Fiat 500 negli USA: un irresistibile flop annunciato

DriftSK

Nuovo Alfista
24 Ottobre 2004
7,343
0
36
Olanda & Brianza
I soliti disfattisti. Gli invidiosi. Quelli che "non va bene qualsiasi cosa arrivi da Fiat". E invece, stavolta a parlare di obiettivi falliti e strategie assenti e' Wall Street Italia.

Se il test NHTSA piange, i concessionari non ridono: perche' a quanto pare non tutte le platee sono disposte a farsi intortare da una Panda ricarrozzata venduta ad un prezzo maggiorato sulla scorta di un design pacioccoso, specie quelle abituate a valutare le automobili su parametri di valore e concretezza:

"Una serie di notizie riguardanti il gruppo Fiat/Chrysler vanno valutate in termini oggettivi, in questo scorcio di fine anno, a partire dal fatto che quasi tutte le news riguardanti Torino sono censurate in Italia dalla grande stampa, Wall Street Italia ritiene invece doveroso pubblicarle. La verita' e' che il ceo del gruppo Fiat/Chrysler, Sergio Marchionne, appare sempre piu' un giocatore di poker, aggressivo e cinico, il cui bluff potrebbe essere presto scoperto. Parliamo di fallacia di una strategia industriale da parte del leader di una grande azienda automobilistica..."

"Marchionne aveva predetto che la Fiat 500 avrebbe venduto 50.000 auto all'anno in Nord America. Dal lancio lo scorso marzo le vendite negli Stati Uniti, Canada e Messico sono state di 21.380 auto fino a ottobre, ha detto il portavoce di Chrysler Ariel Gavilan. Secondo l'azienda 130 concessionari vendono la Fiat 500 (dati di ottobre) "ma solo 101 hanno per ora effettuato vendite"."

http://www.wallstreetitalia.com/article ... ilico.aspx


...evidentemente non e' facile ripetere il numero di alta acrobazia che fa "magicamente" raggiungere i risultati di vendita, gia' speso una volta... ;)
 
Invece farsi intortare da un A3, che possiede lo stesso pianale del 2003 di Golf e compagnia, pagandola a peso d'oro perchè assemblata bene, con dei costi di manutenzione da auto di lusso questo si invece che va bene...
non mi sembra che sul piano tecnico sia una Lada Niva, certo la si compra principalmente per il Design (un pò come la prima cosa che attrae per la mini).

E' da 30 anni che si va avanti così non vedo dove sia lo scandalo... l'avesse fatto la Volkswagen tutti a sbavare.

Con questo non commento Marchionne che reputo un puro affarista.
 
Hanno sparato troppo alto...


50 000 auto per il primo anno... con una rete non capillare di venditori, un immagine (pessima) da ricostruire dopo 30 anni di assenza ed essere stati "banditi" dagli usa (dove l acronimo FIAT, Fix.It.Again.Tony va ancora per la maggiore) e ancora una netta propensione da parte degli statunitensi per auto pachidermiche.. beh era una previsione quantomeno utopistica.

le altre piccole negli Usa nonostante anni di commercializzazione non vanno molto meglio..

Di sto passo comunque il gruppo fiat lo vedo proprio male... Però dicono che le vendite per chrysler vadano bene.. quindi staremo a vedere.
 
Rickyno":2tfltdxh ha detto:
le altre piccole negli Usa nonostante anni di commercializzazione non vanno molto meglio...

...sicuro?

Screen-Shot-2011-12-01-at-12.19.27-PM-640x160.png


Questa tabella e' riferita alla Mini sul mercato USA. A parte il +70.5% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente si puo' notare il +25.4% su base annua.
E osservare come ancora una volta i "maghi del marketing" Fiat abbiano modellato i target di vendita su quella che consideravano la concorrente diretta, ignorando totalmente fattori terzi ed esponendosi a sonore badilate in faccia da parte del mercato...
 
