Nuova Giulietta - prime info ufficiali pag. 19

Dani_22":1at3cxu8 ha detto:
marioddm":1at3cxu8 ha detto:
alk147":1at3cxu8 ha detto:
...
Sgarbi ha detto della Bindi che è più bella che intelligente, ma non credo fosse un complimento.
Eh no, è stato Berlusconi a fare quel complimento. Praticamente ha detto che la Bindi è ipofrenica, ma lei è rimasta interdetta, non si è capito se avesse capito...

Non è vero, fu Vittorio Sgarbi. Alcuni mesi dopo Berlusconi riprese la boutade.
Questo per dire che ogni cagata che fa Berlusconi ooohhh fa scalpore.. la stessa cosa la dice Sgarbi
che comunque non è uno che passa inosservato.. e non se ne ricorda nessuno.
diamoci pure un taglio che non ce ne frega niente di chi l'ha detto
 
giangirm":2ozlqveh ha detto:
francesco147":2ozlqveh ha detto:
e allora apettiamo una recensione di massai su nuvolari tv.... :drive)
mi sembra che qualcosa abbia già detto alla presentazione a Ginevra, senza slanciarsi troppo in complimenti.
Non ricordo più se era su Nuvolari TV o su Quattroruote di Marzo.

Massai collabora con 4R; chissà magari la Giulietta l'han fatta testare a lui e sul numero di Maggio leggeremo la sua recensione.
 
bello quel blu.
Le cromature (o finte tali) sono al punto giusto.
man mano che la vedo mi piace un po' di più, ma continua a non colpirmi quanto le Alfa anni 2000
 
Auto:

Si è fatta aspettare, ma adesso ci siamo. Ecco la prima prova su strada dell'Alfa Romeo Giulietta, l'auto più attesa del 2010.
Sulle curve della pista di Balocco (Vercelli) e non solo: un test da cima a fondo, che potrete leggere con tutti i rilevamenti su Auto in edicola in giovedì 15 aprile.
Il modello provato è la Giulietta 1.4 Turbo benzina da 170 cavalli e vi diciamo subito un paio di cose: il motore è bello tonico nell'erogazione e nel sound, l'auto su strada è quasi priva di rollio ma allo stesso tempo molto confortevole.
Volete qualche numero?
Velocità massima rilevata 212,1 km/h, accelerazione da 0 a 100 km/h in 7"88 e a 130 km/h percorre 11,7 km/litro.
Al cuor sportivo non si comanda è bello ascoltare il tono cupo dello scarico. Il comportamento è sempre preciso, sia sul misto sia sul veloce, facile da assimilare. Lo Sterzo è sensibile e diretto, il cambio ha innesti brevi e precisi (un ritorno, finalmente, ai fasti del passato) la frenata è pronta e la stabilità è molto buona: le reazioni sono composte, il retrotreno è ben ancorato a terra. E come dicevamo il confort è di alto livello.
Il 1.4 turbo da 170 cv non delude, ha una risposta piena e decisa, peccato che a 5500 giri abbia già dato il meglio. Ma i numeri che avete letto sopra sono confortanti.

Com'è la Giulietta all'interno?
Il posto di guida è da sportiva, con seduta bassa e avvolgente. La plancia (tanto discussa nelle prime immagini pubblicate) è forse un po' invadente ma originale. L'abitabilità è ottima davanti, anche per l'accesso, mentre dietro bisogna essere disposti a fare qualche sacrificio. Il bagagliaio (350 litri) è regolare e in linea con quello della concorrenza. La visibilità è buona all'anteriore, meno al posteriore. Ottimo il climatizzatore, potente e silenzioso, la dotazione dell'allestimento più ricco Distinctive (prezzo da 24.200 euro in questa versione) è completa.
Il prezzo è parecchio al di sotto della BMW Serie 1 (31.350 euro la 1 Futura da 170 cv) e dell'Audi A3 (30.030 la TSFI da 160 cv), un po' sopra alla Golf (23.400 la TSI da 160 cv) in linea con i contenuti.
Che dire: Giulietta promossa!

