Futura Fiat Punto? Non prima del 2015. E Cassino...

denny1977

Nuovo Alfista
10 Agosto 2009
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Novara
A quanto pare la nuova Punto non si vedrà prima del 2015. E a quanto pare Cassino potrebbe rischiare la chiusura...
Ecco l'articolo di motorionline.com ( http://www.motorionline.com/2012/08/26/ ... a-al-2015/ )

'Fiat Punto, l’utilitaria slitta al 2015? Il progetto è ancora in alto mare
La nuova generazione della nota ed apprezzata citycar italiana potrebbe non essere pronta prima del 2015: la crisi del mercato europeo, le proposte di design non approvate da Marchionne e l'assenza di un partner stanno ostacolando la genesi della vettura.
È l’agenzia di stampa Radiocor a darne notizia: il lancio della nuova generazione di Fiat Punto potrebbe slittare al 2015. Secondo quanto raccontato da quest’indiscrezione, il costruttore avrebbe deciso di rinviare il debutto di un modello tra i più importanti della propria gamma a causa della crisi del mercato automobilistico italiano ed europeo. La casa piemontese non ha commentato la notizia, in attesa del varo del nuovo programma industriale.
Fiat S.p.A., infatti, alcune settimane fa ha annunciato di aver bloccato la programmazione di tutti gli investimenti (tranne quelli più contingenti) e di aver fermato lo sviluppo di numerosi modelli, in attesa di raccogliere i dati relativi al terzo trimestre dell’anno in corso. Solo nel mese di ottobre, di fronte ai numeri di vendita dei mesi di luglio, agosto e settembre, la società italiana annuncerà quali vetture ha deciso di confermare e quali spese ha scelto di affrontare. Anche la nuova generazione di Fiat Punto rientra in questa misura di riorganizzazione.
A pesare sul futuro della nuova Fiat Punto ci sono anche altri due elementi negativi. Il primo: Sergio Marchionne ha messo in discussione il design embrionale della nuova Punto, perché non convinto dalle proposte dei tecnici del proprio Centro Stile. Il risultato? Progetto rimandato al mittente, tutto da rifare. Il secondo: lo stesso Marchionne ha spiegato che senza un partner lo sviluppo della nuova Fiat Punto potrebbe non essere sostenibile dalle casse della casa automobilistica e della società a cui appartiene (ricordiamo che l’attuale generazione dell’utilitaria di segmento B è nata in cooperazione con gli uomini di Opel e dallo stesso progetto della nuova Opel Corsa. Chrysler non può fornire aiuti, dato che non è presente nel settore delle vetture compatte. Chi potrebbe arrivare? Volvo, alla ricerca di una collaborazione proprio per mettere al mondo una hatchback di dimensioni contenute?).
Mentre aspettiamo di conoscere quale sorte sia prevista per una delle vetture più vendute in Italia, annotiamo un altro dettaglio fornito ancora una volta da Radiocor: lo stabilimento di Cassino rischia la chiusura'
.

A parte il discorso Punto, ho un quesito in merito a Cassino.
Ma siccome si dice che Cassino potrebbe c hiudere e tempo fa si leggeva che Fiat voleva cederlo a VAG in caso di cessione di Alfa ai Tedeschi, non è che magari questa trattativa sta andando avanti (anche perchè non penso che il Gruppo Fiat chiuda uno stabilimento non quale producono la metà della produzione Alfa Romeo... perchè o la sposti e per un po' non produci, o a questo punto la produzione la fai fare a quello che si piglia lo stabilimento...)? Non so, magari il mio ragionamento non ha senso, però mi pare che un collegamento tra le due cose possa magari essere non tanto campato in aria...

Tornando alla Punto. ma oramai Fait ha difficoltà a produrre anche le vetture nei settori nei quali storicamente è sempre stata piuttosto forte?
 
Ennesimo tassello del puzzle "trasloco di baracca e burattini in America".

