Roma, 21 ago. (Adnkronos) - Per Adusbef e Federconsumatori "non e' sufficiente stigmatizzare il comportamento che Vodafone e Tim stanno adottando per indurre i clienti a cambiare i contratti in essere nella telefonia cellulare". Le due associazioni dei consumatori infatti si apprestano a chiedere all'Agcom "di verificare che tutto si svolga nella norma, nella chiarezza e nella trasparenza, richiedere con motivazione circostanziata l'intervento dell'Antitrust per verificare ipotesi di cartello o di accordi tesi a mistificare il mercato".
"Il periodo scelto, la sovrapposizione dei tempi dei due massimi operatori ed il non avere aperto un confronto come peraltro e' sempre stato prassi con le associazioni dei consumatori - continuano Adusbef e Federconsumatori in una nota - inducono piu' di un sospetto sulla volonta' di effettuare un semplice piano di semplificazione e di aggiornamento delle offerte di servizio, ma piu' che probabilmente si mira a recuperare maggiori introiti in parte giustamente ridimensionati con l'abolizione dei famigerati costi di ricarica".
Inoltre i consumatori informano si propongono di verificare, con gli uffici legali eventuali vessazioni contrattuali nei confronti dell'utenza. Vogliamo inoltre ricordare agli utenti che, fermo restando tutte le iniziative sia legali che altro, di confrontare sempre con occhio critico tutte le offerte degli operatori telefonici con particolare riguardo: al costo del traffico al minuto comprensivo dell'Iva, alla presenza o meno e del relativo costo del famigerato scatto alla risposta, causa di alta spesa visto la facilita' con cui si interrompono le conversazioni nel nostro paese. Il prezzo degli sms che e' diventato uno strumento sempre piu' usato dalla clientela giovane e non piu' giovane e che il cui costo e' a livelli tra i piu' elevati in Europa".
MILANO (MF-DJ)--Federconsumatori e Adusbef stanno mettendo in atto iniziative a difesa degli utenti contro la modifica unilaterale da parte di Tim e Vodafone dei contratti in essere di telefonia mobile, attraverso l'eliminazione di tutte quelle tariffe, spesso vantaggiose, che non rientrano piu' nel piano di offerta commerciale delle due compagnie.
Le iniziative che saranno messe in campo, si legge in una nota, comprendono: una richiesta di verifica all'Agcom sulla regolarita', chiarezza e trasparenza dell'operazione; una richiesta con motivazione circostanziata all'Antitrust per la verifica dell'esistenza di eventuali cartelli o di accordi tesi a mistificare il mercato e, infine, la verifica da parte delle stesse associazioni dei consumatori e di studi legali di eventuali vessazioni contrattuali nei confronti dell'utenza.
ROMA - Federconsumatori ed Adusbef guardano con "sospetto" alla "volontà di effettuare un semplice piano di semplificazione e di aggiornamento" delle tariffe da parte di Tim e Vodafone: per questo annunciano che si rivolgeranno all'Antitrust e chiederanno all'Agcom di verificare la trasparenza dell'operazione.
Per le due associazioni di rappresentanza dei consumatori "il periodo scelto, la sovrapposizione dei tempi dei due massimi operatori ed il non avere aperto un confronto come peraltro è sempre stato prassi con le associazioni dei consumatori, inducono più di un sospetto sulla volontà di effettuare un semplice piano di semplificazione e di aggiornamento delle offerte di servizio, ma più che probabilmente si mira a recuperare maggiori introiti in parte giustamente ridimensionati con l'abolizione dei famigerati costi di ricarica".
Le organizzazioni annunciano quindi che chiederanno e all'Agcom "di verificare che tutto si svolga nella norma, nella chiarezza e nella trasparenza" mentre si apprestano a "richiedere con motivazione circostanziata l'intervento dell'Antitrust per verificare ipotesi di cartello o di accordi tesi a mistificare il mercato". Da parte loro le associazioni verificheranno con i propri uffici legali "eventuali vessazioni contrattuali nei confronti dell'utenza".