Rickyfer":30jfkdgu ha detto:
Beh, a parte che un italiano in italia ha quantomeno per nascita il diritto di trovarcisi, quindi non ci possiamo fare nulla se non "punirlo" a posteriori; quando un reato è commesso da chi nel paese non ci si dovrebbe proprio trovare, la rabbia aumenta perchè in quel caso esistono anche azioni "preventive", ossia : "se non si fosse permesso a quel porco di stare in italia illegalmente, la tragedia non sarebbe avvenuta"...
Quindi stando a quello che dici, l'amico è a posto: ha carta d'identità e patente italiana... Al telegiornale dicevano che è nato a torino ed ha sempre vissuto in Italia. Ora, potresti anche dirmi che tutto ciò non ne fa un italiano. Beh, a questo punto cos'è un Italiano? Giusto per seguire la tua linea di ragionamento, beninteso. E sempre seguendo il tuo ragionamento, il porco in questione non si trova in italia illegalmente.
Ad ogni modo, trovo che forni e forche non abbiano molto senso: piuttosto che appenderlo per il collo o torturarlo, sarebbe già buona cosa assicurarsi che rimanesse in galera a scontare la pena prevista in caso di condanna... Lasciare che venisse linciato dalla folla, o peggio ancora mettergli le scheggie di bambù sotto le unghie (tanto per dirne una, eh. Pour parler) non farebbe altro che equiparare chi delinque a chi la giustizia deve amministrarla. Delegittimandolo, de facto. Sarebbe auspicabile inoltre rivedere le imputazioni possibili in casi come questo. Da un banalissimo omicidio colposo ad esempio, si potrebbe passare ad omicidio volontario visto che il conducente non era lucido... E così via. Il punto nella fattispecie, però credo sia un altro: ovvero la sostanziale impunità che l'italia garantisce a chi delinque. Vuoi perchè eccessivamente garantista, vuoi perchè semplicemente lo stato non si può letteralmente permettere di tenere questi simpatici ragazzoni al gabbio. Un detenuto costa: in termini di mantenimento, garanzia di condizioni di vita detentiva accettabili e non disumane e soprattutto in termini di custodia. Le patrie galere hanno costi, così come il personale che deve gestirle. Una possibile soluzione ? Rendere produttivo il detenuto, così come avviene in alcuni stati dell'america del nord. Cantieri stradali, produzioni manufatturiere da rivendere a prezzi agevolati e così via... Il detenuto letteralmente si manterrebbe da solo. In italia la vedo dura, perchè il fine della detenzione è di riabilitare il galeotto... A mio avviso sono tutte psicominchiate che alla luce dei fatti si sono rivelate prive di senso. Ma, quello è un altro discorso...
Ancora: in oparte la situazione credo derivi dalla deriva sociale e morale italiana: abbiamo parlamentari inquisiti, gente che ammazza che fa la linea di abbigliamento. Bancarottieri e crackari che vengono "condannati" agli arresti domiciliari con la semplice imposizione di un certificato medico ( in realtà è un tantino più complcato, ma in estrema sintesi il senso è quello :asd) ) . Tutte cose che accadono perchè chi governa le rende possibili. E chiaramente il cittadino comune percepisce l'immobilismo e la quasi legittimazione di certi abomini e non sentendosi tutelato ricorre, o pensa di far ricorso a metodi di giustizia sommaria. Ecco quindi che appare qualcuno che invece di driftare auspica il ricorso a metodi di uccisione resi tristemente famosi dal nazismo. O chi dice che se un italiano investe un rom meglio che scappi dall'italia. Ovvero, dallo sdegno ragionevole e sacrosanto si passa a misure e pensieri che definire imbecilli è dire poco. Non sto dando del ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! a chi scrive certe cose, sebbene la tentazione sia piuttosto forte: dico solo che ho letto scempiaggini che non stanno nè in cielo nè in terra. Una che m'ha fatto fare due belle risate era la considerazione che se qualcuno deve rimanere impunito, sarebbe meglio che almeno fosse italiano... :crepap) :crepap) :crepap) :crepap) Questa è bella davvero.