La Compagnia dei Patchouli !! - Vol. 19

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Simone Panassi":kwbdcr16 ha detto:
°maCHo°":kwbdcr16 ha detto:
cosi ismo davanti :love) :love)

https://www.youtube.com/watch?v=8izJIVp1XzI
parafango davanti bello :nod)

vedi che ha tolto il disco com volevo fare io ? :asd)
Allora lo Stone ha solo un disco davanti e per quello che ne ha solo 1. ... Il parafango così l' ho a casa devo verniciarlo però
ma si vede che ha l'alttacco per il secondo 'disco :scratch) ...non lo ha tolto ?


@prova metterlo nero opaco
 
bigno72":2gmjufoq ha detto:
...
C'e' un precedente illustre: il giradischi Gyrodeck (che le masse pero' le aveva attaccate sotto al piatto, non inglobate):
iu

Ma, a parte l'estetica o la cura per costruirlo, che vantaggi ci sono tra il sistema tipo questo con il filo (o cinghia) che girano all'esterno sul piatto e sui rinvii, rispetto a quello con il motore calettato sotto al piatto o con la puleggia ma sempre sotto alla base?
Parlando di prodotti di qualita' ovviamente.

In teoria la regolazione della velocita' del motore non è un problema per nessuna delle due, e volendo "la massa" del piatto si puo' aumentare su entrambi.
 
boxer17":dzt81yx3 ha detto:
che vantaggi ci sono tra il sistema tipo questo con il filo (o cinghia) che girano all'esterno sul piatto e sui rinvii, rispetto a quello con il motore calettato sotto al piatto o con la puleggia ma sempre sotto alla base?
Domanda interessante.

Premessa:
in campo audio la parola "professionale" non sta a indicare una migliore qualita', ma una maggiore affidabilita' per uso intensivo (comunque con i livelli qualitativi minimi di un uso professionale).
Se leggendo a proposito di apparecchiature audio doveste notare la sigla PA, sta per Professional Audio.

Un paio di puntini sulle U rispetto alla tua domanda:
non ci sono rinvii sulla cinghia, a parte il caso delle rare cinghie tangenziali (una pippa mentale che magari descrivero' dopo).
Il 99% dei giradischi col motore sotto al piatto e' comunque a cinghia, solo che la cinghia fa girare un piatto piu' piccolo (contropiatto) su cui si appoggia poi il piatto vero e proprio.
Casi strani e supereconomici a parte.
I termini giusti sono
trazione a cinghia
trazione a puleggia
trazione diretta (quando il motore e' direttamente calettato al piatto o contropiatto)

Tutto cio' premesso e sott'inteso:

Pro cinghia:
disaccoppiamento meccanico tra motore e piatto: minore trasmissione di vibrazioni
Contro cinghia:
minore controllo della velocita' di rotazione del piatto (a causa di scivolamenti della cinghia ed elasticita' della stessa) che si risolve egregiamente aumentando la massa del piatto, a vantaggio del controllo delle vibrazioni, ma a grande svantaggio del tempo di raggiungimento e stabilizzazione della velocita' di rotazione.
Invecchiamento della cinghia.

Pro puleggia:
miglior controllo della velocita' del piatto e avvio molto rapido.
Virtuale assenza di manutenzione.
Contro puleggia:
Trasmissione di vibrazioni dal motore al piatto.
Generazioni di vibrazioi ed irregolarita' nella rotazione del piatto se la puleggia non e' perfettissima.

Pro trazione diretta:
gli stessi della puleggia.
Contro trazione diretta:
Trasmissione di vibrazioni dal motore al piatto (non necessariamente le stesse della puleggia; pensa ad esempio agli strisciamenti dell'asse motore).
Controllo motore sofisticato

Fatte queste considerazioni, vien da se che in ambito professionale si siano sempre usate macchine a puleggia (e con altre caratteristiche dipiche dell'uso professionale).
Le soluzioni necessarie a far funzionare correttamente una trazione diretta fanno salire moltissimo il costo del suo motore, ma i risultati ottenuti hanno fatto si che negli ultimi anni questo sistema abbia soppiantatato la puleggia, sempre in ambito professionale (pensa a un DJ che fa scratch e un attimo dopo ha bisogno che la velocita' di rotazione sia di nuovo quella giusta).

