Alfa Romeo: modelli e programmi futuri. discutiamone

:?: azzo propri l'otional che ho sempre ricercato!! :lol: :lol:

con queste ciofeche faro' un figurone appena arrivo al parcheggio in azienda..... freno a mano e via di fitness con corde e cazzatine varie... :ubriachi)

bene bene ce sempre da star allegri a legger le novita' alfa!! :crepap) :crepap)
 
Quelli di Quattroruote sono andati a fare un giro nella Nuova Pomigliano "Fabbrica Italia" :matto)
Articolo di 6 pagine (52-57) interessante. :OK)

Dell'Alfa Romeo ci resta la produzione della 159 che lavora 2 giorni al mese. :?: :mecry)

Di Panda, quando saranno a pieno regime ne faranno 1050 al giorno.

"La fabbrica è stata pensata per costruire indifferentemente qualsiasi modello basato su una delle nostre 3 piattaforme globali"
"Le nuove attrezzature sono state concepite per un arco temporale di 18 anni...ben oltre il ciclo di vita di un modello"


Questo significa che se volessero potrebbero produrre MiTo e Giulietta? :sgrat) :eek13) :scratch)

Dei 5200 dipendenti, 4500 faranno parte della nuova newco.
 
Sempre a proposito di Quattroruote, mi ha fatto riflettere l'articolo sulla BabyMaserati e sul più facile approdo negli states rispetto ad Alfa.

Ora.. Magari dico una stupidata ma prima della 3200 GT del '98, le Maserati che ricordo erano le "biturbo", proposta nelle varie salse, che non credo abbiano lasciato buon ricordo agli appassionati.

Ora in 10 anni e spicci, Maserati si è rifatta un'immagine e può permettersi di "scendere" a far concorrenza nel segmento E.

In Alfa si sta facendo il contrario, si parte con la Mito si arriva dopo un lungo travaglio a Giulietta e poi il nulla al momento (parlo di nuovi progetti).
Mi chiedo il perchè non si è potuto valorizzare il marchio come si è fatto con Maserati, magari sfruttando pure l'onda d'entusiasmo dei tempi 156/147.
 
Gabri84":3iuv0zfn ha detto:
Sempre a proposito di Quattroruote, mi ha fatto riflettere l'articolo sulla BabyMaserati e sul più facile approdo negli states rispetto ad Alfa.

Ora.. Magari dico una stupidata ma prima della 3200 GT del '98, le Maserati che ricordo erano le "biturbo", proposta nelle varie salse, che non credo abbiano lasciato buon ricordo agli appassionati.

Ora in 10 anni e spicci, Maserati si è rifatta un'immagine e può permettersi di "scendere" a far concorrenza nel segmento E.

In Alfa si sta facendo il contrario, si parte con la Mito si arriva dopo un lungo travaglio a Giulietta e poi il nulla al momento (parlo di nuovi progetti).
Mi chiedo il perchè non si è potuto valorizzare il marchio come si è fatto con Maserati, magari sfruttando pure l'onda d'entusiasmo dei tempi 156/147.


ce lo chiediamo da anni.

e da anni molti di noi non hanno altra risposta se non quella che a Fiat Alfa non è mai interessata abbastanza. 147, 156 e GT sono nate grazie al grandissimo lavoro di un manipolo di appassionati, piccole stelle luminose nella nebbia dei 25 anni Fiat.
L'Alfa vera la vedi alla Mille Miglia e a Villa d'Este. Quella che vedi per le strade è solo l'ombra di quello che è stata.
Tutto naturalmente IMHO
 
Sono sulla lunghezza d'onda di Bt, penso che abbia centrato in pieno il punto della situazione.