Il problema è che secondo me Fiat vuole contrastare Mini sul mercato americano con la 500, sbagliando a mio avviso perchè le due vetture hanno caratteristiche molto molto differenti in comune. L'errore di fondo stà là.
La Mini è una vettura che sul mercato americano ha una sua immagine e non viene vista come una semplice utilitaria; la 500 viene vista come una piccola vettura modaiola. Esattamente come in Europa, dove appunto la 500 è tutto fuorchè una concorrente diretta di Mini. E ciò non giustifica i prezzi alti.

E infatti viene capita per quello he è, un'utilitaria dalla linea simpatica che negli USA prima o poi passera di moda (e a quanto pare il suo appeal comincia già adesso a diminuire), anche perchè Oltreoceano l'immagine storica della 500 non è la stessa che si ha in Italia.

Quello che mi chiedo è come mai Fiat non abbia importato la Grande Punto e la Linea in USA, per fare concorrenza alle piccole dul mercato, come la Chevrolet Aveo o la Fiesta (che adesso è arrivata anche sul mercato USA anche in versione 3 volumi).
 
DriftSK":5sdt4n77 ha detto:
Rickyno":5sdt4n77 ha detto:
le altre piccole negli Usa nonostante anni di commercializzazione non vanno molto meglio...

...sicuro?

Screen-Shot-2011-12-01-at-12.19.27-PM-640x160.png


Questa tabella e' riferita alla Mini sul mercato USA. A parte il +70.5% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente si puo' notare il +25.4% su base annua.
E osservare come ancora una volta i "maghi del marketing" Fiat abbiano modellato i target di vendita su quella che consideravano la concorrente diretta, ignorando totalmente fattori terzi ed esponendosi a sonore badilate in faccia da parte del mercato...


nel senso che, come mi pare di capire appunto dalle tabelle, il brand mini, che è presente da + anni, ha un immagine molto + consolidata, una gamma molto + estesa e, ipotizzo perchè non lo so xD, una rete di distribuzione maggiore, raggiunge appunto le 50 000 unità annue circa mi pare di capire (che alla fine non sono poi numeri che fanno gridare al miracolo, perlomeno secondo me.).

Non era pensabile fare quanto loro il primo anno commercializzando la 500 da marzo e facendo arrivare la abarth e la cabrio solo successivamente...

Hanno "pisciato troppo lungo" come si suol dire.. ma mi sembra capiti spesso che sparino cifre mirabolanti e poi queste vengano disattese.
 
GabryPontePowerMix":25edq1rd ha detto:
Vedo solo ora.
Chiedo cortesemente a tutti di evitare dei commenti che siano palesemente OT con il 3d (come in tutti le altre discussioni), perchè si rischia di finire facilmente
fuori tema, finendo così di parlare di cosemolto diverse da quelle del tema principale della discussione. Ancor più chiedo per favore di evitare post fuori tema con toni che in qualche modo possano essere polemici o provocatori, con il rischio di far nascere polemiche e flame che fanno andare ancora maggiormente OT il 3d. Grazie.


Rickyno":25edq1rd ha detto:
Non era pensabile fare quanto loro il primo anno commercializzando la 500 da marzo e facendo arrivare la abarth e la cabrio solo successivamente...
Diciamo anche che sono arrivati in USA con un modello che può già considerarsi in qualche modo datato perchè, modificato o meno per il mercato USA, la 500 è pur sempre un modello che ha i suoi bei 4 anni quasi 5 visto che è del 2007. E al giorno d'oggi sappiamo che un'auto che da più di 3 anni sul mercato non è più
freschissima considerato che la concorrenza non sta certo a guardare... e se lascia passare tutto 'sto tempo per lanciare una vettura su un mercato, anche se su un mercato un cui non si è più presenti da una marea di tempo secondo me non aiuta più di tanto.