In ambito amatoriale i problemi della cinghia sono dei non-problemi, perche' le pippe mentali degli amatori vanno ben oltre la portata dei problemi (cambiare la cinghia a ogni stagione, far partire il piatto qualche ora prima dell'ascolto per essere sicuri che la velocita' di rotazione si sia stabilizzata :matto) )

Sui giradischi buoni ma comunque "consumer" (diciamo entro qualche migliaio di Euro) la soluzione universalmente adottata e' quella della cinghia col contropiatto: il piatto vero e proprio e' poi posato sul contropiatto ed abbastanza grande da nascondere il motore.
Il contro di questa soluzione e' l'accoppiamento tra piatto e contropiatto, altra pippa mentale.

Ah, la cinghia tangenziale:
la cinghia tra motore e piatto tira il piatto verso il motore, forzando il perno su un lato della sua sede.
Si ovvia a questo """problema""" mettendo una puleggia in posizione diametralmente opposta rispetto al motore: in questo modo la cinghia tocchera' il piatto "su due lati" annullando gli sforzi sul perno.

Ultima cosa: gli "errori" dati da uno scarso controllo della velocita' di rotazione si chiamano wow & flutter.
Le variazioni di velocita' al di sotto di una certa frequenza (non ricordo quale!!) generano il wow, mentre quelle al di sopra generano il flutter.
Immagina di avere una singola nota resitrata sul disco.
Se la velocita' di rotazione aumenta e diminuisce lentamente (errore piu' tipico della cinghia, ma presente anche sugli altri sistemi), percepirai il tono di questa nota che sale e scende.
Se la velocita' di rotazione aumenta e diminuisce rapidamente (errore quasi impossibile da avere sulla cinghia ma non e' detto, mentre e' abastanza tipico della puleggia) potrsti arrivare a percepire la nota "vibrata".

Per quanto riguarda l'importanza dei rumori generati dal motore, tieni presente che le vibrazioni della puntina nel solco sono dell'ordine del micron, e che il segnale da essa generato e' dell'ordine del millivolt (un decimo di millivolt nel caso delle testine a bobina mobile!). Per contro, il segnale di una qualsiasi altra sorgente audio (CD, nastro...) e' dell'ordine del volt.
 
Il wow & flutter sui giradischi e' sempre stato una MEZZA pippa mentale, ma era una vera tragedia sui videoregistratori piu' economici, dove l'audio era funzione della velocita' di scorrimento del nastro (come nelle audiocassette), ma il nastro e soprattutto la cassetta avevano attriti mostruosi e rendevano difficoltoso il controllo della velocita' di scorrimento.
Solo quelli piu' economici, a 2 o 3 testine, perche' quelli da 4 in su avevano l'audio registrato in FM ed aggiravano il problema (riportavano il marchio standard "HiFi" per questo motivo).
Utilizzare un videoregistratore a 4 testine come registratore audio era una cosa poco diffusa ma i risultati erano eccellenti.
 
bigno72":bxuj7yy8 ha detto:
..
Premessa:
in campo audio la parola "professionale" non sta a indicare una migliore qualita', ma una maggiore affidabilita' per uso intensivo (comunque con i livelli qualitativi minimi di un uso professionale).
Se leggendo a proposito di apparecchiature audio doveste notare la sigla PA, sta per Professional Audio.

Forse avrei dovuto aggiungere alta fedelta' o.....maggior cura nella riproduzione del suono e riduzione dei disturbi. Probabilmente io non mi accorgo ad orecchio della differenza tra un giradischi da 500 € e una da 2000. Ma sicuramente c'è, ecco.


non ci sono rinvii sulla cinghia, a parte il caso delle rare cinghie tangenziali (una pippa mentale che magari descrivero' dopo).
Avevo visto uno schema o postato da te o saltato fuori da google sbirciando per i bracci delle testine.

