Vediamo di rifare chiarezza, anche se la discussione credo sia stata già fatta un annetto fa.
Il Registro Italiano Alfa Romeo è un club di marca ed è, con la Scuderia del Portello che corre con Alfa per lo più storiche, uno dei due registri di marca ufficialmente riconosciuti da Alfa Romeo.
Il RIAR (che è acronimo di Registro Italiano Alfa Romeo) è anche federato ASI (più avanti si capirà perchè lo dico).
Fino ad anni fa, al RIAR iscrivevi tutte le vetture Alfa Romeo trentennali (quelle che, dal 2000, vengono considerate anche dallo Stato vetture storiche e che son assoggettate, per questo, a una tassazione agevolata in materia di tassa di possesso, trasformata in bollo di circolazione, siano essere iscritte a chicchessia o non iscritte); per le vetture più recenti invece si ricorreva a una LISTA CHIUSA ovvero una lista di vettura che, considerate di interesse collezionistico, storico, per via della loro rarità, pregio, quel che si vuole, venivano quindi reputate degne di venir iscritte.
Tale lista chiusa era francamente molto ridotta fino a una certa data..... per anni son state dentro vetture come Giulietta Turbodelta (e nessun altra Giulietta), Alfetta GTV turbodelta (e nessun altra Alfetta), Giulia solo 1600. Quando la legge, nel 2000, di fatto diede un po' di lustro anche alle vetture ventennali, da più parti si espresse al RIAR (anche dallo scrivente) l'osservazione che forse forse qualcosa andava fatto per cambiare la lista chiusa e non solo. Tanto è che si arrivò al punto di uniformare i requisiti temporali di iscrivibilità a quelli dell'ASI (venti anni) quindi tutte le Alfa di vent'anni sono automaticamente iscrivibili (e omologabili, nel caso si voglia) in più c'è una lista chiusa che si è orientata verso i nostri giorni e che comprendeva alcuni modelli come la 155 Q4 già da anni, le citate 145 junior, tenendo fuori le Alfa 33 (tranne che qualche versione 1.7 4x4) e le 75 minori (c'erano le TS, le turbo, le 6 cilindri).
Veniva, ogni anno, modificata la stessa lista, tanto che poi si è avuto l'inserimento di vetture come la GTV e la Spider, la 166 6 cilindri, le 156 GTA e 147 GTA, rimanevano ancora fuori le Alfa 33 e le 75, e la qual cosa sicuramente piacere non faceva stante che, onestamente, parlando di Alfa Romeo, una 33 è ben + aderente all'Alfa CHE FU che non qualcosa di recente peraltro di dubbio interesse (le 145 junior, per esempio).
Quest'anno la cosa è stata sanata, e tanto a me basta, dico a me che francamente (e non è una novità) pur potendo apprezzare certuni prodotti di Alfa "moderna", mi interessa che le Alfa di una certa Alfa abbiano il giusto riconoscimento. Del resto, me ne frego abbastanza.
E questo è un po' il "concetto" nonchè l'iter che si è avuto da qualche anno in quà. Capisco che il RIAR, essendo appunto il registro alfa riconosciuto dalla casa, abbia forse anche necessità di rivolgersi senza "chiusure" al prodotto più moderno, cosa che è una rottura significativa con il comportamento dello stesso RIAR anni fa essendo a quel tempo fin troppo "chiuso".
Venendo a vantaggi e interessi vari ed eventuali........
