Alfa Romeo: modelli e programmi futuri. discutiamone
- Autore discussione cuoresportivo86
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ADAN
AlfaTistissimoMe
- 21 Luglio 2006
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- Auto
- Alfa Romeo 147 2.000 Twin Spark Selespeed Super Body
[news]
intervista a Marchionne:
Marchionne: rivedremo al rialzo i target di Jeep
L’ad di Fca: «Partecipare alle dismissioni di Volkswagen? Dipende da cosa vendono. Io Ducati non l’avrei mai comprata». «La crisi del gruppo tedesco un problema di cultura». General Motors?«Tutte le opzioni aperte. Ogni anno di ritardo costa 2 miliardi al sistema»
I successi di Jeep e Ferrari, la tempistica del lancio della nuova Alfa Giulia, che richiederà qualche mese in più, il consolidamento del mondo delle quattro ruote e le conseguenze del caso Volkswagen. Sergio Marchionne arriva al circuito Mugello, dove sono in corso le finali mondiali dei clienti sportivi, e non si tira indietro di fronte alle domande dei giornalisti. Lo scandalo che ha travolto Volkswagen? «Non credo che modifichi niente - dice -. Dal punto di vista industriale la crisi ripropone l’esigenza di condividere le scelte in modo aggregato per evitare che si creino pressioni eccessive sulle aziende per arrivare al successo a qualsiasi costo», dice l’amministratore delegato di Fiat Chrysler. «Il loro problema - prosegue - non è sulla questione della misura ma della cultura e non ha niente a che fare con il diesel».
Il problema di cultura
Nell’industria automobilistica, spiega Marchionne, «c’è un problema di cultura industriale complesso. Io non avrei fatto così, come hanno fatto loro, cioè cercare di gestire un’azienda globale con la centralizzazione delle decisioni. Noi in Fca abbiamo una gestione più distribuita. È vero, la mia ingerenza c’è, viaggio in continuazione nelle nostre aree regionali. Ma sarebbe una cavolata bestiale pensare di centralizzare tutto su Torino o Detroit». Di sicuro, contro Volkswagen: «non c’è nessun complotto, ma c’è stato un difetto tecnico nella maniera in cui la vettura è stata ingegnerizzata».
Vw e le dismissioni
A chi gli chiede se Fca parteciperà a eventuali dismissioni del gruppo tedesco, Marchionne risponde: «Dipende da cosa vendono. Certo io come Fca la Ducati non l’avrei mai comprata, e certo non ho nessun interesse per una squadra di calcio. E anche Bugatti non credo abbia aggiunto molto».
Poi Marchionne torna alle vicende di Fiat Chrysler, conferma lo slittamento di alcuni mesi per il lancio della Alfa Giulia ma ribadisce che il piano al 2018 non cambierà, nonostante i fattori esterni. «Chi pensa che in Cina non sia successo niente evidentemente si è fumato qualcosa di illegale - dice -. Quanto avviene in Cina sta cambiando le dinamiche dei mercati dell’auto in tutto il mondo».
I marchi di Fca
Saranno invece rivisti - ma al rialzo - i target per il marchio Jeep, che sta correndo da mesi. L’obiettivo di vendita - 1,9 milioni di auto entro il 2018, sarà alzato già a gennaio, ed è possibile che si possa arrivare oltre quota 2 milioni.
Il dialogo con Gm
Poi, il consolidamento. A chi gli chiede dei contatti con Mary Barra, ceo di General Motors, Marchionne risponde con una battuta: «L’ho invitata a cena ma non ci è mai venuta, ma non è venuta neanche a prendere un caffè con me». Le aggregazioni? «Si può fare tutto ma in Fca abbiamo un piano chiaro e dettagliato fino al 2018. Andarsi a creare un nuovo impegno richiede mesi di lavoro. È tutto da valutare nel tempo. Ogni anno di ritardo costa al sistema (dell’automotive, ndr) 2 miliardi». In ogni caso, tutte le opzioni restano aperte. Su Gm, dice Marchionne, «valutiamo e non escludiamo niente», «neanche scalate ostili». Il manager ha comunque spiegato che per Gm, come per altri «non è stato deciso nulla» ad ora anche se Fca monitora, ovviamente, tutto il settore automotive.