Quanto annunciato da Marchionne dovrebbe far riflettere quelli che sono nella famigerata "stanza dei bottoni", che FIAT rimanda il rinnovo di uno dei suoi modelli di maggior successo in termini di vendite. Quando invece i suoi diretti concorrenti stanno sfornando, o lo faranno a breve, i nuovi modelli che andranno ad occupare proprio quel segmento.
Ma si sa. Quelli nella stanza dei bottoni adesso hanno altro di cui occuparsi/preoccuparsi. Aggiustarsi per le prossime elezioni/poltrone.
 
"questo è il bozzetto della nuova punto"
"mmm...dov'è che la dovremmo costruire?"
"cassino, italia"
"ah, non mi piace, fatene un'altro"


:ka)

per carità, sicuramente sono io che non capisco niente di marketing e strategie di mercato, ma come si può pretendere di vendere se non si ha nulla da vendere?
il sospetto che non si voglia vendere è a questo punto più che fondato...
 
thranduil":2ajxwnnt ha detto:
"questo è il bozzetto della nuova punto"
"mmm...dov'è che la dovremmo costruire?"
"cassino, italia"
"ah, non mi piace, fatene un'altro"


:ka)

per carità, sicuramente sono io che non capisco niente di marketing e strategie di mercato, ma come si può pretendere di vendere se non si ha nulla da vendere?
il sospetto che non si voglia vendere è a questo punto più che fondato...

Il marketing c'entra nulla.

La realtà è che non ha più senso produrre e intraprendere in Italia. Né per FGA né per nessun altro.

Chi è così pazzo da rimanere in un paese dove:
- deve pagare 20 punti di pressione fiscale in più rispetto per esempio alla Germania, che pure spende tanto in welfare
- deve pagare l'energia il 30% in più
- deve usare una moneta sopravvalutata del 20% rispetto a quello che dovrebbe essere il suo fair value, il che ovviamente penalizza le esportazioni

Se pensate che sia solo FGA a essere brutta e cattiva perché se ne va dall'Italia, andate sul sito dell'OCSE e guardatevi i dati relativi alla produzione industriale. In 5-6 anni abbiamo perso oltre il 15%

Qui, se non l'avete capito, sta sbaraccando tutta l'industria italiana. FGA è solo quella un po' più visibile
 
boxer17":2iypfad2 ha detto:
thranduil":2iypfad2 ha detto:
il sospetto che non si voglia vendere è a questo punto più che fondato...
Purtroppo i vari comportamenti...fan pensare solo a quello... :ka)
Diciamo pure che, però, gli investimenti si capice bene dove stanno orientandosi: sulla produzione Chrysler-Jeep e sulle varie declinazioni del brand 500... e stop.
 
Signori, con buona pace dei miliardi di vecchie lire regalati a Fiat semplicemente produrre in itaglia non conviene. Per il costo del lavoro, per l'eterna ed immotivata, esasperata e costante conflittualità dei sindacati itaglioti, per l'inesistente competitività itagliota in campo internazionale, per la pressione fiscale al di sopra delle stelle ( giá averla alle stelle sarebbe tutto grasso che cola), per la pressoché totale inadeguatezza delle infrastrutture. E mi fermo qua per evitarvi una dose equina di malox. Ergo, maglioncino come qualsiasi altro manager con un minimo di sale in zucca prende baracca e burattini e se ne va dove gli conviene.
Ma che si pretende? È un'azienda privata che deve fare utili. :ka)
 
MAD147":1y6nbj3k ha detto:
Ma che si pretende? È un'azienda privata che deve fare utili. :ka)
Ma sai, il tuo ragionamento non farebbe nemmeno una microgrinza se Fiat nella sua esistenza non avesse mai chiesto aiuti allo Stato (e quindi al portafogli del cittadino italiano a essere proprio precisi e pignoli); ma siccome sappiamo benissimo che non è proprio così, anzi Fiat dallo Stato ha preso un bel po' di aiuti (anche solo con la cassa integrazione), ecco che il mugugnare diventa automatico. :ka)
 
denny1977":3586q01h ha detto:
MAD147":3586q01h ha detto:
Ma che si pretende? È un'azienda privata che deve fare utili. :ka)
Ma sai, il tuo ragionamento non farebbe nemmeno una microgrinza se Fiat nella sua esistenza non avesse mai chiesto aiuti allo Stato (e quindi al portafogli del cittadino italiano a essere proprio precisi e pignoli); ma siccome sappiamo benissimo che non è proprio così, anzi Fiat dallo Stato ha preso un bel po' di aiuti (anche solo con la cassa integrazione), ecco che il mugugnare diventa automatico. :ka)

