Vince McMahon, proprietario della WWE e presidente del consiglio di amministrazione della principale produzione mondiale di wrestling, esce allo scoperto dopo la drammatica morte di Benoit
Era morto per finta; la storia lo prevedeva per rendere avvincente quella intensa parte di fiction con la quale lo spettacolo wrestling alterna le sue sfide sul ring. Ora, di fronte alla morte vera, drammatica, inspiegabile e per certi versi ingiustificabile di Chris Benoit, Vince McMahon esce allo scoperto. L'Nbc ha appena mandato in onda durante il popolarissimo 'Morning Show' una lunga intervista in studio nella quale McMahon spiega il suo punto di vista su quello che è accaduto. Intanto chiarendo i tempi della tragedia: "Chris aveva chiesto di tornare a casa per risolvere dei problemi famigliari rinunciando allo show del sabato e garantendo la presenza alla pay per view di domenica. Gli abbiamo prenotato un volo da casa al Texas, e quando domenica non lo abbiamo visto arrivare ci siamo stupiti molto. Benoit era un professionista straordinario, sempre puntuale. Poi sono cominciati ad arrivare alcuni SMS ai suoi colleghi più cari, SMS molto strani in cui spiegava come entrare in casa, dove fossero chiusi i cani. Messaggi che sono arrivati alle 2-3 della mattina della domenica. Era tutto molto strano..."
McMahon ha parlato anche della vicenda degli steroidi, ormoni della crescita, rinvenuti all'interno dell'abitazione del wrestler che, secondo alcuni giornalisti, sarebbero stati la causa del raptus di follia che ha portato Benoit a uccidere la moglie e il figlio. Medicinali per altro prescritti: "Capisco la reazione un po' isterica dei media di fronte a un personaggio così popolare e a una tragedia così drammatica ma quei medicinali servivano a Daniel, il figlio, che era vittima di una sindrome grave, psichica e fisica. Le analisi di Chris erano negative ad aprile: qui più che di fronte a una "roid rage" sembra di trovarsi di fronte a un atto drammaticamente predeterminato."
Di fronte alla logica di un Benoit-mostro che avrebbe inoculato l'ormone della crescita al figlio NcMahon ha reagito in modo duro: "Chris adorava suo figlio. Non c'è spiegazione a quello che è successo, è un dramma che riguarda la sua famiglia. I wrestlers non sono mostri, e non li creiamo. Siamo entertainers che cercano di far sorridere il pubblico e di renderlo partecipe dei suoi show. Qui non ci stiamo nascondendo, e non stiamo neppure dicendo che Benoit non era parte della nostra azienda o del nostro business: Chris era uno dei simboli della nostra azienda che è costituita da padri di famiglia, grandi lavoratori e persone che adorano divertire la gente con lo show del wrestling."
Come cambierà adesso la WWE? "Non cambierà: la tragedia di Chris e della sua famiglia ci ha colpito, ci ha devastato. Ma quello che faremo sarà cercare di tornare al lavoro e di fare quello che sappiamo fare: divertire la gente".
Intanto le indagini proseguono. Gli esami autoptici hanno chiarito che sia Nancy Benoit che il piccolo Daniel sono morti per soffocamento procurato, così come il wrestler, che si è impiccato. Nel sangue di Benoit sono invece state rinvenute tracce di anabolizzanti. Altre sostanze dopanti, oltre a quelle rinvenute in casa e prescritte al bimbo dal medico, sono state rinvenute all'interno dell'abitazione. Prende corpo l'ipotesi di un raptus di follia causato dalla depressione per le condizioni del figlio e forse alimentato anche dall'abuso di sostanze dopanti.