Il 99% dei giradischi col motore sotto al piatto e' comunque a cinghia, solo che la cinghia fa girare un piatto piu' piccolo (contropiatto) su cui si appoggia poi il piatto vero e proprio.
Casi strani e supereconomici a parte.
I termini giusti sono
trazione a cinghia
trazione a puleggia
trazione diretta (quando il motore e' direttamente calettato al piatto o contropiatto)

:OK)

Tutto cio' premesso e sott'inteso:

Contro cinghia:
.... ma a grande svantaggio del tempo di raggiungimento e stabilizzazione della velocita' di rotazione.
..

:?: ***

Contro puleggia:
Trasmissione di vibrazioni dal motore al piatto.
Generazioni di vibrazioi ed irregolarita' nella rotazione del piatto se la puleggia non e' perfettissima.

Questa è abbastanza "comprensibile"

In ambito amatoriale i problemi della cinghia sono dei non-problemi, perche' le pippe mentali degli amatori vanno ben oltre la portata dei problemi (cambiare la cinghia a ogni stagione, far partire il piatto qualche ora prima dell'ascolto per essere sicuri che la velocita' di rotazione si sia stabilizzata :matto) )

Si si spiega ***


Ah, la cinghia tangenziale:
la cinghia tra motore e piatto tira il piatto verso il motore, forzando il perno su un lato della sua sede.
Si ovvia a questo """problema""" mettendo una puleggia in posizione diametralmente opposta rispetto al motore: in questo modo la cinghia tocchera' il piatto "su due lati" annullando gli sforzi sul perno.

:spin) ecco il perché

Ultima cosa: gli "errori" dati da uno scarso controllo della velocita' di rotazione si chiamano wow & flutter.
Le variazioni di velocita' al di sotto di una certa frequenza (non ricordo quale!!) generano il wow, mentre quelle al di sopra generano il flutter.
Immagina di avere una singola nota resitrata sul disco.
Se la velocita' di rotazione aumenta e diminuisce lentamente (errore piu' tipico della cinghia, ma presente anche sugli altri sistemi), percepirai il tono di questa nota che sale e scende.
Se la velocita' di rotazione aumenta e diminuisce rapidamente (errore quasi impossibile da avere sulla cinghia ma non e' detto, mentre e' abastanza tipico della puleggia) potrsti arrivare a percepire la nota "vibrata".

E a questo può contribuire anche la questione della "planarità" del disco, se la puntina sale e scende (sui giradischi normali si nota), un qualcosa cambia anche lì, e se si cerca la perfezione...

Per quanto riguarda l'importanza dei rumori generati dal motore, tieni presente che le vibrazioni della puntina nel solco sono dell'ordine del micron, e che il segnale da essa generato e' dell'ordine del millivolt (un decimo di millivolt nel caso delle testine a bobina mobile!). Per contro, il segnale di una qualsiasi altra sorgente audio (CD, nastro...) e' dell'ordine del volt.

:scratch) in effetti i motori piccoli senza cuscinetti o altro possono disturbare non poco, anche utilizzare il motore con una piccola puleggia (se non l'asse stesso), può far aumentare le vibrazioni (vedi il motorino che avevo erroneamente postato e il tuo...c'è una netta differenza).
 
Neppure io credo di saper udire certe differenze.
Ma nel realizzarlo da zero devo tenere conto di tutto al meglio dele mie possibilita' o rischio di ottenere una fetecchia. :asd)
boxer17":6htjlbdn ha detto:
E a questo può contribuire anche la questione della "planarità" del disco, se la puntina sale e scende (sui giradischi normali si nota), un qualcosa cambia anche lì, e se si cerca la perfezione...
In realta' no.
O forse e' meglio dire ni. :asd)

Se ci fai caso, la testina oltre che su e giu' dondola anche a destra e sinistra (succede se il foro del disco non e' perfettamente al centro rispetto ai solchi).
Entrambe le cose dipendono dal disco, non dal giradischi.
Ma non ci interessano (o quasi, spiego dopo); perche'?

