Uhmm... non del tutto preciso.
Il problema principale è l'affidabilità, le norme varie anti inquinamento, la sfruttabilità del motore e il costo di produzione.
La potenza, come ho già detto in un altro post, è legata alla coppia e al numero di giri. E' evidente che per aumentare la potenza o aumento la coppia o aumento il numero di giri.
Salendo di cilindrata ottengo l'aumento di coppia, variando la geometria del motore ottengo l'aumento del numero di giri massimo.
Variando la geometria però ho uno svantaggio intrinseco, cioè la coppia si sposta verso l'alto.
Alla honda conoscono benissimo questo problema, infatti la geometria che hanno tirato fuori è capace di arrivare a 10.000 giri ma resta desolatamente vuoto in basso e per ovviare a questo hanno inventato il V-tec che innesta una fasatura che riesce a dare un minimo di vigore in basso per poi passare a quella ideale del motore per spingere fino al limite.
La geometria di cui parlo è il rapporto tra la corsa e l'alesaggio (e varie altre cosette di controrno...).
Se si va a guardare questo rapporto della civic sicuramente è molto minore di 1.
Un motore così "stressato" però con velocità dei pistoni elevatissime (basta vedere che velocità media occorre per percorrere la corsa in 6 ms...) ha una durata abbastanza limitata e un costo infinitamente più alto di uno meno "raffinato".
Invece un motore di cilindrata maggiore, più frazionato non ha bisogno di troppe esasperazioni per tirare fuori potenza con vantaggi di costo, di durata e di fruibilita. Non dimentichiamoci che i signori progettisti non si stanno sollazzando con esercizi di stile, ma devono trarre il massimo profitto col minimo sforzo.
Sarebbe facile per tutti tirare fuori un motore da 150 cv/l ma poi quanto costerebbe? Chi lo comprerebbe?
Scusate per il pistolotto, ma queste cose mi appassionano...