vexator":2mttj6xd ha detto:
triste come notizia (spero che non sia davvero così).
In Italia si lavora bene, gli altri stabilimenti non sono affatto male (mirafiori,...). E' pomigliano che fa schifo, o meglio gli operai/dirigenti che ci lavorano sono inetti.
Devono chiudere pomigliano e la fiat ci guadagna solamente :spin)
La scelta di produrre all'estero è solo economica, la manodopera costa meno...
Onestamente i problemi andrebbero visti un tantinello in modo meno........ pedestre, e mi spiego.
1. dove si ciancia che venga costruita non credo costi di meno, semplicemente Fiat essendo proprietaria (anche se a giudicare da certi chiari di luna pare che sia a servizio di Chrysler invece che padrona) di una casa americana ed avendo avuto accordi con un tot. di organismi d'oltreoceano, deve ovviamente "pagare il conto".
2. la piattaforma essendo di roba americana non sarebbe effettivamente igienico "riprodurla" quà. Tralascio ogni considerazione su un'Alfa prodotta magari oltreoceano, perchè rasentiamo il paradosso e forse anche lo schifo.
3. chiaramente non sono daccordo con la produzione extra italia e soprattutto mi preme ricordare, al di là del mio convincimento su Pomigliano, che in casa mia la gente fa quello che dico io, se fanno i cazzi loro una fetta di responsabilità è pure mia.
4. per me cambia, e molto, dove viene prodotta un'Alfa Romeo e soprattutto con che cosa. Perchè se dobbiamo già pupparci i pentastar con il sistema JTS (peraltro fatto dalla Ricardo) vorrei sapere il remagio dove crede di andare, forse a portar l'Alfa a livello della Kia: se è questo il concetto, sta procedendo alacremente per riuscirvi, con il placet della parte vincente (per ora) della proprietà.
5. che su Pomigliano ci fosse la scelta di "ridimensionare" e/o chiudere era chiaro già dalla scommessa del "rifacimento", che proprio radicale non è stato.... se poi il prodotto viene fuori come ancora viene fuori, dopo il rifacimento, unito anche a certi commenti sulla qualità di Pomigliano (come se un giudice.... dovesse giudicare se stesso, sai che imparzialità), bhè mi viene il sospetto che tutto sto rifacimento non ci sia stato.
6. non si può prescindere dal notare come sia cambiato anche l'approccio governativo vs. Fiat, di fatto abbiamo assistito alla concessione (per motivi nobili e meno nobili) di quanto le stesse persone non concessero anni addietro (han fatto bene, ma anche male). Purtroppo l'italiano medio ha la memoria corta, e soprattutto lo si sta riuscendo a rincoglionire bene.
7. di fatto, con le scelte e i viaggi "oltreoceano" di gente Elasis forse ben necessaria quà, si profila una sorta di "ripristino di Chrysler" con questa Chrysler che pare debba essere enormemente aiutata da Fiat.... in casa sua. Ed, ovviamente, consentendo che il gruppo "di partenza" non manifesti la sua superiorità, PRESTANDO qualcosa di più di un motore agli americani, e/o spalmando costi di prodotti sviluppati quà, su idea italiana, che consenta un incremento di immagine derivante dal prodotto, ma viceversa. Ovvero si deve prendere roba + o meno valida, + o - decotta, magari "basta che non si sappia", e spalmarla di quà, buttando nel cesso i 6 cilindri italiani, cassando 939 in favore di una sorta di nuova Regata, e raccontando di quanto furbo sia stato Obama a scegliere Fiat per il multiair.
8. il favore di concedere a prezzo risibile Chrysler, con il placet dei sindacati dei lavoratori, lo si pagherà.... anche perchè di là Obama (capisco che noi italiani queste cose magari possiamo pensare siano "marziane") il problema della crisi sa che c'è, non l'ha negato, e ha necessità di risolverlo senza raccontare ciancie fra una puttana e un'altra.