Perche' l'articolazione del braccio permette alla testina di salire e scendere e di spostarsi a destra/sinistra, seguendo senza problemi il percorso del solco.
MA COME?!?
Spostamenti di un micron generano un suono, e una forza tale da spostare testina e braccio di un mm no??
Guardiamola dal punto di vista opposto: se la testina e' libera di spostarsi lateralmente, perche' gli spostamenti imposti dal solco generano un segnale?

Ci sono di mezzo 2 fattori che dovrebbero esserci abbastanza familiari dagli spiegometri sulla dinamica del veicolo:
-cedevolezza della sospensione (si, c'e' una sospensione) che collega la puntina alla testina
-inerzia del punto a cui la puntina e' collegata (data dalla massa del braccio, dalla sua lunghezza, dalla massa del contrappeso, e dal suo "braccio").

L'insieme di questi due fattori ci da una certa frequenza di risonanza dell'insieme.
Secondo le sacre scritture questa freqenza deve stare attorno ai 7-8 Hz.
La cedevolezza della sospensione e' un dato di fabbrica della testina.
L'inerzia (si parla di massa effettiva) la si deduce da pesate e qualche calcolo.

Accelerazioni (contano anche quelle verticali, essendo i 2 lati del solco inclinati di 45 gradi rispetto al piano) al di sotto di quella frequenza genereranno uno spostamento della testina/braccio, mentre accelerazioni al di sopra di quella frequenza genereranno uno spostamento della puntina rispetto alla testina, quindi un segnale elettrico.

Ora faccio un post a parte per gli spostamenti verticali. :asd)
 
Il mito delle variazioni di altezza.

C'e' un parametro del giradischi che si chiama VTA (Vertical Tracking Angle).
Detta alla brutta Eva, guardando la testina di lato, e' l'angolo che il cantilever (il braccetto microscopico che regge la puntina e la collega alla testina) assume rispetto al piano del disco.
Ma la questione e' talmente pruriginosa che ci sono adirittura diatribe su quale sia effettivamente l'angolo da prendere in considerazione per i calcoli.

E' (dovrebbe essere) regolabile, regolando l'altezza del fulcro del braccio.
La regolazione per le persone normali e' abbastanza semplice: siccome il costruttore della testina sa quale sia l'angolo giusto per la sua testina, si regola il piano di montaggio della testina perche' sia il piu' possibile parallelo al disco.

In realta' ci sono discussioni al riguardo talmente accese da essere finite in tribunale. (sul serio eh)

Tra le eminenze grige del settore, quella manciata di recensori in grado di pilotare il mercato, c'e' chi sostiene di percepire cambiamenti all'ascolto variando di un decimo di mm l'altezza del fulcro del braccio.
E c'e' chi sostiene (pur essendo un'eminenza grigia) di non avvertire alcun cambiamento, a meno di grossolani errori.

Del resto le variazini e gli errori a cui e' sottoposto questo parametro sono di qualche ordine di grandezza superiori al regolare di un decimo di mm l'altezza del fulcro.

Ma perche' qualcuno sente le differenze e qualcun altro no?
(qui non c'e' farina del mio sacco e non posso sottoscrivere nulla)
La spiegazione che pare piu' accreditata e' che dipenda dalla tipologia di braccio, e piu' in particolare i bracci "posati" e quindi col baricentro del crontrappeso al di sotto del fulcro (come quello che sto facendo io) farebbero avvertire la differenza.
Perche'?

Perche' col baricentro al di sotto del fulcro ogni variazione dell'inclinazione del braccio causa una minima variazione nella "forza di tracciamento", ovvero nel peso con cui la puntina poggia sul disco.
Questo e' si un parametro fondamentale, da regolarsi al decimo di grammo, che influisce sulla qualita' del suono.

