<b> News e immagini dalla California By Maxchan</b>

Friendevil":9lj6zedc ha detto:
tata kia":9lj6zedc ha detto:
Friendevil":9lj6zedc ha detto:
ciao friend.

Ciao Tata...ho guardato il tuo pdf ma viene fuori un lavoro bestiale a metterlo in powerpoint...Tra l'altro ti verrebbe fuori una presentazione molto pesante.
Mi spieghi meglio cosa vorresti fare?
In fondo non è venuto male :nod)
economizzare lo spazio..meno pagine possibili..ed evitare le pagine bianche e le pagine con su scritto solo il titolo
 
tata kia":1sgqxpc2 ha detto:
Friendevil":1sgqxpc2 ha detto:
tata kia":1sgqxpc2 ha detto:
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ciao friend.

Ciao Tata...ho guardato il tuo pdf ma viene fuori un lavoro bestiale a metterlo in powerpoint...Tra l'altro ti verrebbe fuori una presentazione molto pesante.
Mi spieghi meglio cosa vorresti fare?
In fondo non è venuto male :nod)
economizzare lo spazio..meno pagine possibili..ed evitare le pagine bianche e le pagine con su scritto solo il titolo

Capito...vedo se domani mattina riesco alavorarci un pò su :OK)
 
un tranquillo thanksgiving...

Wow, ci siamo.
Il mio primo vero giorno del ringraziamento... e' stato un weekend molto lungo, ora vi spiego perche'...

25 Novembre:

oki, e' il giorno del ringraziamento, che come in ogni vera famiglia americana che si rispetti, comincia il giorno prima, con le donne che lavorano in cucina, e i maschietti che non fanno un caxxo.
Noi, sebbene internazionali fuori maniera, non abbiamo fatto eccezione: abbiamo fatto colletta - 25 sacchi a testa, in 9 = 225 dollari di materia prima!- fatto la spesa, e via per il mega pranzo/cena del ringraziamento.
Ma torniamo al 25: io mi alzo con una certa calma, tipo che saran state le 13 e 30, mi faccio una ricca docciona, e mi fiondo sul divano a guardare un po' di tivvi', in attesa del cibo.
Ora, io ancora non ho capito a che ora gli americani - o assimilabili - si nutrano, fatto sta che ci siamo seduti a tavola alle 16e30, quindi non so se abbiamo pranzato o cenato, ma fa lo stesso.
Ad ogni modo, eccoci qui seduti a tavola: tacchino ripieno di non so cosa, prosciutto intero arrosto farcito con ananas, tre chili di arrosto, verdurine per sfamare una squadra di calcio, torta di zucca con gelato, insalata di pasta, insalata di patate, patate arrosto, mais e fagiolini...
Inutile dire che ho mangiato secondo i miei standard, quindi a mo' di lavandino, e che mi sono alzato da tavola tre orette dopo...
e con tutto sto impegno che c'ho messo, credo che abbiamo ancora qualche cosa nel frigo...
Fine della serata: Spider-Man alla tele, rutto libero, e tipo ubriaco che si cappotta con il SUV di fronte a casa nostra (l'assetto suv non aiuta a fare curve a gomito in piena - e' inutile, ti ribalti).

26 Novembre:
Il giorno dopo!
Mentre il 99% dell'america fa ponte, io ho un meeting con il capo alle 11 di mattina.
Mi faccio inaudita violenza per uscire dal letto alle 10e20, ed ecco che vado, con un retrogusto di tacchino che permea l'universo intero, ed in particolare la mia cameretta - che e' vicina alla cucina da un lato, ed al bagno dall'altro; coincidenze? Credo di no.
Vabbe': meeting con il boss, che vuole che gli prepari dei lucidi; dead-line: lunedi' mattina (ieri) alle nove.
Che bello, penso tra me e me.
Alla fine, passo la giornata a fare lucidi chiuso in lab, assieme ai miei non molto piu' fortunati colleghi. Per vie traverse, decidiamo che una volta alla settimana dobbiamo usare una parete bianca del lab come schermo per guardarci dei film, ma questa e' un'altra storia.
Tornato a casetta, son svaccato sul divano a guardare la tele con i miei amichetti canadesi, quando Veneta decide che dobbiamo uscire: come al solito c'ha messo molto a convincermi, tipo 3 secondi.
Alla fine, siamo in 5 pronti a uscire: Joe e Veneta, Rick e Cati, e io.
Primo problema: la macchina di Joe e' incastrata lontanissimo dal cancello, in mezzo a 1000 altre macchine.
Soluzione: si piglia la macchina di William, tanto William dorme e Joe ha una copia delle chiavi - direi ragionevole.
Schema tattico: Joe al volante, Veneta davanti, noi tre dietro.
Fatti tre metri in strada, si sente una spussa da copertone bruciato che meta' basta: decidiamo tranquillamente di ignorarla, e ci buttiamo in autostrada per andare al City Walk, che e' un posto con un po' di locali.
Tenuta di strada della vettura: zero meno.
Ad un certo punto, le gomme iniziano a fischiare quasi in continuo, e Joe per poco non mi cucina la frizione - la vettura ha il cambio manuale, incredibile.
Decidiamo di accostare, io e Joe scendiamo per vedere come sta la vettura: la frizione non e' cotta, solo scaldata - molto.
Vado poi a vedere perche' le gomme fischiavano - teoria: ammo scarichi, la gomma tocca sovente il passaruota. Vado a vedere quanto spazio c'e' tra passaruota e copertone, e scopro che a macchina ferma, con sole tre persone a bordo, la gomma tocca!!!!!
Ma sara' mica questa una cosa che ci ferma, no?
Si risale in macchina, e si copre la breve distanza tra li' e City Walk, pregando che la gomma non tirasse il botto mentre eravamo tutti a bordo...
Ma la fortuna e' con noi, ed eccoci arrivare al parcheggio, passando davanti all'omino al cancello con un puzzo di copertoni bruciati che il tipo c'ha guardato a bocca aperti per 10 secondi buoni...
OK, si parcheggia, si scende...
Che si fa? Dove si va?
Hard Rock Cafe', mi pare una buona idea...
Ci scoliamo un paio di birre, una media, una piccola e ridendo e scherzando, inclusa mancia, gli mollo giu' 20$ - infami!!! - pero' ti lasciano portare a casa il bicchiere... vabbe'...
Evacuiamo il locale, e puntiamo su una specie di disco all'aperto, dove spendiamo un'oretta buona - esperienze interessanti, non so se mi spiego...
Oki, e' ora di tornare a casa: io, rick e cati decidiamo che non e' il caso di salire di nuovo in 5 in quella macchina, quindi via di metro, e giu' a correre come dei dementi per beccare l'ultima corsa della metropolitana.
Mentre siamo in metro, Cati fa: sono sicura che c'e' un autobus su Vermont street che fa servizio 24/24, prendiamo quello e arriviamo a casa!
Dico, bo', sapra' quello che dice e quello che fa.
Scendiamo alla stazione centrale della metro, e ci incamminiamo.
Dopo un'ora (!!!!) a piedi - saran state le due - arriviamo su Vermont street e becchiamo l'autobus al volo (in effetti c'era) attraversando alla cieca la strada.
Tutto questo accompaganto dalla rivelazione che potevamo scendere dalla metro direttamente su Vermont, e risparmiarci un'oretta a piedi... cosi' imparo a soppesare piu' attentamente i piani altrui...
Ah, il piano di prendere il bus su Vermont era per risparmiarci di fare un'ora a piedi per andare dalla stazione della metro direttamente a casa...

Domani vi racconto di sabato e domenica...
 
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