Rickyno":25edq1rd ha detto:
Hanno "pisciato troppo lungo" come si suol dire.. ma mi sembra capiti spesso che sparino cifre mirabolanti e poi queste vengano disattese.
E tra l'altro la prima testa è caduta, visto che è stata licenziata Laura Soave (responsabile del brand e marketing di Fiat 500 in Nord America)
 
Rickyno":1nbyokpe ha detto:
Hanno "pisciato troppo lungo" come si suol dire.. ma mi sembra capiti spesso che sparino cifre mirabolanti e poi queste vengano disattese.

non è la prima volta che si fanno dichiarazioni d'intenti fuori dalla realtà oggettiva, e non sono gli unici in Fiat. Non so il mondo esterno, ma uno che esalta qualcosa nelle intenzioni prima di avere le controprove fisiche fa la figura del gradasso (o quello sicuro di sè nel caso ci azzecchi). Meglio sarebbe partire più cauti (anche perchè si entra in un mercato nuovo e diverso) dichiarando "proviamo a far apprezzare l'utilitaria anche oltreoceano, tireremo le somme tra un anno".

Di contro con tale dichiarazione si scatenerebbero tutti dicendo "ah ma questi non mi pare siano troppo entusiasti, dove vogliono andare?" laddove invece si mostrano piedi a terra e realismo. imho
 
DriftSK":2ibsbfcm ha detto:
leggendo questa tabella appare ancor più utopistico l'obbiettivo di 50.000 unità anno di SOLE 500 nel nordamerica, sono numeri che fa l'intera gamma mini che è un prodotto valido e consolidato in questi anni di presenza su quel mercato, come può fiat con una reputazione non semplicemente da creare, ma da ricostruire (mentre mini è proposta da bmw che lì è apprezzata.. """appena""") centrare un simile obbiettivo il primo anno di commercializzazione di questo modello nel primo anno di ritorno del marchio e senza altri modelli che possano dare sostanza all'immagine?? direi che tanto per cominciare, 20000 500 in 6 mesi date queste premesse sia già soddisfacente nonostante le dimensioni del mercato

denny1977":2ibsbfcm ha detto:
Quello che mi chiedo è come mai Fiat non abbia importato la Grande Punto e la Linea in USA, per fare concorrenza alle piccole dul mercato, come la Chevrolet Aveo o la Fiesta (che adesso è arrivata anche sul mercato USA anche in versione 3 volumi).
la grande punto è un modello che fra non molto verrà sostituito, non avrebbe senso allestire una linea per produrla 2 anni, senza contare l'adeguamenti necessari per venderla là.. un'opzione sarebbe produrla qui e poi trasportarla ma non è concorrenziale
 
Ludutrus":2ux53xgt ha detto:
denny1977":2ux53xgt ha detto:
Quello che mi chiedo è come mai Fiat non abbia importato la Grande Punto e la Linea in USA, per fare concorrenza alle piccole dul mercato, come la Chevrolet Aveo o la Fiesta (che adesso è arrivata anche sul mercato USA anche in versione 3 volumi).
la grande punto è un modello che fra non molto verrà sostituito, non avrebbe senso allestire una linea per produrla 2 anni, senza contare l'adeguamenti necessari per venderla là.. un'opzione sarebbe produrla qui e poi trasportarla ma non è concorrenziale
Ad analizzare la cosa è però più o meno quello che hanno fatto con la 500...

Oggi Grande Punto e Linea sono d'accordo che sono auto in via di pensionamennto ed è antieconomico creare una linea in America per loro (che poi alla fine se non vado errato la Linea la vendono in Sud America, quindi spedirla anche in Nord America no credo facesse grande differenza...), ma farlo a suo tempo sarebbe stato sicuramente più utile che lanciare sul mercato una vettura vecchia di 4 anni che vuole fare concorrenza alla Mini senza essere diretta concorrente e che ha prezzi abbastanza alti per quelle che sono le caratteristiche della vettura.
 
però la 500 ha una linea modaiola seppur classica e dovrebbe reggere qualche anno di più della punto.
la Linea dovrebbe essere in vendita pure in qualche paese europeo, qualche anno fa ne vidi una in spagna
 
Ludutrus":13oeyzne ha detto:
la Linea dovrebbe essere in vendita pure in qualche paese europeo, qualche anno fa ne vidi una in spagna
Anche qui ti dò perfettamente ragione, in quanto la Linea è venduta in Spage in altri Paesi europei dove le tre volumi compatte hanno un buon riscontro come tipologia di vetture. :OK)

