Il discorso è molto semplice: l'utenza seria (poi vabbè gli imbecilli invorniti son altra categoria, non la maggioranza, ergo parliamo di utenza seria) non sta a guardare le "necessità" dell'azienda manco fossero la Caritas. E difatti guarda a chi la PROPRIA esigenza la soddisfa, indi sceglie, compra e paga. Non sarà un caso se Fiat perde quote su quote, controbilanciando queste perdite VERE con dati che son tirati per i capelli e cioè "in tal mercato quest'anno siamo saliti del 50%". Spiegazione: quando avevamo tre modelli decotti invendibili facevamo 100 vetture, oggi con due modelli moderni (non decennali come potevano essere 147 e GT) facciamo 150 vetture per cui siamo saliti a due cifre.
Risultato: vendevi una sega di macchina (100), ora ne vendi sempre una sega (150). Dati percentuali "raccontati" a uso e consumo di poveri mentecatti azionisti che si basano sulla fuffa, e poi piangono o fan piangere altri quando scoppiano le bolle (cioè quando l'aria tira al brutto e CONTI le AUTO, non la fuffa).
I costruttori che non san fare automobili, nè venderle, nè stare sul mercato, meritano di perdere quota rispetto a chi sa lavorare bene.
Non sarà un caso se volendo imporre per "n" motivi (e non certo per saturare un fabbisogno sentito dalla clientela) il marchio Jeep questo vende decine di unità contro numeri ben + rilevanti che dovrebbero venir fatti da altri prodotti fatti meglio (e non quell'obrobrio di Y che è già in crisi dal lancio) o da prodotti che andrebbero fatti (va da se che per fare devi studiare e anche fare, molto + difficile che non fare reclame e portare di quà roba pronta a costo zero fatta per saturare gli impianti USA).