(Ps. ci sono le immagini della Giulietta in blu)
 
Infomotori:

Alfa Romeo Giulietta - Test Drive (Balocco, VC). Dopo mesi di estenuante attesa, siamo finalmente giunti alla prima prova su strada (ed anche in pista, come vedremo più avanti) della nuova Alfa Romeo Giulietta, media premium della casa di Arese spasmodicamente attesa da un esercito di appassionati vecchi ei nuovi. Modello chiave per il rilancio del "Biscione" milanese, la Giulietta ha una grande responsabilità sulle spalle: brillare di luce propria in quanto a qualità e piacere di guida, in modo da fornire una valida alternativa alle temibili tedesche Audi A3 e Bmw Serie 1.

Lungo le barchesse che si sviluppano dal corpo centrale del centro prove di Balocco, avviene il primo contatto con la Giulietta, presente in molteplici esemplari e in vari colori. Dal vivo la nuova media italiana trasmette una sensazione di forza, possenza e dinamismo. La vettura sembra in moto anche da ferma, e denota una cura del dettagli maniacale. E’ sufficiente avvicinarsi a uno dei fari anteriori LED / bi-xenon per constatare come la qualità costruttiva fosse uno dei focus del progetto. Anche gli accoppiamenti delle lamiere, perfetti, ricordano vetture di segmento superiore. Il frontale parte dal classico scudetto Alfa per allargarsi nell’ampio cofano motore, solcato da profonde nervature che si sviluppano idealmente nei muscolosi passaruota, capaci di ospitare comodamente cerchi in lega da ben 19 pollici. La fiancata ricorda un cuneo, pulita ed aggressiva, impreziosita da un gradito ritorno: la maniglia della portiera posteriore affogata nel montante, una “chicca” tutta Alfa Romeo. Il posteriore è dominato dalla fanaleria retrò ed aggressiva, capace di trasformare all’imbrunire la Giulietta in una feroce granturismo. L’effetto scenografico è garantito.

Una volta calati (è il caso di dirlo) nell’abitacolo siamo subito colpiti dalla sensazione di solidità data dal chiudersi della portiera. L’atmosfera a bordo è del tutto particolare, una sorta gusto sportivo neo-classico pervade lo spirito di chi siede al posto di guida. Morbidi pellami rivestono volante, cuffia del cambio, freno a mano, gli avvolgenti sedili trapuntati e i pannelli porta. Il volante è ben dimensionato, a tre razze, facile da regolare. La console è pulita, caratterizzata da linee essenziali. Pochi comandi, intuitivi, quasi tutti di foggia tondeggiante in modo da enfatizzare l’effetto retrò. Il monitor del navigatore satellitare è a scomparsa, mentre la finitura della console la rende gradevole al tatto. Lo spazio a bordo non manca, neanche per quanto concerne il divano posteriore. Quest’ultimo è sufficientemente comodo anche per tre occupanti, anche se in due ovviamente, il livello di comfort cresce esponenzialmente. la nuova Giulietta arriva in Italia a maggio, prezzi a partire da 20.300 euro con dotazine ricca già dall'allestimento Progression. Alfa conta di piazzare nel primo anno di vendita oltre 100.000 pezzi.
 
Su strada

Durante la conferenza stampa, i giornalisti presenti sono stati messi a conoscenza nei dettagli dell'impegno profuso da Alfa Romeo per garantire una vettura sicura, prestante e soprattutto appagante da guidare. In particolar modo, il pianale ha ricevuto talmente tante modifiche da risultare sostanzialmente inedito. Il telaio presenta un'importante novità per la sicurezza: all'anteriore è capace di tre stadi di deformazione, capaci di assorbire al meglio gli urti contribuendo a preservare l'incolumità degli occupanti. Particolare cura è stata dedicata alle sopsensioni e allo sterzo con servoassistenza elettrica, anch'esso totalmente nuovo e sviluppato alla ricerca di una risposta pronta e sincera. Il cambio a sei marce è di serie per tutte le motorizzazioni, al pari del sistema Start & Stop. Le motorizzazioni corrispondono a due benzina (1.4TB da 120 CV e 1.4TB MultiAir da 170 CV) e due diesel (1.6 JTDM da 105 CV e 2.0 JTDM da 170 CV, entrambi MultiJet di seconda generazione. Al vertice della gamma troviamo il 1750 TBi da 235 CV abbinato all’esclusivo allestimento Quadrifoglio Verde.