Quanto a Maserati, siamo sicuri che una baby Maserati abbia tutto questo successo e non faccia la fine delle varie Jaguar X-Type o Lexus IS, che nono hanno mai fatto impazzire i potenziali clienti dato che sono Marchi premium ma con una ben precisa e definita allocazione di segmento? E se aggiungiamo che le Biturbo erano ricordate come vetture prestazionali, ma con un'affidabilità (soprattutto elettrica) da mettersi le mani nei capelli.... mah!
Certo è che l'immagine di Maserati negli ultimi dieci anni è stata in pratica rifatta in tutto e per tutto, tanto che anche negli USA Maserati è simbolo si sportivo made in Italy.

Con Alfa Romeo assolutamente non è mai stato fatto un lavoro come quello fatto con Maserati (che comunque rimane una costola di Ferrari, non gode di chissà che indipendenza; quindi non è che ci voglia chissà che briglia sciolta per dare la possibilità di risollevare l'immagine di un Marchio).
 
Eh purtroppo una gran tristezza...Almeno io son triste perchè vedo vecchie glorie lasciate a prender polvere nei sotteranei di Arene o nel museo chiuso..
E' vero quel che dice Bt, con 147,156 e GT si è fatto vedere che qualcosa di buono si poteva fare, ma dopo anni di lamentele e "guerre", io poi ammetto di averle vissute molto da lontano. Praticamente quando è uscita la 156 potevo finalmente inizare a pensare a che macchina comprarmi, prima manco avevo al patente..
Ma ora che mi sento davvero legato a questo marchio(non chiedetemi perchè ma a volte mi sogno le 75 di notte ahaha), vedo la differenza tra Giulietta e 147-156 e tra 155-145-146 e ciò che c'era prima..
Ora le prospettive non so davvero quali siano, dopo aver presentato il giocattolo 4C, perchè questo al momento è, le voci su una Giulia son calate e le date si son allungate. Non ci vuole uno scienziato per capire che Giulia è più importante di un SUV o di una 4C per un marchio in crisi come Alfa. Non capisco come certe gente alfista non veda questa crisi.
E' vero la Giulietta vende, benissimo, ma investiamoli i soldi, non pensiamo a far cassa e basta e a costriure in america, così non si va da nessuna parte..
Vabbè che lo scrivo qui sull'AlfavirtualClub dove penso che un po' tutti la pensino così..
Vorrei solo davvero vedere Marchionne e Western il più lontano possibile dal marchio Alfa Romeo..Non c'è passione in loro che possa aiutare a risollevare questa situazione..
Chissà se Vw è davvero ancora valida come opzione..
Scusate lo sfogo, speriamo!
 
Cervantes":qm3ewnzc ha detto:
Denny: la lexus non vendo solo qui. Se vai negli States, è una tra le più vendute!
Assolutamente d'accordo con te, infatti mi riferivo proprio al mercato USA (in Europa, ancor meno che Italia, la presenza di Lexus non è tanto significativa e a Toyota nemmeno interessa che abbia al momento maggiore penetrazione dato che i mercati di riferimento per loro sono Nord America e Giappone, dove però alcuni modelli vengono venduti come top di gamma con il Marchio Toyota); e nemmeno negli States IS (Lexus) e X-Type (Jaguar) hanno avuto successo (a differenza delle altre vetture dei segmenti superiori) proprio per il fatto che i due Marchi non vengono percepiti i quei due segmenti essendo brand premium.
 
Qualche riflessione così, spicciola e in libertà.
Maserati fino a cinque/ei anni fa in USA era la macchina dei papponi.
Chiaramente, se vuoi poca spesa tanta resa, una Maserati puoi farla pagare d+ sperando (per me il gioco è solo quello oramai) che a parità di macchina (che sia una Dacia, Chrysler, Fiat o PSA poco importa) che te la comprino.
E se invece di 100 ne vendi 10, ma rispetto ad Alfa la puoi prezzare 1000 volte di più (è un assurdo, ma per far capire la logica), hai fatto dei guadagni.
Sul prodotto futuro, vedo tanta prosopopea, e probabilmente la loro chiave (dato anche il know how che hanno) è quella di popolare gli States di un'Alfa ordinaria, che non sia "inutilmente raffinata e costosa a prodursi", sfruttando il nome. Diciamo quindi che è in atto la popolarizzazione di Alfa, mantenendo un profilo di semipremium price.
Il prodotto poi che sia banale o meno, conta poco. Conta quanto puoi spremere il marchio per il plusvalore.
E' una filosofia che ha una sua logica, chiaramente ste macchine non le venderanno a chi ha un po' di "esperienza" e "voglia di belle auto".
 
