Energia nucleare in Italia: che ne pensate?

Stato
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giakomino":3bflsjse ha detto:
secci":3bflsjse ha detto:
è notizia di oggi che per qualcuno NON si tornerà di sicuro al nucleare

beh, mortadella pur di raccattare altri voti direbbe tutto e il contrario di tutto....
Giustissimoooooo :OK)

Bellissimaaaaaaa Mortadella :crepap) :crepap) :crepap)
 
Kontorotsui":nok1utep ha detto:
matteo8v":nok1utep ha detto:
io sono favorevole, purchè non si facciano le cose "all'italiana", è troppo delicata la materia.

qui abbiamo gente che smaltisce i rifiuti industriali come quelli normali e il settore pare essere uno dei più redditizi per la mafia.

non dico che altrove non succede, ma qui da noi, di sicuro, ci sarà chi farà cazzate.

Beh i rifiuti (scorie) radioattivi e' piu' difficile smaltirli. Intanto perche' le centrali sono controllate con molta attenzione e le scorie vanno date a ditte specializzate... e poi non e' facile nascondere della roba radioattiva :asd)
Tieni comunque conto che in Italia rifiuti radioattivi gia' si producono, sia dagli ospedali (credo per certi trattamenti contro il cancro) sia dai centri di ricerca (INFN).

si certo, se le ditte specializzate sono serie sicuramente. :OK)

onestamente non ho idea delle dimensioni che possono avere i rifiuti nucleari, tuttavia mi basta pensare alla facilità con cui si fanno "sparire" bancali e bancali di barili contenenti sostanze tossiche... (magari negli scarichi dell'acqua :asd) )

purtroppo il fatto che si producano già rifiuti radioattivi non implica che lo smaltimento sia effetuato secondo norma :shrug03)

mi viene da pensare a che fine fanno le galline (italiane) usate per le uova una volta terminato il loro "ciclo produttivo" e come queste vengano stimolate a produrre di più...
 
D'accordissimo anche io, l'ho sempre detto.
A proposito delle scorie, poi, vorrei ricordare a tutti che le scorie di una centrale, se trattate male fanno male, mentre i fumi delle centrali a carbone-pertolio FANNO male tutti i giorni, 24 ore su 24, ininterrottamente. Quì a Bari c'è una piccola centrale e ogni giorno, ininterrottamente, arrivano autocisterne che scaricano tonnellate di combustibile. E' un andirivieni ininterrotto: quindi pensate ai costi in termini ecologici e economici di una centrale qualunque.
Certo, non dimentichiamo che noi viviamo anche in una zona ventilatissima e con sole praticamente per 300 giorni l'anno, quindi l'energia c'è! Siamo noi che non vogliamo sfruttarla, ma mi fermo quì sennò creo un flame orrendo. ;)
 
Un giorno ci sarà un'altro referendum.. perchè noi non siamo il popolo dell'86... viviamo gli anni 2000 ed è impensabile continuare a bruciare combustibile fossile.
Spero che nella prossima legislatura ci sia il referendum.
 
giakomino":2kuq7sx1 ha detto:
favorevole....

xchè poi no? è pericoloso?? se esplode una centrale in francia a noi non ci tocca xchè siamo contro al nucleare? ma perfavore.... :asd) :asd)
strqauoto...
quanto ai rifiuti e le cose fatte all' italiana... nessuno ci assicura che le altre nazioni non stiano "smaltendo" rifiuti da noi...
 
ASSOLUTAMENTE CONTRARIO...

Non sono un fanatico ecologista nè un esaltato, ma basta un pò di buonsenso per capire che allo stato attuale il nucleare è una follia.

Il solito discorso "eh ma tanto se succede qualcosa in francia ci andiamo di mezzo lo stesso" è a mio avviso abbastanza stupido e molto superficiale. Il vero problema non sono gli incidenti ma le SCORIE!