Veniamo ora alla prova su strada vera e propria. Abbiamo percorso poco meno di 100 km a bordo di una Giulietta spinta dai 170 cavalli della 2.0 JTD lungo un percorso tra Balocco, Biella e Vercelli. La JTD più potente è riconoscibile dal doppio scarico posteriore, caratterizzato da una deliziosa rombosità.La nostra road map prevedeva tratti autistradali, tortuose strade di campagna ed attraversamenti urbani, consentendoci di saggiare le doti della Giuleitta in molteplici contesti. Il test della top di gamma Quadrifoglio Vedre da 235 cavalli ha avuto luogo in separata sede, presso il circuito di Balocco. La nostra Giulietta è piuttosto confortevole nonostante l'indole sportiva, le asperità dell'asfalto vengono assorbite con efficacia esemplare. Il manettino dell'Alfa DNA consente tre diverse regolazioni, seocndo i programmi Normal, Dynamic e All Weather. Settando i comandi su Dynamic, la centralina elettronica comanda un'erogazione più secca e diretta, lo sterzo si irrigidisce e tutta la vettura assume un comportamento piacevolmente spontaneo, da vera sportiva. In autostrada la Giulietta segue bene le traiettorie, ed affronta i cambi di direzione con pronta scioltezza, senza scomporsi. Fruscii aerodinamici e rumorosità meccanica non filtrano troppo nell'abitacolo. Lungo i tratti di percorso misto, ricchi di curve affrontati durante il test, la nuova media italiana ha messo in luce un autotelaio rigido e sospensioni ben tarate, componenti in grado di garantire una notevole efficacia nell'inserimento in curva. La Giulietta si mantiene in traiettoria con ostinata tenacia, anche forzando le andature. Il 2.0 JTD da 170 cavalli, coadiuvato dai secchi innesti del cambio a sei marce, spinge forte sin dai bassi regimi, senza tentennamenti di sorta. La frenata è potente e ben modulabile: inoltre, per quanto concerne il nostro esemplare, l'impianto ha messo in luce anche se maltrattato a dovere una buona resistenza all'affaticamento. Questo è quanto: dalla nostra prova emerge un quadro decisamente positivo, in attesa di essere confermato ed approfondito in occasione di un successivo long test drive. Aspettatevi inoltre, al più presto, il resoconto della prova in pista effettuata al volante di una Giulietta Quadrifoglio Verde da 235 cavalli.
 
Per mettere altra carne al fuoco ecco il video della prova di AUTOCAR

[youtube]YubXQh-CYwY[/youtube]

Vista in movimento sembra decisamente più bella! In un modo o nell'altro secondo me le foto un pò la distorgono sempre.
 
leggendo quanto riportato mi viene qualche dubbio...

Particolare cura è stata dedicata alle sopsensioni e allo sterzo con servoassistenza elettrica, anch'esso totalmente nuovo e sviluppato alla ricerca di una risposta pronta e sincera.

oppure

Lo Sterzo è sensibile e diretto, il cambio ha innesti brevi e precisi (un ritorno, finalmente, ai fasti del passato)

considerazioni ponderate rispetto a cosa, alla vecchia 147 a una golf o una bravo ?

poi parlano di deliziosa rombosità su un diesel ? :eek13)
 
garamant":1hkmn8ba ha detto:
ma i led lampeggeranno anche nelle vetture di serie :sgrat) :sgrat)

Oh mamma...i led lampeggiano perchè hanno una frequenza diversa rispetto al filmato. Nella realtà NON lampeggiano. Qualsiasi tipo di led filmato dà quell effetto
 
diegran":hfv69bw4 ha detto:
leggendo quanto riportato mi viene qualche dubbio...

Particolare cura è stata dedicata alle sopsensioni e allo sterzo con servoassistenza elettrica, anch'esso totalmente nuovo e sviluppato alla ricerca di una risposta pronta e sincera.

oppure

Lo Sterzo è sensibile e diretto, il cambio ha innesti brevi e precisi (un ritorno, finalmente, ai fasti del passato)

considerazioni ponderate rispetto a cosa, alla vecchia 147 a una golf o una bravo ?

poi parlano di deliziosa rombosità su un diesel ? :eek13)

Ma soprattutto la più grande arrampicata di specchi della storia giornalistica automotive:

