www.alfisti.it

soloalfa":ed9qzw3l ha detto:
Ma questi 4 rinco che stanno in Alfa devono per forza essere ispirati da qualcuno??ma non hanno idee loro?non riescono ad arrivarci con la propria testa??

In ottica aziendale al giorno d'oggi con "la propria testa" non si va da nessuna parte. Lo dimostra il fatto che molte più case anche tra le più prestigiose applicano iniziative di sondaggio e aggregazione dei propri clienti o potenziali.
Detto questo,

FUSI, ma per caso hai studiato marketing? :worship)
 
Daprix":2t80jx94 ha detto:
soloalfa":2t80jx94 ha detto:
Ma questi 4 rinco che stanno in Alfa devono per forza essere ispirati da qualcuno??ma non hanno idee loro?non riescono ad arrivarci con la propria testa??

In ottica aziendale al giorno d'oggi con "la propria testa" non si va da nessuna parte. Lo dimostra il fatto che molte più case anche tra le più prestigiose applicano iniziative di sondaggio e aggregazione dei propri clienti o potenziali.
Detto questo,

FUSI, ma per caso hai studiato marketing? :worship)

No, ho fatto il classico e mi son smazzato nella vita quindi credo di aver semplicemente imparato della logica e son a contatto quotidianamente, per lavoro, con un certo numero di persone di cultura, carattere ed estrazioni diversa.

Venendo a quanto giustamente dici, cui pensavo ieri mentre ero in macchina, devo dire che il ricorso ad agenzie "esterne" non mi sembra, in certi casi, pagare quel granchè.
Daltronde cosa dover pensare dianzi a risultati di clinic test (con persone prescelte da agenzie esterne) del tutto positivi per modelli dalla vita commerciale poi claudicante?
Ben più furbo, e da percorrere, il fatto che (ad esempio per Mito) si siano fatti dei clinic test (perchè li erano eccome) dando giusta rilevanza a chi si è "proposto" da solo, magari apparendo sul blog specifico. Parlo dell'idea in se e per se, sullo spessore dei frequentatori non voglio entrare oltre perchè risulterei anche sgradevole come tu sai.

La "propria testa" quindi non sarà sufficiente da sola (perchè se la tua testa ti dice cose sbagliate, allora avrai una percentuale di sbagliato prossima al 100% tarando tutto su quanto pensi tu) ma la vera chiave di volta e, fammelo dire, le "palle" le dimostri quando sei capace, con la tua testa, di gestire il GIUSTO concetto, di vedere la GIUSTA direzione, e di gestire più direzioni e concetti.
Così facendo acquisiresti sia pluralità ed elasticità, ma anche avresti un focus sedimentato su quanto devi fare e proporre, tutto ciò ovviamente verificato da un continuo check per adottare eventuali azioni correttive.

Alfa Romeo oggi dovrebbe quindi dare una direzione di un certo tipo anche alla gestione degli Alfisti, perchè comunque l'attenzione che sta mettendo in essere è positiva ed anche "antesignana" su questa larga scala.
Quello che sovente è mancato è la certezza di essere ascoltati, e coinvolti nell'ascolto o nell'esplicazione/trattazione di suggerimenti validi e magari poi messi in pratica. A questo mi riferisco quando parlo di "stesso piano".
Il coinvolgimento degli Alfisti va quindi sempre perseguito, ed un sito o entità "generale e vasta" va anche bene ma...... orientato a questo scopo.
Dietro ci deve ovviamente essere una elastica e rispettosa mentalità che non si adombri per degli screzi, soprattutto se originanti da motivi molto validi. In un momento proiettato all'infinito di CRESCITA comune e non di imposizione di idee o concetti da una o l'altra parte.
Con la dovuta meritocrazia, e con il dovuto can can del passaparola e via dicendo, questa cosa sarebbe una valida e positiva azione "nuova" di presenza ufficiale ed utile via web.
 