Sì ma la cassa integrazione non sono elargizioni pubbliche che vanno alla Fiat. La cassa integrazione sostiene il reddito dei lavoratori.

Poi, per carità, lo Stato italiano in passato ha certamente sostenuto l'industria nazionale dell'auto, ma come tutti del resto: Francia, Germania, USA...

Forse sarebbe più opportuno mugugnare contro le assurdità italiche che rendono alle aziende la vita impossibile.

Mi fa ridere la Camusso, che adesso vuole che altre case automobilistiche vengano a produrre in Italia.
E chi glielo ha impedito finora, se mai queste avessero voluto?

La storia di British Gas in Puglia la conoscete? Dopo 10 anni di sfinimento burocratico hanno chiuso tutto e ci hanno mandato doverosamente affanculo.
 
E poi, piaccia o non piaccia, è giocoforza che l'industria automobilistica abbia il suo primo mercato nella propria nazione.

Ora spiegatemi quale forza può avere l'industria automobilistica di un paese in cui:
- la benzina è la più cara al mondo
- le tasse sul reddito sono le più alte al mondo
- le assicurazioni auto sono le più alte al mondo

In queste condizioni, la casa automobilistica di un paese siffatto, che mercato nazionale può avere?

FGA sta sbaraccando dall'Italia. Come tutto il manifatturiero.

Chiediamoci perché
 
MAD147":2azta4jj ha detto:
Signori, con buona pace dei miliardi di vecchie lire regalati a Fiat semplicemente produrre in itaglia non conviene. ... E mi fermo qua per evitarvi una dose equina di malox. Ergo, maglioncino come qualsiasi altro manager con un minimo di sale in zucca prende baracca e burattini e se ne va dove gli conviene.
Ma che si pretende? È un'azienda privata che deve fare utili. :ka)

Concordo con tutti.
Quel che "brucia" è che grazie alla "politica", e a centomila altre cose, di miliardi di lire o milioni di euro ne han buttati dentro a .....
Adesso "perchè non guadagnano" (e anzi, fan di tutto per non guadagnare...a occhio profano...)...ciao ciao..e nessuno dice niente...
Vero che moltissime altre aziende hanno approfittato (per modo di dire) della cassa e poi sono andate all'estero al momento opportuno...

Vero anche che avevano persone che non "secoli" fa erano riusciti a far vetture che si vendevano. Non eccelse magari o esenti da difetti, ma.....
Vacca al maalox...

Niente di nuovo per carità. Ma boia canchera...ne han fatti passare di soldi...

(Ma sarà in cassa anche il pianista del vecchio spot? :asd) )
 
