falconero79":2vsi559w ha detto:
e mi hanno spiegato che visto che il "club" conta 30000 iscritti loro fanno una selezione per questo tipo di eventi.. perchè purtroppo non è possibile far accedere tante persone dentro al centro stile.
a mio parere è un modo bislacco di gestire un club...
poi parlando con la responsabile.. io non riesco a stare zitto sulle cagate di alfa... e lei cercava di dire che invece è tutto bello ed al top...
es. abbiamo parlato di 147.. io le ho detto che è vecchia che deve essere cambiata... e lei. "beh ma se fosse uscita adesso la macchina sarebbe bellissima"
E' chiaro che 30k persone non le metti dentro il centro stile..... cioè ma han risposto credendo che eri un imbecille???
Ma è anche vero che questa gestione "una tantum" (che poi non è neppure tanto "una tantum") vale quel che vale, cioè il portachiavi di cui sopra.
In merito al fatto che poi vogliano le risposte "positive", un utente anche di questo forum (di cui ovviamente ometto il nome) mi ha riferito di come per interviste, sondaggi e via dicendo alla fine apprezzino i gongoloni poco informati.
Indi per cui, così come la rivista, è una cosa "aria fritta e fresca". Mi domando solamente il costo che comunque ha tale cosa, e che sicuramente, fosse anche 10 euro l'anno, è sprecato per la ricaduta e oggettivamente da un'aria di "tanto al chilo" alla marca. Ora, è vero che anche dai prodotti l'aria tanto al chilo è coerente, ma forse forse sarebbe da evitare.
Claro è stato chiuso perchè io per primo, ed altri scontenti, ci siamo incazzati segnalando quelli che erano i problemi.
Invece di essere una marca "seria" che si domanda perchè clienti selezionati e smaliziati cambiano prodotto e/o si incazzano, di meglio non han visto che, con inaudita spocchia all'ennesima potenza, andare a menarla che "ah questi sarebbero quelli che si portano in giro e ci parlano male".
Detta fuori dai denti, e col belino di traverso che ho ancora dato che un "amico" è stato colui che ha soffiato sul fuoco, è chiarissimo che alla Casa delle opinioni degli appassionati o dei competenti non gliene fotte un accidenti. Questo perchè da un lato ci son persone che non capiscono minimamente il nostro linguaggio seppur operanti all'interno dell'azienda, dall'altro perchè è ovviamente stilefiat andare a "ammutolire" le voci dissonanti ancorchè realistiche e reali.
A differenza di Valletta che, almeno lui, diceva "mi sgomento se non sento parlare male dell'azienda i miei dipendenti, perchè significherebbe che non la amano", ogni voce dissonante è fastidiosa e viene tenuta in debito conto solo quando......... lede l'immagine secondo i loro canoni.
Il myalfa non ha mai voluto essere niente di paragonabile a claro, nè tantomeno niente di paragonabile a quello che la comunità alfista chiede e sarebbe ben capace di esprimere. Claro era una selezione che, nelle loro idee, doveva portare a essere + fieri (e parlare bene) alcuni opinion leader delle comunità alfiste. Quando vi è stata la voglia, ANCHE da parte dei soggetti dell'azienda coinvolti, di farlo "crescere" come una sorta di cenacolo di feedback motivati, è arrivato lo stop. Quando, insomma, poteva essere qualcosa di utile verso un'azienda cieca e sorda, e vi era la capacità da parte dei claro di poterlo fare a ragion veduta, si è andati a "piangere" ad alti livelli adducendo "questi costano e ci parlano anche male dietro".
Ogni riflessione negativa sull'azienda a questo punto non la vedo infondata. E se l'azienda si incazza di nuovo, che si incazzi tanto la capiscono solo a suon di testate, alla fine paghiamo noi non viceversa.
Myalfa è una emerita stronzata di dimensioni colossali, come poteva essere il vecchio "Alfaclub" degli anni '80, che cmq dava diritto a ricevere una rivista, "Il Quadrifoglio", che valeva la pena ricevere e leggere. Dietro vi era evidentemente gente di uno spessore ben diverso da quello che c'è oggi laddove un responsabile quando gli parli di Alfa storiche la prima stronzata che gli viene in mente e ti dice "eh ma i box per custodirle costano"..........