Quanto una variazione di altezza del fulcro possa divenire percepibile onestamente penso che sia al di fuori della mia portata. :asd)

In ogni caso si tratta di sfumature che influenzano il modo in cui il segnale nel suo insieme viene riprodotto: non e' che variazioni rapide di questi parametri si vadano a tramutare in variazioni del segnale elettrico.
Per questo un disco che va su e giu' non e' assolutamente percepibile all'ascolto.

Sulle oscillazioni laterali invece non c'e' neppure spazio per liti audiofile: non hanno influenza, punto.
 
bigno72":xafp6gp1 ha detto:
Neppure io credo di saper udire certe differenze.
Ma nel realizzarlo da zero devo tenere conto di tutto al meglio dele mie possibilita' o rischio di ottenere una fetecchia. :asd)

Se parti preciso arrivi "circa".
Se parti circa...non sai dove arrivi.


Un vecchio carpentiere.



Perche' l'articolazione del braccio permette alla testina di salire e scendere e di spostarsi a destra/sinistra, seguendo senza problemi il percorso del solco.
MA COME?!?
Spostamenti di un micron generano un suono, e una forza tale da spostare testina e braccio di un mm no??
Guardiamola dal punto di vista opposto: se la testina e' libera di spostarsi lateralmente, perche' gli spostamenti imposti dal solco generano un segnale?

......

Non così di fino, ma sì, il "sistema" è studiato, o va studiato, in tal senso. Altrimenti produrebbe un suono anche a puntina sollevata, col solo respiro.
Lo fa lo stesso quando viene "percossa", per via del peso della puntina, pur infinitesimo.


L'inerzia (si parla di massa effettiva) la si deduce da pesate e qualche calcolo.

Sabato ho toccato un "tondino" di samba.
Leggero è leggero, brutta venatura però :asd)

Accelerazioni (contano anche quelle verticali, essendo i 2 lati del solco inclinati di 45 gradi rispetto al piano) al di sotto di quella frequenza genereranno uno spostamento della testina/braccio, mentre accelerazioni al di sopra di quella frequenza genereranno uno spostamento della puntina rispetto alla testina, quindi un segnale elettrico.

Beh sì, presumo che il solco non sia semplicemente un percorso destra sinistra, ma abbia anche delle variazioni di larghezza. Il suono riprodotto dal giradischi è veramente "pieno", le informazioni da riportare sono tante.
 
Ieri sera ho tagliato una primissima bozza del braccio.
Non avevo mai lavorato col legno di samba.
Ho scoperto che la sua segatura ha un forte odore caratteristico che conoscevo: e' l'odore tipico che avevano le vecchie fonovaligie, soprattutto quando (essendo a valvole) si scaldavano un po'.
Tagliare un pezzo di legno avendo in mente un giradischi, e sentire un odore che mi ha riportato alla memoria vecchi giradischi, e' stata un'esperienza mistica. :asd)
 
bigno72":1hjv4ih5 ha detto:
Il mito delle variazioni di altezza.

...In ogni caso si tratta di sfumature che influenzano il modo in cui il segnale nel suo insieme viene riprodotto: non e' che variazioni rapide di questi parametri si vadano a tramutare in variazioni del segnale elettrico.
Per questo un disco che va su e giu' non e' assolutamente percepibile all'ascolto.

...

Dal punto di vista della pressione sulla puntina ... a questo punto direi anche no. Ma quando il disco è deformato e la puntina lo segue, varia, anche se di poco, la velocità, o sbaglio (in salita e discesa fa più strada).

Sicuramente il piatto sui giradischi "belli" è piano e completo.
I "sobbalzi" si notano su quelli più economici, dove il disco non appoggia completamente.
Vero che sono talmente sgrausi che non saranno neanche contemplati :asd) a questo non avevo pensato.
Ricordi di gioventù.
 
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