Beh direi che qualcuno lo ha voluto per impedire che altri costruttori venissero a produrre quà.
C'è qualcuno che si è pur fatto regalare, rovinandola in vent'anni, un'azienda che di auto ne produceva.... Al di là di quanto scritto sulle carte, le prassi son andate sempre in modo diverso. E lo sappiamo.
Infrastrutture, welfare.... tutto giusto tutto bello.
Ma in onestà.... si può dire che l'azienda Fiat fosse stata ineccepibile nel suo business tale che OGGI si possa dire: "è il sistema Paese che IMPONE certe scelte all'azienda?".
Direi di no. Quel sistema Paese stigmatizzato l'azienda non lo ha contrastato o modificato nel senso "eticamente accettabile" che è un po' considerato giusto in tutti noi. E' andato in modo diverso. Senza tanta prosopopea, fino a quando è stato possibile lavorare MALE e campare egualmente senza industriarsi troppo utilizzando ANCHE il sistema paese a propria immagine e somiglianza (le elevate tassazioni sulle auto via via che crescevano di volume e cilindrata le ha volute Valletta per proteggere le sue utilitarie o un marziano caduto qua negli anni '50?), in qualche modo si è proceduto.
Quando i denari a babbo morto sono finiti (epoca del pellegrinaggio/smacco dello stato maggiore Fiat ad Arcore da Berlusconi ricevendo un due di picche) si è capito che la tetta era oramai stata munta e si stava esaurendo. Quindi si è cambiato registro, chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato.
Non mi pare il modo "eticamente accettabile" di far impresa di cui sopra.
Altre facce della medaglia sono comunque la NON professionalità dell'azienda fiat nel business di fare, e gestire, automobili, perchè le scelte di prodotto non son certo derivanti dal sistema Paese. Anzi, tutt'altro: questo sistema Paese avrebbe suggerito di creare prodotti di elevatro controvalore, si da poter essere remunerativi per l'azienda. La Panda a Pomigliano è tutto l'opposto, e non mi risulta che sia stato Napolitano o Beppe Grillo o Angelino Alfano a imporre la Panda a Pomigliano....
Questo è purtroppo innegabile. Questo Paese non è mai stato realmente orientato a un miglioramento dello status quo diffuso come si è visto in Europa. In questo sistema l'azienda Fiat ha avuto il suo peso, in passato e nel passato recente. Ad oggi, senza neppure la foglia di fico di essere "uno che lavora bene e che qua non riesce a lavorare, Fiat decide che non ha voglia (e non è neppure capace) di lavorare per bene in modo anche difficile, se vogliamo.

Le aziende che pensano in certi modi non sono io che ha sempre detto dove vanno a finire....
 
aggiungerei anche che recentemente fiat ha di fatto imposto alle maestranze un brusco ridimensionamento di certi diritti acquisiti nel tempo, a fronte di un piano industriale che prevedeva massicci investimenti.

i tagli al costo della manodopera ci sono stati, gli investimenti no, ed i risultati si vedono.

ora, non vivo sulla luna e non pretendo che il management fiat sia composto da frati trappisti guidati da madre teresa, ma mi pare evidente che il taglio dei costi di manodopera sia servito solo a fare cassa nel breve periodo, non certo a rilanciare alcunchè :ka)
 
Il FUSI":2kvfv6x2 ha detto:
Beh direi che qualcuno lo ha voluto per impedire che altri costruttori venissero a produrre quà.
C'è qualcuno che si è pur fatto regalare, rovinandola in vent'anni, un'azienda che di auto ne produceva.... Al di là di quanto scritto sulle carte, le prassi son andate sempre in modo diverso. E lo sappiamo.

In primis, se l'Alfa Romeo fosse stata gestita meglio avrebbe anche potuto andare avanti da sola, senza essere venduta o regalata a chicchessia.

In secundis, col tema degli altri costrutturi che non aprono stabilimenti in Italia, l'Alfa c'entra poco.
Se fosse bello, utile e conveniente aprire uno stabilimento qui in Italia si può fare anche senza comprarsi l'Alfa. Vengono e aprono, che problema c'è?
In UK ci sono parecchi stabilimenti di case automobilistiche straniere. Da noi no. Chiedersi perché

Il FUSI":2kvfv6x2 ha detto:
Infrastrutture, welfare.... tutto giusto tutto bello.
Ma in onestà.... si può dire che l'azienda Fiat fosse stata ineccepibile nel suo business tale che OGGI si possa dire: "è il sistema Paese che IMPONE certe scelte all'azienda?".
Direi di no.

E invece direi proprio di sì.

Perché come ho detto, il problema non è solo FGA. FGA è visibile, ma la questione riguarda TUTTA l'industria italiana.
Visto che le parole sono poco efficaci, usiamo un po' di grafici, che valgono più di mille parole.

