Indicatore torsen

bigno72":1gwuo08v ha detto:
Ma poi che te ne fai? Come "cali" l'andamento della velocita' delle ruote in uno scenario sensato?

Ci vorrebbero anche i dati di
-angolo di sterzo (viene gratis se hai il VDC)
-posizione dell'acceleratore (viene gratis)
-azionamento del pedale del freno (per non esagerare restiamo sull'ON-OFF).

Ci vorrebbe molto di piu', ma gia' con questi dati qualcuno potrebbe capire qualcosa.... si, ma cosa? IO non lo so!

basta attrezzare con lo stesso sistema due 147 uguali, con la sola differenza del Q2, e registrare uno stesso percorso alle medesime condizioni (con solito margine di approssimazione) e paragonare sta differenza dei giri ruote per esempio, tra l'attuazione del torsen e il differenziale normale.
 
yugs":18kb1jv2 ha detto:
bigno72":18kb1jv2 ha detto:
Ma poi che te ne fai? Come "cali" l'andamento della velocita' delle ruote in uno scenario sensato?

Ci vorrebbero anche i dati di
-angolo di sterzo (viene gratis se hai il VDC)
-posizione dell'acceleratore (viene gratis)
-azionamento del pedale del freno (per non esagerare restiamo sull'ON-OFF).

Ci vorrebbe molto di piu', ma gia' con questi dati qualcuno potrebbe capire qualcosa.... si, ma cosa? IO non lo so!

basta attrezzare con lo stesso sistema due 147 uguali, con la sola differenza del Q2, e registrare uno stesso percorso alle medesime condizioni (con solito margine di approssimazione) e paragonare sta differenza dei giri ruote per esempio, tra l'attuazione del torsen e il differenziale normale.

Credo che tutto ciò l'abbiano già fatto a livello di sviluppo del Q2.
La questione però è un'altra : a livello di utilizzo quotidiano, una volta compreso il principio di funzionamento di Torsen ASR VDC ABS, a cosa serve sapere tutti i valori di riferimento dei vari dispositivi ?
A me sembra più una ricerca di telemetria da corsa, dove la lettura di ogni singolo parametro può dare indicazioni fondamentali per guadagnare decimi di secondo, che un reale vantaggio dell'uso quotidiano della nostra 147.

Ricordiamoci infine una cosa importante : tutti questi dispositivi dovrebbero entrare in funzione, o dare il meglio delle proprie caratteristiche, in situazioni di emergenza, situazioni che, in quanto di emergenza, non dovrebbero verificarsi di frequente.
 
yugs":3tmok8mw ha detto:
basta attrezzare con lo stesso sistema due 147 uguali, con la sola differenza del Q2, e registrare uno stesso percorso alle medesime condizioni
:scratch)
E' un'idea, un buon punto di partenza per capire fino a che punto si possa procedere su questa strada!
 
bigno72":1e35g3vr ha detto:
yugs":1e35g3vr ha detto:
basta attrezzare con lo stesso sistema due 147 uguali, con la sola differenza del Q2, e registrare uno stesso percorso alle medesime condizioni
:scratch)
E' un'idea, un buon punto di partenza per capire fino a che punto si possa procedere su questa strada!

bisogna trovar solo due pazzoidi che si fan attrezzare l'auto con il necessario (cosa non so però :asd) )
 
yugs":qhhzqo1k ha detto:
bigno72":qhhzqo1k ha detto:
yugs":qhhzqo1k ha detto:
basta attrezzare con lo stesso sistema due 147 uguali, con la sola differenza del Q2, e registrare uno stesso percorso alle medesime condizioni
:scratch)
E' un'idea, un buon punto di partenza per capire fino a che punto si possa procedere su questa strada!

bisogna trovar solo due pazzoidi che si fan attrezzare l'auto con il necessario (cosa non so però :asd) )
e trovare qualche 100k di euro per l'attrezzatura :rotolo)
 