Ludutrus":13oeyzne ha detto:
però la 500 ha una linea modaiola seppur classica e dovrebbe reggere qualche anno di più della punto.
Assolutamente d'accordo, però il problema sta nel fatto che negli USA l'auto non è vista come da noi in Europa e soprattutto in Italia. In USA l'auto (a parte alcuni Marchi di prestigio) non è vista come una status, ma come un semplice mezzo di trasporto molto vicino ad un elettrodomestico; negli USA insomma, dall'auto si vuole la maggiore praticità possibile e la maggiore comodità durante il viaggio. Ecco perchè a mio avviso il discorso di moda può attecchire ma solo su un piccolissimo quantitativo di potenziali clienti. Se da noi può essere un pregio il fatto che la 500 sia un auto trendy, negli USA lo è molto meno, proprio per il fatto che rischia di essere vista come una piccola vettura costosa e basta. E probavbilmente chi cerca qualcosa di veramente diverso e identificativo alla fin fine va su Mini.

Tra l'altro, ecco il sito della 500 negli USA.

http://www.fiat500usa.com/

C'è l'annuncio in cui si esorta a non perdere le offerte della fine dell'anno e, se ho capito bene, con rate da 199 dollari al mese.
 
denny1977":zt00m1jl ha detto:
Se da noi può essere un pregio il fatto che la 500 sia un auto trendy, negli USA lo è molto meno
senza contare che a prescindere dal pregio o meno di avere un'auto trendy, dato che i gusti cambiano ciò che è trendy qui può benissimo non esserlo lì, e a quanto pare è così.. (vorrei ricordare però che la 500 è stata per diverso tempo l'auto più venduta in Danimarca, sempre per parlare del trendy :p )
anche se riguardo al resto del discorso, ho un vicino di casa americano di 55anni che passa (a forza di settimane) qualche mese all'anno qui, e ha sbavato quando mi vide la prima sulla gt e la guarda ancora come un allupato quando mi rincrocia.. insomma per dire che se azzecchi il prodotto puoi far perdere il capo anche a loro, basterà insegnarli che non si scrive "alpha" :lol:
 
Anche in questo caso sono d'accordo. :nod)

Ritornando a bomba sul discorso 500 in USA, ecco un altro articolo che analizza il flop della vettura ( http://blog.panorama.it/economia/2011/1 ... sa-non-va/ ).

'Fiat 500, perché negli Usa non va
Se la chiusura del secondo trimestre aveva generato qualche dubbio, ora la notizia è certa: la Fiat 500 ha fallito l’obiettivo di raggiungere le 50 mila immatricolazioni negli Stati Uniti. E il primo effetto di questo insuccesso è l’avvicendamento al vertice della filiale nordamericana deciso da Sergio Marchionne, con Laura Soave costretta a lasciare il comando a Tim Kuniskis.

La presenza della piccola auto molto apprezzata in Europa era considerata strategica per il nuovo sbarco, a quasi trent’anni di distanza dalla precedente esperienza, su un mercato diventato di riferimento dopo il matrimonio tra Torino e Detroit. Tuttavia la strada è apparsa da subito in salita, poiché il primo stock di vetture non era da piazzare in dodici mesi, ma in meno di nove.

La commercializzazione della Fivehundred d’oltreoceano, assemblata in Messico, a Toluca, con caratteristiche meccaniche diverse da quelle riservate ai nostri mercati, è infatti partita a marzo, al termine di una prima fase di open day riservati ai potenziali clienti nelle aree giudicate più idonee a favorire un rapido sviluppo commerciale. Ma, nonostante l’operazione simpatia, con decine di auto in circolazione da San Diego a Manhattan, passando da Chicago a Miami, le vendite non sono decollate, perlomeno non nella misura sperata. Le circa 8 mila immatricolazioni al 31 luglio sono state subito considerate un mezzo fallimento, non certo mitigato dai 3 mila ordini arrivati dal Canada.