Ferrari
Infine, la dimensione sportiva. «La posizione della Ferrari è di una chiarezza incredibile» mentre quella di Jean Todt «è un concetto assolutamente osceno», dice Marchionne parlando della disputa con il presidente Fia ed ex dirigente Ferrari, a proposito della polemica sulla vendita dei motori agli altri team.
La rivista AUTO riporta solo qualche dettaglio :eek13) http://www.auto.it/2015/11/09/alfa-giulia/51449/ :eek13)
Quattroruote fa un servizio più esteso :OK) http://www.quattroruote.it/news/industr ... anno_.html :OK)
intervista a Marchionne:
Marchionne: rivedremo al rialzo i target di Jeep
L’ad di Fca: «Partecipare alle dismissioni di Volkswagen? Dipende da cosa vendono. Io Ducati non l’avrei mai comprata». «La crisi del gruppo tedesco un problema di cultura». General Motors?«Tutte le opzioni aperte. Ogni anno di ritardo costa 2 miliardi al sistema»
I successi di Jeep e Ferrari, la tempistica del lancio della nuova Alfa Giulia, che richiederà qualche mese in più, il consolidamento del mondo delle quattro ruote e le conseguenze del caso Volkswagen. Sergio Marchionne arriva al circuito Mugello, dove sono in corso le finali mondiali dei clienti sportivi, e non si tira indietro di fronte alle domande dei giornalisti. Lo scandalo che ha travolto Volkswagen? «Non credo che modifichi niente - dice -. Dal punto di vista industriale la crisi ripropone l’esigenza di condividere le scelte in modo aggregato per evitare che si creino pressioni eccessive sulle aziende per arrivare al successo a qualsiasi costo», dice l’amministratore delegato di Fiat Chrysler. «Il loro problema - prosegue - non è sulla questione della misura ma della cultura e non ha niente a che fare con il diesel».
Il problema di cultura
Nell’industria automobilistica, spiega Marchionne, «c’è un problema di cultura industriale complesso. Io non avrei fatto così, come hanno fatto loro, cioè cercare di gestire un’azienda globale con la centralizzazione delle decisioni. Noi in Fca abbiamo una gestione più distribuita. È vero, la mia ingerenza c’è, viaggio in continuazione nelle nostre aree regionali. Ma sarebbe una cavolata bestiale pensare di centralizzare tutto su Torino o Detroit». Di sicuro, contro Volkswagen: «non c’è nessun complotto, ma c’è stato un difetto tecnico nella maniera in cui la vettura è stata ingegnerizzata».
Vw e le dismissioni
A chi gli chiede se Fca parteciperà a eventuali dismissioni del gruppo tedesco, Marchionne risponde: «Dipende da cosa vendono. Certo io come Fca la Ducati non l’avrei mai comprata, e certo non ho nessun interesse per una squadra di calcio. E anche Bugatti non credo abbia aggiunto molto».
Poi Marchionne torna alle vicende di Fiat Chrysler, conferma lo slittamento di alcuni mesi per il lancio della Alfa Giulia ma ribadisce che il piano al 2018 non cambierà, nonostante i fattori esterni. «Chi pensa che in Cina non sia successo niente evidentemente si è fumato qualcosa di illegale - dice -. Quanto avviene in Cina sta cambiando le dinamiche dei mercati dell’auto in tutto il mondo».
I marchi di Fca
Saranno invece rivisti - ma al rialzo - i target per il marchio Jeep, che sta correndo da mesi. L’obiettivo di vendita - 1,9 milioni di auto entro il 2018, sarà alzato già a gennaio, ed è possibile che si possa arrivare oltre quota 2 milioni.
Il dialogo con Gm
Poi, il consolidamento. A chi gli chiede dei contatti con Mary Barra, ceo di General Motors, Marchionne risponde con una battuta: «L’ho invitata a cena ma non ci è mai venuta, ma non è venuta neanche a prendere un caffè con me». Le aggregazioni? «Si può fare tutto ma in Fca abbiamo un piano chiaro e dettagliato fino al 2018. Andarsi a creare un nuovo impegno richiede mesi di lavoro. È tutto da valutare nel tempo. Ogni anno di ritardo costa al sistema (dell’automotive, ndr) 2 miliardi». In ogni caso, tutte le opzioni restano aperte. Su Gm, dice Marchionne, «valutiamo e non escludiamo niente», «neanche scalate ostili». Il manager ha comunque spiegato che per Gm, come per altri «non è stato deciso nulla» ad ora anche se Fca monitora, ovviamente, tutto il settore automotive.