Il bollo: non si ha la garanzia al 100% che una vettura iscritta, od omologata, RIAR abbia vantaggi in merito di tassa di possesso. Questo perchè le regioni, nella loro immensa ignoranza e cupidigia, di base chiedono l'iscrizione all'ASI per farti accedere alla tassazione agevolata. Tale comportamento, non previsto nè voluto dal legislatore quando la 363/2000 venne varata, è ancora controverso. Lo stesso RIAR, sapendo la cosa, è federato ASI quindi in teoria chi vuol avere garanzia di essere ammesso alla tassazione agevolata dovrebbe avere comunque un attestato di iscrizione ASI (previa consultazione della normativa che la propria regione impone). Vale comunque l'assioma che l'auto deve essere STORICA, ovvero quantomeno ventennale, come detto dalla suddetta legge 363/2000
Passaggio di proprietà: le vetture storiche sono assoggettate a un pagamento di IPT (imposta PROVINCIALE di trascrizione) ridotta e forfettaria. La stessa viene riscossa dal PRA, che la gira alla provincia di appartenenza. L'esperienza diretta insegna che tranne rare eccezioni gli uffici PRA equiparano una iscrizione RIAR a una iscrizione ASI. Io stesso ho pagato l'IPT ridotta essendo in possesso, per Giulietta, dell'attestato di iscrizione RIAR. Questo perchè la provincia di residenza non crea problemi, e quindi il PRA tranquillamente esige la forma ridotta perchè la stessa non gli viene contestata. Vale comunque l'assioma che l'auto deve essere STORICA, ovvero quantomeno ventennale, come detto dalla suddetta legge 363/2000
Assicurazioni:
Le compagnie sono enti PRIVATI che quindi stipulano un accordo, un contratto, fra le parti in base a normative e accordi che possono intercorrere fra le parti. In linea teorica nessuno impone ad un'assicurazione di assicurare una vettura trentennale come storica (tanto è che vi son compagnie sprovviste di tal tipo di contratti) così come nessuno impone che una compagnia possa assicurare in modo agevolato anche una macchina nuova di fabbrica. Detto questo, quasi tutte le compagnie hanno polizze agevolate per vetture storiche le quali vengono applicate a vetture trentennali senza necessitare di iscrizioni od omologazioni varie ed eventuali. Sulle auto fra 20 e 30 anni invece quasi tutti chiedono quantomeno una iscrizione a un registro. C'è chi pretende l'ASI e solo l'ASI, c'è chi gli va bene anche il registro Alfa come il registro fiat o quello lancia, c'è chi gli va bene l'iscrizione a qualsiasi registro o club, c'è chi ha convenzioni con un club e quindi assicura le ventennali agevolate SOLO di quel club anche se le auto sono senza asi e via discorrendo. La casistica è variegata.
Per quanto riguarda le vetture RIAR, facciamo ora un distinguo fra auto iscritta ed auto omologata, che son cose diverse (così come lo è per l'ASI).
Una vettura la iscrivi facendo domanda e mandando alcune fotografie come da richiesta. La comm. tecnica visiona l'auto e da il parere. L'omologazione prevede invece una seduta di omologazione dove la stessa auto viene, previa domanda molto "corposa" (vogliono pure il campione della vernice e degli interni), visionata dai commissari e ritenuta valida o meno: si richiede oltre a un ottimo stato anche la perfetta originalità (o comunque ben poche deroghe, e comunque deroghe storicamente sostenibili). In questo caso l'auto si fregia di status di vettura omologata, il che vuol dire che quell'auto è stata esaminata e ritenuta conforme alle richieste del RIAR (o dell'ASi se di esso si tratta).
Sara assicurazioni ha stipulato una convenzione col RIAR la quale si può così riassumere: polizza auto storica per vetture iscritte RIAR (da venti anni in su) con anche possibilità di formula garage (ovvero paghi un tot. per la prima auto, poi paghi una scemata per le successive tipo la seconda, la terza, la quarta.....). Questo per venire incontro alle richieste ed esigenze di chi ha più auto e, al 99%, ne guida UNA sola per volta.
Inoltre Sara assicura allo stesso modo le auto più recenti, quelle in lista chiusa, ma SOLO SE omologate. Indi per cui, facendo l'esempio, per accedere a tale assicurazione un possessore di vetture ventennale manda le foto, la domanda viene accolta, va alla Sara e fa la sua polizza. Chi ha una, che ne so, 156 GTA, deve invece prima omologarla e poi può accendere la polizza agevolata con Sara. E' l'unico caso in cui la ventennalità non c'entra.