L'incidente è un rischio potenziale, da considerarsi molto remoto (o quasi impossibile) viste le moderne tecnologie, mentre le scorie sono un rischio reale con il quale bisogna fare i conti sempre.

Le soluzioni attualmente utilizzate (depositi sotterranei sorvegliati imballati etc etc) sembrano uscite dal manuale delle giovani marmotte: si pretende di mantenere queste strutture in piena efficienza per decine di migliaia di anni... Ammesso che ciò sia possibile, avete idea di quanto possa costare?

Costruire una struttura a centinaia di metri sotto terra, capace di resistere a qualsiasi disastro naturale (bella presunzione da parte dell'uomo), ed assicurarne sorveglianza e manutenzione per migliaia di anni...

Già i rifiuti "normali" ci stanno sommergendo, figuriamoci quelli radioattivi...

Il costo... Un altro mito da sfatare quello del nucleare a basso costo... Non ho i dati precisi, ma so che realizzare una centrale costa uno sproposito, è vero che una volta costruita assicura energia a costi bassissimi, ma la vita attuale di una centrale non va oltre poche decine di anni. Numerosi economisti e scienziati hanno dimostrato che è assolutamente antieconomico (ma magari serve a tenere buono il popolino). Quindi:

1) Costi di costruzione: esagerati
2) Costi per farla funzionare: diciamo relativamente bassi
3) Costi smaltimento scorie: elevatissimi
4) Costi smantellamento fabbrica

Inoltre sia per costruirla che per demolirla ci vogliono parecchi anni...

Noi già non sappiamo dove depositare le poche scorie che produciamo ora senza centrali (ricordate la protesta sacrosanta di quel paesino in puglia dove volevano depositarle?); ed in Francia, vidi un servizio in cui stanno avendo grossi problemi con i depositi delle scorie.

Basta documentarsi un pò e ragionare con la propria testa per rendersi conto dell'assurdità del nucleare oggi.

Piuttosto che scervellarsi su come trovare nuove fonti di energia, sarebbe meglio pensare come e per cosa utilizziamo questa energia: sfruttiamo meglio quella che abbiamo...
 
Mo M-Jett (1300)":1cijsnyn ha detto:
Piuttosto che scervellarsi su come trovare nuove fonti di energia, sarebbe meglio pensare come e per cosa utilizziamo questa energia: sfruttiamo meglio quella che abbiamo...
Su questo non posso che essere d'accordo con te: giusto l'altro giorno parlavo con una persona del fatto che le semplici lampadine che quasi tutti abbiamo in casa sprecano in calore oltre il 90% (novanta per cento) dell'energia che utilizzano. Io ho messo in camera delle lampade a basso consumo e a luce calda che a parità di illuminazione consimano circa 1/10 di quello che consumavo prima e, vi assicuro, non c'è nessuna differenza ne di luminosità, ne di colore rispetto alle precedenti 3 lampade da 100W che avevo. Ognuno di noi potrebbe farlo questo passettino, non pensate?
 
Salvatopo":22w6nw2s ha detto:
Mo M-Jett (1300)":22w6nw2s ha detto:
Piuttosto che scervellarsi su come trovare nuove fonti di energia, sarebbe meglio pensare come e per cosa utilizziamo questa energia: sfruttiamo meglio quella che abbiamo...
Su questo non posso che essere d'accordo con te: giusto l'altro giorno parlavo con una persona del fatto che le semplici lampadine che quasi tutti abbiamo in casa sprecano in calore oltre il 90% (novanta per cento) dell'energia che utilizzano. Io ho messo in camera delle lampade a basso consumo e a luce calda che a parità di illuminazione consimano circa 1/10 di quello che consumavo prima e, vi assicuro, non c'è nessuna differenza ne di luminosità, ne di colore rispetto alle precedenti 3 lampade da 100W che avevo. Ognuno di noi potrebbe farlo questo passettino, non pensate?

:OK) :OK)

Piiuttosto che spendere miliardi in nuove centrali conviene spenderli per rimodernare un pò tutto, e realizzare qualsiasi cosa facendola consumare meno...