Se non raccogliamo nessun altro mi sa che il "necessario" lo dovro' fare io... con i miei tempi state freschi! :rotolo)
 
Ma quale 100K di Euro! Io se non e' a costo 0 non faccio nulla!!! Poi magari a voi che non avete i miei cassetti costera' un po' di piu'... :sarcastic)
 
Skyrider":peexchhz ha detto:
Via examiner se non erro si possono leggere (tra le altre cose) le velocità delle 4 ruote. Difatti esiste un examiner 'portatile' che è possibile utilizzare sull'auto in movimento mentre il capofficina di turno esce a testare l'auto

l'examiner può essere usato con la macchina in movimento.. ma bisogna essere in due... :asd) :asd)
 
bigno72":2pufzzd6 ha detto:
SkyFlier":2pufzzd6 ha detto:
Esiste già, la monto io sulla GTA. Si chiama Acrobox
Si, adesso perche' non sei venuto all'Acropark ci vuoi far credere che le acrobazie tu le fai in macchina,,,, :sarcastic) :rotolo)

Eh non vedrete le mie foto col sedere di fuori :culo) :sedia) :sedia) :sedia)
 
Butto li un'altra idea, molto piu' semplice (almeno in partenza) ed economica:

E' risaputo che il Torsen quando "lavora" (scrivo tra virgolette perche' so che lavora sempre, ma con "lavora" intendo quando una ruota si allegerisce) emette un suono molto caratteristico.

Agli inizi il sottoscritto battezzo' "miagolio" il suono caratteristico del Torsen.

Bene, visto che come sappiamo il Torsen lavora sempre, perche' anche quando una ruota non pattina, dal punto di vista del Torsen c'e' sempre una minor resistenza al rotolamento da un lato rispetto all'altro (infatti in curva finche' non si scarica l'interna si ha un aumento del sottosterzo, compensato dalle apposite regolazioni studiate a Balocco)......


.... mmm, troppi incisi e parentesi

Ricominciamo: visto che il Torsen lavora sempre, viene da pensare che questo suono sia presente sempre, solo in misura meno avvertibile.

Bene, come prima cosa posso prendere una capsula piezoelettrica (un qualsiasi microfono da PC, o anche recuperato da un vecchio cellulare), la incollo sulla campana del cambio, porto i fili nell'abitacolo, li attacco a un portatile, faccio inizare la registrazione e parto, percorro un tratto dritto in tiro, poi a velocita' costante, poi in rilascio, poi entro in una rotonda, tiro tanto, tiro poco, rilascio bruscamente, vado costante.

Prendo il file risultante, lo do in pasto a un programmino di cui adesso non ricordo il nome che mi permette di applicare filtri di ogni tipo ed analizzare graficamente il risultato.

Da qui SPERO di recuperare informazioni utili su cosa fa il differenziale!!

Il tempo e' tiranno, ma fare la registrazione mi costa veramente niente, e l'analisi la posso poi fare nei momenti vuoti in ufficio....
 
bigno72":1iu81tvi ha detto:
Bene, come prima cosa posso prendere una capsula piezoelettrica (un qualsiasi microfono da PC, o anche recuperato da un vecchio cellulare), la incollo sulla campana del cambio, porto i fili nell'abitacolo, li attacco a un portatile, faccio inizare la registrazione e parto, percorro un tratto dritto in tiro, poi a velocita' costante, poi in rilascio, poi entro in una rotonda, tiro tanto, tiro poco, rilascio bruscamente, vado costante.

Prendo il file risultante, lo do in pasto a un programmino di cui adesso non ricordo il nome che mi permette di applicare filtri di ogni tipo ed analizzare graficamente il risultato.

Da qui SPERO di recuperare informazioni utili su cosa fa il differenziale!!

Miiiiii CSI ti fa un baffo ! :rotolo) :sedia)
 
:sarcastic)

Con questo sistema ho aiutato un amico che voleva silenziare il PC ma aveva sempre un rumore tipo aereoplano nonostante tutti gli accorgimenti.

