Friendevil":2g84qet9 ha detto:
InterNik":2g84qet9 ha detto:
posso esprimere la mia opinione? però sono mooolto dubbioso, non vorrei risultare troppo "duro" (cit lapo lapo :crepap) )
Vai e colpisci "duro"... :asd)
Allora...
premessa: ho una cugggina (sì, cugggina :lol: ) bocconiana (ahahahah niente battutine, plix) milanese del tipo "high-society" ed una amica che fa ingegneria gestionale a Milano (perchè a Bologna sono troppo barboni :lol: ), una aspirante-morosa scienze politiche, amica giornalista che lavora in sede RAI Roma ed il mio suggerimento spassionato è...
lascia perdere le non-facoltà tipo comunicazioni, scienze politiche, scienze del tortellino, giurisprudenza, lettere e quant'altro (ci metto pure economia e commercio)
sono, semplicemente, facoltà inutili da tutti i punti di vista.
Per entrare nell'ambito TV, giornalismo e quant'altro, a mio modestissimo avviso, non servono praticamente a nulla.
per la carta stampata bisogna farsi un mazzo tanto a stipendi da fame; per la TV (ramo giornalistico) è anche peggio, in RAI si fanno anni ed anni di duro lavoro con stipendi ben più bassi di una delle mie segretarie.
Arrivare in video, poi, è praticamente impossibile in quanto
A) ci sono già i posti occupati da gente che dura decenni (vedi mezzibusti)
B) se sei una strafiga puoi provare a leggere le previsioni del tempo da Fede, ma non mi sembra una prospettiva professionale gratificante :lol:
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Dal punto di vista formativo-professionale le NON facoltà rappresentano, a mio modestissimo avviso, una vera e propria perdita di tempo e denaro (lo stesso potrei dirlo quasi analogo per quelle scientifiche).
se vuoi un futuro assicurato al 100%... iscriviti a Chimica, fanno letteralmente "a botte" per assumere i neo-laureati.
Se non hai queste inclinazioni-scientifiche rifletti ben bene su comunicazioni: se lo scopo è mettere "dott" sul biglietto da visita ti quoto al 110%, se speri di imparare qualcosa di utile lascia perdere
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Fossi in te distinguerei sei gli studi sono un MEZZO o uno SCOPO. A meno che tu non sia talmente benestante da non dover lavorare per tutta la vita ti invito a riflettere sul fatto che devono essere un MEZZO e quindi, a maggior ragione, una scelta oculata e razionale s'impone.
A me, ad esempio, piacerebbe tantissimo iscrivermi a Fisica (la mia vera passione!) o a Giurisprudenza (per le classi piene di femmine :sbav) ) ma ormai mi rendo conto che si è abituati troppo a vivere "sugli altri".
Mio padre, a 27 anni, ha diretto la costruzione del grattacielo di rimini (la struttura più alta d'europa, a quel tempo).
oggi, a 27 anni, il giovane tipico è ancora nella fase diciamo così "embrionale", io sono per anticipare il più possibile indipendenza ed ingresso "vero" nel lavoro.
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Perchè faccio questa "filippica"? per comunicazioni mi sembra un non-corso, nel senso che fanno di tutto-e-di-più, non vedo quindi motivi per iscriversi in modo "mirato"
cerco di spiegarmi: se a uno piace la Fisica, l'Informatica, la Chimica, veterinaria o magari le lingue straniere fa benissimo ad orientarsi di conseguenza: il lavoro DEVE piacere, altrimenti diventa un peso massacrante.
Però... comunicazioni... scienze politiche (a meno che uno non voglia provare la carriera diplomatica)... sociologia... giurisprudenza (quando non si voglia fortissimamente fare la professione, direi che il 10% ne ha la stoffa)... sono per me parcheggi-inutili-perdite-di-tempo-che-non-insegnano-nulla-di-utile.
Sufficientemente duro? Potrei esserlo ben di più (ihihihihi) :fluffle)