Così come per l'informatica: dà maggiori benefici rendere più efficiente un programma che acquistare nuovo hardware.
 
Mo M-Jett (1300)":1iseo0ws ha detto:
:OK) :OK)

Piiuttosto che spendere miliardi in nuove centrali conviene spenderli per rimodernare un pò tutto, e realizzare qualsiasi cosa facendola consumare meno...

Così come per l'informatica: dà maggiori benefici rendere più efficiente un programma che acquistare nuovo hardware.
In informatica oramai è una chimera. :( Nuovi SW sempre più pesanti nascono per invogliare all'acquisto di HW più potente... btw tornando IT, bisogna ridurre gli sprechi... ecco un'altro esempio: tutti noi abbiamo dei terrazzi sui nostri palazzi: perchè non ricoprirli di pannelli fotovoltaici? Sai quanti MW risparmieremmo?
Per non parlare di tutti gli sprechi estivi con condizionatori a palla e porte e finestre aperte :eek:hmamma) o migliaia di PC negli uffici lasciati inutilmente accesi anche di notte, illuminazione stradale con lampade a bassissima efficienza, industrie con apparecchiature obsolete e sprecone, centrali elettriche con rendimenti bassissimi, verdi che rompono i [CENSURA] per i generatori eolici e poi tollerano tonnellate di carbone bruciato, ecc.
 
Salvatopo":hq52u105 ha detto:
Certo, non dimentichiamo che noi viviamo anche in una zona ventilatissima e con sole praticamente per 300 giorni l'anno, quindi l'energia c'è! Siamo noi che non vogliamo sfruttarla, ma mi fermo quì sennò creo un flame orrendo. ;)

Altroche', c'hai ragione. Dalle tue parti avete un capitale in energia che vi cade sulla testa e nessuno fa qualcosa per raccoglierlo :nono02)
 
Mo M-Jett (1300)":a5szuwsq ha detto:
Le soluzioni attualmente utilizzate (depositi sotterranei sorvegliati imballati etc etc) sembrano uscite dal manuale delle giovani marmotte: si pretende di mantenere queste strutture in piena efficienza per decine di migliaia di anni... Ammesso che ciò sia possibile, avete idea di quanto possa costare?

Guarda, io rispetto il tuo punto di vista, ma se dici delle inesattezze, o per meglio dire spari delle balle paurose, devo proprio correggerti.
Intanto... DECINE DI MIGLIAIA DI ANNI? :?:
Ma l'hai letto, questo si, nel manuale delle giovani marmotte? :asd)

Il "carburante" radioattivo delle centrali nucleari, dopo essere stato "consumato", ha un rapido decadimento.
Leggi qui: http://www.world-nuclear.org/education/ne/ne5.htm

In 40 years the radioactivity in it drops to about one thousandth of the level at discharge.

Ergo, dopo 40 anni, la radioattivita' se n'e' andata al 99,99% :contract)

Secondo, visto che a parlare son tutti buoni, ma poi si deve vedere i fatti reali come sono... sappi che buona parte dell'uranio usato nelle centrali, puo' essere riutilizzato, arricchendolo di nuovo... quindi non si butta niente.
Anzi... magari si buttasse... perche' anche quel che si butta viene usato per brutti scopi. Mai sentito parlare di uranio impoverito? E' quello... altro che buttarlo, ci si fanno i proiettili e le corazze dei carri armati.

Mo M-Jett (1300)":a5szuwsq ha detto:
Costruire una struttura a centinaia di metri sotto terra, capace di resistere a qualsiasi disastro naturale (bella presunzione da parte dell'uomo), ed assicurarne sorveglianza e manutenzione per migliaia di anni...

Mah, la presunzione io la vedo solo nel dire, cosi' tanto per dire, che si parla di migliaia di anni. Non e' vero... :ka)
Tutte ste balle, mi spiace per chi te le ha raccontate, sono tra quelle che han fatto passare il referendum del nucleare. :nono02)

Mo M-Jett (1300)":a5szuwsq ha detto:
Già i rifiuti "normali" ci stanno sommergendo, figuriamoci quelli radioattivi...