"non possono essere gli hard-disk, quelli girano piu' veloci e quasi non si sentono!!"

Con il sistema di cui sopra ho potuto vedere che il rumore era in realta' un battimento tra due rumori molto piu' lievi (non udibili) e a frequenza molto piu' elevata (gli hard-disk appunto) che generava una frequenza molto piu' "forte" e bassa.

Smorzando uno solo dei due hard-disk tutto e' andato a posto.
 
Ciao a tutti,

da quello che leggo però ci sono da fare alcune debite precisazioni.

Il differenziale (di qualunque tipo!) in condizioni normali di funzionamento permette a due ruote dello stesso asse di avere 2 velocità differenti di rotazione e trasferisce la coppia in funzione delle condizioni di aderenza al terreno. La coppia infatti, non è erogata dal motore in modo indipendente dalle condizioni a contorno, ma viene espressa in funzione di un CARICO applicato all'albero erogante (in analogo modo la potenza poichè è pari alla coppia per la velocità angolare). In condizioni normali la coppia erogata è pari al carico dovuto alle forze di contatto degli pneumatici con l'asfalto che moltiplicate per il raggio di rotolamento ruota generano coppia resistente. poi la serie di ruotismi (differenziale, uscita primario e secondario cambio) riportano tale cppia (opportunamente demoltiplicata) all'albero motore.
Inoltre la coppia resistente è sempre pari alla minore coppia esprimibile dagli pneumatici al suolo. Dunque se abbiamo un differenziale normale, ed abbiamo una ruota sul ghiaccio e l'altra su asfalto asciutto ed acceleriamo, la coppia minore resistente al suolo è data dal contatto pnumatico-ghiaccio. Noterete che nonostante si dia gas e il motore giri il veicolo resterà fermo o procederà lentamente. Ciò perchè il differenziale (che è un meccanismo epicicloidale) avrà i suoi elementi interni che ruoteranno relativamente tra loro senza possibilità di trasferire coppia alla ruota in presa sull'asfalto.
Il TORSEN (come tutti gli altri differenziali autobloccanti: i più diffusi e comuni sono quelli con molle a tazza coem la gloriosa Deltona...) hanno la possibilità di creare degli attriti interni, dunque bloccare il sistema impedendo, in parte, la rotazione relativa degli elementi interni. Così facendo si crea la possibiltà di avere una coppia resistente a terra trasferibile dalla ruota in presa al motore.

I sistemi autobloccanti sono ovviamente tarati. Fino ad un certo punto lavorano come i differenziali normali, garantendo in percorrenza di curva le veocità relative delle ruote per effettuare la traiettoria desiderata, tenendo conto anche delle derive dinamiche e agli slittamenti degli pneumatici voluti dai progettisti (ad esempio sapevate che l'aderenza massima degli pneumatici su ascitto si ottiene con uno slittamento relativo ruota terreno del 10%??)...
Quando però la differenza di velocità tra ruota interna ed esterna supera un certo limite (quindi una delle due ruote sta accelerando mentre l'altra mantine costante la propria velocità angolare) viene superata la soglia sdi taratura e il sistema autobloccante interviene nei modi esposti sopra. Attenzione però che non vedreste le ruote girare con velocità differenti e strane. Ma vaaviene un trasferimento di coppia alla ruota con maggior attrito a terra.

Dunque per sapere se il sistema stia funzionando sicuramente bisogna conoscere a priori la TARATURA del sistema (quindi quale è la soglia di intervento). Bisogna conoscere la legge di intervento (che può non essere direttamente proporzionale) e poter leggere le COPPIE trasferite ai due semiassi. In tal caso vederste che le coppie ai semiassi non sarebero uguali ma in caso di intervento del Torsen si avrebbero coppie differenti.

Strumentare i semiassi per monitorare la coppia penso sia fattibile. Non conoscto però tempi, costi e ingombri. Mi documento e ved se c'è qualcosa di aiuto.

Spero diessere stato chiaro per tutti e scusate il mio, come sempre, sermone...
 
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