InterNik":19n2kdur ha detto:
Vedo un bel po' di confusione per non dire caos.
Per ordine
1) NON tutto quello che vogliamo soggettivamente fare o non fare è permesso dalla legge.
Non è che se per me (ad esempio) fare la cosa X allora io ho il diritto divino di farlo.
Certo, scoccia. Scoccia soprattutto i liberali. Però in una società è così.
Sennò si chiama "anarchia" (senza distinguere se sia cosa buona e giusta oppure no)
E quindi? Sono due giorni che parlo di
legalità
InterNik":19n2kdur ha detto:
2) Nella legge ci sono dei buchi, tali per cui certe fattispecie non sono regolamentate?
Certamente sì.
Questa vacatio legis può incidere negativamente sulle nostre vite?
Certamente sì
InterNik":19n2kdur ha detto:
3) Una generica legge, ma anche la costituzione, è per definizione ontologicamente perfetta,
immutabile e "miglior scelta" in tutti i casi?
Certamente NO. NO per i motivi che ho già espresso, sono solo parole scritte dallo statuto albertino
a mussolini fino oggi a berlusconi. non sono (almeno io non credo) state dettate dall'arcangelo gabriele
o da chi per lui.
Prima dovresti definire cos'è la "miglior scelta" (e già qui ti vedo male
)
Poi spiega se la non coincidenza con la "miglior scelta" (boh?) implica la rinuncia a un sistema legale. Quindi torni all'anarchia?
Continui a fare l'insalata russa tra legalità ed etica
InterNik":19n2kdur ha detto:
4) Nel caso di "buco" legislativo è consentito alla magistratura "chiuderlo" inventandosi procedure non previste?
E' un dibattito interessante. A mio parere NO, ma non voglio andare troppo OT.
Questo per me è un punto cardine.
I giudici applicano la legge. Se la legge non c'è non la applicano "inventandosi" interpretazioni del tutto discutibili.
Bocciato in Diritto (e ti straccio pure il libretto
)
Sai cos'è l'ORDINAMENTO giuridico? Sai perché si chiama così?
Lo dice la parola: è un insieme di regole organizzate in un rapporto GERARCHICO, per cui le norme di ordine inferiore non possono essere in contrasto con quelle di ordine superiore.
Nel caso di Eluana il rifiuto del trattamento sanitario è previsto dalla Costituzione, l'insieme di norme di ordine più elevato. I giudici non si sono inventati un bel nulla.
Poi te lo rispiego meglio al punto 10
InterNik":19n2kdur ha detto:
5) Nell'accertamento presunto della volontà, fondato su una presunta frase pronunciata circa 20 anni fa ( :lol:
sfido chiunque a ricordarsi cosa ha detto una loro figlia 15 anni fa, o 10 o 5
, vabbè torniamo IT),
che avrà un effetto non emendabile sono scettico.
Evidentemente la sua volontà su una cosa così importante se la sono ricordata. Il padre, la madre e le sue migliori amiche.
Ti ricordo che il padre non ha cominciato questa battaglia ieri, ma pochi anni dopo l'incidente.
InterNik":19n2kdur ha detto:
Conosco bene come funzioni la giustizia in italia, ossia malissimo.
I casi di errori giudiziari sono all'ordine del giorno, anche per le sentenze passate in giudicato.
Solo che un conto è mettere in galera tizio [che prima o poi puoi tirar fuori],
altro conto è consentire la morte di tizio.
A me pare una differenza sostanziale.
La fallibilità del sistema non può portare all'anarchia. L'anarchia è male. L'hai detto tu prima.
Ergo, si applica la legge, anche se a volte si può "sbagliare"
InterNik":19n2kdur ha detto:
6) Attaccarsi alla costituzione, come sempre, è una cavolata gigantesca. Chiunque abbia anche solo letto la carta, non dico qualche libretto per l'esame di costituzionale, sa benissimo che è carta straccia nel 90% dei casi, e molle creta nel rimanente 10%.
I principi enunciati sono talmente generici, aspecifici, che non servono a nulla o quasi.
In questo ambito va circoscritta l'interpretazione fatta, che si può ribaltare in 10 modi diversi senza alcun buco logico.
Semplicemente NON è una fattispecie prevista.
E' inutile tentare di sognare che i costituenti (per inciso si possono anche leggere le relazioni pre-promulgazione, assai
interessanti sui vari orientamenti) pensassero ad un caso come quello di Eluana.
E' un dato di fatto.
Ci vuole l'onestà intellettuale per riconoscere che neppure lì c'è scritto cosa fare in un caso del genere.
Ri-bocciato.
C'è scritto. Il rifiuto dei trattamenti sanitari è consentito. E non c'è scritto che questo non vale se poi si muore
InterNik":19n2kdur ha detto:
7) Assassinio sì/assassinio no.
Qui per come la vedo io la situazione è semplice. Visto che il concetto di eutanasia NON è (ancora?) nel nostro ordinamento
se poni in atto (oppure come omissione) attività che hanno l'unico fine di far morire qualcuno lo stai uccidendo.
Non mi sembra un sofismo.
Mi sembra banale logica.
Non mi risulta che Eluana sia viva.
Nè che toglierle cibo ed acqua avesse il fine di "disintossicarle" la pelle.
Aveva il fine di ucciderla.
E' morta.
-> è stata uccisa..
Possiamo poi discutere se fosse stato bene ucciderla oppure no (secondo me sì, ma via eutanasia, e l'ho già scritto).
Farla morire di sete (ribadisco che le pseudo-cazzate-interpretative-della-costituzione lasciamole agli ayatollah
del diritto) è stato per me un assassinio.
Se uno rifiuta i trattamenti e l'assistenza non viene ucciso. Decide che preferisce morire. Punto
InterNik":19n2kdur ha detto:
9) in estrema sintesi: auspicherei la possibilità PER LEGGE di stabilire il proprio destino.
Non ti ci entra proprio, eh?
La Costituzione E' legge! E stabilisce chiaramente la possibilità di stabilire il proprio destino
InterNik":19n2kdur ha detto:
10) nel caso di eluana, lo ribadisco, quello che a mio parere manca è l'espressa volontà della ragazza di morire di sete.
Ennesima confusione. La volontà era espressa.
Nel caso di Eluana mancava una legge che dicesse COME dovesse essere espressa (su carta a quadretti, in triplice copia, a testa in giù...)
Mancando quella, i giudici hanno utilizzato l'espressione verbale fatta a genitori e ad amici.
Fine della storia