Il FUSI":10hgqj1h ha detto:

C'è da sottolineare che al giorno d'oggi è molto più difficile creare un prodotto rispetto a qualche tempo fa... Oggi si è molto più vincolati dal cosiddetto "potere contrattuale" dei "soggetti interessati" a tal prodotto. Penso ad un eventuale "convincimento" dei vertici fiat (ma non solo fiat, gli stakeholders sono tantissimi) ad ottenere le risorse necessarie alla creazione per esempio di mito basato e supportato da dati statistici e interviste in clinic. Il problema, come hai detto tu fusi, sta nel fatto che anche una persona che non ha mai aperto un libro di marketing percepisce il fatto di affidarsi ad agenzie esterne come uno spreco di risorse... Lo stesso de meo ha detto che ci sono 300 club in tutto il mondo... Perchè non sfruttarli? Per questo io non vedrei così di cattivo occhio il tentativo di "unificare" i vari club se sotto l'ufficialità del marchio si possono avere più contenuti e più interazione con l'azienda... Vorrei portare l'esempio di Aprilia, che da qualche anno a questa parte ha creato una community che partecipa attivamente allo sviluppo delle moto e che ha la possibilità di discutere anche con addetti ai lavori. Alfa ha iniziato a fare lo stesso con mito (anche se molti diranno che c'è troppo spam... badate che è molto difficile creare una comunità senza spam...) anche se forse è iniziato troppo tardi...
 
Non mi pare che gli argomenti salienti (value for money, affidabilità, spese assistenziali) dei clienti siano, da parte di alcune case, chissà quanto tenute in considerazione........

Tanto è che all'escalation delle esigenze di certi "minimi sindacali" da parte dell'utenza, alcune case si son trovate spiazzate. Sino a che in Italia "basta avere L'auto" potevi vendere di tutto e far la voce grossa. Quando il cliente, soprattutto quello con meno possibilità o quello che pesa molto il suo denaro, si è "evoluto", son iniziati alcuni problemi. E ti dirò che oltretutto la situazione sarebbe anche peggiore per le case se veramente il cliente fosse "americano", nel senso di conoscere il suo vero potere contrattuale. Purtroppo la realtà umana, e molto italiana, dimostra che fin a che non fai a testate ambo gli schieramenti sono refrattari..... anche perchè da noi non esiste alcun ente super partes che tuteli gli interessi dei "clienti e utilizzatori di automobili" come esiste negli States.

Premesso questo, da persona attiva con mansioni di responsabilità in club Alfa dal lontano 1997, ti posso dire che nulla c'è d+ sbagliato che non guardare ai club (come è stato fatto anche nel recente passato) come "potenziali clienti con la leva della LORO passione".
Ti posso assicurare che in quel caso, ammesso e non concesso che qualcuno "sottostia" a imperativi esterni che vogliono comandare in casa d'altri, si creerebbe una spaccatura + evidente di quella posta in essere già attualmente e basata su preparazione, attività e meritocrazia. Non credo che chi dovesse accettare di essere considerato così potrebbe poi avere una fama di entità seria, preparata, e coerente oltrechè orientata ai suoi soci prima che ad altri soggetti.
Esisteranno sicuramente clubs che non vedrebbero l'ora, solo per il fatto di poter vantare un legame forte con la Casa o magari reclamizzazioni e prebende, di andare sotto un ombrello magari un po' stretto.

Credo invece che la via giusta sia quella di una collaborazione a pari livello, cosa che dico da qualcosa come almeno cinque anni (diconsi CINQUE) e che avevamo cercato di porre in essere, come pilota, con Claro. Non fummo certo noi a voler chiudere il discorso. Quindi se dovessi vedere il pregresso, sarei ben poco ottimista e vedrei lo spettro di un coinvolgimento solo di "yes club", cosa che mi parrebbe poco redditizia per i clubs e per la Casa.
Se la Casa, come pare, ha oggi le idee chiare e vuol lavorare CON e PER il suo zoccolo duro (aggiungo finalmente), i modi per farlo e le persone da coinvolgere le conosce o comunque ha le possibilità di conoscerle. Si tratta solo di imbastire un discorso serio e partire.
Non si è iniziato troppo tardi.... il tempo è anche giusto, diciamo che però si deve far sì che ci sia la qualità e non cadere nel già visto "tranello" del valutare solo certe cose, solo le persone gradite e via discorrendo.
Anche perchè si tratta di un difficile lavoro di cesello e diplomazia che si deve basare sul prodotto, la stima reciproca, la pazienza e la coerenza.
Chi ha avuto o ha responsabilità di gestione di club "di passione" con nessun risvolto commerciale o cmq basato sui valori positivi di club (quindi NON quelli commerciali) ne sa qualcosa.
 