Cominciamo con gli indici della produzione industriale. Un bel confronto Italia-Germania

Ma non è solo il sistema paese, c'è anche il sistema euro




Da un bel momento (identificare quale), la nostra va a picco e quella tedesca si alza vigorosamente

Vediamo gli indici di produttività del lavoro





Stessa storia. Fino a un certo punto la nostra produttività cresceva anche di più di quella tedesca. In barba ai luoghi comuni sul paese Italia non orientato al miglioramento e bla bla.
Poi, da un bel momento, (eh sì, sempre quello), la nostra produttività cala. Ed è facilmente intuibile il perché. Se la produzione crolla, la produttività va a picco, perché non puoi mandare a casa dall'oggi al domani quelli che non ti servono. E gli impianti sono dimensionati in un certo modo

Ma che diamine è successo, allora?

Vediamo il saldo delle partite correnti (in altre parole la bilancia dei pagamenti)







Vediamo che quando la lira era libera di fluttuare (fuori dallo SME) il saldo era in surplus, quello della Germania in deficit. Dal momento in cui si introduce l'euro (regime di cambi fissi) noi andiamo in deficit e la Germania va in surplus.

Ma siamo solo noi ada andare in deficit?
No, praticamente tutti, e a favore della Germania





Il FUSI":2kvfv6x2 ha detto:
Quel sistema Paese stigmatizzato l'azienda non lo ha contrastato o modificato nel senso "eticamente accettabile" che è un po' considerato giusto in tutti noi. E' andato in modo diverso. Senza tanta prosopopea, fino a quando è stato possibile lavorare MALE e campare egualmente senza industriarsi troppo utilizzando ANCHE il sistema paese a propria immagine e somiglianza (le elevate tassazioni sulle auto via via che crescevano di volume e cilindrata le ha volute Valletta per proteggere le sue utilitarie o un marziano caduto qua negli anni '50?), in qualche modo si è proceduto.
Quando i denari a babbo morto sono finiti (epoca del pellegrinaggio/smacco dello stato maggiore Fiat ad Arcore da Berlusconi ricevendo un due di picche) si è capito che la tetta era oramai stata munta e si stava esaurendo. Quindi si è cambiato registro, chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato.
Non mi pare il modo "eticamente accettabile" di far impresa di cui sopra.
Altre facce della medaglia sono comunque la NON professionalità dell'azienda fiat nel business di fare, e gestire, automobili, perchè le scelte di prodotto non son certo derivanti dal sistema Paese. Anzi, tutt'altro: questo sistema Paese avrebbe suggerito di creare prodotti di elevatro controvalore, si da poter essere remunerativi per l'azienda. La Panda a Pomigliano è tutto l'opposto, e non mi risulta che sia stato Napolitano o Beppe Grillo o Angelino Alfano a imporre la Panda a Pomigliano....
Questo è purtroppo innegabile. Questo Paese non è mai stato realmente orientato a un miglioramento dello status quo diffuso come si è visto in Europa. In questo sistema l'azienda Fiat ha avuto il suo peso, in passato e nel passato recente. Ad oggi, senza neppure la foglia di fico di essere "uno che lavora bene e che qua non riesce a lavorare, Fiat decide che non ha voglia (e non è neppure capace) di lavorare per bene in modo anche difficile, se vogliamo.

Le aziende che pensano in certi modi non sono io che ha sempre detto dove vanno a finire....

Lo so che bisogna parlare male della Fiat, che non è certo l'azienda migliore del mondo.

Ma i fatti e i numeri raccontano un'altra storia.

Un regime di cambi fissi è un artificio. Impedire alle valute di fluttuare significa impedire che il normale meccanismo di domanda e offerta, applicato alle monete, si attui.
Se un paese importa troppo, vuol dire che aumenta la domanda della valuta del paese da cui si importa--> il prezzo di quella valuta sale --> le importazioni tendono a diminuire.

