stenmark":1s9n7j75 ha detto:
Non è questione di pubblicità, ma di marketing, che è qualcosa di più ampio.
Alfa Romeo è uno delle peggiori case history di marketing: tutte le leve di marketing (tra cui quella del prodotto, ma non solo) sono state manovrate nel peggiore dei modi, col risultato che il brand (che deve aggiungere valore alle caratteristiche intrinseche del prodotto) porta addirittura un disvalore. L'immagine di marca è negativa.
Ma questa è una storia che è cominciata da tempi meno recenti di quanto non si voglia credere. L'acquisizione Fiat ha solo finito il lavoro
Sono daccordo con tutto tranne la prima frase.
Non vedo chissà che "problemi" negli anni precedenti alla acquisizione di Fiat. Anche perchè non dimentichiamoci che parliamo di un periodo non trascurabile (22 anni) decisamente vicino a noi.
Il dramma è avvenuto con la prima fase di reale ingerenza, totale, di Fiat in Alfa (la 164 è un discorso diverso, e della 164 e la sua vita commerciale non si può dire proprio niente, semmai si può dire del prodotto).
Nel 1980 pur con le "marcescenti" Alfasud e le "pericolose" Alfetta a TP (cito fra virgolette le autentiche stronzate che mi tocca leggere a giro e frutto di ragionamenti da dementi e ignoranti) si è raggiunto un record mai più eguagliato e non mi si dica che "era perchè tutti compravano italiano".
Le crisi degli anni '80 sono di prodotto. Mica di altro. E comunque un prodotto che ha offerto un "minimo sindacale" tale da far vendere comunque un certo numero di pezzi.
I periodi realmente più neri per la marca sono collocati negli anni '90 con una gamma di prodotti assolutamente scellerata e che una reclame "coerente col marchio" (ovvero le corse) han potuto sostenere un tantinello.
Col nuovo millennio si son avuti prodotti consoni, peccato che nel proseguo siano stati malgestiti, mal pubblicizzati. Poi ci si è permessi anche di sbagliare il prodotto o modificarlo in maniera ben poco intelligente.
La storia della Kerakoll.... la conoscono tutti, ma i suoi prodotti non sono delle rumente. Ecco allora che il mix di prodotto e "conoscenza diffusa" rende e ne fa un "punto fermo".
Nella categoria dei prodotti "di classe" si aggiungono poi altri fattori.... bene, checchè se ne possa pensare o possano essere contenti in Alfa che si odano mugugni contro la BMW da parte dei possessori, perintanto per certuni, mi ripeto, Alfa è una scelta da non prendere manco in considerazione.
E non certo perchè sia "insicura" o sia "troppo sportiva"..... ma perchè quando in giro senti i discorsi le ciancie sono: le Alfa han sempre dei problemi, uh per carità no è una fiat, è fatta male, sei sempre in officina.
A queste osservazioni va opposta una REALTA' tangibile fatta di vetture che non si fermano e non hanno rogne, e se le rogne ci sono si risolvono con tempestività, una volta per tutte, senza dover sentire i discorsi che ci siam sentiti fare in troppi del tipo "l'ha rotta lei, son tutte fasulle così". Se la concorrenza non lo fa, MEGLIO: sarà un tangibile, e che si diffonderà, messaggio di VANTAGGIO nel guidare Alfa Romeo.
La si deve finire di gestire con un visibile pressapochismo questioni che poi si ritorcono contro, e neppur tanto "all'acqua di rose".
Deve essere EVIDENTE e palpabile che chi compra un'Alfa è uno che se ne intende, come era una volta, perchè sceglie l'auto che sta in strada a modo, che viaggia forte, che va sempre e che se entra in officina si ha la certezza uscirà riparata perchè curata da persone professionali e non da calzolai.
Perchè tutta l'azienda deve apparire chiaro essere costituita da persone che non credono, per il semplice fatto di agire, di agire "al meglio". Che non credano che gli appassionati siano una sfera di rompiballe troppo esigenti, ma semmai persone che fungano da riscontro del livello raggiunto.