Il FUSI":qlt2ghek ha detto:
Non mi pare che gli argomenti salienti (value for money, affidabilità, spese assistenziali) dei clienti siano, da parte di alcune case, chissà quanto tenute in considerazione........

Tanto è che all'escalation delle esigenze di certi "minimi sindacali" da parte dell'utenza, alcune case si son trovate spiazzate. Sino a che in Italia "basta avere L'auto" potevi vendere di tutto e far la voce grossa. Quando il cliente, soprattutto quello con meno possibilità o quello che pesa molto il suo denaro, si è "evoluto", son iniziati alcuni problemi. E ti dirò che oltretutto la situazione sarebbe anche peggiore per le case se veramente il cliente fosse "americano", nel senso di conoscere il suo vero potere contrattuale. Purtroppo la realtà umana, e molto italiana, dimostra che fin a che non fai a testate ambo gli schieramenti sono refrattari..... anche perchè da noi non esiste alcun ente super partes che tuteli gli interessi dei "clienti e utilizzatori di automobili" come esiste negli States.

Premesso questo, da persona attiva con mansioni di responsabilità in club Alfa dal lontano 1997, ti posso dire che nulla c'è d+ sbagliato che non guardare ai club (come è stato fatto anche nel recente passato) come "potenziali clienti con la leva della LORO passione".
Ti posso assicurare che in quel caso, ammesso e non concesso che qualcuno "sottostia" a imperativi esterni che vogliono comandare in casa d'altri, si creerebbe una spaccatura + evidente di quella posta in essere già attualmente e basata su preparazione, attività e meritocrazia. Non credo che chi dovesse accettare di essere considerato così potrebbe poi avere una fama di entità seria, preparata, e coerente oltrechè orientata ai suoi soci prima che ad altri soggetti.
Esisteranno sicuramente clubs che non vedrebbero l'ora, solo per il fatto di poter vantare un legame forte con la Casa o magari reclamizzazioni e prebende, di andare sotto un ombrello magari un po' stretto.

Credo invece che la via giusta sia quella di una collaborazione a pari livello, cosa che dico da qualcosa come almeno cinque anni (diconsi CINQUE) e che avevamo cercato di porre in essere, come pilota, con Claro. Non fummo certo noi a voler chiudere il discorso. Quindi se dovessi vedere il pregresso, sarei ben poco ottimista e vedrei lo spettro di un coinvolgimento solo di "yes club", cosa che mi parrebbe poco redditizia per i clubs e per la Casa.
Se la Casa, come pare, ha oggi le idee chiare e vuol lavorare CON e PER il suo zoccolo duro (aggiungo finalmente), i modi per farlo e le persone da coinvolgere le conosce o comunque ha le possibilità di conoscerle. Si tratta solo di imbastire un discorso serio e partire.
Non si è iniziato troppo tardi.... il tempo è anche giusto, diciamo che però si deve far sì che ci sia la qualità e non cadere nel già visto "tranello" del valutare solo certe cose, solo le persone gradite e via discorrendo.
Anche perchè si tratta di un difficile lavoro di cesello e diplomazia che si deve basare sul prodotto, la stima reciproca, la pazienza e la coerenza.
Chi ha avuto o ha responsabilità di gestione di club "di passione" con nessun risvolto commerciale o cmq basato sui valori positivi di club (quindi NON quelli commerciali) ne sa qualcosa.

Hai pienamente ragione, e ALFA ultimamente SBAGLIA IN PIENO su 147 perchè prende il lato Marketing che più gli fa comodo. Un esempio:
quasi tutte le azioni di marketing dicono" Ottimo prodotto(riferito al targeting cliente), qualità prezzo adeguate, rete assistenziale e servizi(garanzia quindi) ottima e ricavo massimo".