Ferrari
Infine, la dimensione sportiva. «La posizione della Ferrari è di una chiarezza incredibile» mentre quella di Jean Todt «è un concetto assolutamente osceno», dice Marchionne parlando della disputa con il presidente Fia ed ex dirigente Ferrari, a proposito della polemica sulla vendita dei motori agli altri team.
La rivista AUTO riporta solo qualche dettaglio :eek13) http://www.auto.it/2015/11/09/alfa-giulia/51449/ :eek13)
Quattroruote fa un servizio più esteso :OK) http://www.quattroruote.it/news/industr ... anno_.html :OK)
Principalmente per ADAN, su autoitaliaevolution riportano i codici progetto, 949 è il D-SUV, 961 l'ammiraglia, 962 il C-SUV e il 963 la spider/coupe'
http://www.autoitaliaevolution.it/alfa- ... rso-scoop/
http://www.autoitaliaevolution.it/alfa- ... rso-scoop/
squalettoge
Nuovo Alfista
- 12 Ottobre 2004
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- seat leon 5f 2.0 TDI black edition 2015 , ex 147 2003
sta a vedere che da vendere alfa ai tedeschi (piu volte si son sprecati migliaia di bit in proposito) sono i tedeschi a vendere a fiat qualcosa :lol: :lol: :lol: :lol:
tanto non comprera nulla anzi forse gm .. chissa..
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già...Heto":10qbmvf4 ha detto:
io però continuo a vedere 3 Suv:
D-Suv 949
C-Suv 962
E-Suv 964
e i conti tornerebbero...
perchè degli 8 modelli 2 eran la coupè e la spider
ma nei loro progetti hanno lo stesso numero 963
1' Giulia 952
2' D-Suv 949
3' Alfetta 961
4' C-Suv 962
5' Coupè Spider 963
6' new Giulietta hatchback
7' new Giulietta sedan
8' E-Suv 964
ADAN":33fcpva8 ha detto:
ma ci rendiamo conto che marchionne & C riescono a farci parlare per anni del nulla?
Io vedo forse due modelli:
una berlina segmento D continuamente rimandata perchè non hanno i soldi per svilupparla nemmeno dopo averla annunciata e un fantomatico suv sullo stesso pianale cammuffato da 500L.
E nessuno dei due ancora in vendita
bt":2kb1j6k7 ha detto:
non è che mancano i soldi, mancano le competenze per fare subito bene tutte le necessarie messe a punto, in un segmento nuovo per fiat.
Comunque sì, per altri 7 mesi mettiamoci l'anima in pace (cioè tanto io da comprare non ho necessità e sono veicoli fuori budget, ma in generale se si realizza qualcosa di serio dopo decenni forse mi farebbe anche piacere).
Motore Alfa Romeo ? Al max con l'adesivo Alfa visto che non esiste da un po' una fabbrica Alfa ...
bt":1y1m29x4 ha detto:
Effettivamente ormai siamo ridotti a parlare di cose immaginarie, per me la nuova giulietta sarà un progetto unico in entrambe le declinazioni, l'altro codice sarà la speciality (6C?), e un E-SUV sembra molto ma molto lontano.
Quello che mi incuriosisce sono i progetti che non hanno raggiunto la fattibilità, ossia i numeri mancanti tra 940 e quelli che forse vedranno la luce.
ADAN
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info provenienti da giornali della Ciociaria dove c'è lo stabilimento dell'Alfa Romeo:
"dalla fine di marzo partirà la salita produttiva per andare a regime entro il mese di maggio,
quando ci sarà il rientro di tutti i 4.000 operai che quindi lavoreranno alla Giulia Quadrifoglio e alla Giulietta"
"I ritardi -
come ha implicitamente evidenziato Marchionne nella sua risposta di ieri
"sono dovuti alla crisi del mercato cinese."
E tale crisi avrà le sue ripercussioni anche sull’Italia ed in particolare su Cassino
dove si produrranno 5 modelli su 8 del piano Alfa Romeo.