E' vero. E' certo che i rifiuti van trattati, e con attenzione. Specie quelli pericolosi. Ma se si fa sto discorso, allora, ciao ciao anche a tutte le terapie anticancro. Anche quelle producono rifiuti radioattivi.

Mo M-Jett (1300)":a5szuwsq ha detto:
Il costo... Un altro mito da sfatare quello del nucleare a basso costo... Non ho i dati precisi, ma so che realizzare una centrale costa uno sproposito, è vero che una volta costruita assicura energia a costi bassissimi, ma la vita attuale di una centrale non va oltre poche decine di anni. Numerosi economisti e scienziati hanno dimostrato che è assolutamente antieconomico (ma magari serve a tenere buono il popolino). Quindi:

Oddio muoio :crepap) :crepap) :crepap) :crepap) :crepap)
Quindi... in USA, in quasi tutta l'Europa, in Giappone, in Cina, in Australia, in Russia... usano il nucleare a tutto andare... E SONO TUTTI SCEMI? :crepap) Ma daiiiii... :derid)

La verita' e' che i costi, ma soprattutto i tempi, sono alti. Se "perdi il treno", come l'abbiam perso noi, poi a risalirci e' un gran bell'investimento di soldi e tempo.
Pero' che tutti gli altri nel mondo siano dei cretini e noi gli unici furbi... mah... Mi dici un po' chi sono questi NUMEROSI economisti e scienziati? :sarcastic)

Mo M-Jett (1300)":a5szuwsq ha detto:
Inoltre sia per costruirla che per demolirla ci vogliono parecchi anni...

Vero. Infatti andavano costruite prima.

Mo M-Jett (1300)":a5szuwsq ha detto:
Basta documentarsi un pò e ragionare con la propria testa per rendersi conto dell'assurdità del nucleare oggi.

Eh si, talmente assurdo che GLI SCEMI lo stanno costruendo in tutto il resto dell'Europa, paesi appena arrivati (come la Slovenia) compresi.
Tutti scemi, noi italiani gli unici furbi :asd)

Mo M-Jett (1300)":a5szuwsq ha detto:
Piuttosto che scervellarsi su come trovare nuove fonti di energia, sarebbe meglio pensare come e per cosa utilizziamo questa energia: sfruttiamo meglio quella che abbiamo...
C'abbiamo un casino di dipendenza dal petrolio, e compriamo l'energia dai francesi che, pensa che scemi, producono energia col nucleare e ce la vendono senza sapere che in realta' e' assolutamente antieconomico. Furbi noi a fregarli senza che neppure se ne accorgano :A)
 
giangirm":3igsxe0p ha detto:
giakomino":3igsxe0p ha detto:
favorevole....

xchè poi no? è pericoloso?? se esplode una centrale in francia a noi non ci tocca xchè siamo contro al nucleare? ma perfavore.... :asd) :asd)
strqauoto...
quanto ai rifiuti e le cose fatte all' italiana... nessuno ci assicura che le altre nazioni non stiano "smaltendo" rifiuti da noi...


ecco, appunto. figurati te la badilate di merda che ci tiramo addosso.


del nucleare io mi fido, delle cose all'italiana neanche un filo :shrug03)
 
Beh, per chi non lo sapesse in Italia vi erano già delle centrali nucleari (ad esempio Caorso, Vercelli, Latina) che sono state chiuse in seguito all'esito del maledetto referendum del 1986! :evil:
 
continuo a non conoscere le quantità ma, forse, quelle derivanti dall'uso ospedaliero non sono minimamente paragonabili a quelle di x centrali nucleari. quindi sul piano dei controlli, imho, non sono nemmeno paragonabili
 
Per dare ulteriore linfa al discorso (sapevo che l'argomento era interessante e vi avrebbe coinvolto... :asd) ), vi riporto anche questo articolo del 1999.