Un risultato recepito male dai mercati finanziari, come ha dimostrato il tonfo del titolo a Piazza Affari, con una perdita prossima ai cinque punti percentuali nella giornata di riapertura dopo la festività di Ferragosto. La certezza dell’impossibilità di confermare le quote pianificate è arrivata dopo la diffusione dei dati più recenti, che segnano un ulteriore rallentamento del trend di penetrazione, con 13.861 vetture vendute nei 50 Stati.

Molti esperti americani avevano giudicato troppo ottimistiche le previsioni di immatricolazioni a ritmi di 6 mila vetture al mese, annunciate dal gruppo in occasione del lancio ufficiale al New York International Auto Show del 2010, e il particolare momento economico non ha certo giocato a favore dell’ultima arrivata, che peraltro ha ottenuto risultati incoraggianti rispetto alle più dirette rivali.

Nel mese di agosto, il migliore dall’inizio della commercializzazione, sono state vendute 3.106 unità, a settembre si è registrato invece un calo. Le 2.773 vendite vanno confrontate con le 3.999 unità di Mini, che ha perso il 18,1% rispetto al mese precedente, e con le 459 della Smart, che al contrario ha fatto registrare un’impennata dell’11,1%.

Per Fiat si tratta in ogni caso di risultati commerciali inaccettabili, sui quali pesano vari fattori. Primo tra tutti il ritardo nel completamento della rete di vendita, citato dal ceo Laura Soave nella relazione della scorsa estate, nella quale esprimeva forti perplessità sulla possibilità di mantenere la rotta. Dei 130 punti vendita dedicati che avrebbero dovuto curare la delicata fase di lancio è mancato a lungo all’appello quasi il 20% dei saloni, con 102 centri operativi dalla primavera all’estate.

Tra gli elementi di criticità va poi aggiunta l’assenza di una gamma vera e propria, al contrario di quanto può proporre Mini per esempio, con le sole 500 base e la C cabriolet tra le quali scegliere. Mentre le più sportiveggianti Abarth saranno disponibili solo a partire dal 2012.

Dall’Italia, e più precisamente dal ceo Olivier François, è poi arrivata una critica mirata alla strategia scelta, in particolare alla quasi totale assenza di una campagna pubblicitaria mirata, visto che il primo spot è datato luglio 2011. Obiettivo di quel video, ambientato in un moderno cinema drive in, era quello di far conoscere agli americani il legame tra la nuova e la vecchia 500, della quale gli statunitensi conoscono molto poco. Poi è arrivato l’accordo per il video musicale dal quale è stato estratto lo spot attualmente in circolazione, con Jennifer Lopez al volante della versione cabrio.

A Soave, che ricopriva il ruolo di general manager Volkswagen America prima di diventare responsabile Fiat dell’area Usa, è spettato il compito di organizzare le iniziative di marketing, assistenza, vendita e postvendita. La manager italocanadese aveva puntato su concetti radicati in Europa, vale a dire la mobilità con stile e con bassi consumi per conquistare città come New York, Los Angeles, Miami, Washington e Chicago. Con un prezzo di partenza di 15.500 dollari. Ma qualcosa non ha funzionato e la Fiat 500 è rimasta sotto la soglia che rende un’auto visibile in una grande metropoli. Così, dopo avere liquidato l’agenzia del Michigan che si è occupata della comunicazione, dal Lingotto hanno fatto saltare anche la poltrona numero uno in Usa.

Cinquecento a parte, il 2011 oltreoceano permette di compensare i risultati non del tutto incoraggianti che arrivano dal Vecchio continente. Lo confermano i dati consolidati di settembre, che riportano un incremento del 27,2% per il gruppo Fiat-Chrysler rispetto allo stesso mese del 2010, con oltre 127 mila veicoli immatricolati. Un valore che conferma il trend positivo iniziato 18 mesi prima, che ha segnato costanti incrementi, oltre a rappresentare il risultato migliore dall’ormai lontano settembre 2007.