Il FUSI":2mc8pl1i ha detto:
Il prodotto poi che sia banale o meno, conta poco. Conta quanto puoi spremere il marchio per il plusvalore.
E' una filosofia che ha una sua logica, chiaramente ste macchine non le venderanno a chi ha un po' di "esperienza" e "voglia di belle auto".


Americanizzare lo standard Alfa, non la vedo come una bestemmia.
O produci qualche vettura di altissima gamma, sperando di catturare l'ampia fascia di ricconi, oppure livelli la produzione ad uno standard che negli states è sempre stato più basso.

In Europa, che ci piaccia o no, siamo molto più esigenti, in tutto.
CHe senso ha proporre una vettura con finiture di alto livello se poi ti scontri con un mercato con prezzi di fascia medio/bassa?
Lo sapete tutti che le vetture negli States costa molto meno che da noi. :ka)
 
Non ho vissuto in America, ma c'ho passato una quindicina di giorni anni fa.
Rimasi scandalizzato dal vedere persone "qualunque" guidare dei bestioni con cilindrate assurde.

Io affittai una misera Pontiac 2.2 automatica.
Un cesso.
Motore ridicolo, plastiche interne pietose.
Era esattamente come questa:

Vancouver-Washington-Pontiac-Repair-Model-2000.jpg


Se non sbaglio, si parlava di 25k $ nel 2000.

Alla fine nella loro "cultura" l'importante sono le dimensioni piuttosto che i contenuti.
Da noi è l'esatto opposto.
La mia 147, acquistata nel 2002, confronto era un'auto da signori. :nod)
 
Mav76":2ju2qh25 ha detto:
Non ho vissuto in America, ma c'ho passato una quindicina di giorni anni fa.
Rimasi scandalizzato dal vedere persone "qualunque" guidare dei bestioni con cilindrate assurde.

Io affittai una misera Pontiac 2.2 automatica.
Un cesso.
Motore ridicolo, plastiche interne pietose.
Era esattamente come questa:

Vancouver-Washington-Pontiac-Repair-Model-2000.jpg


Se non sbaglio, si parlava di 25k $ nel 2000.

Alla fine nella loro "cultura" l'importante sono le dimensioni piuttosto che i contenuti.
Da noi è l'esatto opposto.
La mia 147, acquistata nel 2002, confronto era un'auto da signori. :nod)
Anche te però che vai ad affittarti una Pontiac Sunfire... :asd) :asd) :asd)

A parte gli scherzi quoto il tuo discorso, tanto è vero che in USA le vetture non sono suddivise per segmento come in Europa, ma vangono suddivise per rapporto tra dimensioni esterne e abitabilità interna. :nod) :nod)
 