Nucleare: l'Italia e l'allarme vicini di casa
(articolo pubblicato su Corriere.it nel 1999)

Da tredici anni l'Italia ha chiuso col nucleare, ma 13 centrali straniere sono a un passo da casa nostra e l'Anpa, l'Agenzia nazionale per la protezione ambientale, le considera come se fossero praticamente nel territorio italiano, ai fini delle conseguenze di un incidente rilevante sulla popolazione e sugli ecosistemi naturali.

Le 13 centrali che si trovano a meno di 200 km dai nostri confini sono quelle di: Phenix, Tricast, Cruas, Saint-Alban, Bugey e Fessenheim in Francia; Muenleberg, Goesgen, Beznau e Leibstadt in Svizzera; Grundemmingen e Isar in Germania; Krsko in Slovenia.

Per esse sono state fatte valutazioni di rischio ed è stato messo a punto un piano nazionale d'emergenza. Sebbene protette dalla barriera alpina, le nostre regioni confinanti con le centrali elencate subirebbero ugualmente il fall-out di un'eventuale nube di particelle radioattive liberata nel caso di un incidente. Le province italiane più direttamente interessate sono quelle di: Cuneo, Torino, Aosta, Varese, Sondrio, Bolzano, Udine e Trieste. Ma, a seconda della quantità del materiale liberato e della direzione dei venti, le aree coinvolte potrebbero estendersi ben sotto la fascia settentrionale del nostro Paese.

Anche altre centrali nucleari dell'Est europeo più lontane, di cui una quindicina del tutto simili all'impianto di Chernobyl, vengono considerate sorgenti di rischi potenziali perché, in caso di grave incidente, potrebbero disperdere il materiale radioattivo fino nel nostro Paese.

57 CENTRALINE - Per difendere la popolazione, e non solo quella delle regioni più vicine alle centrali nucleari, dal rischio di esposizione a nubi radioattive che dovessero essere rilasciate in caso di incidente, l'Anpa sta per completare una nuova rete di rilevamento della radioattività in atmosfera costituita da 57 stazioni (in media, 3 per ogni regioni italiana), collegate alla Sala Operativa della stessa Anpa e in parte finanziate dalla Protezione Civile. Entrerà in funzione all'inizio dell'estate, ma già da tempo è parzialmente attiva in fase sperimentale. La rete è composta da 7 stazioni ad alta tecnologia che rilevano istantaneamente i tre tipi di radioattività: alfa, beta e gamma; e da 50 centraline più semplici, che rilevano solo la radioattività gamma.

CASI DI ALLARME - Il nuovo sistema di monitoraggio servirà a fare scattare in pochi minuti l'emergenza nucleare in caso di:

1)incidente rilevante a una delle centrali nucleari che si trovano ai margini dei confini italiani, seguito da rilascio di sostanze radioattive in atmosfera del tipo nube di Chernobyl;
2)dispersione di materiale radioattivo sul territorio nazionale, a causa di incidente o errore umano presso nostri siti industriali, di ricerca, biomedici, di stoccaggio rifiuti, o nel corso di operazioni di trasporto;
3)caduta di satellite artificiale contenente materiale radioattivo sul territorio italiano.

ESERCITAZIONI - A seconda della gravità dell'incidente, il piano nazionale di emergenza prevede azioni che vanno dal confinamento della popolazione all'interno delle proprie abitazioni, in attesa che i valori della radioattività tornino a livelli normali, al divieto di consumo di verdure, latte fresco e altri alimenti eventualmente contaminati. A seguito di accordi con i Paesi nuclearizzati confinanti, sono anche previste esercitazioni congiunte di Protezione Civile con il coinvolgimento delle diverse istituzioni italiane.