La fine delle cassa integrazione -
secondo rumors interni allo stabilimento che circolavano nelle scorse settimane -
davano per certo il rientro di tutti gli operai già a dicembre, ovvero con 5 mesi di anticipo rispetto al previsto.
Così non sarà: non si rientrerà prima di maggio e per le belle sorprese bisognerà aspettare
“Babbo Alfa” di Natale 2016 quando, oltre alla Quadrifoglio, arriverà la Giulia in versione normale e poi,
nel 2017, il tanto atteso Suv che dovrebbe portare le nuove assunzioni.
E, sempre nel 2017, potrebbe andare in porto la fusione tra Fca e Gm."
"dalla fine di marzo partirà la salita produttiva per andare a regime entro il mese di maggio,
quando ci sarà il rientro di tutti i 4.000 operai che quindi lavoreranno alla Giulia Quadrifoglio e alla Giulietta"
"I ritardi -
come ha implicitamente evidenziato Marchionne nella sua risposta di ieri
"sono dovuti alla crisi del mercato cinese."
E tale crisi avrà le sue ripercussioni anche sull’Italia ed in particolare su Cassino
dove si produrranno 5 modelli su 8 del piano Alfa Romeo.
La fine delle cassa integrazione -
secondo rumors interni allo stabilimento che circolavano nelle scorse settimane -
davano per certo il rientro di tutti gli operai già a dicembre, ovvero con 5 mesi di anticipo rispetto al previsto.
Così non sarà: non si rientrerà prima di maggio e per le belle sorprese bisognerà aspettare
“Babbo Alfa” di Natale 2016 quando, oltre alla Quadrifoglio, arriverà la Giulia in versione normale e poi,
nel 2017, il tanto atteso Suv che dovrebbe portare le nuove assunzioni.
E, sempre nel 2017, potrebbe andare in porto la fusione tra Fca e Gm."
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no, 6 mesi le Giulia barbon... :matto) come le chiaman le normali. :asd)Husqvarna":1wm5j29f ha detto:
i 4.000 dipendenti cassaintegrati rientreranno a marzo/aprile, pertanto
prima dell'estate ci saranno in concessionaria.
Il D-SUV che doveva farsi vedere a Ginevra si farà vedere per fine anno con consegne 2017.
L'ammiraglia Alfetta prevista per fine 2016...non si sà se ritarderà e di quanto. :baby)
Queste 3 nuove Alfa Romeo son già in via di sviluppo, mentre le altre 5 son ancora solo progetti.
Marchionne cmq ribadisce che vuol avere tutti e 8 i modelli entro fine 2018... :eek13)
per farlo dovrebbe lanciare 2 modelli ogni 6 mesi e non più uno. :ka)
:muaha)
ADAN
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denuncia (sfogo) dei sindacati verso la politica (stato, regione, provincia)
che non stà aiutando tempestivamente FCA e lo stabilimento di Piedimonte San Germano:
«Se Marchionne avesse dovuto scegliere dove fare gli investimenti dell’Alfa Romeo, in base all’affidabilità della politica,
non solo non sarebbe arrivata la vettura, ma avrebbe chiuso lo stabilimento e tutte le fabbriche dell’indotto».
:eek13) http://ciociarianotizie.it/popup/?url=h ... de-no.html :eek13)
tutto stò casino per un po d'asfalto intorno allo stabilimento :asd) il vero dramma è il rinvio della CI per 4.ooo dipendenti. :sic)
anche se...è vero che passeranno il natale 2015 in ristrettezze ma il futuro promette benessere per tutti laggiù. :tiè)
:ciao)
che non stà aiutando tempestivamente FCA e lo stabilimento di Piedimonte San Germano:
«Se Marchionne avesse dovuto scegliere dove fare gli investimenti dell’Alfa Romeo, in base all’affidabilità della politica,
non solo non sarebbe arrivata la vettura, ma avrebbe chiuso lo stabilimento e tutte le fabbriche dell’indotto».
:eek13) http://ciociarianotizie.it/popup/?url=h ... de-no.html :eek13)
tutto stò casino per un po d'asfalto intorno allo stabilimento :asd) il vero dramma è il rinvio della CI per 4.ooo dipendenti. :sic)
anche se...è vero che passeranno il natale 2015 in ristrettezze ma il futuro promette benessere per tutti laggiù. :tiè)
:ciao)