In alfa guardano solo RICAVO MASSIMO e dietro ad ogni cosa, all'estetica, offerte a ribasso ecc... c'è il tranello dietro ad ogni cosa e veramente ti danno l'impressione di essere abbandonato a te stesso in caso di problemi.
Molti economici asseriscono che di fronte ad un problema, il cliente, seppur arrabbiato se viene trattato con dignità e da parte del venditore(quindi azienda ALFA) e si trova persone disponibili capaci, veloci nel risolvere i problemi al 95% riacquisterà quel prodotto nonstante abbia avuto un problema. In sostanza è quello che succede in mercedes, non che le auto abbiano tecnicamente parlando tutta questa grande supremazia(ricordiamo che dentro sono entrambe BOSH), solo il loro punto di forza sono proprio le cose dette sopra:
-miglior rapporto qualità prezzo(anche se non ottimale)
-prezzo adeguato al targeting
-rete assistenziale gentile e capace (per quanto mi riguarda solo apparentemente)
La gente in queste condizioni si sente gratificata e appagata e ricompra, fidelizzando il marchio.
Queste decisioni di marketing di Alfa hanno si nell'immediato ripercussioni in denaro, in quanto la gente aveva un immagine della vecchia alfa, quella degli antichi splendori ma con questo atteggiamento si stanno svendendo il marchio perchè una produzione come il restyling andata male(in termini di reputazione non di ricambi)si ripercuoterà molto ma molto negativamente sul processo di fidelizzazione del marchio anche sugli altri prodotti e per moltissimi anni a venire.
Alfa è in grado di fare ciò che fanno le case automobilistiche concorrenti tedesche, addirittura anche la SEAT(che vi ricordo nasce come SEZIONE SPAGNOLA AUTORICAMBI TORINO) sta superando fiat e alfa e la gente la compra perchè crede(ed in parte è vero) di fare un affare perchè le Italiane non riescono a raggiunere questi targeting.
Quando Sbenga dice che è imbarazzante difendere il marchio da appassionato nella sua situazione è un puro eufemismo, perchè è si vero che il cuore ha sempre ragione, ma ad un certo punto anche il portafoglio ha ancor più ragione e vedere chi acquista una restyling con soldi SUDATI per coronare un suo sogno pienamente condivisibile da ogni appassionato, vedersi tutti i problemi che ben conosciamo è una pura assurdità, come assurdo è il potere che queste case automobilistiche hanno nei confronti del cliente. Il voler abbassare troppo il prezzo di questo restyling è un tentativo da parte di alfa per allargare la clientela dal settore medio al basso(infatti diciamocelo, sto restyling ormai ce l'hanno cani e porci) facendo arrabbiare non poco chi si attende ciò che ha pagato influendo pesantemente sulla qualità dei componenti nascosti; infatti non è che la 147 restyling abbia rotture epocali se ci pensate, il mezzo funziona ma le rotture sono tutte concentrate su componenti che costano poco a chi le distribuisce, costa molto cambiarli e fanno pagare indebitamente molto. Per citarne alcuni:
-frizioni(o meglio attuatore e spingidisco)
-motorini alzafari
-errori di assemblaggio
-scarsa qualità sospensioni
-impianti frenanti (e qui so di solleticare l'attenzione di sbenga :asd) )
-plastiche interne
Oltretutto il mancato dialogo della casa con gli appassionati è molto "illuminante",visto che se non avessero niente da nascondere sarebbero qui a parlare con noi club a promuovere ben felici i loro prodotti(come del resto fanno mercedes, seat, bmw nei loro paesi d'origine). Io sono alfista da ben 3 generazioni, ho qui a casa esempi validi del passato e del nuovo, e devo dire che la mia serie 0(come anche 156 e 166) il confronto lo regge abbastanza, ma le nuove produzioni specie dell'ultimo anno sono da cancellare. Sicuramente la tendenza continuerà in futuro con la mito, secondo voi uno che compra un alfa vuole comprare un'ibrido tra Bravo e Grande punto? Io sinceramente, lo dico da appassionato, non credo che se le cose andranno così la mia prossima auto sarà un'alfa romeo. :cry:
 
MarcoOk":35vslgvm ha detto:
Hai pienamente ragione, .......

