Caio ragazzi, scusate se magari ho lasciato qualcuno con qualche dubbio ma non mi sono collegato, ho avuto un lutto......
Cambiando discorso, vi posto alcune cose che potrete trovare sull'enciclopedia dell'auto edita da quattroruote, penso che possano chiarire il discorso :OK)
EGR
Exhaust Gas Recirculation. Ricircolo di cui sono dotati alcuni motori per reimmettere, tramite una valvola, una certa quantità di gas combusti all'interno dei cilindri e miscelarli con l'aria fresca prelevata dall'esterno. Viene utilizzato per ridurre le emissioni di ossidi d'azoto (NOx, vedi) sia nei diesel sia nei benzina. Nei motori a gasolio, tuttavia, determina un incremento delle emissioni di particolato e quindi il tasso di EGR deve essere frutto di un compromesso se non si possono utilizzare filtri antiparticolato.
NOx
NOx è la formula chimica degli ossidi di azoto, elementi inquinanti emessi dai motori a combustione interna. Comprendono il monossido di azoto (NO), che è un gas senza colore, sapore e odore e che nell'atmosfera viene gradualmente trasformato in N02. Questo è un composto velenoso, con un odore penetrante e dal colore bruno-rossastro. La concentrazione presente nell'atmosfera molto inquinata e in gas di scarico non trattati in modo efficace può essere fonte di irritazioni alle mucose dell'uomo. I NOx provocano piogge acide e, reagendo con altre sostanze presenti nell'atmosfera (fra queste gli HC), in presenza di raggi solari e calore concorrono a formare l'ozono a bassa quota, che è il principale componente dello smog fotochimico. La formazione dei NOx è indice d'elevato rendimento della combustione: dipende essenzialmente dalle alte temperature raggiunte nelle camere di combustione e dalla loro durata, ma non dal tipo di carburante, essendo l'azoto e l'ossigeno presenti nell'aria. Per esempio, anche alimentando un motore a combustione interna con idrogeno, allo scarico si avrebbero comunque presenti NOx. Per ridurre tali temperature -non c'è formazione di NOx sotto i 1.800 °C -si usano vari sistemi, come l'EGR, l'intercooler (vedi), l'emulsionatura con acqua o il ritardo della fase di iniezione. Nei motori a benzina con mi
scela stechiometrica i NOx vengono trasformati molto efficacemente dal catalizzatore (vedi), che però non funziona se la combustione è molto magra, come nei diesel e nei motori iniezione diretta a benzina che funzionano anche con miscele povere. Esistono per questo motivo anche marmitte ca
talitiche anti NOx, dette DeNOx (vedi).
Alcuni motori a iniezione diretta di benzina prevedono «trappole» per immagazzinare temporaneamente gli ossidi di azoto (catalizzatori ad accumulo). Si deve inviare periodicamente (tipicamente per 2 secondi ogni 2 minuti) una miscela ricca per depurare la trappola dai NOx. Occorrono però benzine povere di zolfo (vedi) per non «avvelenare» il catalizzatore e quindi la presenza d'ossido d'azoto deve scendere dalle attuali 300 parti per milione a meno di 30, possibilmente a 10 ppm. Nei diesel la riduzione degli ossidi di azoto è molto difficile per via dell'abbondante ossigeno presente nei gas di scarico. Per ovviare si può utilizzare l'SCR (Selective Catalyst Reduction), che è un'inie
zione di acqua e urea (detta anche carbamide) nel catalizzatore al fine di ottenere ammoniaca (NH3) a sua volta ridotta con un secondo catalizzatore a azoto (N2) e acqua (H20), ma è un sistema più adatto a motori a installazione fissa, perché aumenta i costi e non garantisce l'assenza di ammoniaca allo scarico. Si può anche utilizzare un catalizzatore che opera in continuo (a differenza di quelli ad accumulo) per depurare lo scarico dai N0x. Tuttavia la sua efficienza è ancora ridotta (non supera ii 60%) e non può essere aumentata per l'alto contenuto di zolfo del gasolio.