Fiat, ma soprattutto Chrysler, ha ottenuto una performance che supera abbondantemente la ripresa del mercato interno, che a tre mesi dalla chiusura del 2011 ha fatto segnare un +9,9%, con 1.053.722 auto consegnate. Un mercato che vede ancora le auto classiche precedute nelle classifiche dai light truck, i veicoli da lavoro usati anche per il tempo libero, tra i quali potrebbe inserirsi a breve il Doblò, che dovrebbe essere commercializzato con il marchio Dodge Ram.

Una linea di prodotto che attualmente comprende solo pick up rigorosamente made in Usa. Anche questa iniziativa rientra nel piano che dovrebbe inserire il gruppo italoamericano al quinto posto tra i grandi costruttori mondiali, con volumi di vendita di circa 4,2 milioni di auto alla fine dell’anno in corso, per raggiungere i 5,9 milioni entro il 2014'
.
 
A mio modesto parere se proprio volevano fare concorrenza alla Mini, in "casa" avevamo un marchio che in USA è ancora bello che apprezzato...

si sto parlando de El Raton....

molto più macchina della 500 a mio avviso!

E con motori decisamente all'altezza della Mini!
 
Dico "maghi del marketing" perché costoro hanno implementato la seguente idea brillante: siccome Mini è una vettura di nicchia e modaiola allora 500 - che è di nicchia e modaiola - è sua diretta concorrente.
Anche un bambino vede la fallacia di questo assunto e ci voleva poco a capire che il piano non avrebbe funzionato, esattamente come non aveva funzionato in Europa sulla scorta dello stesso ragionamento. Ma ormai è chiaro che questo management non distingue tra vetture e cassette di frutta, avranno qualche talento finanziario ma l'automotive è al di fuori della loro portata e non lo capiscono. Restano della stessa pasta di quelli che si autogiustificarono il fallimento di Stilo con "il pubblico non l'ha capita"...
 
Leggo poi che starebbero pensando di introdurre il Doblò con marchio Dodge Ram. Se lo faranno prenderanno un'altra badilata in faccia e confermeranno di non avere capito niente.
In America i pick-up sono veicoli tuttofare che nel weekend portano a spasso la famiglia, e la principale caratteristica è che devono essere affidabili come una chiave inglese (ossia: praticamente indistruttibili). Vi lascio immaginare cosa potrà fare in quel mercato una vettura derivata da un veicolo commerciale francese, a sua volta basato sul pianale rimaneggiato della Punto 188.
 
DriftSK":3884oksz ha detto:
Leggo poi che starebbero pensando di introdurre il Doblò con marchio Dodge Ram.

:?: :scratch) ...... :crepap) :crepap) :crepap) :crepap) :crepap) :crepap)

questa sarebbe l'apoteosi della cialtroneria applicata all'autoveicolo. :muaha)
 
DriftSK":2joc7cvt ha detto:
Dico "maghi del marketing" perché costoro hanno implementato la seguente idea brillante: siccome Mini è una vettura di nicchia e modaiola allora 500 - che è di nicchia e modaiola - è sua diretta concorrente.


Diretta concorrente forse no, ma la nicchia è quella.
Non verrete mica a dirmi che la Mini è una vettura spaziosa, comoda ed indistruttibile?

Per cortesia....

Il problema di base, a mio avviso, è il marchio.
BMW negli states vende ed ha sempre venduto.
Gamma molto ampia, rete di vendita e di assistenza consolidata.
La Mini, probabilmente, è vista come una bmw piccola.
Modaiola, femminile.

Il prodotto 500 non è male, a mio avviso.
Ma per ricostruire una credibilità di un marchio ormai sputtanatissimo, ci vuole molto tempo.
Parlare di prospettive di vendita con svariati zero, percentuali di crescita...... :matto)

(Ri) approdare negli states rappresenta un'investimento a lungo termine.
Pensare di avere un ritorno immediato è più che utopico.


P.S.: ma ve lo immaginate l'americano medio in una 500? :lol2)


obese-man.jpg



:eek13)
 
Top