Girandola da un verso o dall'altro cambia poco. Che noi siamo "troppo esigenti" (drenando poche vetture americane) o di là siano "alla carlona" poco cambia. Significa che Fiat rinuncia ad avere un Brand per davvero (significa adatto non solo a chi si beve tutte le ciancie del marketing) di prestigio. Questo è. Per cui Alfa diviene una marca molto poco ricercata, ch sfrutta un nome non alimentato da prodotti di nicchia, seminicchia, premium, particolari o con una filosofia definita mescolandosi sempre più con le vetture di due gruppi (chrysler e Fiat). Se non siamo a livello di "ghia" con Ford poco ci manca come filosofia.
Questo è "normale" per un costruttore di grande serie, che ha come focus il costi ricavi e non ha pretese di andare in olimpi dove il guadagno pro capite è elevato (altri lo fanno e i nomi si sanno: son le marche dietro cui sbava la gente, e che tira a comprarsi non appena puó o crede di potere).
Il resto è quel sottobosco in cui son cresciuti i coreani. E dove temo diranno sempre più la loro. Il focus di Fiat oggi è chiaramente il nuovo mondo, non l'Italia ma manco l'Europa. In Europa Fiat non è di prestigio, non è popolare, raccoglie quello che raccoglie e poco vi é da dire "la rete manca". La rete non nasce da se e la rete la fai se la fai guadagnare.
La scommessa sul mercato interno (cioè quello usa) non so se renderà alla strategia di Marchionne. Credo di si relativamente ai marchi popolari. Mentre dubito fortemente che si scenda anche la da BMW per salire su una chrysler 200c chiamata Alfa. Di sicuro i numeri saranno più alti ma mai come in questo caso numeri e prestigio sono inversamente proporzionali.
La strada per alfa è quindi segnata, al di la delle 4c o delle altre supercar "americanate" che potessero uscire fuori.
Dopodiché sicuramente il gruppo globale i suoi numeri li farà (se saprà penetrare correttamente in mercati in via di sviluppo come la cina) ma così come fu segnata la sorte di "una certa alfa" nel 1986 oggi é segnata una nuova fase.
Che a me personalmente lascia molto perplesso e dispiaciuto ma grazie al cielo interessa per nulla il mio portafogli. Come credo quello di tanti altri nel vecchio continente.
 
il prodotto non piace? basta non comprarlo....
io non comprero' di sicuro una cialtroneria rimarchiata alfa... molta gente cadra' nel tranello e credera' di portarsi a casa una vera alfa....
Comunque a vedere il successo (e il low price) del freemont, se tanto mi da tanto , ne venderanno assai di alfa rimarchiate!!
Evidentemente ragionare in un certo modo non permette di riempire il portafoglio di un' azienda... questo e' oggettivamente quello che ci sta dicendo il mercato in questi anni.

D'alta parte , di tutto quello annunciato per alfa non vedo nulla.... e nemmeno vedo la famosa testata multiair montata sulle cilindrate piu' grosse...
bah...
Complimenti a marchionne comunque, ha fatto un bel lavoro dal punto di vista finanziario! e ahime' non posso dagli torto quando esterna le sue considerazioni sul modo di lavorare in italia!
 
denny1977":f0cd4c0y ha detto:
A parte gli scherzi quoto il tuo discorso, tanto è vero che in USA le vetture non sono suddivise per segmento come in Europa, ma vangono suddivise per rapporto tra dimensioni esterne e abitabilità interna.

Io in USA ci vado spesso e volentieri e ho potuto acquisire una certa familiarità con la loro visione. Il punto principale, che per un europeo potrebbe essere difficile da immaginare, è che lo stesso concetto di autovettura negli USA è completamente diverso che da noi.

Tanto per cominciare, per gli americani conta l'AFFIDABILITA'. E' un fattore fondamentale innanzitutto per ragioni pratiche: negli USA ci sono distanze medie assai più elevate non solo tra partenza e destinazione, ma anche tra "posizione corrente in un istante qualsiasi e la più vicina area abitata" - il che significa che una vettura NON deve lasciarti a piedi se no è assai probabile ritrovarsi fermi sull'asfalto (o peggio su sterrato) in mezzo al nulla, una condizione inaccettabile per chiunque e ancora di più per coloro che vivono magari in un clima continentale dove le temperature invernali medie sono di -20°C e quelle estive di +30°C.
Quindi negli USA non esiste che una vettura possa fermarsi perché la EGR si è bloccata o il debimetro è sporco o una tra le sette centraline è mestruata o un'altra minchiatella caratteristica delle auto che guidiamo noi. E questo deve essere garantito per un periodo minimo di 160.000 miglia e parecchi anni con un livello di manutenzione minima.

