Scippata la fiaccola olimpica Blitz degli anarchici a Trento.
Derubata il tedoforo Eleonora Berlanda.
Poi l'organizzazione recupera la torcia.
Arrestati in 4.
TRENTO - «Scippata» a Trento la fiaccola olimpica.
In pieno centro città, un gruppetto di anarchici si è avvicinato al tedoforo, la trentina Eleonora Berlanda, campionessa italiana dei 1.500 metri, e le hanno strappato di mano la torcia, dandosi poi alla fuga.
L'azzurra è stata affrontata da otto anarchici, muniti di uno striscione e di megafono. Quattro di loro, tra cui una ragazza, si sono avventati contro la mezzofondista, che ha resistito in ogni modo alla violenza, invano.
La sua generosa resistenza ha però consentito l'intervento immediato dei runner che accompagnano la fiamma.
Quando uno dei giovani si è impossessato della torcia, rimasta sempre accesa, è riuscito a fuggire solo per pochi metri.
È stato subito bloccato assieme ad altri tre anarchici dai runner e dagli agenti della Polizia stradale, che accompagnano il corteo olimpico.
I quattro sono stati arrestati e portati in Questura.
Altri quattro sono riusciti a dileguarsi.
La fiaccola recuperata è quindi stata portata in piazza Duomo, con venti minuti di ritardo, dall'ex campione di atletica leggera Roberto Moggio.
LO SFOGO DELL'ATLETA AZZURRA - «Più che paura, ho provato stupore. Colpire la fiaccola olimpica è un gesto assurdo, che dimostra grande ignoranza: è un simbolo universale, di pace» è lo sfogo della mezzofondista azzurra Berlanda.
«Un attacco inqualificabile», così il presidente del Toroc Valentino Castellani ha definito lo scippo della torcia. «Condivido i sentimenti della tedofora Berlanda - afferma Castellani - e ci tengo a esprimerle la solidarietà del Toroc e di tutti coloro che lavorano per promuovere lo sport e i valori olimpici. Le sue parole sono la risposta migliore a questi attacchi inqualificabili e che non hanno trovato consenso in nessuna città italiana».
I PRECEDENTI - La fiaccola è stata oggetto di contestazioni anche in altre tappe del suo cammino verso Torino, nelle città di Genova, Iesi, Bologna e Modena. Ma è la prima volta che esce dalle mani di un tedoforo ufficiale.
:KO) altro che terrorismo...dobbiamo guardarci in casa perchè temo che non c'è chi apsetta altro che inizino i giochi per far casino...sperimao di non fare ennesime figuracce internazionali e non