(articolo di Franco Foresta Martin pubblicato su Corriere.it nel 1999
 
Qualche precisazione

1) Fusione: dubito che la vedremo, nel corso delle nostre vite

2) Fusione "pulita": falso, crea anch'essa problemi di irraggiamento dei materiali (anche se in misura minore rispetto alla fusione). Mi riferisco ai metodi a contenimento e non quelli laser-inerziali (che, al max, alimentano un cellulare)

3) Scorie radioattive che lo diventano poco dopo pochi anni: vero e falso. Alcuni isotopi hanno una emitiva di pochi anni, altri di migliaia (alcuni di milioni). Indi per cui non è per nulla facile "capire" quanto durino. Tra l'altro Hiroshima e Nagasaki parevano essere "positive" (irraggiamento massiccio, ma radioattività durata "poco"), mentre altre situazioni (es. pacifico) sono mooolto meno "incoraggianti" per la durata delle "scorie" (in questo caso materiale irradiato direttamente per esplosione)

4) Stoccaggio delle scorie. Non è impossibile trovare dei siti geologicamente stabilissimi, ad esempio basta cercare delle stalagmiti (più difficile il discorso per le infiltrazioni d'acqua etc).

5) Costi di costruzione: non sono alti se si acquistano centrali "chiavi in mano" (es. Westinghouse), enormi se li si progetta da zero

6) Ma la "vera" considerazione è... che al di là del discorso economico, dei rischi, delle scorie... semplicemente non possiamo farne a meno.
I combustibili fossili, inevitabilmente, sono in via di esaurimento.

Fotovoltaico, eolico sono praticamente irrilevanti, idroelettrico non sufficiente e per certi versi ancora più pericoloso e devastante del nucleare.

La cosa veramente "furba" sarebbe quella di fare una sorta di norme Euro-X per i consumi elettrici, imponendo man mano l'utilizzo di macchine a sempre minor richiesta.

Esempio pratico, sopra citato: perchè, semplicemente, non vengono messe fuorilegge le lampade ad incandescenza?

Tuttavia non si fa, sarebbe una scelta troppo "intelligente"...
 
FAVOREVOLE
Mica per altro che o cosi o cosi!
Non credo alla favoletta del peek oil ne che il carbone e gas siano in afse di esaurimento, forse fra centinaia di anni...
Ma il problema del sempre maggior consumo richiede una immediata risposta, poco mi frega della risposta del centrodestra, facile dire lo avevamo in progetto, gli avessero chiesto se hanno in progetto di non usare il nuclerare avrebbero risposto, abbiamo in progetto sistemi per NON usare il nucleare.
Le scorie nons arebbero un problema, ma semmai sono, abbiamo interi magazzini pieni di scorie a basso medio e qualcosa ad alta contaminazione, provenineti dalla centrali dismesse che avevamo (mamma mia che spreco di soldi all'epoca...), ma ogni problema ha una solozione.

Internik non direi cmq che sfruttare l'eolico e il solare possa esser eininfluente, il fatto è che ogniduno dovrebbe farlo, io tu noi voi loro dovrebbero dotarsi di pannelli solari per aqcua e luce, ma sopratutto nel progettare realizzare riammodernare una casa si dovrebbe badare all'isolamento allo studio delle perdite energetiche ctct, cosa che non si fa, il perchè è ovvio ma che poi è lo setsso perchè delle domande; perchè la gente non compra SOLO frigoriferi classe A?
Perchè la gente non usa lampade a basso consumo?
perchè costa!! e in un paese come la scandinavia io posso permettermi di pensare a un triplo strato di isolante a un sotttotetto ventilato, a un frigoerifero che risparmi un 2% a una lampadina che costi un botto ma consumi meno, in italia NO, con l'andare del tempo sarà poi sempre peggio, i prodotti di basso costo si sa sono l'opposto del basso consumo, ma ad un famiglia di reddito minimo con un figlio e un mutuo, prova tu a dirgli di comprare lampadina da 12 euro e un frigorifero ariston da 1000 euro perchè è un classe A e non un mediapincopallino del LIDL in offerta a 200...
 
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