Oltretutto il mancato dialogo della casa con gli appassionati è molto "illuminante",visto che se non avessero niente da nascondere sarebbero qui a parlare con noi club a promuovere ben felici i loro prodotti(come del resto fanno mercedes, seat, bmw nei loro paesi d'origine). Io sono alfista da ben 3 generazioni, ho qui a casa esempi validi del passato e del nuovo, e devo dire che la mia serie 0(come anche 156 e 166) il confronto lo regge abbastanza, ma le nuove produzioni specie dell'ultimo anno sono da cancellare. Sicuramente la tendenza continuerà in futuro con la mito, secondo voi uno che compra un alfa vuole comprare un'ibrido tra Bravo e Grande punto? Io sinceramente, lo dico da appassionato, non credo che se le cose andranno così la mia prossima auto sarà un'alfa romeo. :cry:

Quoto tutto ma mi soffermo sulla chiosa perchè credo di aver qualcosa da dire......
Non è mancato, ad ogni livello, il contatto con gli appassionati.
E' il COLORE che gli viene dato che era sbagliato. E che ancora non è tarato su quello che deve essere.
Primo, tutte queste riflessioni invece di pescarle quà e altrove (per poi farne tesoro), sarebbe magari meglio (non fosse altro che per dire "oh ti ringrazio") farle attorno a un tavolino a Mirafiori. Se ne guadagnerebbe tutti, e i toni si smorzerebbero. Non mi pare ci voglia o ci volesse una scienza a capirlo.
Secondo, se tu parti magari da un presupposto per cui "gli appassionati tanto sono quelli che un'Alfa se la comprano sempre", ebbene questa protervia la pagherai in modo esponenziale tanto quanto è forte la passione e l'attaccamento al marchio. Anche quà, non mi pare ci voglia un scienza, solo logica e buon senso.
Terzo, quando dico (e magari qualcuno si offende) che presso la Casa ci son persone adatte semmai a coprire altri incarichi in altre aziende, mi riferisco sia all'approccio che viene dato a consigli, mugugni e classe appassionati + o meno meritevoli in genere, mi pare di dire semplicemente la verità.
Io che son trasparente ieri vengo chiamato da un mio cugino che mi cerca una 159: benissimo, gliela cerco e gliela faccio comperare. Posso gestire sia chi la sfancula sia chi la compera. Se però per mia pochezza mentale io non vedo OLTRE il mio interesse o oltre il mio credo, bhè mi precluderei tutta una vasta schiera di persone (clienti o meno che siano).
Personalmente credo che sia la PASSIONE che tende a farci migliorare e implementare le nostre conoscenze. E non ci sarebbe nulla di male a che chi non arriva chiedesse un aiuto, o collaborazione. Semmai, le rogne e i risultati negativi arrivano adottando comportamenti differenti, di chiusura.

Non credo che alcuno, in malafede, abbia, in Fiat, voluto boicottare nessuno..... fanno un mestiere secondo il loro metro, con delle priorità che non coincidono al millimetro con quelle di un cliente. Questo è pacifico, lo fanno tutti. Quello che cambia è il grado in cui le due priorità raggiungono un compromesso valido.
E non è facile. Per quanto riguarda la gestione del cliente, non dubito minimamente sulla effettiva certezza di dire il vero delle signorine del call center che dicono "l'assistenza le risolverà tutto"....... il fatto è che poi l'assistenza non risolve, il cliente come dicono all'Audi "se lo fai incazzare oltre un certo punto, anche se la macchina gli andasse POI come un meccanismo perfetto, lo hai perso......"
E se cmq tu hai a gestire le tue questioni persone che "la frizione, dura o leggera, basta che vada"..... bhè...... come pretendi che ti capiscano?
Sarebbe come pretendere che uno un po' ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! arrivi a capire il grado della sua deficienza..... se lo capisse, evidentemente non sarebbe ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso!, no?
Ecco allora dove il club o il cliente valido, che ne sa, quello che ti pare, è utile. Per comporre l'altra metà di una mela erosa per "n" motivi, dalla gestione indecente di Romiti in avanti, dalle crisi che fan risparmiare tre lire alla produzione che per mantenere i conti a posto lo mette in saccoccia all'assistenza (eppure son tutti di un solito padrone!).
 
