Si, ovviamente dopo un tot di chilometri la batteria sara' carica, ma:
-per esperienza la quantita' di energia che l'auto spenta (e senza antifurto!) assorbe in una settimana non la recupera con 200 Km (in 2 ore) circa di strada (ripetendo la cosa per qualche mese mi ritrovavo con la batteria scarica). Se invece usi l'auto tutti i giorni non c'e' problema.
-l'energia per caricare la batteria la paghi al distributore, e secondo me ti costa meno se invece che al distributore la paghi all'ENEL.
-l'alternatore non fa tanto bene a una batteria molto scarica perche' la carica troppo rapidamente (nessun problema quando la batteria e' poco scarica)
Spiego l'ultimo punto: tutti sanno (quelli che lo sanno) che le batterie al piombo acido si caricano "a tensione costante", e che la corrente di carica e' inversamente proporzionale allo stato di carica.
In altre parole, ho una batteria scarica, le applico una tensione fissa (14,5 Volts) e avro' una certa corrente che entra nella batteria. Questa corrente si riduce mano a mano che la batteria si carica, fino ad arrivare a 0 (non e' vero, ci sono sempre un centinaio di milliampere residui) a batteria carica.
Questo e' quello che sa qualsiasi elettrauto.
Ma non e' del tutto corretto (solo che per fortuna anche i caricabatterie che non lo sanno, messi in mano a elettrauto che non lo sanno, funzionano lo stessso correttamente): le batterie al piombo acido, soprattutto quelle da avviamento (progettate per dare grandi spunti ma non per erogare grandi correnti in maniera continuativa, ne' per essere sottoposte a "scarica profonda") vanno caricate con una corrente massima (ma proprio massima!) di C/2; molto meglio C/5 (dove C e' la capacita' in Ampere/Ora della batteria).
Quindi in una batteria da 50Ah non dovrei infilare dentro piu' di 25A, ma e' un valore tiratissimo: molto meglio stare su C/5 ovvero 10A.
Piu' stai basso e meglio e' per la batteria, ma piu' ci metti a caricarla.
Ora, i caricabatterie sono in grado intrinsecamente di rispettare questo limite (a parte quelli fichi come il mio
, che invece sono fatti apposta per farlo): finche' la batteria chiedeREBBE troppa corrente il caricabatterie non ce la fa, il trasformatore che ha all'interno "si siede", ovvero diminuisce la tensione erogata.
In questo modo si ha che nella prima fase della carica la corrente e' costante ed e' quella massima erogabile dal caricabatterie, mentre la tensione varia da un valore minimo, fino a raggiungere i 14,5 Volt. Raggiunta questa soglia, la batteria non e' ancora carica, ma il caricabatterie ha raggiunto la sua tensione massima e non va piu' su. Adesso mano a mano che la batteria continua a caricarsi la corrente erogata scende.
Abbiamo quindi una prima fase a corrente costante e una seconda fase a tensione costante.
Di sicuro il caricabatterie non e' in grado di erogare una corrente dannosa per la batteria.
Guardiamo adesso l'alternatore: ha un regolatore che limita la tensione a 14,5 Volt. Bene.
Leggiamo la sua targhetta: c'e' scritto fino a che valore di corrente riesce a mantenere questa tensione. Non so quanto sia sulle nostre auto, l'ultimo alternatore che ho letto era su una Punto TD, ed era da 95 Ampere!!
Infatti una macchina avviata coi cavi (e con la batteria in ordine) sara' in grado di riavviarsi da sola gia' dopo un paio di minuti.
Ovvio che in emergenza (messa in moto coi cavi mentre mi trovo in mezzo al nulla) metto in moto e me ne torno a casa con la batteria collegata, ma se posso io lo evito...
EDIT: i caricabatterie grossi e pesanti, anche abbastanza costosetti, con regolazione della corrente di carica (ne ho uno regolabile su 4 livelli) non fanno altro che utilizzare diversi avvolgimenti del trasformatore, diminuendo si la corrente che questo e' in grado di erogare, ma proporzionalmente alla tensione massima che e' in grado di erogare! Si sgamano facilmente perche' una volta che la corrente scende a "0" con una impostazione bassa, salira' a valori importanti aumentando la regolazione della corrente stessa. Ma se io dico che la corrente massima e' 2 Ampere, e la corrente reale e' 0,1; come mai nel momento che sposto il limite a 5 Ampere la corrente reale diventa 5 Ampere? Perche' nello spostare il limite a 5 Ampere aumento anche la tensione!
Bisognerebbe misurare la tensione per capire se la tensione nell'impostazione piu' alta e' troppo alta (cosa da evitare!!!) oppure se e' quella giusta e quindi con le impostazioni piu' basse non sto caricando correttamente.
Guardate che i caricabatterie degli elettrauto sono spesso fatti cosi' :KO)