Se blocchi questo e imponi a tutti i paesi, indipendentemente dalle loro condizioni, di avere il marco (non lo dico io, lo dice Banca Nomura) è giocoforza che gli altri paesi schiattino




La storia è lunga e un po' complicata, e appunto non riguarda solo Fiat.

Se volete estendere un po' il topic a perché il paese si sta deindustrializzando, ve la racconto. Con i dati e i numeri, eh, non con le ciance ;)
 
thranduil":w5myccos ha detto:
aggiungerei anche che recentemente fiat ha di fatto imposto alle maestranze un brusco ridimensionamento di certi diritti acquisiti nel tempo, a fronte di un piano industriale che prevedeva massicci investimenti.

i tagli al costo della manodopera ci sono stati, gli investimenti no, ed i risultati si vedono.

ora, non vivo sulla luna e non pretendo che il management fiat sia composto da frati trappisti guidati da madre teresa, ma mi pare evidente che il taglio dei costi di manodopera sia servito solo a fare cassa nel breve periodo, non certo a rilanciare alcunchè :ka)

ormai i danni sono stati fatti, questa è una conseguenza.

Infatti aumento del tasso di disoccupazione e deflazione dei salari è esattamente quello che ci aspetta in conseguenza di questo regime artificiale di cambi bloccati.

Ah, per la cronaca: nella storia economica NESSUN sistema di aggancio delle valute a una più forte ha mai avuto successo. Tutte si sono risolti con lo stritolamento del paese che si aggancia e conseguente break-up

- quota 90
- sterlina agganciata all'oro ai tempi di Churchill
- SME
- Argentina col dollaro
 
Mi sfugge il 3d per un paio di giorni e va' che casino di OT che trovo! :lol: :lol: :lol: :lol:

A parte gli scherzi in effetti la discussione è andata un po' off topic; vi chiedo perciò per favore di ritornare IT e, nel caso voleste approfondire la tematica che state trattando, di aprire un altro 3d apposta per questo confronto. Grazie.
:grazie)
 
Tornando un po' OT quel che credo sia innegabile (e contestabile, e non perchè SI DEBBA parlare male di Fiat ma perchè non se ne può parlare in altro modo...) sia che l'azienda non ha messo in atto un programma vero di sviluppo e mantenimento di prodotti.
Si obietterà che non c'era denaro. Io obietto, conoscendo l'aria Fiat di metà del decennio scorso, che c'erano sì pochi soldi ma son stati spesi male in conseguenza a decisioni "di persone". Il primo dei quali è colui che attualmente, e già prima, governava l'azienda.
Quindi in soldoni.... tutto quello che si vuole sui massimi sistemi, ma nella pratica questa azienda non ha lavorato bene e si è trovata e si trova nella condizione in cui è perchè non ha lavorato bene. Poteva essere difficile lavorare bene? Ma certo! E' difficile per tutti lavorare e gestirsi bene. Ma il suo non saper lavorare non ci appare una grande novità se è vero come è vero che in passato si è cristallizzata sull'Italia e ha modificato il sistema italia per quanto poteva in direzione di quanto le faceva più comodo. Finito il "contesto" favorevole c'era da andare verso problemi e morte quasi certa o cambiare registro. Si è in certo modo cambiato registro, ma non so quanto la direzione possa definirsi redditizia (e di sicuro non mette l'azienda nella condizione di potersi descrivere come "encomiabile" o autoassolversi).
Nel periodo difficile che si vive, e che non è una crisi ma un cambio di passo, campano anche altri che campano, innegabilmente, meglio della Fiat....
L'allontanamento da questo paese "invivibile" (le virgolette non ci sono a caso) unito al non fare prodotti non credo che renderanno questa un'azienda florida e in grado di imporsi sui mercati mondiali nè tantomeno una di quelle "di qualità riconosciuta".
 