Il fatto che nessuno sia o lo faccia in malafede in fiat ci credo, infatti non è tanto colpa loro è colpa del così detto ufficio marketing, che ha l'obbiettivo di massimizzare il profitto e minimizzare i costi; tentativo lodevole, ma senza compromettere il resto altrimenti tutto va in malora. Il discorso di parlare a mirafiori sono pienamente d'accordo, ma persone con la passione con "dementi che non sanno di essere dementi" credi potrebbero capire? Io dico di no, le buone auto(e non lo dico come appassionato ma da persona che ci ha lavorato tanto sopra i motori) si costruiscono con la passione di tutti sia chi assembla che chi pensa, progetta e aggiusta questo è l'ingrediente giusto.
I motori sono tanta tecnica ma hanno alla base la passione non c'è niente da fare, se una persona non si emoziona vedendo un carburatore(nel passato) e non si sorprende nel vedere una turbina, un iniettore oppure quando aggiusta una cosa è meglio che cambi mestiere non lo farà mai bene. Tutto a partire dai ricambi sino alle produzioni, sono fatte con la filosofia del "Max profitto e del resto chi se ne..." non può andare avanti la gente non è fessa e la passione è vero si paga, ma ai giorni nostri con persone che tirano la cinghia mese dopo mese investire 25k su un'auto del genere per poi trovarsi tutte le cose che sappiamo non va bene, perchè ricordiamoci(proprio per il fatto che i soldi vengono sudati dalle persone)che la gente va a lavoro e non può perdere giornate intere dietro all'assistenza.
 
In corsivo le tue frasi che riporto:

Il fatto che nessuno sia o lo faccia in malafede in fiat ci credo, infatti non è tanto colpa loro è colpa del così detto ufficio marketing, che ha l'obbiettivo di massimizzare il profitto e minimizzare i costi; tentativo lodevole, ma senza compromettere il resto altrimenti tutto va in malora.

Nessuno lo mette in dubbio. Ma il credo dei "marchettari" (intendendo quelli che si riempiono la bocca di marketing) è che sei bravo se vendi frigo agli eschimesi, che frigo sia non importa, manco ci pensano.... Anche nell'Alfa "storica" il marketing ha fatto le sue brave e belle cappelle. Inoltre un marketing che abbia radici dal brand Fiat o comunque intriso di brand Fiat (che sta girando bene, perchè coerente, conforme alle aspettative, e dotato di una positiva concretezza senza scadere nel banale) non è adatto ad un brand DIVERSO, che un background diverso, che deve essere DIVERSO per poter avere successo. Eppure di casi in cui la fiattizzazione di Alfa ha portato sfracelli ce ne sono, basterebbe SAPERLI.

Il discorso di parlare a mirafiori sono pienamente d'accordo, ma persone con la passione con "dementi che non sanno di essere dementi" credi potrebbero capire? Io dico di no,

Io intanto gradirei che già solo si presentasse l'occasione. Sarebbe già un cenno. Vorrebbe dire che i "dementi" come dici te si son resi conto di avere dei limiti di comunicazione, quando non proprio di prodotto, nei confronti di altri che credevano di conoscere e di avere "sempre propri". Quando dico "alla pari e con rispetto" intendo che da parte di chi nell'evidenza conosce certi argomenti meglio di chi va a gestirli non ci deve essere prosopopea, e manco dall'altra parte però vi deve essere. Quindi da parte di chi NON SA non vi deve essere l'ostentato messaggio di "sono in casa mia lei cosa vuole", e dall'altra non ci deve essere - se le cose fungono da persone mature - il "so tutto io".


le buone auto(e non lo dico come appassionato ma da persona che ci ha lavorato tanto sopra i motori) si costruiscono con la passione di tutti sia chi assembla che chi pensa, progetta e aggiusta questo è l'ingrediente giusto.


Discorso valido, ma non solo per le auto. Nel mestiere, quando non hai la passione per quello che fai, diciamo che tendi (se sei uno che ci tiene) ad avere la professionalità, ovvero ok non ti piace quello che fai (a me non piace fare l'ufficiale d'anagrafe) ma tendi a farlo al meglio (ovvero mettendoci del tuo quando serve, ottenendo un risultato superiore agli altri e che venga realmente incontro alle esigenze dei tuoi utenti, fermo restando che devi fungere sempre da cuscinetto fra lo Stato e il singolo).
Se poi ci riferiamo a prodotti che son sotto un marchio che titilla la passione, bhè..... la professionalità spiccata, se fredda, non è sufficiente.

