:sic) qui Melfi (Potenza) fabbrica di 500X, Jeep Renegade, e... :ka) :sic)
Punto addio, Fca mette in solidarietà 5.857 operai di Melfi fino a gennaio
Niente Punto, meno lavoro. Lo stop alla produzione della storica automobile della Fiat, dopo 25 anni di presenza sul mercato — segnati anche dallo storico sorpasso di vendite, a livello europeo, rispetto alla Golf nel 1997 — comporterà il ricorso al contratto di solidarietà «per 5.857 lavoratori a rotazione, su una platea complessiva di 7.400», nello stabilimento di Melfi (Potenza). Lo hanno annunciato i sindacati (Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Acqf), specificando che il contratto di solidarietà durerà dal 23 luglio al 31 gennaio 2019, e che la «possibile riduzione media dell’orario di lavoro sarà del 28%. La motivazione è, appunto, lo stop alla produzione dell Punto previsto per fine luglio. «Alla luce del piano industriale 2018-2022 di Fca — si legge nella nota dei sindacati — e della prossima dismissione produttiva della Punto» e «a fronte di una dichiarazione di esubero di 1.640 unità», per lo stabilimento di Melfi (Potenza) è stato sottoscritto «un accordo sindacale relativo all’uso della cassa integrazione straordinaria, la cui causale è Contratto di solidarietà».
L’attesa per una nuova vettura
Nello stabilimento Fca di Melfi si producono la Jeep Renegade e la 500 X. E nel comunicato dei sindacati è inoltre specificato che «i lavoratori esclusi dal contratto di solidarietà sono tutte quelle figure professionali, comunicate dalla Direzione aziendale, considerate infungibili a fronte del possibile piano di ristrutturazione e del prosieguo produttivo legato ai modelli Jeep e 500 X che registrano una forte crescita del 26% della Jeep Renegade e del 7% della 500 X». Le organizzazioni sindacali, «nel prendere atto della necessità dell’uso dell’ammortizzatore sociale al fine di tutelare e garantire gli attuali livelli occupazionali, considerano lo stesso necessario, ma al contempo la breve durata dell’ammortizzatore ha un significato ben preciso, ovvero quello di poter dire che Melfi attraverso il nuovo piano industriale — annunciato il 1° giugno dall’amministratore delegato Sergio Marchionne — ha un futuro industriale e che i sacrifici dei lavoratori di Melfi possono trovare una prima risposta attraverso l’affermazione del lavoro, degli investimenti e soprattutto della centralità strategica ed industriale all’interno del gruppo Fca. Sicuramente saranno sei mesi complicati, ma a differenza del passato, questa volta intravediamo già una luce che è sinonimo di continuità produttiva e di un nuovo impulso industriale, a partire dallo sviluppo dell’ibrido e della possibile allocazione di una nuova vettura da produrre a Melfi».
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