Il FUSI":1crqpoti ha detto:
Tornando un po' OT

Se torni Off Topic allora ci cazziano :D

Il FUSI":1crqpoti ha detto:
quel che credo sia innegabile (e contestabile, e non perchè SI DEBBA parlare male di Fiat ma perchè non se ne può parlare in altro modo...) sia che l'azienda non ha messo in atto un programma vero di sviluppo e mantenimento di prodotti.
Si obietterà che non c'era denaro. Io obietto, conoscendo l'aria Fiat di metà del decennio scorso, che c'erano sì pochi soldi ma son stati spesi male in conseguenza a decisioni "di persone". Il primo dei quali è colui che attualmente, e già prima, governava l'azienda.
Quindi in soldoni.... tutto quello che si vuole sui massimi sistemi, ma nella pratica questa azienda non ha lavorato bene e si è trovata e si trova nella condizione in cui è perchè non ha lavorato bene. Poteva essere difficile lavorare bene? Ma certo! E' difficile per tutti lavorare e gestirsi bene. Ma il suo non saper lavorare non ci appare una grande novità se è vero come è vero che in passato si è cristallizzata sull'Italia e ha modificato il sistema italia per quanto poteva in direzione di quanto le faceva più comodo. Finito il "contesto" favorevole c'era da andare verso problemi e morte quasi certa o cambiare registro. Si è in certo modo cambiato registro, ma non so quanto la direzione possa definirsi redditizia (e di sicuro non mette l'azienda nella condizione di potersi descrivere come "encomiabile" o autoassolversi).
Nel periodo difficile che si vive, e che non è una crisi ma un cambio di passo, campano anche altri che campano, innegabilmente, meglio della Fiat....
L'allontanamento da questo paese "invivibile" (le virgolette non ci sono a caso) unito al non fare prodotti non credo che renderanno questa un'azienda florida e in grado di imporsi sui mercati mondiali nè tantomeno una di quelle "di qualità riconosciuta".

La digressione sui massimi sistemi serve a non rimanere nel campo delle opinioni, ma dei fatti.

Allora, rimaniamo In Topic e vediamo che le cose non sono così Off Topic.

-La Fiat rimanda l'uscita della Punto
-Estendiamo leggermente l'argomento e vediamo che sta "rimandando" un po' tutto
-In pratica arriviamo alla descrizione della realtà: diciamo che sta sbaraccando dall'Italia

Ora, premesso che NON affermo che FGA sia l'azienda di auto migliore del mondo, né che sia encomiabile.

"Campano anche gli altri" dici tu. Ma gli altri chi sono? In che contesto operano?

Caro mio, ma se non ci descriviamo le condizioni macroeconomiche in cui deve operare un'azienda italiana rispetto alle altre allora facciamo finta che tutto va ben, ognuno si racconta la sua verità, ed è contento a darsi ragione da solo

- VENTI PUNTI punti di pressione fiscale in più rispetto ai tedeschi da dove li togli? Dalla R&D, o dalla qualità del prodotto, evidentemente
- l'energia il 30% in più da dove li recuperi? Idem
- un mercato interno asfittico per pressione fiscale abnorme sull'auto che conseguenze ha sull'industria nazionale?
- operare con una moneta artificialmente sopravvalutata ti ammazza le esportazioni
- un sistema finanziario che paga 400-500 punti di spread rispetto a quello tedesco si riflette pari pari sul costo del finanziamento alle imprese (a al credito al consumo) e sono altri costi sia per chi produce sia per chi compra. Però i cambi sono fissi.

Tutto 'sto po' po' di macigni come li può sopportare l'industria italiana? E infatti non li sopporta. Ho dimostrato con i dati (fonte OCSE, chi vuole può andare sul sito http://www.oecd.org e si tira giù tutti i dati che vuole), che il problema è generalizzato

Tanto per sapere, tu che lavoro fai? Vorrei capire se hai trovato l'uovo di colombo e sopravvivi senza problemi al sistema fiscale-burocratico italiano e al sistema euro senza tanti problemi.

altrimenti facciamo così:facciamo che tutto quanto sopra non esista e do' una risposta perfettamente IT

"FGA rimanda la Punto perché non è capace di fare più neanche una utilitaria"

Va bene?
 
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