambiato nulla) mesi fa.
Ora, se si vuol essere seri e far qualcosa che vada oltre la manifestazione di un livore e di una incazzatura comprensibili e anche condivisibili, bisogna pensare che il modo "personale" e le "opinioni personali", le "congetture", il "mi è stato detto che" e via discorrendo, non son sufficienti, non valgono, su certi livelli. Ad altri livelli va bene il pettegolezzo, la personale intuizione (che a volte è giusta, a volte sbagliata), il personale metro di giudizio come "unico".
Ad un tavolo di poker giochi con gente che gioca per se stessa, che va interpretata, e con le carte casuali che vengono, secondo le regole del poker. Se si vuol giocare a briscola, si giochi altrove o si gioca da soli, se si è da soli va sempre tutto bene, certamente.
Ribadisco il massimo rispetto per chi ha organizzato, e per chi parteciperà a questo evento, che sicuramente avrà un riscontro mediatico importante. Questo non è il target che il Comitato vede come "idoneo" o "necessario". Il Comitato non è stato comunque richiesto, ufficialmente, della partecipazione, nè tantomeno di una opinione pre-organizzazione.
Il discorso è presto detto, ed è la medesima cosa che dissi personalmente al Presidente di Alfa Club Milano settimane fa quando questo suo evento era in embrione: non lo ritengo utile, e men che meno credo vi sia da ringraziare un Comune che c'entra come i cavoli a merenda (Milano, scelto credo per avere più visibilità mediatica) e che semmai avrebbe dovuto agire ai tempi della "portineria del Portello". La direzione regionale invece non credo debba essere necessariamente ringraziata in modo così oceanico.
Appare chiaro che mentre il Comitato agisce senza reclame e valutando molto bene gli impatti (pro e contro) che ogni azione collegata al discorso Museo ha, da altre parti si ritiene più "foriero di cose buone" l'essere sempre sui media, siano essi televisivi o della carta stampata, "facendo vedere che ci siamo" (da quel che ho capito il discorso è questo quà).
La mia personale riflessione, che non inficia in alcun modo il rispetto per chi ritiene di organizzare eventi di tal genere e per chi vi partecipa - parecchi amici e conoscenti, e fan bene se se la sentono -, è che semmai il can-can possa essere addirittura controproducente. Non mi risulta che gli appassionati che stan dietro a questo impegno mediatico siano andati, pure chi ne aveva titolo e dovere, a "cantarle direttamente alla Fiat", preferendo attendere un non si sa che risultato utilizzando canali che sicuramente l'azienda poco sopporta, azienda che non è ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! e conosce benissimo l'esistenza di un "gruppo di appassionati". La differenza che non si vuol evidentemente capire fra un PRIMA e l'ADESSO è che quella categoria prima considerata - anche se non tantissimo - viene da mesi (come si capì, e come dissi chiaro) ignorata o tenuta in scarsissimo (per non dire nullo) conto.
Checchè ognuno speri, e ferma restando la stima o non stima che ognuno ha per un'azienda che si distingue per certi comportamenti, la Fiat è ancora proprietaria del marchio e del Museo. Per cui in casa d'altri è chiaro che..... gli altri impongono quello che gli pare; credo inoltre che per ottenere qualcosa da qualcuno si debbano usare consone metodologie e mettersi in mente target raggiungibili, lavorando ad ampio spettro per ottenerli. Se, quindi, per esempio, si va predicando che si pretende "le scuse di Marchionne a tutti gli appassionati", beh, mi sa che non si ha un target raggiungibile. Qualsiasi metodologia posta a servizio di quel target sarà quindi inutile. Il Comitato agisce in modo diverso, mantenendo contatti ad ampio spettro, ufficiali, ponendo domande chiare a chi è preposto, cercando riscontri per avere una vision reale e non "da pettegolezzo", senza abbassare la guardia. Pronto, in qualsiasi momento e qualora ce ne fosse la necessità, ad agire in ogni sede (bonariamente o giudiziaria) per il rispetto del vincolo. E lavorando sempre, certosinamente, per far comprendere a un'azienda che non brilla per attenzione a certe cose e certo mondo, che è utile per tanti (anche per loro) cambiare punto di vista sull'argomento museo, dato che vi è pure un vincolo da rispettare. Dal momento che gli appassionati, sicuramente basando questo sul pregresso, hanno visto la chiusura come una "ripicca" definendo quindi Fiat capace di ripicche, avrebbero ben potuto pensare che:
1. esistono tre "gradi" di ricorso, passando per il TAR e arrivando alla Presidenza della Repubblica, con scadenze diverse e diluite nel tempo.
2. la prima scadenza è passata, e nessun ricorso è stato presentato.
3. nei primi giorni di aprile scade il termine per il ricorso al TAR, alla data del 22 scorso NON presentato (nonostante ci sia stato chi ha detto "è stato già presentato" settimane fa e chi "lo stanno preparando, sicuramente"). Non solo, sembra che neppure abbiano voglia di presentarlo.
Dato il discorso ripicca di cui sopra, si capirà che non è così barbino pensare che questo tipo di iniziativa può suscitare certi "pruriti", già suscitati (fortunatamente senza che sia cambiato nulla) mesi fa.
Ora, se si vuol essere seri e far qualcosa che vada oltre la manifestazione di un livore e di una incazzatura comprensibili e anche condivisibili, bisogna pensare che il modo "personale" e le "opinioni personali", le "congetture", il "mi è stato detto che" e via discorrendo, non son sufficienti, non valgono, su certi livelli. Ad altri livelli va bene il pettegolezzo, la personale intuizione (che a volte è giusta, a volte sbagliata), il personale metro di giudizio come "unico".
Ad un tavolo di poker giochi con gente che gioca per se stessa, che va interpretata, e con le carte casuali che vengono, secondo le regole del poker. Se si vuol giocare a briscola, si giochi altrove o si gioca da soli, se si è da soli va sempre tutto bene, certamente.
Ribadisco il massimo rispetto per chi ha organizzato, e per chi parteciperà a questo evento, che sicuramente avrà un riscontro mediatico importante. Questo non è il target che il Comitato vede come "idoneo" o "necessario". Il Comitato non è stato comunque richiesto, ufficialmente, della partecipazione, nè tantomeno di una opinione pre-organizzazione.