"In particolar modo, il pianale ha ricevuto talmente tante modifiche da risultare sostanzialmente inedito."
:sedia) :sedia) :sedia)
Le modifiche fanno un pianale inedito! :lol: :lol: :lol: è come se un chirurgo plastico mi trapiantasse un viso di un altro e per questo io diventi un altra persona. :muaha) :muaha) :muaha)
 
Rax":1d21ef1w ha detto:
garamant":1d21ef1w ha detto:
ma i led lampeggeranno anche nelle vetture di serie :sgrat) :sgrat)
Oh mamma...i led lampeggiano perchè hanno una frequenza diversa rispetto al filmato. Nella realtà NON lampeggiano. Qualsiasi tipo di led filmato dà quell effetto

Quell'effetto è solo dovuto alla diversa frequenza tra i led e la telecamera che li riprende: è un effetto paragonabile a quello che si vede se si riprende con una telecamera un televisore (nella ripresa compaiono le striscie nere in quel caso). ;)

I led funzionano perfettamente 'dal vivo'. :)
 
da Repubblica

Giulietta, il grande assente rimane Sergio Marchionne
BALOCCO - E' Marchionne il grande assente. A Balocco per la presentazione della nuova Giulietta era proprio lui il più atteso. L'ad del gruppo Fiat aveva d'altronde già detto tutto o quasi a Roma, ieri in occasione della presentazione al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e quindi avrebbe avuto ben poco da aggiungere. Per ora ci dobbiamo accontentare del fatto che la Giulietta non sarà l'ultima Alfa e che il marchio continuerà ad esistere. Insomma che il gruppo ci punta ancora e che quest'anno l'obiettivo di vendita per il marchio sarà di circa 120 mila vetture (28 mila quelle già vendute nel primo trimestre). Non è molto ma se dovesse essere raggiunto un bel punto di partenza.
Ora però c'è la Giulietta (in vendita da maggio con prezzi a partire da 20.300 euro) con Harald Wester, numero uno dell'Alfa, a farne gli onori di casa. La sua è una presentazione essenzialmente tecnica, molto dettagliata e con poche previsioni per quanto riguarda il mercato. "Nel 2010 ne venderemo 40 mila in tutta Europa - ha detto il manager - ma è un numero dettato dalla difficile situazione di questo periodo perché il nostro obiettivo finale è quello di arrivare a 100 mila". Qualcosa più di un sogno ma che non costa nulla.

"Oggi - torna subito con i piedi per terra Wester - presentiamo un prodotto che è molto di più di un modello. E' la sintesi più avanzata di una grande tradizione e al tempo stesso un'anticipazione del futuro. E' una piattaforma su cui nasceranno vetture innovative non solo Alfa, in poche parole sarà la spina dorsale del futuro del nostro gruppo".

L'Alfa ci punta su questo modello e anche le parole di Wester lo confermano: "La Giulietta diventerà il nuovo riferimento delle compatte, una fascia di mercato che vale un quinto delle immatricolazioni e che al di là dei numeri ha un'importanza enorme perché ogni anno cattura circa il 50 per cento di nuovi clienti".


Confort, stile e tecnologia sono le parole ripetute da Wester. Nel design c'è infatti la mano di Lorenzo Ramaciotti che riassume il modello in "Tecnologia e bellezza con lo stile come punto di partenza e un linguaggio armonico con proporzioni tipiche dell'Alfa". Il risultato? Grande personalità. Il frontale è aggressivo con grafica asciutta e personale. Il cofano modellato in maniera muscolare sopra i parafanghi. E i fari con i quattro led rendono la Giulietta una vettura finalmente riconoscibile.
Ma la vera innovazione è sotto la pelle. Insomma laddove l'Alfa dovrebbe dare il meglio. Si comincia da cinque motori, tutti turbo. Al lancio due diesel 1.5 e 2.0 da 105 e 160 Cv. Tre benzina 1.4 (120 e 170 Cv) e il 1750 da 235 Cv con soluzioni tecniche d'avanguardia. Tutti con start & stop di serie (salvo il 1750) con riduzione di CO2 fino al 15 per cento. Poi c'è l'architettura, completamente nuova. Così come il pianale. Rispetto a quello della 147 più rigido del 43 per cento, con grande capacità di assorbimento in caso di urto. E con un salto generazionale che riguarda anche i materiali (alluminio e acciaio stampato a caldo) che portano ad un risparmio di peso di 41 chilogrammi.
 
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