Secondariamente, per gli americani l'autovettura è un mezzo di trasporto; uno strumento; qualcosa che deve svolgere il suo compito senza dare rogne al proprietario, e farlo nel modo più efficiente possibile. Il che significa interni che non cadono a pezzi, aria condizionata a livelli polari senza problemi, resistenza a strade tutt'altro che lisce, accessori e sistemi di sicurezza attivi e passivi adeguati all'utilizzo in aree semideserte.
Ad esempio oggi negli USA un optional di grande successo è la radio satellitare Sirius XM (che funziona anche in mezzo al deserto), qualsiasi autovettura degna di questo nome dispone di una bussola digitale (perché quando si marcia per decine e decine di chilometri in linea retta in mezzo al nulla conviene essere certi di puntare nella direzione giusta). Ed è sempre più diffusa la presenza integrata di sistemi di emergenza satellitari tipo OnStar che, alla semplice pressione di un tasto o automaticamente in caso di incidente, chiamano una centrale operativa in grado di far giungere rapidamente sul posto soccorsi meccanici o medici anche in caso di perdita di conoscenza di tutti gli occupanti.

Certo le plastiche della plancia passano in secondo piano quando la velocità media nazionale è di 28 Km/h, a favore di un bel portabicchieri capace di ospitare mezzo litro di caffè bollente che verrà sorseggiato nei 90 minuti medi necessari a coprire il tragitto casa-ufficio. Stesso discorso per un portalattine refrigerato da cui attingere bevande fresche mentre si è bloccati nell'ennesima coda sulla freeway, e cambio automatico indistruttibile, e cruise control. Tutte cose che da noi non hanno molto senso ma da loro sono esigenze primarie. E a cosa serve un handling messo a punto sul Nurburgring quando la totalità delle strade extraurbane si esprimono in centinaia di chilometri in linea retta? Meglio un bel sedile comodo (possibilmente elettrico e riscaldato) e un assetto autocentrante che non sa cosa siano le curve, ma è capace di andare dritto praticamente da solo.

Capite bene che le automobili come le intendiamo e le costruiamo in Europa abbiano vita dura nel paese a stelle e strisce...
 
vabbè che da loro, negli states, una mustang modello basissimo parte, tasse escluse 22'000 dollari circa.
 
(alcuni) europei sanno fare le auto molto bene e lo sanno fare in tutti i sensi e per tutti i mercati. Però secondo me abbiamo anche molte cose da imparare dagli americani, che sanno fare (e con loro i giapponesi) vetture davvero eccellenti in quanto ad affidabilità e praticità.
Quest'anno Lincoln (marchio di lusso del gruppo Ford) ha superato Lexus nella classifica dell'affidabilità USA e si colloca al primo posto.

Credo che una qualità 'americana' delle auto dovrebbe essere uno standard, e quello che viene in più invece peculiarità di marchi non generalisti, come appunto, Alfa.

Appare comunque molto più realistica una collocazione a breve termine di Alfa come semi-premium (Buick, Volkswagen, nuove Opel) piuttosto che premium vero e proprio (3 tedesche, Jaguar, Cadillac...) perchè se così fosse collocata sul mercato americano sarebbe letteralmente smazzata e si brucerebbe delle possibilità.
Il premium vero è difficile da conquistare e ci vuole tempo, anche volendo fare le cose in modo serissimo.


La cosa su cui dovranno stare attentissimi è proprio la qualità, perchè proprio in america il gruppo Chrysler è giudicato il fanalino di coda, e un insuccesso di Alfa o Fiat su questo argomento significherebbe fallimento totale per anni e anni a venire.

Molto bella la sintesi di Driftsk sugli USA, comunque!!
 
Alfa Romeo: azienda e programmi futuri

Ho avuto il piacere di percorrere un centinaio di miglia come passeggero su una Lincoln tre anni fa.

Aveva 430.000 miglia sul cruscotto e ZERO scricchiolii. Roba che a quella percorrenza alle auto europee si staccano le ruote dai mozzi, con l'unica eccezione delle Mercedes anni 60 (che erano fatte di ghisa e lava vulcanica). Quella è qualità reale.
 
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