I motori sono tanta tecnica ma hanno alla base la passione non c'è niente da fare, se una persona non si emoziona vedendo un carburatore(nel passato) e non si sorprende nel vedere una turbina, un iniettore oppure quando aggiusta una cosa è meglio che cambi mestiere non lo farà mai bene. Tutto a partire dai ricambi sino alle produzioni, sono fatte con la filosofia del "Max profitto e del resto chi se ne..." non può andare avanti la gente non è fessa e la passione è vero si paga, ma ai giorni nostri con persone che tirano la cinghia mese dopo mese investire 25k su un'auto del genere per poi trovarsi tutte le cose che sappiamo non va bene, perchè ricordiamoci(proprio per il fatto che i soldi vengono sudati dalle persone)che la gente va a lavoro e non può perdere giornate intere dietro all'assistenza.

Non fa una grinza. Nè tantomeno cambia le cose, la realtà il fatto di dire "anche gli altri". Degli altri te ne devi saper anche fottere, guardali non solo quando sei meglio, guardali soprattutto quando ti danno dei numeri...... E' la differenza fra accontentarsi e cercare di essere i primi.
Ma considera anche che, per stessa ammissione di una persona di Alfa, niente veniva "modificato o migliorato" quando il prodotto era considerato oramai abbandonato.
Se a questo sommi che, da che mondo è mondo, il rest. per fiat non è migliorativo, ma fatto in chiave di ulteriore redditività, ti tornano tante cose.
Fu una cosa "nuova" andare a modificare i pulsanti dei comandi radio al volante per 147 quando era già verso fine carriera.
Una cosa che per te e per me era un atto dovuto, significava invece una "conquista". Il fatto che sia una conquista vuol dire che per anni era diverso, ce ne eravamo accorti, e secondo me è anche giusto che se questo andazzo sbagliato porta dei risultati negativi, ebbene chi li riceve se li prenda e dica in sincerità "ce li siamo anche cercati". Offrendo NUOVI argomento e miglioramenti affinchè questo non avvenga in futuro.
Inoltre aggiungo...... come può una persona che magari ha una vettura "aziendale" o che cambia ogni anno tenendosi in tasca una gran somma, concepire i problemi tuoi che hai scucito 25k euro e ti trovi a tenerla per "n" anni, sai che la terrai?
Come fa uno che cambia una macchina ogni anno, sapendo che tanto la da indietro, a comprendere le frustrazioni? O ha una gran bella testa, e si cala nel caso particolare, o non lo concepirà mai con la stessa forza che senti tu.
 
Sicuramente, però considera bene una cosa: il discorso che fai tu, che noi dovremmo parlare,protestare di più ecc... è più che valido ma non sta ne in cielo ne in terra, non come concetto(che nella situazione in cui siamo sembra essere la cosa migliore) ma come dato di fatto: quando si paga un'auto si paga tutto quello che c'è intorno, assistenza, marchio, auto e se un cliente è insoddisfatto deve essere la casa a preoccuparsi di contattare i clienti, appassionati e non e parlarci sapere il motivo di tale malcontento e risolvere perchè lì paghiamo anche per questo. Il modo non importa, se con sondaggi, incontri, telefonate o email resta il fatto che chi produce senza guardare le esigenze del cliente chiude i battenti è un dato di fatto.
Il discorso "marketing" è un errore loro non nostro, e se prendono e applicano tecniche sbagliate al prodotto sbagliato è ovvio che si va in rovina, e quello che succede lo dimostra; ricorda "va prodotto ciò che il cliente vuole, non quello che vuole il produttore".
Che ormai 147 sia un progetto abbandonato a se stesso perchè al termine è ovvio, però è altrettanto ovvio che i problemi dovevano essere risolti prima e non adesso a fine carriera e quando si aumentano i 150cv a 170 mettendoci su due adesivi ducati la cosa ti fa rabbia pure di più, perchè il tempo per queste cose lo trovano eccome.
Nei motori, a differenza degli altri lavori che se ti impegni puoi farli abbastanza bene ugualmente, la passione nei motori è tutto e senza di quella non si può raggiungere niente, perchè i motori non sono un lavoro ma una passione ben retribuita.

