Fiat, accordo con governo: 2.000 in mobilità lunga
ROMA (Reuters) - La Fiat ha raggiunto oggi con il governo l'accordo per mettere in mobilità lunga 2.000 dipendenti, come era già previsto dal preaccordo firmato il 18 dicembre scorso.
Lo ha dichiarato il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, durante la conferenza stampa indetta al termine della riunione di oggi a Palazzo Chigi fra governo, azienda e sindacati, confermando le indiscrezioni uscite in precedenza da fonte sindacale.
L'amministratore delegato del gruppo Fiat, Sergio Marchionne, durante la conferenza stampa ha poi dichiarato: "La mobilità lunga riguarderà soprattutto gli enti centrali di Fiat auto che faranno la parte più grande della richiesta". Ma il manager non ha voluto dettagliare la contabilità impianto per impianto.
L'ad di Fiat si è detto "soddisfatto per l'intesa raggiunta perché chiude una partita aperta 2 anni fa".
"Questa intesa chiude la fase del risanamento, era l'ultima fase del risanamento. Una partita iniziata 2 anni fa: per questo sono particolarmente contento che sia stata chiusa", ha detto.
Per completare il ragionamento, Marchionne ha anche detto che l'azienda "ha ripreso ad assumere nel 2006 e continuerà a farlo nel 2007 sia nell'Auto sia in Iveco perché stiamo aumentando la capacità produttiva".
Nelle slide distribuite al termine si dice anche che dal lancio commerciale l'azienda ha già ricevuto ordini per la Bravo per 8.000 vetture.
Oggi si è anche discusso di un altro problema che stava a cuore all'Ad di Fiat. Quello dello stabilimento di Termini Imerese che non lavora come dovrebbe: con una capacità produttiva di 600 auto al giorno lavora al ritmo di 300.
I problemi del sito industriale siciliano sono stati efficacemente riassunti dai vertici Fiat con una cifra: in quello "stabilimento la Fiat ha extra costi di produzione per auto quantificabili in 1.000 euro per unità". E' quanto si legge in una delle slide illustrate oggi da Marchionne.
Il ministro del Lavoro Cesare Damiano, nella stessa occasione, ha precisato che "il verbale dell'accordo [siglato oggi a Palazzo Chigi] prevede l'apertura di un tavolo su Termini Imerese", con l'obbiettivo di elevare la produttività del sito.
Qui Fiat conta di trasferire la produzione di un nuovo modello nel 2008 che deve avere "una produzione giornaliera di 600 vetture elevabile a 1.000 e quindi tutti devono assumersi i propri impegni" ha detto Marchionne che comunque non ha chiarito quale sarà l'auto destinata allo stabilimento.
Il presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, ha detto di essere "disponibile a mettere 200 milioni per ridurre le diseconomie dell'impianto di Termini Imerese con riferimento al costo del lavoro, alle infrastrutture e al porto".
Per quello che riguarda il porto il viceministro per lo sviluppo economico, Sergio D'Antoni, ha detto che "gli investimenti non sono grandi cose, si tratta di circa 20 milioni di euro per allargare delle banchine".