eccone uno, scusate è un po' lunghino, oltre ad essere vecchiotto: era del 28 ottobre 2003, ne avevo scritti tantissimi ma questo è il primo che mi è venuto sott'occhio scartabellando nel vecchio forum...
"ore 20,30: sono in smania alla ricerca di un parcheggio che sia "adeguato" a nerissima,
impossibile! Sono in ritardo spaventoso al corso di aggiornamento, non è possibile! Giro
come una pazza, posti zero...e adesso? Panico!
L'unico posto è sotto l'unico lampione di corso Torino spento, per metà sopra il
marciapiede, tra un Suv enorme (così c'è ancora più buio per lavorare!) e una macchinaccia.
Mi rassegno, storicamente mai nerissima è stata parcheggiata in questo modo infame: al
momento in cui sale con la gomma posteriore sul marciapiede tutte le mie preghiere vanno ai
santi protettori di: gomme, cerchi, minigonne e neon... aspetto un crack.. niente è fatta
per questa volta è andata bene, speriamo non mi capiti mai più di doverla abbandonare così!
Non pensiamo all'assetto per una volta, per 3 ore non può succedere niente spero!!! Ok 20
cm. dietro e 10 cm. davanti ma come ci sono riuscita senza far danni e in 3 manovre? forza
della disperazione!... con il cuore in gola mi precipito al corso, meledizione nella fretta
non levo l'antennino e i tappini delle gomme e adesso? ormai son dentro, imprigionata per 3
ore. Ommamma!!!
Mi concentro sul tema della serata e a tratti il pensiero va alla mia adorata. Con la
fantasia immagino le cose peggiori, no meglio concentrarsi sul corso. Finisce prima del
previsto: compilo la scheda velocemente e mi fiondo fuori, nemmeno mi ricordo di accendermi
una sigaretta... corro da lei... da lontano non vedo brillare cristalli in terra: siamo già
a buon punto! mi avvicino sospettosa, guardo il tetto... l'antenna: c'è ancora! mi chino a
guardare le gomme, faccio il giro completo. Diotiringrazio, prometto verrò alla Madonna
della Guardia prima o poi!
Va bene siiiiiiiiii: salgo in macchina: che sospirone! adesso si la sigaretta. Ohhh che
bello mi è andata bene!!!
Ok accendiamo e scendiamo da questo maledetto marciapiedesciupassetti. E vai: la mia
nerissima. Stasera me la godo davvero. Stasera faccio la signora. Devo fare corso Europa ai
60 all'ora e va bene: accendo lo stereo, un po' altino dai ma non troppo, vado tranquilla e
ascolto buona musica. Il solito fessacchiotto al semaforo mi guarda con aria di sfida e fa le
finte partenze: neeeeeeee stasera non attacca, non ho voglia di rischiare niente, so io
quello che ho patito, stasera per me la patente vale il doppio. Passeggiando tranquilla
arrivo al casello di Nervi: e adesso vaiiiiiiiiiiiii. Spengo lo stereo. Siamo lei ed io: e
chi ci tiene? imbocco l'autostrada, accelero e adesso... no dai all'autogrill c'è il limite
degli 80 a volte ci sono... rallentiamo ronfando... infiliamo la galleria evvaiiiiii......
pochi chilometri, mannaggia il cantiere di notte me lo sono dimenticato ma.... appena fuori
dalla galleria e regno "nostro": viadotto di Sori, nessuno mai, dico mai, a meno che non
fossi proprio fuori forma e che ci fosse troppo traffico, ci ha mai lasciate indietro... si
volaaaaa.... accidenti all'uscita della galleria di Recco magari ci sono... neeeee stasera
me la rischio ormai fermarci sarebbe un assassinio.... e sorprassiamo una sorellina,
colpetto di fari per salutare, manca poco al decollo. Il compare di quello di prima al
semaforo,lo scemotto di turno ci prova, nooooooooo mi dispiace all'uscita di quella
galleria, quel curvone, io se voglio lo prendo a XXX/h e non solo: non tocco freno e anzi
accelero in uscita e adesso beccati un po' la vista di questa "tenuta Alfa"... (lo zio ogni
tanto mi sgrida per come prendo quel curvone ma... è più forte di me!)
Il fessacchiotto me lo lascio dietro, comincio a mollare tanto in discesa camminano anche i
sassi... freccina a destra come dire non continuare, tanto io esco qui... carine come non
mai, dolci e tenere, con l'aria delle perfetti innocenti che mai e poi mai farebbero certe
cose, ronfando sempre un po' usciamo dal casello... come mai mi è passato quel mal di testa
e anche il mal di schiena?.. sono felice!
Arrivo davanti a casa: scendo e la guardo mentre i suoi fari si spengono per salutarmi:
all'improvviso mi sento come se fossi alta un metro e ottanta e avessi venti anni di meno...
mah forse per certe cose non crescerò mai ma comunuque, ancora una volta: Grazie nerissima
(siamo grandissime tu ed io insieme!). "