Poi possiamo parlarne quanto vuoi o quanto vogliono gli altri, ma il fatto è che considerando tutto quello che succede chi sbaglia sono loro(e lo fanno per il 90% il restante 10% è colpa nostra che ci arrabbiamo poco) perchè sono ostinati a produrre fiat mascherate da alfa romeo sempre per risparmiare ed ottimizzare la produzione. Il marchio ALFA deve essere una produzione diversa, di elite e di classe media, non si può aprire questo marchio anche ai mercati di bassa fascia e sentire gente che è indecisa tra grandepunto,seat e 147 perchè hanno quasi lo stesso prezzo... il marchio del popolo esiste ed è FIAT, il marchio dell'eleganza qualità e diciamo"lusso"esiste ed è LANCIA(anche qui andrebbe fatto un altro gran discorsone...), il marchio della sportività e qualità è ALFA ROMEO e stop non possono voler unificare la produzione di 3 marchi così diversi tra loro, la chiave non è "svendersi a tutti i costi" ma qualità, coerenza e assistenza e non belle pubblicità con Lucio Dalla che canta....credo sia la peggior offesa che si possa fare a gente come Nuvolari...bha lasciamo perdere, sono discorsi un pò troppo "romantici" :OK)
 
Andate sul sito ufficiale e date un occhio: c'è un sondaggio riguardo la soddisfazione verso il sito. Se avete voglia fatelo.

C'è da dire che quello che è stato detto, cioè che c'è più attenzione verso le nostre esigenze è vero, ma serviva farsi fare il sondaggio da una società tedesca?
 
MarcoOk":zhm3e710 ha detto:
Nuvolari...bha lasciamo perdere, sono discorsi un pò troppo "romantici" :OK)

Alcuni in effetti sì, e comunque non mi pareva di aver detto cose diverse dalle tue.
Ad ogni buon conto, mi basterebbe cominciare (cominciare non vuol dire fare compiutamente nè finire) da piccoli passi in crescendo, senza fare un passo avanti poi due indietro, due avanti uno indietro.
Forse che ho giustificato la storia della risoluzione modifiche solo "a fine serie"?
Non mi pare..... però non son manco così assurdo da non capire con chi mi relaziono, perchè la realtà è questa e con questa si fa i conti.
Il fatto che uno veda, nel caso, l'andare avanti non significa che lo reputi "ottimo" o che giustifichi il fatto che sia avvenuto con 10 anni di ritardo. Il fatto di apprezzare UNA vite e, per proprietà transitiva, tutto quanto ruota attorno alla vite lo lascio ai deficienti. Scindo la vite, e valuto il resto. Poi valuto il complesso, come in una somma algebrica tiri una riga di totale.
Il risultato, qualora positivo, verrà valutato come positivo, ma se ho voci fortemente negative nel processo, ebbene quelle rimangono, mica ho mai detto il contrario. A me sembra quel comportamento da utente maturo che in questo Paese oramai non esiste quasi più presso la "maggioranza degli utenti". Ma le mode e i concetti pilota non le ha mai fatte la maggioranza.
Così come l'Alfa Romeo non faceva macchine per tutti.
La chiave non è fare la macchina "per tanti" con qualche velleità sportiveggiante, e a prescindere da "come la fai".
La chiave è fare una macchina specialistica e fatta bene, che diventa appetibile, e poi titillare la voglia umana di possesso e di emulazione "con chi ce l'ha" per farla comprare al maggior numero (relativo) di persone.
 
E vaglielo a far capire....cmq sul sito alfa già è possibile farsi il car configurator della mito,e le mie aspettative erano esatte: bravo+grande punto mascherata da Mito(poi Mito? MIto di che? MIto Alfa? E il Mito Alfa sarebbe questo???) ed un prezzo sicuramente(però mi riservo di valutare meglio) non adeguato a quello che è la macchina. Comunque staremo proprio a vedere, ma ho l'impressione che le cose di cui parliamo io e te caro sbenga, rimangano solo belle parole purtroppo
 
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